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Cronaca

Intesa Sanpaolo, a Padova il terzo demo day di “Up2Stars”

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PADOVA (ITALPRESS) – Incontro tra Pmi, investitori e startup del settore MedTech & Healthcare in uno dei poli a maggior vocazione biomedicale in Italia. Si è tenuto a Padova il terzo demo day di Up2Stars, il programma di valorizzazione delle giovani realtà imprenditoriali innovative ideato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center. Oltre ad essere sede di importanti player del settore biomedicale, Padova rappresenta anche un polo di riferimento per la ricerca nel campo della biologia cellulare e molecolare, essa ospita infatti il Centro Nazionale di Sviluppo di Terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna, uno dei quattro Centri nazionali di ricerca a cui Intesa Sanpaolo partecipa in qualità di socio fondatore. Protagoniste del terzo demo day sono state le 10 migliori startup selezionate e accelerate nell’ambito della call dedicata ai settori MedTech & Healthcare. Si tratta di giovani imprese innovative d’eccellenza che operano per migliorare l’offerta sanitaria attraverso lo sviluppo di soluzioni o servizi basati su applicativi tecnologici e digitali, come la Red biotechnology, le tecnologie di 3d medical scanning, i dispositivi di comunicazione aumentativa e alternativa, l’intelligenza artificiale applicata a diagnosi e terapie. Grazie al programma di networking previsto da Up2Stars, le startup hanno avuto l’opportunità di presentarsi ad un’ampia platea di investitori e aziende del settore clienti di Intesa Sanpaolo potenzialmente interessate ad investire sui loro progetti innovativi. Più di 600 le startup che complessivamente si sono autocandidate alle 4 call di Up2Stars, dedicate ai settori Digitale e Industria 4.0; Bioeconomia con focus su AgriTech e FoodTech; Medtech e Healthcare; Aerospace. L’obiettivo del programma è quello di individuare e favorire l’accelerazione delle migliori 40 startup attive in questi 4 segmenti industriali innovativi e di sviluppare quelle con migliori prospettive di posizionamento competitivo e crescita, capaci di creare nuove opportunità per fare impresa e generare nuova occupazione.
Il programma Up2Stars si colloca nel più ampio quadro di progetti e iniziative che Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center costantemente realizzano in sinergia con investitori, corporate, incubatori, acceleratori e università, per favorire il trasferimento tecnologico verso le Pmi e accompagnare il Paese nella transizione digitale, in linea con gli obiettivi del Pnrr.
“Sono oltre 11mila gli addetti del settore Life Science in Veneto, un dato che dimostra la vocazione e il grande fermento della ricerca e dell’innovazione in ambito medico di questa regione. Proprio per questo abbiamo scelto Padova come luogo di incontro tra le startup del settore MedTech & Healthcare. Le realtà selezionate grazie al programma Up2Stars di Intesa Sanpaolo incontreranno potenziali investitori, nella città patavina che riveste un ruolo strategico in ambito biomedicale e dove è significativa la presenza di importanti big player del settore”, ha dichiarato Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo. “A Padova ha sede anche il nostro laboratorio Esg, nato in collaborazione con la Fondazione Cariparo e l’Università di Padova, per promuovere le iniziative legate al contenimento del cambiamento climatico e alla responsabilità sociale. In tal senso, abbiamo messo a disposizione delle piccole e medie imprese del territorio un plafond di 500 milioni per progetti di economia sostenibile e circolare”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo-

Cronaca

Guardia Costiera, Mattarella “Preziosa opera ed elevata professionalità”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’odierna ricorrenza vede la celebrazione delle tradizioni di un Corpo che dal 1865 ha dato il suo costante contributo al consolidamento dello sviluppo sociale ed economico delle attività marittime e portuali del Paese. L’Italia vanta quasi 8.000 chilometri di coste e basterebbe questo numero a segnalare la dimensione dell’impegno cui sono chiamate le donne e gli uomini delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e il valore che la loro opera rappresenta anche nell’ambito della cosiddetta economia-blu”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone.
“Il Corpo delle Capitanerie di porto – prosegue – ha acquisito nel tempo crescenti attribuzioni in ambito marittimo, oggi esercitate sotto l’egida di diversi dicasteri. Numerose, infatti, le missioni affidate, assolte con elevata professionalità, senso del dovere e umanità.
La preziosa opera assicurata dal Corpo nella ricerca e soccorso in mare, nelle attività dirette alla sicurezza della navigazione di tutto il naviglio mercantile, da pesca e da diporto, nella protezione dell’ambiente marino, nel controllo dei flussi migratori e, non ultimo, nelle attività preposte a tutela della filiera ittica e della balneazione, è di particolare rilievo.
In occasione di questo 160° anniversario di fondazione, rivolgo l’omaggio della Repubblica alla Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali e allo Stendardo delle unità navali della Guardia Costiera e, al contempo, rendo memoria del personale del Corpo caduto in servizio.
La Repubblica è grata per la loro azione alle donne e agli uomini del Corpo delle Capitanerie di porto della Marina Militare e, in questo giorno di festa, giunga a tutti i suoi appartenenti, in servizio e in congedo, e alle loro famiglie, l’augurio più fervido. Viva il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera! Viva l’Italia!”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa “Promuovere la cultura della pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sia il servizio che l’ascolto non sono sempre facili: richiedono impegno e capacità di rinuncia”. Lo ha detto Papa Leone XIV, nella sua omelia pronunciata nella cattedrale di Albano.

“Facciamo” dei giorni estivi “l’occasione – aggiunge – per prenderci cura gli uni degli altri, facciamolo con coraggio. Promuoveremo, in questo modo, nella solidarietà e nella condivisione della fede e della vita, una cultura di pace, aiutando anche chi ci sta attorno a superare fratture e ostilità e a costruire comunione: tra le persone, tra i popoli, tra le religioni”.
– Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

TERRE D’OLTREPÒ, CALLEGARI RIBATTE A BEDUSCHI: “SERVE VERITÀ, NON POPULISMO”

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Nuovo capitolo nella vicenda che coinvolge Terre d’Oltrepò. Dopo le dichiarazioni rese pubblicamente dall’Assessore regionale Alessandro Beduschi, arriva la replica puntuale e decisa di Umberto Callegari, protagonista della fase gestionale precedente e già portavoce delle criticità emerse nella cooperativa.

Beduschi ha criticato la precedente gestione definendola “non lungimirante”, ha giudicato tardiva l’attivazione della composizione negoziata della crisi e ha ribadito che la Regione ha fatto quanto doveva, senza intenzione di “mettere soldi pubblici” nella cooperativa. Ha inoltre difeso la nomina del nuovo CdA e ha aperto all’ipotesi di un commissariamento se utile a salvare l’azienda.

Nel suo comunicato, diffuso nella mattinata di oggi, Callegari prende le distanze dalla ricostruzione fornita da Beduschi, sottolineando come essa “non rispecchi la realtà dei fatti”. Al centro della disputa vi è l’interpretazione del ricorso alla Composizione Negoziata della Crisi, misura adottata dalla cooperativa in un momento cruciale. Callegari precisa: “La ricostruzione offerta, ancora una volta, non rispecchia la realtà dei fatti. L’accesso responsabile alla Composizione Negoziata della Crisi – misura di cui l’Assessore era a conoscenza – rappresenta non un atto di inerzia, bensì l’esatto contrario: un’azione tempestiva e doverosa, conforme alle disposizioni normative in materia di crisi d’impresa, posta in essere a tutela del patrimonio, dei lavoratori e dei soci”.

“Le cause che hanno determinato la crisi – prosegue la nota – sono ampiamente documentate, analizzate e, nella loro natura, prevalentemente esogene”. Un passaggio che intende mettere in discussione letture ideologiche o semplificazioni emerse nel dibattito politico, con l’invito a non cedere a “narrazioni approssimative o fantasiose”.

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Parole dure arrivano anche nei confronti dell’ultimo Consiglio di Amministrazione insediato, accusato da Callegari di “immobilismo realmente dannoso, colpevole di aver rallentato il percorso di risanamento e di aver provocato l’uscita di scena di alcuni partner finanziari strategici. Senza adeguata contezza della situazione, ha tentato di bloccare la procedura in corso, generando confusione”, si legge nel documento.

Poi l’affondo: “Occorre avere il coraggio di riconoscere che il populismo può forse generare visibilità mediatica, ma non ha mai salvato un’azienda”. Il riferimento implicito sembra rivolgersi proprio a chi, secondo Callegari, sta cavalcando la crisi per fini politici, ignorando la “verità economica”, che – rimarca – resta saldamente legata a “responsabilità, documentazione e competenza”.

Infine, un monito chiaro: la strada del commissariamento, evocata da più parti come possibile soluzione, “non risolverà la crisi in atto” e potrebbe persino aprire le porte a uno scenario peggiore, ovvero la “liquidazione della cooperativa, con conseguenze gravi per il territorio, i soci e i lavoratori”.

Il confronto tra istituzioni regionali e protagonisti del sistema cooperativo continua dunque a restare acceso, con Terre d’Oltrepò al centro di una vicenda che intreccia economia, politica e futuro del territorio.

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