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Cronaca

Università di Verona, Malagò e Montezemolo laureati ad honorem

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VERONA (ITALPRESS) – “L’Università di Verona è un luogo di continua crescita della conoscenza, dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico. E’ il risultato di un progetto culturale per tutte le persone che studiano e lavorano in Univr e di un progetto sociale per la comunità di riferimento che oggi trova nell’Ateneo un luogo aperto all’ascolto e al dialogo sui grandi temi della contemporaneità. Oggi, Verona, è ‘Città universitarià grazie alla presenza di un ateneo aperto, radicato nel territorio e capace di integrarsi con la sua comunità”.
Così il magnifico rettore Pier Francesco Nocini ha aperto l’inaugurazione del 42esimo anno accademico dell’università di Verona, l’ultima del suo mandato da rettore, che si è tenuta questa mattina nell’aula magna del polo Zanotto. Numerosi gli ospiti intervenuti tra cui Roberto Vecchioni, Luca Cordero di Montezemolo e Giovanni Malagò. Presenti anche le icone dello sport italiano e mondiale Federica Pellegrini e Sara Simeoni cui il rettore ha consegnato il sigillo di ateneo e l’imprenditore Leonardo Maria Del Vecchio.
Nella sua relazione il rettore Nocini ha ripercorso le tappe del progetto di sviluppo dell’ateneo di questi anni: ‘Grazie al prezioso supporto del Vescovo di Verona Pompili e alla preziosa disponibilità del Comune di Verona, del sindaco Tommasi e della vicesindaca Bissoli, alla collaborazione del collegio di merito don Mazza e all’impegno continuo dell’Esu, in particolare del presidente Claudio Valente e del direttore Giorgio Gugole, i posti letto per la nostra comunità studentesca sono sensibilmente aumentati: da 430 nel 2021 ai 540 di oggi e arriveranno a 670 entro il prossimo anno e mi auguro che continuino ad aumentarè. ‘Abbiamo favorito l’accesso al diritto allo studio al maggior numero possibile di studentesse e studenti ampliando notevolmente la No Tax Area, da 22 a 27mila euro di Isee – ha detto ancora -. Soprattutto grazie a questa azione, in questi anni di mandato 11.399 universitari sono stati esentati dal pagamento della tassa annuale di iscrizione. Dall’anno accademico 2019/2020 a oggi abbiamo assunto, inclusa la copertura del turno over, 359 tra docenti, ricercatrici e ricercatori; 240 tra collaboratori, funzionari tecnici amministrativi e lettori. I corsi di studio, compresi i corsi di dottorato, le scuole di specializzazione e i master sono passati da 153 a 190 di cui 37 corsi di laurea. Portando la nostra comunità studentesca a una importante crescita: i 25.771 iscritti del 19/20 sono diventati oggi 29.875 (+ 4.104 studenti). Il nostro Ateneo si presenta virtuoso anche dal punto di vista economico finanziario. Disponiamo di un patrimonio netto di circa 27 milioni di euro al 31.12.2024″.
Nocini ha anche ricordato i traguardi che saranno raggiunti entro settembre 2025 tra cui l’avvio dei lavori di ristrutturazione del secondo Asilo nido di Ateneo, in collaborazione con l’amministrazione comunale e in particolare con l’assessora La Paglia; il progetto della nuova sede di Vicenza per i corsi di laurea sanitaria e stiamo lavorando con il sindaco Possamai e Adamo Dalla Fontana Presidente della Fondazione Studi di Vicenza; il completamento del Biologico 3 nel polo di Borgo Roma che inaugurerò prima della fine del mio mandato.
Il rettore ha poi anticipato la volontà di dare il via al progetto tanto sognato del Campus dell’Università di Verona. “Con la collaborazione dell’imprenditore Leonardo Del Vecchio Grazie alla lungimiranza di Leonardo Maria Del Vecchio, alla volontà di sostenere la conoscenza prodotta nella nostra università, la formazione delle nostre ragazze e ragazzi e la piena fiducia nel sistema pubblico dell’alta formazione – caratteristiche queste che contraddistinguono lo spirito del filantropo – il progetto del Campus dell’Università di Verona, da tutti noi sognato, potrebbe prendere forma, con il suo fondamentale supporto e con la collaborazione dell’ESU e del Comune di Verona a Borgo Roma, all’interno in un terreno dell’ateneo adiacente a Cà Vignal e al futuro Biologico 3”.
Dopo il Gaudeamus igitur e l’Inno di Mameli eseguiti dal Coro universitario accompagnato dall’Orchestra di ateneo, è stata la volta dei saluti dei rappresentanti della comunità Univr, Irene Lupi, neoeletta presidente del Consiglio studentesco. “Il diritto allo studio, sancito dalla nostra Costituzione, resta spesso disatteso – ha detto -. Lo ribadiamo ogni anno in questo contesto e non solo. Sono ancora 786 le persone che dall’anno scorso stanno aspettando di ricevere la borsa di studio, a cui hanno diritto. 1322 invece, che la aspettano quest’anno. Mancanze strutturali colpiscono non solo chi studia, ma anche chi in Università lavora: perchè la ricerca è lavoro. Eppure, dottorandi e ricercatori sono sempre più condannati alla precarietà, con contratti insicuri, stipendi inadeguati, nessuna tutela”.
E a seguire, citando Vecchioni ha aggiunto “Sogna, ragazzo, sogna, ma in queste condizioni come facciamo a sognare? Non ci rappresenta la retorica per la quale i giovani non hanno voglia di fare la propria parte: perchè noi siamo qui, di fronte a voi e ci assumiamo la responsabilità del presente e del futuro che abbiamo davanti. La sfida che ci attende è complessa, ma decisiva. E l’Università, in questa, deve presentarsi come una comunità unita. Una forza viva e propulsiva. Ringraziamo il Rettore per la collaborazione dimostrata in questi anni, con l’auspicio di poter proseguire insieme a questa Governance e alla futura, il percorso congiunto per dare centralità all’Università e alla comunità studentesca”.
A seguire Elisabetta Guidi, rappresentante del personale tecnico amministrativo, che ha sottolineato: “Non è solo l’inizio di un nuovo anno ricco di impegni ma è anche l’ultimo anno accademico sotto la guida del Magnifico Rettore, Professor Pier Francesco Nocini. Questo sessennio è stato un periodo di grande espansione per la nostra Università. La visione strategica e l’impegno di questa governance hanno permesso all’Ateneo di crescere e consolidare il proprio ruolo come istituzione fondamentale per la diffusione della cultura e come punto di riferimento per il territorio”.
Ha, dunque, preso la parola Valeria Mantovan, assessore all’Istruzione e formazione della Regione Veneto: “Verona e il suo territorio vantano un’elevata capacità attrattiva, perfettamente riflessa nel dinamismo della sua Università dove istruzione, ricerca e formazione hanno un ruolo centrale per il progresso del Veneto e dell’intera nazione. Questo ateneo rappresenta una realtà strategica, un ponte tra il mondo accademico, il territorio e il sistema produttivo. L’Università di Verona si distingue come un polo di eccellenza nella formazione universitaria, un punto di riferimento che la Regione del Veneto è orgogliosa di seguire con attenzione e riconoscenza per il suo prezioso contributo allo sviluppo culturale ed economico”.
Il sindaco Damiano Tommasi ha sottolineato: “Crediamo che essere una città universitaria, con una popolazione studentesca di circa 30 mila studenti e studentesse che scelgono Verona per una parte della loro vita, rappresenti una ricchezza straordinaria per il nostro territorio, un’opportunità su cui investire per diventare sempre più città d’eccellenza nei vari settori che ci contraddistinguono, dall’imprenditoria alla cultura, dagli spettacoli allo sport, e i Giochi Olimpici inverali Milano Cortina 2026 certificano il nostro essere all’altezza. I genitori devono sapere che mandare i loro figli a studiare a Verona vuol dire mandarli in una città che è pronta a fare squadra e a cogliere nuove sfide per crescere e migliorare. Tra queste c’è senza dubbio quella di dare risposte concrete in tema di alloggi per gli studenti e le studentesse a prezzi accessibili, una sfida che ci vede uniti all’Università e alla Diocesi e che renderà Verona ancora più attrattiva non solo per studiarvi ma anche per viverci”.
E’ stato il vescovo di Verona Domenico Pompili, dopo un breve saluto, a leggere il messaggio di augurio di Papa Francesco indirizzato al rettore e alla comunità universitaria di Verona.
Ospite d’eccezione il cantautore, scrittore e insegnante Roberto Vecchioni. Dall’Inferno di Dante citando Prometeo per arrivare al racconto di aneddoti della sua storia famigliare Vecchioni ha raccontato “Un grande futuro dietro di noi”, la grande eredità dei maestri del passato su cui si fondano solide radici per il futuro.
A seguire il rettore Nocini ha consegnato a Vecchioni la benemerenza con menzione d’onore per “la sua vicinanza continuativa alle generazioni nuove, con cui ha intessuto un rapporto inscindibile di permanenza di confronto. Vecchioni ha saputo rappresentare le loro problematiche e le loro aspirazioni più profonde, contribuendo così in maniera significativa, nell’evolversi dei tempi, allo sviluppo complessivo, sia culturale che sociale, della realtà”.
Ha, quindi, preso la parola Luca Cordero di Montezemolo, con la lectio “Il coraggio di osare, la rivoluzione dell’alta velocita” cui è stata consegna la laurea honoris causa in “Management e strategia d’impresa”. Montezemolo ha fatto il punto sulla storia di Italo, una storia imprenditoriale di successo. Montezemolo si è soffermato soprattutto sulla più grande liberalizzazione in Italia dopo quella della televisione: l’Alta velocità con i treni Italo, caso unico in Europa, studiato da tutti i paesi che vogliono liberalizzare il sistema dei trasporti ferroviari Av. Così la concorrenza ha fatto scendere i prezzi. Italo, infatti, non solo ha sconfitto un monopolio secolare (quello delle Ferrovie dello Stato) ma ha anche introdotto in Italia un nuovo modo di viaggiare, il cui principio cardine è stata l’attenzione al viaggiatore. Se si considera che progetto sull’Av è partito da uno schizzo su un foglio di carta nel 2006 e oggi il mondo Italo (treni più bus) trasporta 25 milioni di passeggeri, si ha la portata del successo raggiunto in pochi anni. Oggi, con l’ingresso di Msc, Italo è diventato il primo gruppo intermodale in Europa. Montezemolo ha poi citato la sua storia in Ferrari, i successi sportivi e commerciali. E parlando di ricerca si è soffermato su Telethon di cui è presidente che ha definito un “affare” di cuore. “Filo conduttore della mia grande esperienza imprenditoriale è stata l’attenzione al capitale umano. E su Verona e il territorio regionale Montezemolo ha aggiunto: “Se c’è una Regione con una vera imprenditorialità diffusa dove la famiglia imprenditoriale ha ritrovato un ruolo dopo essersi inebriata nella finanza, quella è la Regione Veneto”. Alle studentesse e agli studenti ha detto: “Sognate per realizzare i vostri sogni con capacità, perchè vince il più capace, ma il mio auspicio è che ci sia un Paese capace di credere nei vostri sogni”.
A seguire Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha tenuto la lectio magistralis “Lo sport come paradigma di crescita sostenibile nel segno dell’innovazione” è stato insignito della laurea honoris causa in “Management delle attività sportive, innovative e sostenibili”, primo laureato del nuovo corsi di studi che aveva presentato con il rettore nell’ottobre 2023, sottolineandone l’importanza strategica ai fini del consolidamento di un modello che considera lo sport un elemento nevralgico di sviluppo. La specificità che lo connota si propone di trasferire competenze strategiche e gestionali ai futuri manager del settore, nel solco di quei parametri che oggi costituiscono la stella polare da seguire. L’università di Verona ha saputo intercettare, in modo lungimirante, la possibilità di dare forma e contenuto a questo assioma, forte anche dei riflessi e delle ricadute garantite da Milano Cortina 2026 ormai alle porte, con la città al centro della scena e teatro della cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici e di quella di apertura dei Giochi Paralimpici. La visione dell’Ateneo dà profondità alle progettualità più ambiziose e riesce a sintetizzare anche i principali contenuti del cammino personale all’interno del sistema”.
E sul ruolo di Verona a Milano Cortina, Malagò ha detto ‘Una grande vittoria, una grande legacy che Milano Cortina lascerà alla città scaligera che trova nell’Arena di Verona uno stadio funzionante di una bellezza straordinaria, sinonimo di inclusione, bellezza e funzionalità sportiva e socialè.
Alle studentesse e agli studenti ha detto “Vi consiglio di poter fare quello che ho fatto: io per terra, ali aperte. Se avrete la fortuna di occuparvi di qualcosa che per voi è sinonimo di passione sarete stati bravi, se non lo avete trovato continuate a cercarlo”.
Le motivazioni delle due lauree conferite dal rettore Nocini sono state lette da Chiara Leardini, direttrice del dipartimento di Management di ateneo.
A seguire sul paco l’imprenditore Leonardo Maria Del Vecchio che ha ricevuto la benemerenza con menzione d’onore dal rettore Nocini. “Questo è solo l’inizio di un percorso che faremo assieme – ha detto – e per questo ringrazio il magnifico rettore e amico Pier Francesco. Il mio compito sarà quello di lavorare insieme a voi perchè il sogno del Campus dell’università di Verona possa prendere forma à. Un campus che risponda alle esigenze delle studentesse e degli studenti e che dia a loro la possibilità di vivere appieno la parentesi universitaria, con un’attenzione speciale alle famiglie in maggior difficoltà che vedono nel percorso degli studi universitari l’opportunità di offrire il miglior futuro ai propri figli”.
Tra i contributi anche i video messaggi di Martine Rothblatt, biotecnologa e fondatrice di United Therapeutics e di Andrea Orcel, amministratore del gruppo Unicredit, ospiti attesi prossimamente all’università di Verona. Rothblatt sarà in ateneo per ricevere la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia. Il riconoscimento le sarà attribuito per il suo straordinario contributo alla ricerca e allo sviluppo di terapie innovative per malattie orfane, quali l’ipertensione polmonare primitiva, la fibrosi polmonare idiopatica e il neuroblastoma infantile. Mentre Orcel, in primavera, incontrerà studentesse e studenti in un dibattito aperto su diversi temi, tra cui l’innovazione e la situazione del settore finanziario.
Il Rettore ha voluto chiudere la Cerimonia con il conferimento degli attestati di Benemerenze al merito, delle medaglie e dei sigilli di ateneo a docenti e ospiti per ricordarne l’impegno per la crescita dell’ateneo, a sostegno delle sue studentesse e dei suoi studenti e di tutta la comunità universitaria. A seguire le consegna degli attestati al professore onorario Tiziano Villa e ai docenti emeriti Alfredo Guglielmi e Leonard Peter Bos.

– foto ufficio stampa Università di Verona –
(ITALPRESS).

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Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cina, think tank evidenzia rilevanza globale Pensiero di Xi su Civiltà Ecologica

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CHENGDU (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Un rapporto incentrato sulla rilevanza globale del Pensiero di Xi Jinping sulla Civiltà Ecologica è stato pubblicato venerdì durante la conferenza Global Panda Partners 2025 a Chengdu, capoluogo della provincia cinese sud-occidentale del Sichuan.

Il rapporto, intitolato “Unire le forze per avanzare verso una modernizzazione Eco-Friendly – I contributi teorici e la guida pratica del Pensiero di Xi Jinping sulla Civiltà Ecologica per lo sviluppo sostenibile globale”, è stato co-redatto dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal Research Center for Xi Jinping Thought on Ecological Civilization.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Premio Innovazione Sicilia 2025, Archimede.world è il vincitore

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PALERMO (ITALPRESS) – All’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva grande festa per la terza edizione del Premio Innovazione Sicilia, che ha riunito istituzioni, imprese, startup e community dell’innovazione in una giornata dedicata alla ‘sfida del fare sistemà.
Archimede.world è il vincitore del Premio Innovazione 2025. Per la categoria Early, il podio ha premiato tre progetti capaci di distinguersi per visione e solidità: Longeviva al primo posto, HydroAiMesh al secondo e Apeforest al terzo.
La Sicilia dell’innovazione si è ritrovata a Palermo per la terza edizione del Premio Innovazione Sicilia, un appuntamento che quest’anno ha messo al centro un messaggio chiaro: fare sistema. Le 185 candidature arrivate tra Early e Advanced Stage confermano la vitalità di un territorio che possiede idee e talenti e che. punta a costruire connessioni solide per trasformare le potenzialità in risultati concreti.
Il tema scelto, “Challenge S3: la sfida di fare sistema”, invita imprese, PA, università, ricerca, finanza e comunità a immaginare un nuovo spazio condiviso.
All’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo la scaletta ha seguito un ritmo rapido e partecipato. L’evento ha alternato panel brevi, interventi mirati e numerosi Spotlight, pensati per restituire un’immagine diretta della Sicilia che innova e rischia.
La giornata si è aperta con “Voci che costruiscono” che ha offerto uno sguardo diretto su ciò che serve perchè un ecosistema cresca davvero. Elita Schillaci (Università degli Studi di Catania), Emanuele Spampinato (Harmonic Innovation Group) e Vincenzo Tanania (PwC Italia) hanno sottolineato che talento e conoscenza restano elementi incompleti se non trovano un terreno comune. L’innovazione prende forma quando nasce fiducia, quando le competenze si incontrano e quando la collaborazione smette di essere un principio astratto per diventare pratica quotidiana. Solo così la conoscenza individuale diventa intelligenza collettiva.
A seguire il panel “Energie Connesse – La sfida S3 per una Sicilia dell’innovazione che fa sistema”, moderato da Gianni Dominici, che ha tracciato il quadro entro cui leggere l’edizione 2025. Il confronto tra Enzo Bivona (Università degli Studi di Palermo), Fabrizio Bignardelli (Sicindustria), Vincenzo Evola (Unicredit), Amedeo Giurazza (Vertis), Giulio Guagliano (Irfis FinSicilia) e Patrizia Di Dio (Confcommercio Palermo) ha messo in evidenza il bisogno di un ecosistema più connesso, capace di integrare imprese, istituzioni, università e ricerca dentro la strategia regionale S3 Sicilia.
Il panel si è chiuso con l’intervento dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo che ha evidenziato la necessità di superare le storiche frammentazioni tra istituzioni, imprese, università e amministrazioni locali: “Quando ognuno lavora in un compartimento stagno – ha detto – la Sicilia perde opportunità. Dobbiamo costruire connessioni reali, continue e produttive”.
L’Assessore ha richiamato il ruolo della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3 Sicilia) come strumento operativo: “Non è un dogma, ma un metodo. Serve a indirizzare gli investimenti verso i settori in cui la Sicilia può competere davvero: energia, mare, agritech, aerospazio, salute e smart cities”.
E’ stata, poi, la volta del panel “L’informazione come infrastruttura dell’innovazione”, con l’intervento di Gianni Messina (Digitrend), Roberto Gueli (TGR RAI) e dell’Assessore all’Economia Alessandro Dagnino, che ha richiamato il ruolo decisivo della conoscenza nella crescita del sistema: senza un flusso informativo solido, nessuna rete dell’innovazione può reggere.
Questa edizione ha introdotto l’Osservatorio sui Dati della Community di Innovation Island, presentato da Sebastiano Bavetta e dal Prof. Carlo Amenta dell’Università di Palermo. Un contributo importante per comprendere chi anima l’ecosistema, come interagisce, quali bisogni esprime e quali progetti costruisce.
La parte più vivace dell’evento è arrivata con gli Spotlight, interventi brevi e diretti che hanno dato voce ai protagonisti dell’innovazione siciliana e non solo.
Sul palco si sono alternati Bogdan Skutkiewicz (Magicmotorsport), imprenditore polacco che ha scelto Partinico come base per un’impresa globale; Roberto Galoppini (FileZilla), figura autorevole dell’open source europeo; Giovanni Gibiino (Mecanica della Mente), medico che unisce scienza e umanità; Simona Ferrari (Cremit), esperta di innovazione ed educazione mediale; Ugo Parodi Giusino (Magnisi), imprenditore e investitore dell’ecosistema siciliano; Flavio Fazio (Flazio), fondatore di una piattaforma innovativa per la creazione di siti web. Salvatore Sanfilippo (Redis), dopo aver fatto il suo spotlight, è stato proclamato “Innovatore dell’anno” e premiato da Roberto Galoppini con una statua dell’artista Domenico Pellegrino. Un riconoscimento che conferma il ruolo internazionale della sua intuizione e il contributo offerto alla crescita dell’ecosistema digitale.
Ognuno ha portato un tassello diverso: storie di tecnologia, impresa, ricerca, educazione digitale e nuove visioni per la Sicilia. Gli Spotlight hanno restituito un quadro rapido e concreto di un territorio che innova, sperimenta e costruisce nuove rotte.
La giornata si è conclusa con i pitch finali e la proclamazione dei progetti che hanno raggiunto la fase finale. Per la categoria Advanced sono stati selezionati: Self Motion, Simon Solar, Archimede.world, Personal Fisco, Foil Bike Modulare, RFTM, Alphafood, Lualtek e LIA. Una rosa eterogenea che riflette la varietà delle soluzioni emerse nell’edizione di quest’anno.
Le Menzioni Speciali hanno valorizzato progetti capaci di incidere sul territorio con visione, impatto sociale e sostenibilità.
Borgo Officina è stata premiata per la forza di un progetto che rigenera luoghi e immaginari. Partendo da Chiusa Sclafani, intreccia arte, memoria e formazione, restituendo futuro a un borgo dell’entroterra.
Agorà-Hub si è distinta per un modello innovativo di partecipazione civica che trasforma una norma in disuso in uno strumento replicabile, in grado di ridare efficacia ai Comuni e protagonismo alle comunità.
La menzione a Case in rete ha riconosciuto il valore di una soluzione tecnologica che contrasta isolamento e fragilità, restituendo autonomia e dignità agli anziani con un approccio semplice e altamente usabile.
La categoria Economia del mare ha premiato Foil Bike Modulare per l’introduzione di un veicolo elettrico modulare che rende il foil più sicuro e accessibile, aprendo nuove traiettorie nella mobilità marittima.
Exotic Dry Sicily ha ottenuto la menzione Agroalimentare per aver trasformato gli sprechi di frutta siciliana in una filiera circolare di snack e bevande funzionali, unendo ricerca scientifica e valorizzazione del territorio.
Nell’ambito Ambiente, TP Circular Industry è stata riconosciuta per la produzione di compound gomma plastica riciclati ad alte prestazioni, capaci di trasformare rifiuti in soluzioni circolari per industria e territorio.
La categoria Turismo ha premiato Travelino, che porta innovazione digitale nella filiera turistica con soluzioni basate su AI per migliorare competitività e processi di tour operator, agenzie e hotel.
In ambito Energia, la menzione a APEx Corse ha valorizzato il lavoro nato dentro Unipa, dove una filiera di studenti, imprese e tecnologie ha dato vita a un progetto concreto di mobilità elettrica.
Per le Smart Cities & Communities, MediMapp è stata premiata per la capacità di rendere gli ospedali più accessibili con un orientamento chiaro e immediato, trasformando complessità in percorsi intuitivi.
Sempre nella stessa categoria, la menzione a Smartwage Srl ha riconosciuto l’uso dell’AI per semplificare e rendere più accessibili i piani di welfare aziendale, facilitando il lavoro delle imprese e ampliando i diritti dei lavoratori.
“Il bilancio – afferma Biagio Semilia, founder di Innovation Island – è di una partecipazione straordinaria, perchè oggi sono passate oltre 2.000 persone. E’ una partecipazione molto giovane, con una collaborazione con tanti soggetti, 75 partner, 186 progetti, difficoltà a scegliere chi vince, però è una Sicilia viva di imprenditorialità, con risorse sia pubbliche che private, fondi di investimento sono venuti qua in Sicilia in questi giorni al Premio Innovazione per vedere cosa c’è, come spendere i soldi, quindi il mio personale bilancio è molto positivo”. ‘Abbiamo rappresentato una modalità di fare sistema – aggiunge – questa modalità va consegnata ai vari attori, alla pubblica amministrazione, alla ricerca, all’università, al mondo delle imprese, noi proviamo a metterli insieme”. Oltre 180 progetti presentati. ‘Ci sono idee molto interessanti dal punto di vista innovativo”, ha concluso Semilia.
-foto xd6/Italpress –
(ITALPRESS).

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