Economia
Webuild, risultati primo semestre crescono oltre stime degli analisti
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1 giorno fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Webuild chiude il primo semestre 2025 con ricavi e margini in crescita a doppia cifra, nonostante lo scenario macroeconomico incerto, superando le stime degli analisti.
I ricavi hanno raggiunto 6,7 miliardi di euro, in aumento del 22% rispetto al primo semestre 2024. L’utile netto è in crescita del 61% a 132 milioni. L’Ebitda raggiunge quota 564 milioni, in aumento del 38% rispetto al primo semestre 2024. La marginalità sale all’8,4%.
“I risultati conseguiti nel semestre, la qualità del portafoglio ordini e alla visibilità che quest’ultimo garantisce, insieme ad un contesto di mercato ricco di opportunità, permettono di confermare il percorso verso un altro anno di forte crescita sostenibile in linea gli obiettivi del Gruppo Webuild per l’esercizio 2025, che rappresentano dei target al rialzo rispetto a quelli fissati dal piano industriale 2023-2025 – si legge in una nota -. Inoltre, forte della dimensione, solidità finanziaria, delle competenze sviluppate e della comprovata capacità di delivery, il Gruppo si trova oggi in una posizione favorevole per dare avvio a una nuova fase di sviluppo e di ulteriore creazione di valore”.
La leva finanziaria si riduce ulteriormente a 2,6x, in miglioramento rispetto al 3x al 31 dicembre 2024, segno di un rafforzamento continuo della struttura finanziaria del Gruppo e dello standing creditizio. “Le dimensioni raggiunte, unite alle competenze sviluppate e alla solida presenza in mercati internazionali strategici, collocano Webuild tra i principali gruppi industriali in Italia”, prosegue la nota.
Gli ordini acquisiti da inizio anno ammontano a 6,5 miliardi di euro, raggiungendo oltre il 50% del target per l’anno, e includono infrastrutture strategiche quali il Women and Babies Hospital di Perth, destinato ad essere un nuovo centro di eccellenza, specializzato nella cura delle donne e dei bambini in Australia; il prolungamento della Linea C della metropolitana di Roma, importante infrastruttura di mobilità urbana; la costruzione del nuovo polo culturale e commerciale di Diriyah, in Arabia Saudita, che prevede la costruzione di oltre 70 edifici e spazi pubblici; e i lavori di ampliamento e ammodernamento della Interstate 85 nella Carolina del Nord (USA).
Il portafoglio ordini supera i 58 miliardi di euro, di cui circa 50 miliardi relativi alle attività construction, garantendo ampia visibilità sui ricavi futuri e rappresentando una base solida per il prossimo piano industriale. La pipeline commerciale, pari a circa 85 miliardi, è alimentata da ingenti investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, la sicurezza energetica, la crescita A livello operativo, proseguono a ritmo sostenuto i cantieri, con avanzamenti significativi in Italia e all’estero, tra cui il completamento degli scavi nel primo lotto della linea AV/AC Verona-Bivio Vicenza, la posa dei primi binari nel lotto Napoli-Cancello, il posizionamento dell’undicesimo cassone della Nuova Diga Foranea di Genova, il completamento della tratta autostradale I-275 in Florida e del primo segmento di scavo del North East Link a Melbourne in Australia, nonchè l’attivazione del secondo lotto del sistema Riachuelo a Buenos Aires, il più grande impianto di trattamento delle acque reflue mai realizzato nella regione.
Fitch Ratings ha migliorato il rating di Webuild da “BB” a “BB+” con outlook “Stable”, portando il Gruppo a un solo passo dall’investment grade. Inoltre, con l’obiettivo di anticipare la gestione delle scadenze previste nel 2025 e 2026, prolungando la vita media del debito, è stata completata con successo un’operazione di liability management che ha incluso un’emissione obbligazionaria per 450 milioni di euro con scadenza 2031 e il riacquisto anticipato delle obbligazioni in scadenza nel 2025 e di parte di quelle in scadenza nel 2026.
“Siamo molto soddisfatti per la crescita sostenibile di qualità che stiamo continuando a perseguire a beneficio di tutti i nostri stakeholder e soprattutto a beneficio delle persone che grazie alle infrastrutture che realizziamo godranno di una migliore qualità di vita. I risultati del primo semestre hanno superato le attese e confermano la solidità e la resilienza del nostro modello industriale e la capacità di Webuild di generare e condividere valore sostenibile in un contesto globale oltremodo complesso e in continua evoluzione”, commenta Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild.
“Le ottime performance economiche e finanziarie, la crescita a doppia cifra di ricavi e margini, la cassa netta positiva per il sesto semestre di seguito, la leva finanziaria in continuo miglioramento, la elevata qualità del portafoglio in mercati a basso rischio sono il risultato di tanti elementi coordinati tra loro – prosegue -, tra cui le competenze delle persone e la capacità di eseguire e consegnare progetti complessi, trovando le soluzioni più adeguate insieme ai clienti e insieme a una filiera di eccellenza, la capacità di mantenere una struttura finanziaria best in class e di applicare una ottimizzazione continua dei processi, anche in ottica di de-risking”.
“La nostra strategia di crescita è alimentata da investimenti mirati – oltre 450 milioni di euro nel semestre – e da un impegno costante verso l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione delle persone che rappresentano il nostro più grande valore, con una competenza ed una passione fuori dal comune – spiega ancora l’Ad di Webuild -. Con oltre 7.500 nuove assunzioni dall’inizio dell’anno, continuiamo a investire nel capitale umano e ad attrarre e formare i migliori talenti, consapevoli che il talento e la competenza delle 95mila persone che lavorano con noi sono il motore del successo per noi e per i clienti che hanno bisogno delle opere che ci chiedono di costruire. La capacità di esecuzione e consegna, la dimensione raggiunta, la solidità della struttura finanziaria, la diversificazione in aree geografiche a basso rischio, la competenza tecnica, finanziaria e manageriale delle nostre persone, i valori che ci ispirano e che applichiamo ogni giorno ci hanno permesso di consolidare sempre più la fiducia dei nostri stakeholder e di ottenere riconoscimenti molto importanti in ambito ESG e finanziario, come il miglioramento del rating da parte di Fitch e con il recente collocamento del nuovo bond a 6 anni – conclude Salini -. In questo contesto positivo guardiamo con fiducia ad un ulteriore sviluppo futuro, rafforzando la nostra posizione competitiva a livello globale al servizio delle comunità in cui operiamo”.
– Foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).
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Vega C lancia con successo i satelliti CO3D e MicroCarb
Economia
Vega C lancia con successo i satelliti CO3D e MicroCarb
Pubblicato
2 ore fa-
26 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Vega C ha completato con successo la missione VV27, mettendo in orbita i satelliti CO3D e MicroCarb. Il lanciatore è decollato alle 23:03 ora locale del 25 luglio (04:03 CEST del 26 luglio). Il primo stadio P120C ha fornito la spinta al decollo e ha funzionato per 2 minuti e 23 secondi, seguito dall’accensione dello Zefiro 40 e dallo Zefiro 9. Lo stadio superiore AVUM+ ha effettuato quattro accensioni per posizionare i quattro satelliti CO3D e il MicroCarb nelle orbite previste, rispettivamente a 495 e 650 chilometri.
La missione si è conclusa dopo 1 ora e 51 minuti con l’accensione di de-orbit dell’AVUM+, in accordo con la Zero Debris Charter dell’ESA. I satelliti CO3D, sviluppati da Airbus Defence and Space, hanno l’obiettivo di mappare la superficie terrestre in 3D e fornire immagini 2D per clienti istituzionali e commerciali. Il satellite MicroCarb, sviluppato dal CNES, è progettato per studiare le fonti e i pozzi di anidride carbonica (CO2), il più importante gas serra che contribuisce ai cambiamenti climatici.
“Vorrei ancora una volta ringraziare il nostro team e i nostri partner per questo lancio di successo del Vega C – ha detto Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio -. Il razzo continua a dimostrare la sua affidabilità e la sua importanza nel supportare missioni scientifiche e di sicurezza. Dopo questo successo, continuiamo a lavorare per assumere la responsabilità di operatore dei servizi di lancio dopo il volo VV29″.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Abi, in crescita il patrimonio netto delle famiglie europee. Italia al terzo posto
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2 ore fa-
26 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 il valore della ricchezza netta detenuta dalle famiglie europee ha raggiunto i 70.200 miliardi di euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente. Lo evidenzia uno studio dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) sui più recenti dati pubblicati dalla Banca Centrale Europea. Il 29% di tale ricchezza è delle famiglie tedesche, il 20% di quelle francesi, il 16% di quelle italiane e il 13% di quelle spagnole; la quota restante (22%) è distribuita tra gli altri paesi dell’area.
Le famiglie italiane si confermano tra le più solide dal punto di vista patrimoniale. In Italia la ricchezza netta delle famiglie è di 8 volte il reddito disponibile, superiore alla media dell’area dell’euro (7,5 volte), ai dati francesi (7,4) e a quelli tedeschi (7,2), mentre è 8,6 volte per gli spagnoli. L’indebitamento delle famiglie italiane si mantiene tra i più bassi nell’area dell’euro. Le passività finanziarie rappresentano in Italia l’8,4% del totale, a fronte dell’11,3% nell’area dell’euro, del 9,7% in Germania e del 12,8% in Francia e con il 7,9% in Spagna.
La composizione della ricchezza delle famiglie evidenzia che gli immobili residenziali risultano la componente principale. In Italia la quota delle abitazioni, sebbene maggioritaria, risulta contenuta nel confronto europeo (43,9% in Italia contro 51,6% della media di area) e rispetto ai dati degli altri principali paesi (52,2% in Francia, 53,2% in Germania e 60,6% in Spagna), anche a motivo del forte aumento dei prezzi degli immobili negli altri paesi dell’area dell’euro.
I depositi in Italia rappresentano l’11,2% del totale delle attività delle famiglie mentre nell’area dell’euro tale quota sale al 12,4%. In Italia, risulta più elevata della media europea la liquidità (1,6% contro una media di area dell’1,1%). Le attività delle famiglie produttrici – tra cui le partecipazioni in imprese non quotate e i beni non finanziari ad uso produttivo – costituiscono il 20,2% del portafoglio complessivo delle famiglie italiane, quasi 6 punti percentuali in più rispetto alla media dell’area.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Mediobanca, il Governo non eserciterà i poteri speciali per l’Ops su Banca Generali
Pubblicato
15 ore fa-
26 Luglio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Mediobanca, si legge in una nota, “informa che, in data odierna, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato di aver deliberato, in accoglimento della proposta del Ministero dell’economia e delle finanze, di non esercitare i poteri speciali, ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, con riferimento all’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Mediobanca, ai sensi degli artt. 102 e 106, comma 4, del TUF, sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).


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