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Ancelotti a Fonseca “Esonero fa parte del lavoro di tecnico”
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7 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Allenare il Real Madrid è un onore e un piacere. Ho detto che vincere non è facile, ma vincere col Real Madrid è un pò più facile che da altre parti”. Così carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, sul suo ennesimo titolo vinto in Coppa Intercontinentale. “Rivincita col Milan in Champions? L’obiettivo è arrivare a giocare la finale, ci siamo prefissati questo traguardo anche quest’anno – prosegue il mister dei Blancos – Il cammino non è stato semplice finora, mancano due partite per qualificarsi e poi si vede. In Europa l’unica squadra che ha fatto percorso netto è stato il Liverpool, in testa in Champions e in Premier League. Però poi è a marzo-aprile che devi essere pronto per cercare di vincere”. L’ex allenatore del Milan si esprime anche sull’esonero di Fonseca: “Rimango dell’idea che l’esonero di un allenatore è parte del lavoro di un tecnico. Io sono stato esonerato mille volte. Quando ci sono problemi in una squadra, la responsabilità ricade sull’uomo solo. Purtroppo, è così. Nel suo lavoro, l’allenatore è un uomo solo, soprattutto nei momenti di difficoltà. Si può discutere sulle modalità, però alla fine il risultato è che l’allenatore viene mandato via, è un momento di tristezza per un tecnico. Fonseca sa che può succedere quando si fa questo tipo di lavoro. Si dice che quando si chiude la porta si apre un portone. A noi allenatori dispiace quando si viene esonerati, ma ce ne facciamo una ragione”. “Che cosa è mancato a questo Milan? Difficile dirlo – prosegue nella disamina Ancelotti – Quando ci abbiamo giocato contro, il Milan ha giocato molto bene e meritato di vincere, probabilmente non ha trovato la continuità che la dirigenza chiedeva. Quando non si trova la continuità ci sono tanti motivi: allenatore nuovo, nuovi acquisti, necessità di avere tempo di adattare tutte le novità. Purtroppo, l’adattamento va in linea con i risultati, soprattutto in una società grande come il Milan. Rapporto con Theo e Leao? Il rapporto non è detto che sia buono solo se si fanno giocare i giocatori, altrimenti sarebbe impossibile, perchè in campo ci vanno solo in 11 e poi altri 15 vanno in panchina. Un buon rapporto si basa sul quotidiano e sul rispetto dei ruoli. Se li ha lasciati fuori, avrà avuto le sue buone ragioni”. L’ex coach di Juventus e Napoli trova la Serie A un campionato “avvincente, ci sono tante squadre davanti. L’Inter è la più collaudata, ha una rosa competitiva. L’Atalanta sta facendo ottimamente, mentre il Napoli è rinato con il lavoro e la serietà di Antonio Conte”. Claudio Ranieri, che dalla prossima stagione diventerà dirigente con ‘pieni poterì della Roma, ha fatto il suo nome per la panchina giallorossa: “Leggo sempre, ma non ci voglio assolutamente pensare. Sto molto bene qua e lavoro per rimanerci il più possibile. Claudio è un amico, sta facendo molto bene alla Roma e sono molto contento, sono molto legato al club giallorosso: non posso scordare gli anni che ho passato lì da giovane, Roma è sempre un ottimo ricordo. Però tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, adesso sto bene qua e non ci voglio pensare a quello che sarà il mio futuro. Il cerchio non si chiude mai a Madrid. Il giorno che vinci un titolo già si pensa al prossimo che puoi vincere. E questo è un bene, mi tiene motivato. Allenare una Nazionale? Non l’ho ancora presa in considerazione, mi piace allenare tutti i giorni”. Un altro suo club, la Juventus, soffre di ‘pareggitè: “Una squadra che non hai mai perso è un aspetto positivo. Se avesse vinto qualche partita in più sarebbe stato meglio, ma Motta è arrivato quest’anno, la squadra è cambiata moltissimo, ha avuto qualche infortunio in difesa come noi. C’è bisogno di tempo e di essere pazienti, anche se la pazienza non è una qualità nel mondo del calcio”. Dettosi contrario all’idea delle dieci sostituzioni (“Basta giocare meno partite. Uefa, Fifa e leghe nazionali devono trovare un accordo”), Ancelotti si sofferma sull’evoluzione del calcio: “E’ cambiato, sta cambiando e cambierà ancora. L’arbitraggio è migliorato, come il rapporto arbitri-giocatori, è cambiato in meglio. Quello che va rivisto il numero delle partite: il calendario è esagerato e troppo esigente per i calciatori. Non c’è più possibilità di allenarsi. Deve cambiare il calendario, non si può andare avanti così, perchè mette a rischio la salute dei giocatori”. Il nuovo format della Champions League trova il suo gradimento: “Ci sono molte più sorprese. Squadre più accreditate come noi, City e Psg hanno avuto più problemi rispetto a squadre meno forti come Lille o Brest, ora nelle prime posizioni. Questo nuovo formato ha portato un pò più di incertezza. Ma c’è ancora spazio per recuperare”. In Italia stanno trovando spazio due giovani ‘merengues’, Jimenez del Milan e Nico Paz del Como: “Jimenez ha molte potenzialità ed è molto veloce. A livello personale l’ho seguito poco, perchè non ho avuto modo di allenarlo, dal settore giovanile è passato direttamente al Milan. Ma è un ragazzo con potenzialità. Paz è un giocatore che seguiamo molto, è molto bravo, è un grande talento, quest’anno di formazione fuori dal Real gli fa molto bene. Crediamo – conclude Ancelotti – sia un giocatore che possa essere il futuro del Real Madrid”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Mondiali Tbilisi, l’Italscherma sfiora tre podi con Macchi, Fiamingo e Santuccio
Pubblicato
2 ore fa-
24 Luglio 2025di
Redazione
(GEORGIA) (ITALPRESS) – Tre podi sfiorati dall’Italscherma nella prima giornata di finali ai Mondiali di Tbilisi. Un po’ di rabbia e delusione ma anche la consapevolezza che ormai, in pedana, la competitività è ai massimi livelli. Così, sia nel fioretto maschile che nella spada femminile, nessun azzurro è riuscito ad approdare a quella zona medaglie che sembrava decisamente a portata di mano.
Non ci riesce il vice-campione olimpico in carica, Filippo Macchi, ultimo della pattuglia del ct Simone Vanni a capitolare sulle pedane georgiane. A metterlo al tappeto, una condizione fisica non eccelsa e, soprattutto, l’atleta di Hong Kong Chun Yin Ryan Choi, che alla fine inseriva in bacheca l’oro superando in finale il russo Kirill Borodachev per 15-9. Al secondo turno era già uscito di scena il campione uscente Tommaso Marini, agli ottavi quello d’Europa Guillaume Bianchi ed Alessio Foconi.
Quinto dunque Macchi, pisano delle Fiamme Oro, e migliore dei suoi, un piazzamento che non basta a mitigare le delusione del ct Vanni: “Accettiamo il verdetto sportivamente ma ci rode, dobbiamo lavorare per capire gli errori commessi. I ragazzi però hanno dato tutto e di questo sono felice, anche se il risultato non ci è piaciuto”. Attenuanti zero, ha ribadito Vanni, anche se Marini, ancora scottato dall’eliminazione, puntava il dito su un’amalgama da completare con lo staff tecnico, rivoluzionato in corsa dopo l’elezione alla presidenza Fis di Mazzone.
La polemica per fortuna non scoppia, o quantomeno resta in stand-by in attesa della gara a squadre. E alla gara a squadre sono già focalizzate le azzurre della spada, che si presentavano con tante frecce nel loro arco e con Giulia Rizzi, terza nel ranking, tra le grandi favorite. Nulla da fare: Alberta Santuccio e Rossella Fiamingo alzavano bandiera bianca nei quarti, in un confronto Italia-Estonia vinto 2-0 dalle loro rivali (Embrich e Lehis).
Morale: Santuccio quinta e Fiamingo settima, con la catanese che almeno si godeva una ritrovata ‘seconda giovinezza’ e la consapevolezza di essere di nuovo competitiva, con la stessa ‘fame’ dei giorni migliori. L’oro però andava bella bacheca dell’ucraina Vlada Kharkova, vincente in finale proprio sulla lettone Katrina Lehis per 15-14. “No, non è stata una giornata deludente – assicura il ct dell’Italspada, Dario Chiadò – E’ stata una gara con due ingressi nelle otto, è chiaro che l’amaro in bocca resta perché quando si arriva ad appuntamenti come questi l’obiettivo è la medaglia, se non vincere”. Le spadiste azzurre, a Parigi, hanno conquistato uno storico oro e qui a Tbilisi avranno l’obbligo di dimostrare di non essersi ‘sedute’ dopo l’impresa francese.
Domani, nella terza giornata della rassegna iridata, spazio ai tabelloni preliminari della sciabola maschile e del fioretto femminile. Tra gli sciabolatori saranno in pedana a caccia del pass per il main draw Pietro Torre e Matteo Neri, mentre sono già qualificati per diritto di ranking Luca Curatoli e Michele Gallo. Tra le fiorettiste, invece, nessuna azzurra in pedana domani: entreranno in gara direttamente venerdì – essendo tra le top 16 del ranking mondiale – Martina Favaretto, Arianna Errigo, Martina Batini e Anna Cristino.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Sport
L’Italvolley batte anche gli Usa, azzurre in semifinale VNL
Pubblicato
6 ore fa-
23 Luglio 2025di
Redazione
LODZ (POLONIA) (ITALPRESS) – Le campionesse olimpiche non sbagliano un colpo. L’Itavolley di Julio Velasco prosegue il suo cammino immacolato nelle Finals di Volleyball Nations League e dopo aver concluso la fase intercontinentale con 12 vittorie in altrettante gare disputate centra la qualificazione alle semifinali: all’Atlas Arena di Lodz le azzurre tornano a battere gli Stati Uniti, 3-0 il finale con parziali di 25-22, 25-21, 28-26. L’Italia, alla 27esima vittoria consecutiva in gare ufficiali (record), attende ora di conosce la sua prossima rivale: sabato incrocerà la vincente di Polonia-Cina, in programma oggi alle 20.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Sport
Tour de France, Jonathan Milan vince la 17esima tappa. Pogacar rimane in giallo
Pubblicato
6 ore fa-
23 Luglio 2025di
Redazione
VALENCE (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jonathan Milan conquista il suo secondo successo al Tour de France 2025, trionfando nella diciassettesima tappa, la Bollene-Valence di 160,4 km. Il corridore della Lidl-Trek brucia nella volata finale il belga Jordi Meeus (Red Bull Bora) e il danese Tobias Lund Andresen (Picnic PostNL) e porta a casa preziosi punti in ottica maglia verde.
Quinto posto per un ottimo Davide Ballerini (XDS Astana), che precede Alberto Dainese (Tudor). Niente da fare per la piccola fuga di giornata composta da quattro uomini: Vincenzo Albanese (EF Education Easy Post), Quentin Pacher (Groupama FDJ), Jonas Abrahamsen (Uno X Mobility) e Mathieu Burgadeau (TotalEnergies) vengono riacciuffati dal gruppo principale a 4 km dalla conclusione. Domani la diciottesima tappa, la Vif-Courchevel (Col de la Loze) di 171,5 km.
Classifica generale invariata nelle prime posizioni al Tour de France dopo la 17esima tappa vinta da Jonathan Milan. Tadej Pogacar (UAE Emirates) resta in maglia gialla con 4’15” su Jonas Vingegaard e si prepara ad una due giorni decisiva per consolidare il primato.
LE DICHIARAZIONI
Jonathan Milan: “Sono davvero felice, non ho parole. Sono riuscito a sopravvivere alle montagne, soprattutto grazie all’aiuto di tutta la mia squadra. Ogni singolo giorno ho sentito il supporto dei miei compagni, anche oggi è stata una giornata dura perché abbiamo dovuto controllare sin dall’inizio. Sulla prima salita mi sono staccato, poi abbiamo fatto un buon ritmo. Il finale è stato complicato anche per la pioggia, nelle rotonde bisognava stare sempre davanti. Questa è stata una vittoria di squadra, devo ringraziare tutti. Stuyven mi ha lanciato in maniera perfetta per il mio sprint. Non ho visto la caduta, ma spero che stiano tutti bene. Maglia verde? Non è ancora finita, ci aspettano delle giornate dure, ma per ora è andato tutto bene”.
L’ORDINE DI ARRIVO
1. Jonathan Milan ITA (Lidl-Trek) in 3h25’30”
2. Jordi Meeus BEL (Red Bull Bora) s.t.
3. Tobias Lund Andresen DEN (PicnicPostNL) s.t.
4. Arnaud De Lie BEL s.t.
5. Davide Ballerini ITA s.t.
6. Alberto Dainese ITA s.t.
7. Paul Penhoet FRA s.t.
8. Yevgeniy Fedorov KAZ s.t.
9. Clement Russo FRA s.t.
10. Jasper Stuyven BEL s.t.
LE CLASSIFICHE GENERALI
CLASSIFICA A TEMPO (maglia gialla)
1. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) in 61h50’16”
2. Jonas Vingegaard DEN (Visma Lease a Bike) a 4’15”
3. Florian Lipowitz GER (Red Bull Bora) 9’03”
4. Oscar Onley GBR 11’04”
5. Primoz Roglic SLO 11’42”
6. Kevin Vauquelin FRA 13’20”
7. Felix Gall AUT 14’50”
8. Tobias Johannessen NOR 17’01”
9. Ben Healy IRL 17’52”
10. Carlos Rodriguez ESP 20’45”
CLASSIFICA A PUNTI (maglia verde)
1. Jonathan Milan ITA (Lidl-Trek) 312 punti
2. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) 240
3. Biniam Girmay ERI (Intermarché Wanty) 179
MIGLIOR SCALATORE (maglia a pois)
1. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) 60 punti
2. Lenny Martinez FRA (Bahrain Victorious) 60
3. Thymen Arensman NED (Ineos Grenadiers) 48
CLASSIFICA MIGLIOR GIOVANE (maglia bianca)
1. Florian Lipowitz GER (Red Bull Bora) in 61h33’49”
2. Oscar Onley GBR (Picnic PostNL) a 2’01”
3. Kevin Vauquelin FRA (Arkea B&B Hotles) 4’17”
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).


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