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Kvaratskhelia saluta Napoli “Doloroso dire addio”

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NAPOLI (ITALPRESS) – Un videomessaggio per salutare Napoli e i napoletani. Un addio da brividi che sicuramente è entrato nei cuori dei tifosi. Non poteva andare via senza esprimere le sue emozioni Khvicha Kvaratskhelia. Il suo addio ha fatto arrabbiare molto il popolo partenopeo. Al punto da essere stato considerato un traditore. Ma non è così. Racconta i suoi primi passi con la maglia del Napoli, ricorda il primo gol e non dimentica le sensazioni dello scudetto. Purtroppo, però, la storia è finita troppo presto. Solo due anni e mezzo è durato il suo amore per l’azzurro. Ha ceduto ai soldi del Psg. Non si è sbilanciato su nulla ma ha promesso che un giorno racconterà tutto. “Cari napoletani – così inizia il suo video in inglese – è difficile e doloroso, ma è arrivato il momento di dirci addio. Qui ho trascorso un periodo straordinario. Insieme abbiamo accumulato tanti ricordi e vissuto emozioni incredibili. Napoli è stata casa mia, dove grazie a ognuno di voi mi sono sentito veramente bene. Ripercorro nella mente il cammino che abbiamo vissuto insieme ed è molto emozionante. Ricordo il mio primo gol e le sensazioni che non dimenticherò mai. Le vostre emozioni folli, i cori, l’energia, che erano sempre speciali, sia in casa che in trasferta”. “Napoli è una città che vive di calcio e sono stato felice di essere stato parte di questa grande storia. Qui ho imparato tanto sia in campo che fuori, sono cresciuto come persona e come atleta. E’ stato un grande onore per me indossare questa maglia. Voglio ringraziare ogni persona che lavora nel club, gli allenatori, ogni membro dello staff, i miei compagni di squadra. Vi saluto, ma rimarrete sempre nel mio cuore e spero che un giorno ci incontreremo di nuovo. So che siete molto dispiaciuti, ma un giorno vi racconterò tutto. Voglio augurarvi successo, che si possa regalare a questa città e a questa gente lo scudetto e il titolo di campione”. Kvara è voluto andare allo stadio per respirare per l’ultima volta un’aria che a Parigi non troverà. “Oggi probabilmente – ha proseguito il georgiano – ho messo piede per l’ultima volta a Napoli. Prima di partire, desideravo profondamente fare questo passo. Questo luogo (il Maradona), ogni singolo ricordo, ogni grido dei tifosi sono diventati memorie che porterà sempre nel cuore. Sono arrivato qui come un ragazzino che pochi conoscevano e ora lascio questo posto come uomo portando con me l’amore di tante persone, molte vittorie e soprattutto quel tanto desiderato Scudetto, il titolo di campioni che questa città ha sognato per tanti anni”.
“Oggi sono venuto qui con le due persone più speciali della mia vita: Nitsa che è sempre stata al mio fianco e ha condiviso con me ogni momento importante e il nostro Damiane che oggi è allo stadio per l’ultima volta. Quando crescerà e guarderà questo video voglio che ne sia orgoglioso”, ha aggiunto il georgiano. Il secondo luogo di Napoli che ha voluto visitare per l’ultima volta è il murales di Maradona. Dove è andato due sere fa. “Volevo venire qui prima di partire – ha detto ancora Kvara – perchè questo è un luogo speciale. Qui si sente intensamente cosa significhi veramente Diego per questa città. Qui lo amano più di chiunque altro e qualsiasi cosa. Diego vive nel cuore di ogni napoletano e sarà sempre così. Questo luogo ha un’energia e una forza uniche, Napoli e Diego vivono l’uno per l’altra. Diego è il Dio del calcio e questo lo si percepisce più fortemente in questa città. Essere qui ora è particolarmente emozionante, devo salutare i tifosi, la squadra e la città e anche Diego. Addio Diego. Addio Napoli. Sono arrivato a Napoli da solo, ma ora siamo in tre. E’ una città molto caratteristica e affascinante, sembra che ogni luogo abbia una sua storia da raccontare e riesce a fartela sentire. La gente è molto calorosa e secondo me somigliano molto a noi georgiani. Ci sentiamo abbastanza vicini. Probabilmente è anche grazie a questo che mi sono abituato e affezionato così tanto a questo posto. Forza Napoli…”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Masters 1000 Parigi, Sonego batte Korda e sfida Musetti. Avanza anche Cobolli

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Buona la prima per Flavio Cobolli nel Rolex Paris Masters, l’ultimo Masters 1000 della stagione sul duro indoor (montepremi 6.128.940 euro). A “La Defense Arena”, a Nanterre, che per la prima volta ospita il torneo tradizionalmente di scena a Bercy, il tennista romano, 23 del ranking mondiale, ha sconfitto il ceco Thomas Machac (34 Atp) con il punteggio di 6-1 6-4. I due si sono affrontati per il secondo torneo di fila: l’azzurro aveva infatti già sconfitto il ceco al primo turno a Vienna, dove aveva ottenuto il primo successo in quattro confronti diretti. Per Cobolli c’è ora la sfida di secondo turno con lo statunitense Ben Shelton, sesto nella classifica Atp e quinta testa di serie.

“Ho preparato al meglio la partita. Sto lavorando molto sul servizio: credo che si sia visto. Da varie settimane che mi trovo bene a battere e, per questo, se posso, decido anche di servire per primo, per prendere fiducia. Mi sono sentito deciso, sono contentissimo, ho risposto bene e la partita contro Machac è sempre difficile. Lui è un tennista molto forte, che temo molto e per questo ho cercato di entrare in campo molto deciso”. Lo ha detto, a fine match, Cobolli, ai microfoni di Sky Sport. “Mi sento più fresco ora che all’inizio della stagione: sono in condizioni fisiche ottime. La partita difficile contro Jannik Sinner a Vienna è stata la prova che sto bene e che posso dire la mia”, ha aggiunto il romano d’adozione, che ora sfida Ben Shelton: “Sarà una partita molto complicata: io gioco bene su questi campi e ho un buon feeling coi miei colpi”.

BERGS PRIMO AVVERSARIO DI SINNER

Sarà Zizou Bergs l’avversario di Jannik Sinner nel match di debutto dell’azzurro nel “Rolex Paris Masters”. Il tennista belga, numero 41 del mondo, ha sconfitto al primo turno lo statunitense Alex Michelsen, 35 del ranking internazionale, col punteggio di 6-3 2-6 6-2. L’altoatesino, numero 2 del mondo e del tabellone, come tutte le prime otto teste di serie, al primo turno ha usufruito di un “bye” e comincerà il torneo direttamente dai sedicesimi di finale. Oggi, intanto, Sinner, reduce dal successo nel torneo di Vienna, ha “assaggiato” i campi parigini, che da quest’anno prendono il posto dell’Arena di Bercy.

SONEGO BATTE KORDA, ORA DERBY CON MUSETTI

Buona la prima per Lorenzo Sonego. Il tennista piemontese, numero 45 del mondo, ha sconfitto al primo turno lo statunitense Sebastian Korda, 54 del ranking internazionale, proveniente dalle qualificazioni, col punteggio di 6-2 6-3. Ai sedicesimi di finale sarà dunque derby azzurro. Sonego sfiderà per un posto negli ottavi di finale il connazionale Lorenzo Musetti, numero 8 del mondo e settima forza del tabellone, che, come tutte le prime otto teste di serie del seeding, al primo turno ha usufruito di un “bye”.

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MUSETTI “ATP FINALS SAREBBERO CILIEGINA SULLA TORTA”

“Sto bene. Sicuramente essere nelle prime otto teste di serie mi permette di avere qualche giorno in più per riposare e per prepararmi al meglio. La mia stagione è stata molto positiva, la mia migliore di gran lunga fino a qui. Le Atp Finals a Torino sarebbero la ciliegina sulla torta”. Così, ai microfoni di Sky Sport, Lorenzo Musetti, in attesa di debuttare al “Rolex Paris Masters”, ultimo torneo Atp 1000 della stagione. L’azzurro è al momento ottavo nella classifica “Race” live ed è a un passo dall’ottenere il pass per le Atp Finals. Musetti può essere ripreso soltanto da Felix Auger Aliassime o (in caso di un suo torneo negativo) da Casper Ruud e (in caso di uscita di scena al primo turno) da Medvedev e Davidovich Fokina. Il norvegese, il russo o lo spagnolo possono scavalcare nella classifica verso Torino l’azzurro solo in caso di vittoria del torneo in corso sul cemento indoor della capitale francese.

DARDERI ELIMINATO

Luciano Darderi esce invece di scena al primo turno. Il tennista italo-argentino, numero 27 del ranking Atp, si è arreso all’esordio al francese Arthur Cazaux, 62esimo della classifica mondiale, con il punteggio di 7-6(5) 7-6(4).

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Juventus, ufficiale: esonerato il tecnico Igor Tudor. Brambilla in panchina contro l’Udinese

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TORINO (ITALPRESS) – Si esaurisce l’avventura di Igor Tudor sulla panchina della Juventus. “Juventus FC comunica di aver sollevato in data odierna Igor Tudor dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile e con lui il suo staff composto da Ivan Javorcic, Tomislav Rogic e Riccardo Ragnacci”, si legge in una nota del club bianconero.

La società comunica inoltre di aver affidato momentaneamente la guida della prima squadra maschile a Massimiliano Brambilla, che mercoledì sera siederà sulla panchina in occasione del match Juventus-Udinese. “Il Club ringrazia Igor Tudor e tutto il suo staff per la professionalità e la dedizione dimostrate in questi mesi e augura loro il meglio per il futuro professionale”, conclude il comunicato della Juve, sconfitta ieri sera all’Olimpico per 1-0 dalla Lazio e a 12 punti in classifica dopo otto giornate disputate.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Juric “Ci manca un po’ di brillantezza, Milan squadra equilibrata”

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BERGAMO (ITALPRESS) – “Il Milan è già la squadra di Allegri: concentrata, sul pezzo, equilibrata, capace di sfruttare le qualità dei giocatori e di contenere gli avversari”. Così Ivan Juric, tecnico dell’Atalanta, alla vigilia del match di campionato, in casa, contro i rossoneri. Sul periodo del team orobico, poi, l’allenatore ha le idee chiare: “Vedo una squadra che finora ha creato tanto, ma non è riuscita a concretizzare. Bisogna analizzare la situazione in modo chiaro, considerando anche gli infortuni di queste settimane. A Cremona il primo tempo non mi è piaciuto; mentre nella ripresa siamo stati bravi a costruire parecchio. Ci manca solo un pò di brillantezza”.

Sui singoli, invece, Juric ha affermato: “Con Carnesecchi tutto chiarito: sono davvero soddisfatto di quello che sta facendo. A Lookman manca solo il gol. Lo vedo molto dentro la squadra: è sempre disponibile e lavora con grande spirito di sacrificio. Con Scamacca bisogna avere pazienza: vorrei farlo partire dall’inizio, ma bisogna andare per gradi e gestire i tempi di rientro con cautela. Kolasinac sta crescendo: sono contento dei suoi progressi ma non è ancora pronto per giocare”. Infine, chiusura sul collega e amico Igor Tudor, da poco esonerato dalla Juventus: “Mi dispiace molto per lui, perchè è un uomo da Juventus, serio e preparato. Ma, purtroppo, sono cose che fanno parte del nostro mestiere: a volte, anche quando si lavora bene, i risultati non arrivano e tutto diventa più complicato”.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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