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Cronaca

Difesa, Rauti “5% del Pil obiettivo graduale e non intaccherà la spesa sociale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Al 5 per cento del Pil per la difesa arriveremo gradualmente, in un arco di tempo di dieci anni. Oggi siamo al 2%. L’obiettivo può essere rinegoziato se, come ci auguriamo tutti, la situazione geopolitica migliorasse. Oggi la situazione geopolitica è caratterizzata da instabilità e conflitti, e questo richiede un impegno degli impegni militari”.
Lo afferma il sottosegretario di Stato alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
Rauti sottolinea che “il 3,5% è dedicato ad aspetti legati alla difesa, penso al personale e a strumenti d’arma, l’1,5 a strumenti di sicurezza, come la difesa contro le minacce cyber, una difesa che riguarda tutti. Inoltre queste risorse non intaccano altre spese, come quelle per il sociale. Gli investimenti in difesa provengono da prestiti di un fondo europeo, il SAFE, spalmato su 45 anni, e che può essere rimodulato. L’Italia ha chiesto un prestito di 15 miliardi, sapremo alla fine di quest’anno se lo avremo”.
“L’Europa ha bisogno di rafforzare la sua difesa, come pilastro complementare a quello della Nato. Questo ci può dare un’architettura solida – spiega il sottosegretario -. Non possiamo pensare di non contribuire alla nostra difesa e sicurezza, e non possiamo neanche pensare di potere rimanere sempre sotto l’ombrello degli Stati Uniti. Per questo va rafforzato il pilastro europeo, non soltanto con spese, ma soprattutto con investimenti”.
“Noi abbiamo 40 missioni all’estero e due operazioni a livello nazionale, per un totale complessivo di 15 mila persone. In alcune operazioni siamo il maggiore contributore in termini di contingenti. Siamo in questi Paesi per garantire la stabilità e la pace – afferma Rauti -. Lavoriamo per introdurre modelli di cooperazione civile-militare, con supporto alla popolazione locale, con alcuni focus particolari ad esempio sulle donne in alcune latitudini. Un modello di peacekeeping tutto italiano. Alla professionalità e all’impegno gli italiani aggiungono caratteristiche di umanità, solidarietà, empatia”.
“Io sono appena tornata da una missione in Libano, non era la prima per me, ma ogni volta il Libano ti rivela un volto diverso.
Lì siamo presenti da oltre 40 anni, ci ringraziano sia la popolazione locale che gli alleati – prosegue il sottosegretario -. Siamo sul campo da una parte offrendo modelli di addestramento e formazioni delle forze armate libanesi, dall’altro proprio con quei modelli di cooperazione civile in cui, per esempio, facciamo corsi di formazione lavoro per le donne. Viviamo in un mondo globalizzato, se ci sono conflitti ci sono delle ricadute dirette e indirette. Le nostre sono missioni di peacekeeping, di costruzione dei processi di pace e di avvio all’autonomia”.
Rauti ha la delega, tra l’altro, all’ambiente artico, subartico e Antartide. “Eravamo abituati a pensare all’Artico come a qualcosa di favolistico, remoto, irraggiungibile. Non lo è più, con il cambiamento climatico e lo scioglimento dei ghiacci, oggi è raggiungibile, si aprono nuove rotte commerciali e marittime, con nuove opportunità ma anche rischi potenziali – spiega -.
All’Artico sono interessati tutti i maggiori player globali, perchè è ricco di risorse stategiche, come le terre rare. E’ diventata la frontiera delle frontiere in cui si riflettono le tensioni principali del mondo. Noi, attraverso la ricerca scientifica e la cooperazione, abbiamo il compito di difendere l’Artico, che è diventato un ecosistema fragile e una meta molto ambita. Noi siamo un paese osservatore nel Consiglio Artico. Siamo contrari a un atteggiamento predatorio, pensiamo che l’Artico debba rimanere pacifico e che non ci debbano essere dei monopoli da parte di politiche di potenza aggressiva”.
Sul fronte interno, “i report trimestrali confermano che l’operazione Strade Sicure, nata 17 anni fa, è di grande successo. E’ stata rafforzata due anni fa, con l’aggiunta del dispositivo Stazioni Sicure – evidenzia la senatrice -. C’è non solo un effetto di monitoraggio e di deterrenza, ma anche sulla sicurezza percepita. Parliamo di 6.800 persone, un onere impegnativo dal punto di vista economico e numerico – prosegue -.
Dovremo rivedere le regole di ingaggio, che sono state fissate 17 anni fa, ma l’operazione ha dato grandi risultati”.
La Difesa celebra un anniversario importante: 25 anni fa aveva inizio l’ingresso delle donne nelle forze armate. “Un modello totalmente paritario, in tutti i ruoli e nelle progressioni di carriera, che ha dato i suoi frutti. In questi 25 anni l’ingresso delle donne ha cambiato il volto delle forze armate. C’è un valore aggiunto anche in alcuni teatri operativi. Nei modelli di peacekeeping, in alcune latitudini solo le donne possono parlare alle donne. Si sviluppano così modelli di cooperazione civile e militare particolarmente utili per la popolazione femminile locale. Il bilancio è positivo”.

– Foto Italpress –

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Cina: Pudong si conferma polo tecnologico con crescita industrie pionieristiche

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SHANGHAI (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La Nuova Area di Pudong, nella città cinese orientale di Shanghai, sta rafforzando la propria posizione come polo leader nell’innovazione, con progressi significativi registrati nei suoi tre settori industriali cardine, ovvero circuiti integrati (IC), biomedicina e intelligenza artificiale (IA).

I risultati sono stati evidenziati giovedì nel corso del sotto-forum di Pudong dell’ottavo Forum Economico Internazionale di Hongqiao, tenutosi a Shanghai.

Il settore dei circuiti integrati ha mostrato una notevole resilienza e crescita. I dati relativi al periodo da gennaio a settembre 2025 mostrano che le esportazioni di componenti elettronici hanno raggiunto i 20,6 miliardi di dollari, con un incremento del 7,4% su base annua, contribuendo alla stabilità della catena di approvvigionamento globale.

Pudong ha sostanzialmente creato una catena industriale autosufficiente, che comprende progettazione, produzione, confezionamento, test, apparecchiature, materiali e software EDA, con un valore complessivo di 41 miliardi di dollari, ha dichiarato Wu Jincheng, vice segretario generale del governo municipale di Shanghai e capo della Nuova Area di Pudong.

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Nel frattempo, nel campo della biomedicina Pudong è diventata un polo di attrazione per le imprese, ospitando oltre 4.000 aziende. L’innovazione in questo settore sta accelerando, con transazioni di sviluppo commerciale per farmaci innovativi che hanno raggiunto la considerevole cifra di 20,4 miliardi di dollari.

Il panorama dell’intelligenza artificiale a Pudong è altrettanto dinamico. La sua Zhangjiang Mobility Community, operativa da soli 14 mesi, ha già attirato più di 150 imprese specializzate in modelli di grandi dimensioni. Oltre all’IA, Pudong sta inseguendo con forza le industrie del futuro, avendo aperto oltre 1.000 chilometri di strade per test di guida autonoma di alto livello e creato il primo spazio di sperimentazione all’aperto per il 6G al mondo.

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Cina-Europa: interporto Erenhot ha gestito oltre 15mila treni merci in 5 anni

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HOHHOT (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Durante il periodo del 14esimo Piano Quinquennale (2021-2025), il numero di treni merci Cina-Europa transitati attraverso l’interporto di Erenhot, il più grande interporto tra Cina e Mongolia, ha superato quota 15mila, secondo quanto riferito dalle dogane di Hohhot, nella Regione Autonoma della Mongolia Interna, nel nord della Cina.

In quanto unico interporto di transito del “corridoio centrale” della rete dei treni merci tra Cina ed Europa, Erenhot gestisce attualmente 74 rotte che collegano oltre 140 città e stazioni tra Asia ed Europa.

Le dogane hanno comunicato che la struttura delle esportazioni è stata ottimizzata, con i beni di alto valore, come automobili, macchinari ed elettronica, che rappresentano oltre il 40% delle spedizioni.

Le autorità doganali hanno aumentato l’efficienza grazie a sistemi di supervisione intelligente. “Queste misure assicurano una crescita stabile dei treni merci”, ha dichiarato Li Dawei, funzionario doganale presso l’interporto di Erenhot.

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Secondo i dati delle dogane, nei primi tre trimestri di quest’anno il numero dei treni merci Cina-Europa in entrata e in uscita ha raggiunto quota 2.904, con un aumento dell’11,4% su base annua.

– Foto Xinhua –

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Cina: opportunità di mercato attraggono aziende italiane alla CIIE

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SHANGHAI (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Dai gioielli di alta gamma ai prodotti farmaceutici, dal cibo per animali alla produzione di macchine utensili, numerose aziende italiane appartenenti a diversi settori stanno presentando i propri prodotti all’ottava China International Import Expo (CIIE), inaugurata il 5 novembre a Shanghai.

Andrea Corradini, direttore operativo dell’azienda PAMA (Shanghai), ha dichiarato: “La CIIE ci aiuta fondamentalmente a creare legami più stretti con diversi clienti e apre opportunità più ampie”.

In qualità di impresa a capitale straniero che partecipa alla CIIE per la quinta volta, PAMA ha stabilito 15 anni fa una base produttiva nell’area di Lingang a Shanghai con l’obiettivo di produrre macchine utensili in Cina per il mercato cinese.

Sfruttando le condizioni favorevoli in termini di logistica, catene di approvvigionamento e politiche locali, lo stabilimento di Lingang di PAMA ha ottenuto risultati notevoli. In particolare, negli ultimi anni, l’azienda ha visto una crescita significativa del fatturato e ha avviato l’espansione delle proprie strutture.

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Giuseppe Accogli, amministratore delegato del Gruppo Chiesi, ha affermato che, quando pensa alla CIIE, vede la vitalità, connettività del mercato, e opportunità di apprendimento e collaborazione.

Come azienda farmaceutica italiana, Chiesi ha partecipato più volte alla CIIE. Accogli ha dichiarato: “Ogni minuto trascorso a questo evento è di fondamentale importanza per comprendere le possibilità in Cina, coglierne le esigenze del mercato, connettersi con le startup e individuare altre aziende per potenziali collaborazioni”.

Acetaia Giusti, storico marchio italiano di aceto balsamico tradizionale, ha debuttato quest’anno alla CIIE. Tommaso Battaglia, direttore regionale per l’Asia-Pacifico del marchio, ha dichiarato che questa prima partecipazione rappresenta un’opportunità significativa per l’azienda. Qui ha potuto osservare il dinamismo del mercato cinese e il potente slancio derivante da apertura e cooperazione. Spera che l’azienda possa attrarre più clienti di alta qualità attraverso la CIIE, ampliare il business nel mercato cinese e rafforzare così l’influenza del marchio in tutta la regione Asia-Pacifico.

L’ottava China International Import Expo (CIIE) si tiene a Shanghai dal 5 al 10 novembre. L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di 155 Paesi, regioni e organizzazioni internazionali, con 4.108 imprese estere presenti su una superficie espositiva complessiva di oltre 430.000 metri quadrati, stabilendo un nuovo record in termini di scala.

– Foto Xinhua –

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