Cronaca
Media, Salvini tallona Draghi e strappa a Meloni la leadership del Cdx
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4 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il successo del G20 svoltosi a Roma ai primi di novembre spinge ulteriormente la popolarità del premier Mario Draghi, che, con 46.525 menzioni, è il più citato sui media nell’ultimo mese. Il dato emerge dal monitoraggio svolto su oltre 1.500 fonti media fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog da Mediamonitor.it, che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha indagato qual è stata la visibilità dei membri del governo e dei leader politici dal 12 ottobre all’11 novembre.
Alle spalle di Draghi, con poco più della metà delle citazioni (24.134), troviamo il leader della Lega Matteo Salvini, che deve la sua visibilità soprattutto all’apertura del processo Open Arms a Palermo e alla lite con il rapper Ghali durante l’ultimo derby Milan-Inter, mentre il gradino più basso del podio è appannaggio del segretario Pd Enrico Letta (19.647) con quasi il 20% di citazioni in meno. Medaglia di legno per Giorgia Meloni (17.433), reduce dalla sconfitta del centrodestra alle ultime elezioni amministrative, che supera di poco Sergio Mattarella: il presidente della Repubblica deve le sue 16.907 citazioni soprattutto all’ipotesi di un suo secondo mandato al Colle.
Sesto posto per il presidente del M5S, Giuseppe Conte (14.649), in difficoltà a tenere le redini del movimento, stretto fra l’ala Di Battista e quella Di Maio, mentre le manovre sulla sua candidatura al Quirinale portano il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in settima posizione (11.700). Complici le direttive su Green Pass e terze dosi di vaccino, il primo fra gli esponenti di governo, e ottavo nella graduatoria stilata da Mediamonitor.it, è il ministro della Salute Roberto Speranza (10.725). Lo seguono i colleghi dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti (7.710), fra litigi e tregue armate con Salvini, e degli Interni Luciana Lamorgese (7.594), al centro delle polemiche per le manifestazioni no-vax e no-Green Pass in tutta Italia, a cominciare da quella di Roma sfociata in guerriglia urbana.
Chiudono la classifica il titolare del dicastero degli Esteri, Luigi Di Maio (undicesimo, 7.441 menzioni), il ministro del Lavoro Andrea Orlando (6.666), quello dell’Economia Daniele Franco (6.156), il fondatore del M5S Beppe Grillo (3.487) e infine, in 15^ e ultima posizione, il ministro della Cultura Dario Franceschini (3.067 citazioni).
(ITALPRESS).
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Cronaca
Il Napoli sfida il Bologna, Conte “La mia stagione più complessa”
Pubblicato
2 ore fa-
21 Dicembre 2025di
Redazione
RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – “Non dobbiamo dimenticare da dove arriviamo, ovvero da uno scudetto straordinario dopo un decimo posto. Ed è qualcosa che non viene sottolineato abbastanza”. Antonio Conte ha tracciato la linea, il Napoli arriva alla finale di Supercoppa italiana contro il Bologna in una stagione complessa, tra infortuni e sconfitte che hanno segnato il cammino. Ma la squadra è riuscita a rialzarsi, come sottolineato più volte dal tecnico: “Lo avevo già detto che sarebbe stata un’annata complessa visto che sono entrati nove nuovi giocatori, non è che li trapianti e basta. Io sapevo che sarebbe stata la mia stagione più complessa, ma alla fine in campionato siamo dove dovremmo essere. Siamo venuti a giocarci la Supercoppa e siamo in finale. Abbiamo la possibilità di vincere un titolo e andare avanti nelle altre competizioni. Nonostante le complessità, tanti si dimenticano che abbiamo avuto infortuni seri di giocatori importanti. E’ inevitabile che ci sia un’incidenza, ma a volte si fa finta di non vedere”. Conte ha poi aggiunto: “Bologna-Napoli, in campionato, non è stata positiva. Nel secondo tempo hanno meritato, hanno messo qualcosa in più rispetto a noi. Quando c’è una sconfitta devi essere bravo ad analizzare, noi l’abbiamo fatto in maniera onesta, da Bologna siamo ripartiti. E’ inevitabile che quando giochi ogni tre giorni non è semplice, soprattutto quando i ragazzi sono sollecitati. Stiamo preparando bene questa partita, come dico sempre ai ragazzi è bello arrivare in finale, ma ci si ricorda sempre di chi ha vinto, così sarà in futuro”. Sarà dunque necessario giocare con attenzione e gestire un avversario che arriva alla sfida con un entusiasmo differente: “Loro hanno più fame di noi? Se dovesse accadere questo sarebbe una colpa nostra. Il Bologna può alzare la coppa, ma deve dimostrare di essere più bravi di noi, ma non sulla fame e la voglia, quella come minimo la dobbiamo pareggiare”. Il tecnico del Napoli ha poi parlato di Vincenzo Italiano: “Posso parlarne soltanto bene, ha fatto gavetta, come l’ho fatta io, dove è andato ha sempre fatto bene, si vede la determinazione che ha, noi allenatori non possiamo pensare di fermarci. E’ uno di quegli allenatori che ha fame di arrivare”. Durante la conferenza è intervenuto anche l’attaccante azzurro Matteo Politano: “Il nostro è un gruppo che è stato sempre unito, ci siamo sempre detti le cose in faccia, ci siamo aiutati sia dentro che fuori al campo. E’ un Napoli forte sia fuori che dentro al campo. Sicuramente sarà una partita con grande intensità, con molti duelli. Dobbiamo andare forte su tutti i duelli. Sarà una gara aperta, ma noi vogliamo portare a casa questo trofeo. Mi aspetto una gara tosta dove entrambe vorranno imporre il loro gioco”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Gol e spettacolo alla Unipol Domus, Cagliari-Pisa finisce 2-2
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2 ore fa-
21 Dicembre 2025di
Redazione
CAGLIARI (ITALPRESS) – Gol e spettacolo alla Unipol Domus tra Cagliari e Pisa. Le due squadre non vanno oltre un pareggio per 2-2 nel match valevole per la sedicesima giornata di Serie A: ai gol di Michael Folorunsho e Semih Kilicsoy rispondono Matteo Tramoni e, nel finale, Stefano Moreo. La formazione ospite parte subito con il piede sull’acceleratore con un calcio di punizione di Tramoni, che per poco non rischia di causare un autogol di Obert. I rossoblù reagiscono con Palestra che, dopo aver saltato Caracciolo con un sombrero, va al tiro ma trova l’opposizione di Semper. All’11’ sale in cattedra Gaetano, che lascia partire un bel destro a giro che si spegne di poco sul fondo. Il Pisa continua a spingere e al 17′ va vicino al gol con Tramoni: Piccinini sfrutta un errore di Obert e serve l’ex Brescia, che però calcia con poca convinzione da ottima posizione. Anche al 23′ i toscani si rendono pericolosi, in questo caso con una deviazione di tacco di Bonfanti che, sugli sviluppi di un corner, rischia di beffare Caprile. Nel finale di primo tempo arriva un sussulto del Cagliari con Kilicsoy, ma a passare in vantaggio sono i nerazzurri su calcio di rigore: dopo il fallo di mano di Adopo, Matteo Tramoni batte Caprile e fa 1-0 a pochi secondi dall’intervallo. Nella ripresa gli uomini di Pisacane tornano in campo con un piglio diverso e, dopo un tentativo di Esposito, agguantano il pareggio al 59′ con Michael Folorunsho: il centrocampista, su cross del neo-entrato Zappa, trova l’incornata vincente scontrandosi con il palo e successivamente è costretto ad uscire per infortunio. Il copione del match è totalmente cambiato e i rossoblù provano a cavalcare il momento positivo con le conclusioni di Deiola e Gaetano, che però risultano imprecise. A lungo andare gli forzi del Cagliari portano i frutti sperati, poichè al 71′ Semih Kilicsoy ribalta il punteggio siglando la sua prima rete in Serie A con potente destro sotto la traversa. Il Pisa non si arrende e attacca a testa bassa spinto dalle forze fresche mandate in campo da Alberto Gilardino. Ad un minuto dal 90′ il neo-entrato Stefano Moreo, servito da Leris, conclude di prima intenzione e gela la Unipol Domus. Nei 6′ di recupero Meister sfiora il colpaccio per gli ospiti, ma la sfida termina in parità sul 2-2. In seguito a questo risultato il Cagliari sale a 15 punti in classifica, mentre il Pisa si porta a quota 11. Nel prossimo turno i toscani ospiteranno la Juventus all’Arena Garibaldi, mentre i sardi saranno impegnati nella trasferta dell’Olimpico Grande Torino contro i granata.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Sicilia, via libera a Finanziaria. Evita esercizio provvisorio e guarda a sviluppo
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2 ore fa-
21 Dicembre 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato in nottata la legge finanziaria con 29 voti a favore e 23 contrari. “Un risultato di grande rilievo che conferma la solidità dell’azione di governo e il senso di responsabilità del Parlamento regionale”, ha commentato il presidente della Regione, Renato Schifani.
“Per il terzo anno consecutivo – aggiunge il governatore – la Regione approva nei termini gli strumenti finanziari fondamentali, evitando l’esercizio provvisorio e garantendo certezze a cittadini, imprese ed enti locali”. Quest’anno “il traguardo è stato raggiunto persino prima della manovra nazionale, segno di un deciso cambio di passo nella gestione delle finanze regionali”. La manovra, sottolinea Schifani, si fonda “su capisaldi chiari e concreti: sostegno alle imprese, creazione e stabilizzazione del lavoro, rafforzamento delle politiche sociali e sanitarie, attenzione alle emergenze che colpiscono il territorio e i settori produttivi. E’ una legge di stabilità che guarda allo sviluppo, alla coesione sociale e alla tutela delle fasce più fragili, senza rinunciare al rigore e alla programmazione”.
Per l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, “l’obiettivo è chiaro: rafforzare l’attrattività del sistema Sicilia destinando le maggiori entrate fiscali derivanti dalla crescita a misure fortemente focalizzate sullo sviluppo per generare nuova crescita. Si stimolano gli investimenti, si attraggono le imprese, si fanno tornare i siciliani e si sostiene l’occupazione stabile”.
Soddisfazione è stata espressa dalle forze di maggioranza. Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, sottolinea che la manovra “va ancora nella direzione di sostenere la crescita della Sicilia”. Secondo Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.
“questa finanziaria conferma che oggi la Sicilia guarda al futuro e non più soltanto alle emergenze, ponendo al centro l’impresa, il lavoro stabile, il sostegno ai Comuni e il potenziamento dei servizi ai cittadini, dal sociale alla sanità”.
Come gli altri alleati, anche il Mpa, che fa parte della coalizione di centrodestra a sostegno del governo Schifani, ha espresso ufficialmente soddisfazione per l’approvazione della manovra di stabilità, definendola “una legge di stabilità espansiva che mette in campo risorse complessive per 1,3 miliardi di euro, con un contributo determinante e qualificante del gruppo autonomista durante l’intera sessione di bilancio”. Tuttavia dal resoconto parlamentare della votazione palese, secondo quanto si apprende, emerge che nessuno dei quattro deputati del gruppo ha espresso voto favorevole su bilancio e finanziaria. Tre di loro, il capogruppo Roberto Di Mauro, Giuseppe Carta e Ludovico Balsamo, risultavano assenti al momento del voto. Il quarto, Giuseppe Lombardo, pur presente in aula, figura tra i non votanti; solo dopo la conclusione della votazione ha preso la parola per comunicare alla Presidenza dell’Ars di aver espresso parere favorevole.
Anche tre deputati della Dc, pur presenti in aula, non hanno partecipato al voto: Salvatore Giuffrida e gli ex assessori Nuccia Albano e Andrea Messina. Nell’elenco dei non votanti compaiono inoltre Pippo Laccoto (Lega) e Marianna Caronia (Nm). Assenti per congedo risultano tre esponenti di Forza Italia: Alessandro De Leo, Riccardo Gallo e Margherita La Rocca Ruvolo. Tra gli assenti figurano Gianfranco Miccichè (Misto) e Carmelo Pace (Dc).
Critiche sono state espresse dall’opposizione. Per il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro “l’andamento dell’esame della finanziaria rispecchia lo stato confusionale di una maggioranza che ormai arranca senza ossigeno, è sempre più lacerata e tenta di scaricare su altri le proprie tensioni interne” mentre per Antonio De Luca, capogruppo M5s, si può parlare di “un disastro politico e morale. Aula ridotta a un mercato, con una maggioranza allo sbando e interessata solo a portare a casa qualcosa per sè”. Secondo Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord, “l’iter drammatico della legge di stabilità 2026-2028, per modalità, tempi e contenuti, rappresenta un unicum negativo nella storia parlamentare siciliana e certifica, senza più possibilità di smentita, il fallimento politico della Giunta guidata dal presidente Renato Schifani”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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