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Cronaca

Dal 2 al 5 marzo torna Fieragricola, 520 espositori da 11 Paesi

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VERONA (ITALPRESS) – “In un momento così drammatico parlare della Pac significa parlare della politica che maggiormente ha contributo alla pace in Europa. In questi 60 anni abbiamo avuto progresso in agricoltura, unione di intenti fra gli agricoltori, miglioramento tecnologico, autosufficienza alimentare dell’interno del continente. La Politica agricola comune è stato un momento di successo economico e sociale e se l’Ucraina fosse stata in Europa con la Pac avremmo vissuto oggi questo, perchè la Pac è stato l’elemento unificante per 60 anni”. Così il direttore generale del Crea, Stefano Vaccari, ha voluto celebrare la missione di pace e prosperità che la Politica agricola comune ha garantito insieme agli obiettivi che hanno trascinato la produzione primaria del continente europeo, nel corso della conferenza stampa questa mattina della 115ma edizione di Fieragricola, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura, in programma a Veronafiere dal 2 al 5 marzo prossimi e che sarà inaugurata ufficialmente con un Summit internazionale proprio sui primi 60 anni di Politica agricola comune il 1° marzo alla Gran Guardia, in piazza Bra, con un evento orientato a indicare la rotta dell’agricoltura al 2050.
Fieragricola da sempre intercetta le esigenze e le prospettive del settore agricolo grazie ad un approccio trasversale e, al tempo stesso, specializzato e che quest’anno punta a individuare le soluzioni più efficienti per incrementare le produzioni e la qualità alimentare e per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici salvaguardando così la biodiversità e il paesaggio. Diversi i temi cardine, dal futuro dell’agricoltura alle misure del Pnrr per le filiere agricole, dalla gestione delle risorse idriche e ambientali alla zootecnia di precisione passando per il miglioramento delle rese produttive fino ai biostimolanti e all’agricoltura digitale.
Dall’estero arriveranno oltre 100 operatori e buyer, provenienti da 29 Paesi, dagli Stati Uniti al Brasile, dalla Spagna al Ghana fino al Guatemala, grazie all’attività di incoming dei delegati di Veronafiere e di ICE Agenzia, con un finanziamento Maeci e la collaborazione di Federunacoma.
Verona riparte da Fieragricola, “l’ultima grande manifestazione fieristica prima del lockdown”, come ha ricordato il sindaco della città, Federico Sboarina, rivolgendo un plauso a Veronafiere e agli amministratori, perchè “lo scorso 18 giugno fummo i primi in Italia a ripartire con Opera Wine e lo scorso gennaio gli unici in Italia ad aprire il quartiere fieristico con Motor Bike; ora dopo due anni straordinari di grandi sforzi e coraggio, che hanno visto il Comune investire 11 milioni di euro sui 30 complessivi di aumento di capitale della Fiera, ospitiamo Fieragricola con una dimensione internazionale”.
La politica di investimento dell’azienda conferma, per il vicepresidente Matteo Gelmetti, “il ruolo strategico di Veronafiere, piattaforma strumentale alla promozione dei prodotti e dei servizi e in grado di generare reddito per le imprese”.
I numeri della 115ma edizione di Fieragricola li ha anticipati il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. “Oltre 520 espositori provenienti da 11 paesi, dieci padiglioni occupati, un’area dinamica esterna, una organizzazione trasversale con focus sulla meccanica agricola, la zootecnia con due manifestazioni espositive internazionali, le colture specializzate di vigneto e frutteto, la mangimistica, le energie da fonti rinnovabili agricole, un salone del Digital Farming dedicato alle nuove tecnologie”.
L’agricoltura è chiamata ad affrontare sfide impegnative, a partire dalla sicurezza alimentare per una popolazione mondiale in crescita ed è chiamata a rispondere alle nuove esigenze ambientali, sociali, di benessere animale, grazie a una dotazione pluriennale vicina ai 387 miliardi di euro, stanziata a livello europeo nella prossima riforma della Pac che entrerà in vigore nel 2023.
(ITALPRESS).

Cronaca

Buona la prima per Sinner a Cincinnati, eliminato Musetti

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CINCINNATI (USA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner ricomincia da dove aveva lasciato. Alla prima uscita dal trionfo di Wimbledon, il numero uno del mondo approda al terzo turno nel “Cincinnati Open”, settimo Masters 1000 stagionale dotato di un montepremi di 9.193.540 dollari, che si sta disputando sui campi in cemento del Lindner Family Tennis Center della metropoli dell’Ohio. Campione in carica (un anno fa il successo in finale su Tiafoe), il quasi 24enne altoatesino si sbarazza di Daniel Elahi Galan, numero 144 del mondo, per 6-1 6-1 in appena un’ora di gioco. Sinner, che aveva già battuto il colombiano due volte su due (nel girone di Coppa Davis nel 2021 e negli ottavi a Wimbledon due anni fa), attende ora il vincente fra Sebastian Baez e Gabriel Diallo. Per il fuoriclasse azzurro quella contro Galan è stata anche la 22esima vittoria consecutiva sul cemento da quando ha perso la finale di Pechino contro Alcaraz lo scorso settembre. Nel 2025, invece, il suo bilancio complessivo è di 27 successi e appena 3 sconfitte, con i trionfi a Melbourne e sull’erba londinese oltre alle finali di Roma e Parigi. “I match sono sempre diversi dalle sessioni di allenamento, non sapevo cosa aspettarmi – le parole di Sinner dopo la vittoria – Sono molto contento, non è facile giocare qui, è molto veloce e a tratti ho servito come volevo. Per essere il primo match sono soddisfatto. Il caldo? Si sente, anche nel riscaldamento. Sapevo che le condizioni qui sono toste ma oggi è andato tutto nella direzione giusta”.
Finisce invece subito l’avventura di Lorenzo Musetti. Il 23enne di Carrara, numero 10 del ranking ed ottavo favorito del seeding, entrato in gara direttamente al secondo turno come tutte le 32 teste di serie, ha ceduto per 5-7 6-4 7-6(4), dopo oltre due ore e tre quarti di lotta, al francese Benjamin Bonzi, numero 63 Atp, protagonista all’esordio anche dell’eliminazione di Matteo Arnaldi. Prosegue, dunque, il momento negativo del tennista toscano: dalla semifinale del Roland Garros (costretto al ritiro all’inizio del quarto set contro Alcaraz, sotto due set ad uno, per un problema all’adduttore sinistro), Musetti, rientrato a Wimbledon, ha vinto solo uno dei cinque match giocati.
– foto Ipa Agency –
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Vittorie in amichevole per Roma e Lazio, pari Milan col Leeds

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ROMA (ITALPRESS) – Ricco programma di amichevoli per le squadre della serie A che continuano la marcia di avvicinamento verso la prima di campionato. Il “derby” della famiglia Friedkin fra Everton e Roma nel nuovo Hill Dickinson Stadium sorride ai giallorossi, che riscattano il pesante ko con l’Aston Villa: 1-0 grazie al bel gol nella ripresa con una conclusione a giro di Soulè.

Torna a vincere anche la Lazio che al Turf Moor supera di misura il Burnley: decisivo Cancellieri al 76′ dopo che Zaccagni si era fatto parare un rigore a inizio ripresa.

Col nuovo arrivato Jashari in campo dall’inizio, il Milan fa 1-1 a Dublino col Leeds: rossoneri avanti al 31′ con Gimenez, pari di Stach nel secondo tempo.

La Fiorentina non sfigura all’Old Trafford dove nei 90 minuti ottiene un pareggio contro il Manchester United: la sblocca l’ultimo arrivato Sohm dopo 8 giri di lancette, al 25′ il pari dei Red Devils grazie a un’autorete di Gosens su conclusione di Yoro. A fine partita i rigori premiano la squadra di Amorim, a fare la differenza in negativo l’errore di Parisi.

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Prima sconfitta in amichevole per la nuova Atalanta di Ivan Juric, travolta 4-0 dal Colonia (in gol Kaminski, Waldschmidt e doppietta per Thielmann) mentre l’Udinese batte per due volte il Werder Brema: 1-0 al mattino (due tempi da 30 minuti) con rete di Pafundi, 2-1 nel test vero e proprio del pomeriggio con Davis (28′) e Palma (37′) che vanno a bersaglio. Sconfitta di misura per il Verona contro il St.Pauli (0-1) mentre il Parma cede per 2-1 all’Heidenheim, altra formazione di Bundesliga: non basta ai gialloblù di Cuesta il guizzo di Plicco.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Zelensky “Non cederemo nostre terre”. Dagli Usa: “L’Ucraina e l’Ue presentano una controproposta al piano di Putin”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) –  Le potenze europee e Kiev hanno presentato un progetto per porre fine alla guerra in Ucraina, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto importanti concessioni territoriali e il presidente americano Donald Trump ha affermato che incontrerà il leader russo in Alaska la prossima settimana. E’ quanto scrive il Wall Street Journal citando funzionari europei a conoscenza dei colloqui. La proposta sarebbe stata avanzata nel corso di un incontro tra i funzionari per la sicurezza di Stati Uniti, Ucraina e Unione Europea in Inghilterra, alla presenza del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance. Ci sarebbe la richiesta di un cessate il fuoco prima di intraprendere qualsiasi altra azione, oltre a prevedere che ogni scambio di territorio avvenga in modo reciproco. Gli europei respingono la proposta russa di cedere le zone della regione di Donetsk controllate dall’Ucraina in cambio di un cessate il fuoco.

ZELENSKY “NON CEDEREMO LE NOSTRE TERRE”

“Naturalmente, non daremo alcun premio alla Russia per quello che ha fatto. Il popolo ucraino merita la pace. Ma tutti i partner devono capire cosa sia una pace degna. Questa guerra deve finire, e la Russia deve porvi fine. La Russia l’ha iniziata e la sta trascinando, senza rispettare scadenze, e questo è il problema, non altro”. Così su Telegram Volodymyr Zelensky dopo l’annuncio del vertice tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente americano, Donald Trump in Alaska.

“La risposta alla questione territoriale ucraina è già nella Costituzione ucraina. Nessuno potrà e non potrà discostarsi da essa. Gli ucraini non cederanno la loro terra all’occupante”.

“L’Ucraina è pronta per soluzioni concrete che possano portare la pace. Qualsiasi soluzione contro di noi, qualsiasi soluzione senza l’Ucraina, è allo stesso tempo una soluzione contro la pace. Non porterà nulla. Queste sono soluzioni morte, non funzioneranno mai. E tutti abbiamo bisogno di una pace vera e viva che la gente rispetti. Siamo pronti, insieme al Presidente Trump e a tutti i partner, a lavorare per una pace reale e, soprattutto, duratura, una pace che non crollerà a causa della volontà di Mosca. Ringrazio tutto il nostro popolo per essere uniti. L’Ucraina esiste. Grazie a tutti i nostri soldati per aver preservato la nostra indipendenza. Siate forti. Questa è la nostra terra, noi siamo l’Ucraina. Gloria all’Ucraina!” ha aggiunto.

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“Ho parlato con il presidente della Francia Emmanuel Macron. Sono grato per il supporto. Abbiamo scambiato opinioni sulla situazione diplomatica. L’Ucraina, la Francia e tutti i nostri partner sono pronti a lavorare nel modo più produttivo possibile per il bene di una vera pace. È davvero importante che i russi non riescano più a ingannare nessuno. Abbiamo tutti bisogno di una vera fine della guerra e di solide basi di sicurezza per l’Ucraina e le altre nazioni europee”, ha concluso.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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