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Politica

Nordio “Dossieraggio inaccettabile, è serio pericolo per democrazia”

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ROMA (ITALPRESS) – “I due procedimenti penali, uno presso la Procura di Perugia e l’altro presso la Procura di Milano, sono ovviamente coperti dal segreto istruttorio: questo non mi impedisce tuttavia di esprimere la mia più profonda preoccupazione per ciò che è accaduto e sta accadendo, che è inaccettabile e inquietante e costituisce un serio e concreto pericolo per la nostra stessa democrazia”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al Question Time della Camera, rispondendo a un’interrogazione sulle iniziative normative per contrastare l’accesso illegale alle banche dati e la violazione della riservatezza.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Ciriani “Rafforzare la cybersicurezza è priorità del Governo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Fin dall’avvio della propria attività, questo governo ha ritenuto prioritario il rafforzamento della tutela cyber delle istituzioni”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al question time della Camera, rispondendo a un’interrogazione sulle iniziative urgenti per rafforzare la sicurezza delle banche dati pubbliche contenenti dati sensibili, in relazione a recenti attacchi informatici. “In relazione all’intreccio tra sicurezza informatica e sicurezza economico-finanziaria è stata prevista una configurazione del nucleo per la cybersicurezza a cui partecipano il procuratore nazionale antimafia e il governatore della Banca d’Italia: nella giornata di ieri tale nucleo si è riunito proprio sulla questione degli strumenti di prevenzione e contrasto ransomware, con la presidenza del prefetto Bruno Frattasi, sulla consistenza complessiva delle risorse finora destinate alla sicurezza cyber”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Dossieraggio, un italiano su quattro crede di essere spiato

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ROMA (ITALPRESS) – Nel corso delle ultime settimane, la DDA di Milano sta indagando su attività di dossieraggio abusivo con la creazione di vere e proprie banche dati parallele vietate e con la circolazione indiscriminata di notizie e informazioni sensibili, riservate e segrete. Un’attività che, secondo 2 italiani su 3 (il 67,1%), risulta essere molto diffusa nel nostro Paese. In questa situazione, gli italiani si dividono tra chi, in prevalenza, crede che questo dossieraggio possa mettere a rischio la propria sicurezza personale e chi, invece, non percepisce questo rischio. Nel complesso, 1 cittadino su 4 crede di essere spiato e di poter finire in un dossier di questo tipo, mentre quasi il 40% si dichiara sicuro rispetto alla possibilità di veder trafugate e diffuse le proprie informazioni personali in un’attività di dossieraggio. In tutto questo scenario e alla luce di queste vicende, 4 italiani su 10 si dichiarano comunque tranquilli in quanto, anche se dovessero finire in un dossier, non hanno nulla da nascondere o di cui vergognarsi, di contro, però, oltre la metà della popolazione, in questo contesto, vive uno stato d’animo di preoccupazione o, addirittura, di irritazione.

Dati Euromedia Research per Porta a Porta – Realizzato il 28/10/2024 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

– foto Euromedia Research –
(ITALPRESS).

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Dossieraggio, un italiano su quattro crede di essere spiato

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ROMA (ITALPRESS) – Nel corso delle ultime settimane, la DDA di Milano sta indagando su attività di dossieraggio abusivo con la creazione di vere e proprie banche dati parallele vietate e con la circolazione indiscriminata di notizie e informazioni sensibili, riservate e segrete. Un’attività che, secondo 2 italiani su 3 (il 67,1%), risulta essere molto diffusa nel nostro Paese. In questa situazione, gli italiani si dividono tra chi, in prevalenza, crede che questo dossieraggio possa mettere a rischio la propria sicurezza personale e chi, invece, non percepisce questo rischio. Nel complesso, 1 cittadino su 4 crede di essere spiato e di poter finire in un dossier di questo tipo, mentre quasi il 40% si dichiara sicuro rispetto alla possibilità di veder trafugate e diffuse le proprie informazioni personali in un’attività di dossieraggio. In tutto questo scenario e alla luce di queste vicende, 4 italiani su 10 si dichiarano comunque tranquilli in quanto, anche se dovessero finire in un dossier, non hanno nulla da nascondere o di cui vergognarsi, di contro, però, oltre la metà della popolazione, in questo contesto, vive uno stato d’animo di preoccupazione o, addirittura, di irritazione.

Dati Euromedia Research per Porta a Porta – Realizzato il 28/10/2024 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

– foto Euromedia Research –
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