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Cronaca

L’Al Nassr accoglie Ronaldo “Il mio lavoro in Europa è finito”

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RIYAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Oltre le critiche, moderno pioniere in una terra ricca, ricchissima, che grazie a lui aspira a sedersi al tavolo del calcio che conta. Completo grigio, cravatta celeste, Cristiano Ronaldo sembra immune alle malelingue che hanno visto nella sua scelta di giocare nell’Al Nassr, in Arabia Saudita, il triste epilogo di una grande carriera. Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid, Juventus e ancora United prima della clamorosa rottura a ridosso dei Mondiali in Qatar, ora CR7 porta il suo talento, seppur invecchiato, alla corte di Riyad. “Mi sento veramente bene, sono felice di aver preso questa decisione – le sue prime parole durante l’attesa conferenza stampa di presentazione – In Europa il mio lavoro è finito, ho vinto tutto, ho giocato per i migliori club del mondo. Adesso per me c’è una nuova sfida in Asia e sono grato all’Al Nassr per questa opportunità, sono veramente felice e orgoglioso”. Alla soglia dei 38 anni, con alle spalle un palmares come pochi, Ronaldo non vuole passare per un campione sul viale del tramonto: non è stato l’Al Nassr a scegliere lui ma semmai il contrario, perchè di offerte, a dispetto dei rumours, ne ha ricevute. “Per me questa è una grande opportunità, non solo calcistica, ma anche per cambiare la mentalità delle nuove generazioni – sottolinea – Mi hanno cercato molti club in Europa, in Brasile, in Australia, negli Usa, in Portogallo, ma avevo già dato la mia parola all’Al Nassr. E’ una nuova sfida, so cosa voglio e cosa non voglio. C’è la possibilità di aiutare questo Paese a svilupparsi sotto tanti aspetti, di migliorare questo movimento e ne sono felice. E’ anche un campionato competitivo e non vedo l’ora di iniziare a giocare: ho battuto i record in tutti i campionati, adesso voglio farlo qui”. Uno sfoggio d’ambizione che quasi vuole oscurare le indiscrezioni sul suo maxi-ingaggio, un contratto di due anni e mezzo – fino al 2025 – a 200 milioni di euro a stagione, per un esilio alla periferia dell’Impero. Ma è proprio questa la sfida che Ronaldo sbatte in faccia ai detrattori, portare quella periferia sotto la luce dei riflettori. “Non mi preoccupa quello che dice la gente, il calcio si è evoluto, non è la fine della mia carriera. Molta gente parla ma non sa niente di calcio: sono qui per vincere, voglio trasmettere una visione diversa di questo Paese e del suo calcio e per questo ho accettato questa sfida”. Fra i più felici del suo arrivo non può che esserci Rudi Garcia, ex tecnico della Roma e oggi al timone del club saudita: “E’ uno dei migliori giocatori al mondo, una leggenda, e siamo felici di averlo in squadra. Il suo arrivo è importante per tutta l’Arabia Saudita. Non ho mai allenato un giocatore come lui, è un esempio, il mio obiettivo è renderlo felice e spero che si possa godere ogni momento qui”. A seguire il bagno di folla: l’Al Nassr ha fatto le cose in grande, accogliendo CR7 allo stadio Mrsool Park di Riyad davanti a oltre 30 mila spettatori.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Cronaca

Milano, albero cade su marciapiede per il vento. Nessun coinvolto

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MILANO (ITALPRESS) – Nonostante il vento forte, per ora si segnala un solo intervento di rilievo dei Vigili del Fuoco a Milano. Si tratta di un albero staccatosi, a causa delle forti raffiche, dal cortile della Chiesa Sacro Cuore di Gesù in via Cittadini e andando a finire sul marciapiede pedonale. Fortunatamente in quel momento nessuno transitava. I Vigili del Fuoco hanno provveduto a rimuovere l’albero e a mettere in sicurezza l’area.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Vigili del Fuoco Milano

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Cronaca

Professioni sanitarie Milano “Mototerapia è solo attività complementare”

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata approvata lo scorso 20 novembre in Senato la proposta di riconoscimento della mototerapia come terapia complementare. La pratica, ideata dal campione di motocross Vanni Oddera, prevede il coinvolgimento dei pazienti in attività ludiche con l’uso di moto elettriche, che allevierebbero le difficoltà legate all’ospedalizzazione per i bambini o altre categorie fragili. Dal commento del Ministro della Disabilità Alessandra Locatelli, si apprende che tale ‘terapià contribuirebbe a “garantire quella dimensione umanizzata e più dignitosa della cura e […] l’unicità della persona a partire dalle sue emozioni e dal suo diritto di essere felice, anche in contesti ospedalieri”. Replica l’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. “La ‘mototerapià, anche rispetto ad altre ‘terapie complementarì legate ad attività ludiche, ad esempio musicoterapia, arteterapia o clownterapia, non ha solidi fondamenti scientifici a comprovarne l’efficacia, come ha giustamente rilevato la Senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo” afferma il Presidente dell’Ordine, Diego Catania. “In generale, tali attività possono essere, sì, affiancate alle cure ufficiali, ma non devono essere confuse con percorsi terapeutici e riabilitativi riconosciuti da linee guida e documenti di indirizzo. In caso contrario, possono crearsi false aspettative negli assistiti e nelle loro famiglie, già in una condizione di vulnerabilità e sofferenza”. L’Ordine comprende tante Professioni dell’area della riabilitazione, fra le quali si annoverano i Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, i Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, i Terapisti Occupazionali, gli Educatori Professionali e i Logopedisti, tutti operanti a supporto di individui fragili sotto vari punti di vista, come l’età, la disabilità fisica o psichica o la ridotta autonomia e vulnerabilità psicologica conseguente a gravi patologie. Gli ambiti in cui tali Professionisti svolgono la loro attività, come reparti di oncologia, centri diurni o residenze per persone con disabilità, sono proprio i contesti a cui potrebbe essere applicato l’uso della ‘mototerapià o di altre attività complementari. Dichiarano i Presidenti delle Commissioni d’Albo interessate: “Il rischio è che possano essere approvate dal Parlamento proposte di terapia che dovrebbero, invece, essere validate dalla comunità scientifica. Occorre seguire l’iter della medicina basata sull’evidenza, che prevede confronti e processi a garanzia dell’efficacia dell’intervento, nonchè il coinvolgimento di tutti i Professionisti della cura”. “Le Professioni Sanitarie basano la loro attività su solidi fondamenti deontologici e precise competenze, grazie a percorsi universitari specifici che includono gli aspetti psicologici e relazionali necessari a garantire il pieno rispetto della dignità e unicità dell’individuo” aggiunge il Presidente Catania. “Mi lascia perplesso, dunque, che la ‘mototerapià e altre pratiche similari siano elette a baluardo della ‘dimensione umanizzata […] della curà, come se l’operato di Professionisti qualificati non fosse sufficiente a garantirla. Sarebbe prioritario, invece, dare più riconoscimento e margine d’intervento alle risorse umane già presenti nel nostro Servizio Sanitario Nazionale, così da mettere i Professionisti nelle condizioni di attuare al meglio le terapie riconosciute e scientificamente provate, a maggior tutela dei soggetti fragili e delle loro famiglie”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa e Comunicazione Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio

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Cronaca

Colpita base Unifil in Libano, 4 militari italiani feriti

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ROMA (ITALPRESS) – Quattro militari italiani sono rimasti leggermente feriti a seguito dell’esplosione di due razzi da 122 millimetri che hanno colpito la base UNP 2-3 di Shama, nel sud del Libano, che ospita il contingente italiano e il Comando del settore ovest di Unifil. “Ho immediatamente contattato il comandante del contingente, generale di Brigata Stefano Messina, per sincerarmi delle condizioni dei quattro militari, che non destano preoccupazioni. Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di Unifl permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie. E’ intollerabile che ancora una volta una base di Unifil sia stata colpita”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Cercherò di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi, per chiedergli di evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo. Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel Sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile”, ha aggiunto il ministro.
Da una prima ricostruzione, due razzi, hanno colpito un bunker della base e un locale nei pressi della polizia militare internazionale, provocando danni alle infrastrutture circostanti. Alcuni vetri, a causa dell’esplosione si sono frantumati colpendo i quattro militari.
“Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano”, afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinchè le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”, aggiunge.

– Foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

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