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Pohjanpalo “Palermo nel mio destino, il numero 19 per Schillaci”

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PALERMO (ITALPRESS) – Gli applausi del Barbera quando indossava la maglia del Venezia, l’abbraccio con i tifosi martedì al Barbera e oggi la presentazione ufficiale: Joel Pohjanpalo inizia a scrivere le primissime pagine della sua avventura rosanero. “Un ricordo straordinario nella mia carriera – ha detto il finlandese in conferenza stampa -. Sentire 30.000 persone applaudire dopo aver segnato da avversario è qualcosa che mi ha lasciato il segno. Dopo la partita qualcuno mi chiese se mi sarebbe piaciuto giocare qui, e io dissi di sì. Il destino ha voluto che io arrivassi qui adesso”.
Il classe 1994 era capitano e protagonista in Serie A con i lagunari, ma dopo una lunga trattativa ha scelto il Palermo: “E’ risaputo che il mio rapporto con Venezia fosse importante. Le cose nella vita cambiano, quando mi è stata presentata l’offerta insieme ai piani per il futuro della società, ci ho riflettuto. Per un giocatore della mia età era importante valutare una proposta pluriennale del genere. Mi sono confrontato con la mia famiglia e con i miei cari. Non è stata una scelta facile, ma importante per il mio futuro. Potrò dare il mio contributo a una squadra che spero possa presto tornare in Serie A, e io voglio esserci. Spero di ricevere lo stesso calore dal pubblico palermitano”.
L’addio al Venezia non è stato però semplice: “Prima della partita con l’Udinese ho parlato con la squadra e con lo staff e ho dato l’addio – ha raccontato Pohjanpalo -. E’ stato un momento emozionante, ma nel calcio le cose cambiano velocemente. Bisogna pensare alla carriera e a cosa posso conseguire, che spero sia ancora tanto. L’idea di poter rappresentare il Palermo è una grande emozione, avere l’attenzione del pubblico mi ha fatto molto piacere, anche se sento una grande responsabilità. Il capitolo Venezia è chiuso. L’incontro con i tifosi è stato straordinario, c’erano anche alcuni finlandesi, ho avuto un grande riscontro. Vedere centinaia di persone che gridavano il mio nome è stato un sogno”.
Primi allenamenti e primi contatti con il gruppo allenato da Dionisi, ma la testa è già avanti, alla sfida di domenica: “La partita che ci aspetta domenica è complessa e difficile. Spero di poter dare il mio contributo fin da subito. Dionisi e il suo staff sono tecnici di alta qualità, il centro sportivo è bellissimo, la società ha fatto un grande investimento. Ora testa a domenica, speriamo di fare un risultato che inverta gli ultimi risultati”, ha detto.
Pohjanpalo ha parlato dei suoi primi giorni in rosanero: “Il primo tra i calciatori a dargli il benvenuto è stato capitan Brunori, con il quale andrà a comporre il duo di attacco del Palermo: “Ho incontrato Matteo il primo giorno ed è stato un incontro molto importante. Lui è un grande giocatore di peso, sul campo abbiamo subito stabilito una bellissima intesa. Poterlo fare con un collega in due giorni non è cosa da poco. Ci sono altri ottimi attaccanti, una sana rivalità ci farà tirare fuori il meglio. Da me ci si aspettano i gol, spero di farne tanti e di mettermi subito in corsa”.
Pohjanpalo ha scelto la maglia numero 19 (il 20 l’ha Henry): “Da sempre ho giocato con il numero 20, anche in Nazionale. Sarebbe stata la mia prima scelta, ma era impegnata. Il 19 l’ho scelto ad Amburgo, poi ho scoperto il valore simbolico che ha a Palermo grazie a Schillaci. Sono ancor più orgoglioso di aver scelto questo numero”.
Il nuovo centravanti del Palermo ha poi parlato degli obiettivi, Pohjanpalo lo scorso anno ha vinto i play-off con il Venezia: “I tifosi vogliono la Serie A, è una grande responsabilità rispondere ai loro desideri. Io la sento e spero di esserne all’altezza. Tutto è possibile rispetto ai playoff, un lavoro fatto bene in allenamento e nelle partite ci porterà le giuste ricompense. Lavoreremo insieme in quella direzione. Arrivo in una squadra già formata, devo trovare il mio spazio e capire come lavorare insieme ai compagni. Le aspettative sono un carburante per noi giocatori. L’entusiasmo dei tifosi si guadagna, non è scontato, spero di continuare a meritarlo. Io l’Haaland rosanero? Palermo è stata una squadra che ha avuto grandi giocatori. Quello a cui sono legato di più è Luca Toni, è stato un grande centravanti e da lui ho cercato di trarre quanta più ispirazione possibile. Far parte di una squadra della galassia City Group è sicuramente qualcosa di speciale. Non mi piace fare paragoni, preferisco essere ricordato in quanto Pohjanpalo e per quello che farò a Palermo. Haaland è un grandissimo giocatore, come ho detto per Toni anche da lui cerco di imparare qualcosa, ma ogni giocatore è diverso”.

– Foto: xd6/ITalpress –

(ITALPRESS).

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Sinner rimane numero uno al mondo, Musetti numero sei: ecco il nuovo ranking Atp

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ROMA (ITALPRESS) – Nonostante la dolorosa sconfitta contro Carlos Alcaraz nella finale più lunga di sempre al Roland Garros, Jannik Sinner mantiene 2.030 punti di vantaggio sul rivale, che rimane imbattuto nelle finali Slam giocate in carriera (5). Alcaraz, che aveva vinto il Roland Garros anche nel 2024, non ha aggiunto punti in classifica rispetto al ranking precedente, pubblicato prima del torneo. Sinner, battuto per la decima volta su sedici incontri conclusi al quinto set, ne ha guadagnati 500.

Diventato il 10 giugno 2024 il primo italiano numero 1 del mondo nella storia del tennis maschile, è il quinto giocatore ad essere rimasto 52 settimane in vetta nel suo primo periodo di permanenza da n.1 dopo Jimmy Connors, Lleyton Hewitt, Roger Federer e Novak Djokovic e resterà leader del ranking Atp almeno fino al lunedì successivo alla finale di Wimbledon. Dunque è già oggi sicuro di raggiungere le 58 settimane da numero 1 di Jim Courier, 12esimo per tempo di permanenza in vetta alla classifica tra i 29 giocatori che ci siano arrivati almeno una volta dal 1973.

Il Roland Garros ha certificato anche lo status di top player di Lorenzo Musetti, che ha guadagnato un’altra posizione in classifica: è numero 6 questa settimana, distante appena 70 punti dall’ingresso in Top 5. Smottamenti tra i primi dieci: Zverev resta terzo, salgono di un gradino Draper (4°) e Djokovic (5°), Fritz scivola in settima piazza e Paul sale fino all’ottavo posto. In chiave azzurra, Flavio Cobolli è 25esimo e Matteo Berrettini 28esimo; Matteo Gigante guadagna 37 posizioni ed è 130esimo.

LA NUOVA CLASSIFICA ATP

1. Jannik Sinner (Ita) 10.880 (–)
2. Carlos Alcaraz (Esp) 8.850 (–)
3. Alexander Zverev (Ger) 6.385 (–)
4. Jack Draper (Gbr) 4.485 (+1)
5. Novak Djokovic (Srb) 4.630 (+1)
6. Lorenzo Musetti (Ita) 4.560 (+1)
7. Taylor Fritz (Usa) 4.625 (-3)
8. Tommy Paul (Usa) 3.510 (+4)
9. Holger Rune (Den) 3.440 (–)
10. Alex de Minaur (Aus) 3.285 (-1)

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GLI ALTRI ITALIANI

25. Flavio Cobolli 1.970 (+1)
28. Matteo Berrettini 1.720 (+2)
41. Matteo Arnaldi 1.265 (-5)
45. Lorenzo Sonego 1.165 (-1)
48. Luciano Darderi 1.119 (-3)
72. Mattia Bellucci 861 (-4)
98. Luca Nardi 645 (-3)
117. Fabio Fognini 486 (-10)
130. Matteo Gigante 452 (+37).

-Foto IPA Agency-
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Oklahoma pareggia i conti con Indiana, la finale Nba è sull’1-1

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OKLAHOMA CITY (STATI UNITI) (ITALPRESS) – E’ in perfetta parità la serie delle Nba Finals 2025. Stavolta Oklahoma City non stecca e, nella seconda gara consecutiva sul parquet amico del Paycom Center, esalta gli oltre 18mila spettatori presenti dominando nella notte italiana gli Indiana Pacers per 123-107.

Sfida per il titolo, dunque, sull’1-1 grazie alla super serata dei Thunder e del suo ‘bomber’ principe, il canadese Gilgeous-Alexander, capace di chiudere la sua performance da top-scorer con un bottino di 34 punti; 20 di Caruso, 19 di Williams e 18 di Wiggins per i padroni di casa, mentre tra gli ospiti ne realizzano 17 Haliburton e 16 Turner. Ora la serie si sposta al Gainbridge Fieldhouse di Indianapolis per gara-3.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Il Portogallo vince la Nations League, Spagna battuta ai rigori

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MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – È il Portogallo a trionfare in questa edizione della Nations League, grazie al successo centrato ai calci di rigore ai danni della Spagna dopo il 2-2 dei primi 120 minuti di gioco. Non sono dunque bastate le reti di Zubimendi, Nuno Mendes, Oyarzabal e Ronaldo per decretare un vincitore nei tempi regolamentari. La prima chance è per CR7 e compagni e arriva al 5′, quando Neves ci prova con il destro da posizione favorevole ma schiaccia troppo e spedisce a lato.

Sul fronte opposto, al 16′, Williams si mette in proprio e dalla destra si accentra e tenta un tiro a giro sul secondo palo che esce di poco. Il vantaggio iberico arriva al 21′. Zubimendi parte centralmente e allarga sulla destra per Yamal, il quale serve al centro una palla velenosa che, dopo un rimpallo su Williams, finisce nuovamente sul destro di Zubimendi che infila il portiere per l’1-0. I lusitani ci mettono appena cinque minuti a pareggiare. Pedro Neto serve all’indietro Nuno Mendes, che entra in area bruciando Mingueza e infilando Unai Simon nell’angolino lontano con una conclusione chirurgica.

Gli uomini di De La Fuente non ci stanno e al 45′ si riportano in vantaggio. Pedri si impossessa di un pallone a centrocampo, avanza verso il limite dell’area e imbuca in area per Oyarzabal, che con un morbido tocco con il piatto destro supera Diogo Costa, firmando il 2-1 con cui le due squadre vanno al riposo.

I ragazzi di Martinez partono forte e pareggiano i conti al 3′ con Bruno Fernandes, ma l’arbitro annulla per un precedente fuorigioco di rientro di Pedro Neto. Al 16′ arriva il pareggio. Nuno Mendes sgasa sulla sinistra lasciando sul posto Yamal e Mingueza, crossa al centro per Ronaldo che, dopo essersi fatto largo con il fisico su Cucurella, batte Unai Simon da due passi per il 2-2. Nuno Mendes si rende protagonista anche in fase difensiva, quando al 23′ sbarra la strada a Pedri con un provvidenziale intervento in scivolata su un destro a botta sicura del centrocampista del Barcellona.

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Le furie rosse ci riprovano al 38′ quando il neo entrato Isco scalda le mani a Diogo Costa con un destro da fuori che l’estremo difensore alza in corner. Finiscono così i 90 minuti, si va ai supplementari. In avvio, il solito Nuno Mendes se ne va sulla fascia e serve al centro Semedo, il quale strozza troppo con il sinistro e manda fuori, vanificando un’ottima opportunità. Sarà l’unica emozione dei primi 15 minuti. Nella seconda parte dell’extra time, le occasioni latitano. Si va ai rigori per il secondo anno consecutivo. Dal dischetto è decisivo l’errore di Morata nella quarta serie dagli 11 metri. A consegnare il successo ai portoghesi è la rete di Ruben Neves, che consegna ai suoi la seconda Nations League della propria storia.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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