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Cronaca

Lombardia, via libera dalla Commissione Sanità al progetto di legge sul servizio sanitario regionale

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Via libera a maggioranza dalla Commissione consiliare Sanità, presieduta da Emanuele Monti (Lega), al progetto di legge di modifica del Testo unico delle leggi regionali in materia di sanitàA favore del provvedimento hanno votato i gruppi di maggioranza (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Lombardia Ideale e la consigliera Viviana Beccalossi del Gruppo Misto); contrari i gruppi di minoranza, PD, M5S, Lombardi Civici Europeisti e Niccolò Carretta del Gruppo Misto-Azione). In un comunicato il consigliere Michele Usuelli (+Europa-Radicali) ha dichiarato di aver disertato i lavori “per l’assenza di confronto democratico”.

Durante la seduta odierna sono stati votati gli oltre 400 emendamenti presentati dei diversi gruppi. Il progetto di legge approderà in Aula consiliare mercoledì 10 novembre, giorno nel quale inizierà il dibattito generale. La Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari ha poi previsto di dedicare ogni giornata feriale dal 10 fino 26 novembre alla discussione e alle votazioni. È quindi previsto che il Consiglio regionale approvi la nuova legge entro il mese di novembre.

CONTENUTI – Il progetto di legge 187 (di modifica del testo unico delle leggi regionali in materia di sanità) si occupa di attuare un potenziamento generale della medicina territoriale e dell’ambito della prevenzione, precisando le competenze dei diversi soggetti interessati (ATS, ASST, Assessorato e direzione generale), istituendo le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità e le Centrali Operative Territoriali e potenziando l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Tra le novità, l’istituzione all’interno delle ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) dei distretti, dei dipartimenti funzionali di prevenzione e dei dipartimenti di cure primarie. Alle ASST viene assegnata l’attuazione degli atti di indirizzo e di pianificazione, alle ATS spettano programmazione delle attività dei dipartimenti, coordinamento e sottoscrizione dell’accordo con i medici di medicina generale e politiche di investimento. Le ASST continuano a essere articolate in polo ospedaliero (articolato in dipartimenti) e rete territoriale (articolato in distretti). Il raccordo con i sindaci del territorio viene a realizzarsi a livello di distretto. Altri punti di rilievo del progetto di legge riguardano il rapporto pubblico-privato (“equivalenza e integrazione dell’offerta socio sanitaria di strutture pubbliche e private accreditate”) e il ruolo dei medici di medicina generale, che viene definito “centrale” nel percorso di cura degli assistiti in particolare quelli affetti da malattie croniche.

LA RETE TERRITORIALE – Un distretto ogni 100 mila abitanti (uno ogni 20 mila nelle aree montane). La nuova mappa della sanità lombarda sarà basata su questa rete, che nelle previsioni della legge radunerà le sedi, i distretti appunto, dove “valutare il bisogno locale, fare programmazione e realizzare l’integrazione dei professionisti sanitari (medici di medicina generale, pediatri, specialisti ambulatoriali, infermieri e assistenti sociali)”. Nel distretto, che sarà “una sede fisica facilmente riconoscibile e accessibile dai cittadini”, troveranno posto le strutture territoriali: Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali e Ospedali di Comunità. Le Case della Comunità, dove opereranno team multidisciplinari, costituiranno il punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie e saranno il punto di riferimento per i malati cronici. Le Centrali Operative Territoriali (una per ogni distretto) avranno la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari e si avvarranno di tutte le attività di telemedicina e medicina digitale: televisita, teleconsulto, telemonitoraggio. L’Ospedale di Comunità è la struttura sanitaria della rete territoriale che si occupa di ricoveri brevi e di pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica. Di norma dotato di venti posti letto (fino ad un massimo di 40), ha una gestione prevalentemente infermieristica.

CRONOPROGRAMMA – Entro 90 giorni è prevista l’istituzione dei distretti con la nomina dei direttori e l’istituzione dei Dipartimenti di cure primarie e dei dipartimenti funzionali di prevenzione. Entro 6 mesi dall’istituzione dei distretti verranno realizzate le Centrali Operative Territoriali. Ospedali e Case di Comunità verranno realizzate per il 40 % entro il 2022, per il 30 % entro il 2023 e il restante 30 % entro il 2024. Entro 6 mesi dall’approvazione della legge nascerà anche il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive. Il completamento del potenziamento di tutta la rete territoriale è previsto in tre anni.

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LE RISORSE – Per Regione Lombardia le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza consentono di prevedere 203 Case della Comunità, 60 Ospedali di Comunità e 101 Centrali Operative Territoriali con investimenti per oltre 300 milioni per le Case della Comunità, oltre 150 milioni per gli Ospedali di Comunità e 17,8 milioni per le Centrali Operative Territoriali. Altri 85 milioni di fondi regionali verranno destinati per il Centro per la prevenzione delle malattie infettive. Complessivamente incluse le risorse regionali al potenziamento della rete di offerta vengono destinati 1 miliardo e 350 milioni di fondi per l’edilizia sanitaria. Man mano che verranno realizzate le nuove strutture, i costi del personale a regime sono così stimati: 17 milioni 800 mila nel 2022; 28 milioni 700 mila nel 2023; 29 milioni 700 mila nel 2024.

L’ORDINE DEI LAVORI – Il progetto di legge approderà in Aula consiliare mercoledì 10 novembre, giorno nel quale inizierà il dibattito generale. La Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari ha poi previsto di dedicare ogni giornata feriale dal 10 fino 26 novembre alla discussione e alle votazioni. È quindi previsto che il Consiglio regionale approvi la nuova legge entro il mese di novembre.

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Baaring (Sanders) “La tecnologia al servizio della cura dei capelli”

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ROMA (ITALPRESS) – “Da 40 anni lavoriamo intensamente per migliorare la qualità della vita dei nostri clienti. In questo lungo periodo, ci siamo dedicati al benessere dei capelli degli italiani e alla lotta contro la caduta dei capelli attraverso trapianti. Siamo estremamente orgogliosi dei risultati ottenuti in queste quattro decadi”, ha dichiarato in un’intervista a Italpress Renè Baaring, amministratore delegato del Gruppo Sanders, specializzato nel settore della tricologia, della ricrescita e della cura del capello. Si stima che quasi la metà degli uomini sopra i 50 anni soffra di calvizie, e si registra anche un aumento nei casi tra le donne: “La maggior parte dei nostri clienti sono uomini, rappresentando tra il 65% e il 70% del totale. Le problematiche legate alla caduta dei capelli sono diverse tra uomini e donne; nel caso degli uomini, spesso si ricorre ai trapianti”, ha spiegato Baaring. “Tuttavia, anche molte donne affrontano difficoltà legate alla qualità dei capelli”.
Sui consigli per mantenere capelli sani e lucenti: “Oggi sappiamo che la salute dei capelli non dipende solo da fattori patologici, ma anche da fattori ambientali, come il nostro stile di vita, il luogo in cui viviamo e la nostra alimentazione”, ha ricordato Baaring. “Attualmente, stiamo sviluppando nuovi prodotti e servizi innovativi che non si limitano al trattamento topico, ma includono anche soluzioni nutrizionali, che hanno un impatto significativo sulla qualità dei capelli”.
Sul recente ingresso di Sanders nel settore della medicina estetica: “Il nostro impegno principale negli ultimi 40 anni è stato migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti”, ha ribadito Baaring. “Finora ci siamo concentrati sulla tricologia, ma ora stiamo ampliando la nostra attenzione al benessere globale. I capelli hanno un ruolo fondamentale nel benessere psico-fisico di una persona e nell’aumentare la sua qualità di vita. Per rispondere a questa esigenza, abbiamo lanciato il nuovo brand ‘Sanders Skin’ lo scorso anno, dedicato alla medicina estetica per migliorare l’aspetto della pelle, intervenire su determinati inestetismi e favorire il benessere individuale”.
“Tutti i prodotti e i servizi offerti da noi sono frutto di ricerca e sviluppo interni”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Sanders. “Abbiamo brevetti nel settore tricologico e stiamo pianificando nuove iniziative tecnologiche per i prossimi anni. Attualmente, operiamo in 25 centri a livello nazionale e prevediamo di aprire nuove sedi. Lo scorso anno abbiamo inaugurato un centro a Bergamo e nei prossimi mesi ne apriremo un altro a Varese, con ulteriori aperture previste per il 2024”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Nas sequestrano due tonnellate tra uova di pasqua e colombe

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ROMA (ITALPRESS) – In occasione del periodo pasquale, i Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato i controlli sui prodotti tipici.
Sono emeese violazioni relative alla carente pulizia ed igiene degli ambienti di lavorazione e deposito, alla mancata applicazione delle procedute preventive di sicurezza alimentare, all’omessa tracciabilità dei prodotti ed etichettatura irregolare. In alcuni casi sono stati scoperti ingredienti e semilavorati per dolci scaduti di validità e detenuti in ambienti umidi e con infestazioni di roditori.
La campagna ha visto coinvolti a livello nazionale i 38 NAS Carabinieri con oltre 840 ispezioni presso laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, quali uova di cioccolato e colombe, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie
prime mediante la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e fornitura. Gli esiti conseguiti documentano irregolarità accertate presso 324 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 38%), la contestazione di 574 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 425 mila euro, ed il sequestro di complessive 2 tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro. Nel corso degli interventi, sono state individuate, inoltre, anche colombe e uova di cioccolato prodotte industrialmente che, una volta scartate e riconfezionate, venivano vendute come produzione artigianale ad un prezzo superiore. Sono stati 6 i titolari di negozi denunciati all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”.
A causa di gravi situazioni igieniche e strutturali sono stati disposti 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali e produttive, stimate in un valore economico
superiore a 5 milioni di euro.
In particolare in una pasticceria della provincia di Bergamo sono stati rinvenuti, all’interno del laboratorio, 70 kg di cioccolato e 90 kg di prodotti dolciari con data di scadenza superata, anche da alcuni anni, e con indicazioni non conformi in ordine agli ingredienti usati per la produzione. Contestate violazioni amministrative per un importo di 3.50.
Presso due laboratori di pasticceria della provincia di Roma, sono stati denunciati i titolari di entrambe le attività per aver posto in commercio prodotti dolciari tradizionali pasquali (colombe e uova di Pasqua) di produzione industriale etichettati e dichiarati come prodotti gastronomici artigianali.
Presso 2 pasticcerie ed una fabbrica di cioccolato della
provincia di Caserta, sono stati sequestrati complessivamente 580 kg di prodotti tipici delle festività pasquali, poichè non sottoposti al piano di rintracciabilità alimentare.
Controllati 2 laboratori di pasticceria ed un’industria alimentare della provincia di Catania, con conseguente sequestro di complessivi 1.415 kg di preparati e basi per prodotti dolciari in parte scaduti, privi di etichettatura e tracciabilità, ed in parte stoccati in un locale/deposito con gravi carenze igienico-sanitarie per presenza di escrementi di roditori.

– Foto: da video Nas –
(ITALPRESS).

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Medio Oriente, 33 morti in raid israeliani ad Aleppo in Siria

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ROMA (ITALPRESS) – E’ di 33 morti il bilancio di raid aerei israeliani avvenuti nella notte sulla città di Aleppo, nel nord della Siria. Tra le vittime sia civili che soldati siriani. Le fonti locali hanno aggiunto che gli attacchi hanno ucciso anche 5 membri libanesi di Hezbollah. Il ministero della Difesa siriano ha dichiarato questa mattina presto che diversi civili e soldati sono stati uccisi in un bombardamento israeliano che ha preso di mira diverse località nella campagna di Aleppo e ha parlato di un bombardamento simultaneo di siti ad Aleppo effettuato da “organizzazioni terroristiche”. Ha spiegato che l’attacco ha provocato la morte e il ferimento di numerosi civili e perdite materiali a proprietà pubbliche e private, senza annunciare il numero dei morti e dei feriti o chiarire se le perdite siano il risultato di attacchi aerei israeliani o di attacchi di gruppi armati. Ieri, giovedì, il Ministero della Difesa ha annunciato che due persone sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito la zona circostante la capitale Damasco. L’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede in Gran Bretagna, un osservatorio di guerra dell’opposizione, afferma che 36 soldati siriani sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti in presunti attacchi israeliani vicino ad Aleppo all’inizio di venerdì. L’attacco ha colpito depositi missilistici del gruppo libanese Hezbollah nel sobborgo meridionale di Jibreen, vicino all’aeroporto internazionale di Aleppo. L’Osservatorio ha affermato che le esplosioni si sono sentite ancora due ore dopo gli attacchi.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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