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Cronaca

Pavoletti salva il Cagliari, a Empoli finisce 1-1

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EMPOLI (ITALPRESS) – Un tempo per parte e si chiude in parità la sfida del ‘Castellanì tra Empoli e Cagliari. Premiata la volontà dei sardi che con Pavoletti nel finale rimontano il vantaggio firmato Pinamonti; anzi c’è qualche rammarico per i ragazzi di Mazzarri, visto che il subentrante Pavoletti, oltre a pareggiare, di testa ha sfiorato quasi nel recupero il colpo da tre punti. I padroni di casa invece si inceppano sul più bello, calando fisicamente in maniera evidente alla distanza. L’Empoli passa in vantaggio al 37’ al termine di un ottimo contropiede azzurro con Bajrami bravo a correre palla al piede per oltre 40 metri e poi a servire l’assist a Pinamonti, che si libera della marcatura di Altare e batte di sinistro Cragno. E pensare che era stato il Cagliari a partire meglio, con un bel colpo di testa di Lovato su cross di Bellanova a spaventare la retroguardia di casa.
Romagnoli e compagni però sono cresciuti col passare dei minuti, in particolare con Bajrami. Il primo tempo si caratterizza anche per due infortuni muscolari: il primo colpisce il direttore di gara Dionisi, sostituito dal quarto uomo Marini al 20′; ed il secondo a Lovato, cui dà il cambio Altare. Dopo l’acuto di Pinamonti, l’Empoli sfiora il raddoppio prima dell’intervallo con Bajrami: bravo Cragno. A inizio ripresa Vicario protagonista su Gaston Pereiro. Serve poi un autentico miracolo in uscita di Cragno su Bandinelli per mantenere l’1-0. I sardi hanno man mano preso il predominio territoriale e Vicario deve compiere a sua volta un intervento prodigioso al 72′ su un bellissimo sinistro di Altare da poco fuori area. Nel finale dentro anche Keita e Pavoletti e arriva in mischia il gol del centravanti italiano. Che poco dopo sfiora il clamoroso 1-2: una punizione che sarebbe stata a quel punto eccessiva per l’Empoli, che non vince dal 12 dicembre.
(ITALPRESS).

Cronaca

La Fiorentina accede alla fase successiva di Conference

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – La Fiorentina accede per il quarto anno consecutivo alla fase a gironi di Conference League battendo come all’andata gli ucraini del Polyssia, stavolta in rimonta e per 3-2. Niente di facile per gli uomini allenati da Stefano Pioli che forte del 3-0 ottenuto otto giorni fa, e dovendo rinunciare a Kean squalificato e al neo acquisto Piccoli, non inserito in lista Uefa, ha anche proposto un iniziale turnover, rilanciando alcuni elementi scarsamente utilizzati in questa prima fase di stagione, come Pablo Mari, Parisi e Mandragora. In attacco dal primo minuto spazio a Dzeko.
I gigliati hanno iniziato la sfida in maniera shock con Comuzzo che dopo soli 80 secondi ha stoppato male un pallone, favorendo l’inserimento di Nazarenko, che ha beffato De Gea. Undici minuti più tardi Andriyevskiv ha raddoppiato per i suoi con uno splendido sinistro da fuori area che ha mandato nel panico i circa cinquemila tifosi accorsi stasera al Mapei stadium.
I viola subiscono il contraccolpo del doppio svantaggio e molto lentamente provano a risalire la china. Non funziona la scelta di schierare Ndour e Fazzini alle spalle di Dzeko con i primi due che sono più centrocampisti che fantasisti, e il bosniaco che è ancora in forte ritardo di condizione. Il Polissya ci crede nella rimonta, si difende anche in dieci uomini davanti a Kudryk per poi cercare di rimontare. Dopo l’intervallo Pioli opera subito due cambi: dentro Gudmundsson e Gosens al posto di Ndour e Parisi. Un’azione personale di Fazzini palla al piede al 54′ vede l’ex Empoli centrare un palo. Potrebbe essere la scossa per la Fiorentina ma si rivela un’illusione tanto che al 65′ avvengono altre due sostituzioni con gli ingressi di Sohm e Pongracic, quest’ultimo al posto di un Comuzzo evidentemente frastornato dalle voci di mercato. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Dodo che finalizza al meglio un cross da sinistra di Gosens che fa respirare sè stesso ed i compagni. Sette minuti più tardi Ranieri, entrato da neanche un minuto, sfrutta alla perfezione un colpo di testa di Gosens dopo calcio d’angolo di Gudmundsson. Il successo arriva grazie alla rete di Dzeko pochi istanti prima del triplice fischio finale. Per i viola sorteggio dei gironi di Conference League domani a Monaco.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Musumeci “Dal 10 al 12 ottobre a Lipari per parlare di isole minori”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna iniziare a occuparsi delle isole minori e dei 230mila cittadini che le abitano e che non sempre hanno gli stessi diritti di chi invece vive nell’area continentale”. Lo sottolinea il ministro per la Protezione civile e il Mare Nello Musumeci durante il convegno ‘La Piazza. Il bene comunè a Ceglie Messapica. “E’ bello vivere lì nei mesi estivi, molto di meno in quelli invernali – aggiunge Musumeci – Parlo di mobilità, diritto a usare i mezzi navali, sanità, istruzione e fragilità: ho stanziato 100 milioni solo per le isole minori, al fine di metterle in sicurezza dal punto di vista sismico. A Lipari dal 10 al 12 ottobre metteremo assieme decine di relatori per parlare delle isole minori: sono 35 Comuni cui spettano gli stessi diritti di tutti gli altri”.

Foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Cronaca

Salvini “Lite con Macron? Il mio era invito a parlare di altro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quando c’è di mezzo la guerra o la pace non c’è titolarità: se un leader europeo, nostro vicino di casa, per mesi continua a dire ‘siamo pronti a combatterè io dico no”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini durante il convegno ‘La Piazza. Il bene comunè a Ceglie Messapica. “Questo è il tempo della diplomazia, tra sanzioni economiche e incontri tra leader politici – continua Salvini, – Qualcuno tra mille difficoltà sta cercando di riannodare i fili della pace, mentre c’è un vicino di casa che continua a parlare di ombrello nucleare, esercito europeo, riarmo e missili: il mio ‘si attacchi al tram’ non era un insulto, ma un invito a lasciare stare e parlare di altro. Il governo italiano ha già detto che non invierà nessun ragazzo a morire in Ucraina, perchè non siamo in guerra con la Russia: i problemi dell’Italia non arrivano da un’improbabile invasione dei carri armati sovietici ma dalle frontiere sud, dove gli scafisti cercano di riempirci di clandestini tra cui indesiderati estremisti islamici; i problemi delle periferie non sono i russi, ma i balordi di prima e seconda generazione che ne combinano di tutti i colori. Non ho nè voglia nè tempo di litigare con Macron, ma quando un leader europeo in difficoltà nel suo paese, come testimonia il voto di fiducia che ci sarà in Francia l’8 settembre, passa il tempo a convocare gli ambasciatori sbaglia”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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