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Cronaca

Regionali Lazio, Rocca “Aprirò una nuova stagione dell’ascolto”

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ROMA (ITALPRESS) – Sanità, mobilità, agricoltura, legalità, edilizia, politiche sociali e gestione dei rifiuti. Sono i temi affrontati dal candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano Regionali dell’agenzia Italpress.
Sulla sanità, l’ex presidente della Croce Rossa internazionale e nazionale ha sottolineato che servono non solo i soldi “ma occorre spenderli bene. Oggi abbiamo 7 aziende ospedaliere nel Lazio che generano un deficit di oltre 600 milioni. Risorse male amministrate che potevano essere investite nei servizi soprattutto nelle province. Abbiamo una sanità romano-centrica, se si vive in una delle province l’accesso alla salute è mortificato. In 10 anni nel Lazio non si sono fatti passi avanti sul tema delle liste d’attesa ma non solo”.
Sulla mobilità secondo Rocca “finora si è fatto pochissimo. L’amministrazione uscente ha avuto 10 anni per tracciare una rotta, e questo non è avvenuto. La Pontina non è partita, eppure i soldi ci sono”. Inoltre “bisogna dare una risposta ai pendolari, che purtroppo o per fortuna nel Lazio sono tantissimi”, ha aggiunto il candidato del centrodestra, che ha parlato poi di agricoltura e caporalato.
“La filiera del Lazio è una delle più importanti d’Italia, e finora da parte dell’amministrazione uscente c’è stata una mancanza d’ascolto. Se verrò eletto – ha aggiunto – farò un patto sulla legalità mettendo insieme imprese, associazioni di categoria e forze dell’ordine, perchè l’illegalità danneggia l’economia. E aprirò una nuova stagione dell’ascolto, soprattutto verso le esigenze delle Pmi, che se accompagnate generano occupazione”.
Sul tema della logistica il candidato presidente ha sottolineato che “bisogna lavorare sul mercato ortofrutticolo di Fondi, che non ha ancora uno sbocco sul porto di Gaeta. Le navi da crociera a Civitavecchia caricano i pasti che arrivano da Amburgo, a discapito dei nostri prodotti e delle nostre aziende”.
Sul sostegno alle categorie fragili invece ha affermato che “la grande sfida è proprio quella degli ultimi. Bisogna aprire una nuova stagione con i sindaci, che conoscono le fragilità dei loro territori, e favorire l’integrazione socio-sanitaria”.
Sull’edilizia Rocca ha invece dichiarato che “la programmazione è la cosa che finora è mancata e su cui dobbiamo tornare. Poi è necessario togliere burocrazia per migliorare la pianificazione affinchè si possa favorire la crescita economica”.
Sui poteri speciali al sindaco di Roma ha convenuto che “servono per amministrare e risolvere i problemi quartiere per quartiere”. Il candidato di centrodestra ha sottolineato poi la necessità di un forte partenariato tra pubblico e privato “che è vitale per dare rilancio in un’ottica di dialogo e di trasparenza”.
Sul termovalorizzatore ha poi sostenuto che “serve per chiudere il ciclo dei rifiuti. Ma non a Santa Palomba, dove porterebbe al collasso la viabilità dell’intera area. Il tema vero è che nel Lazio non c’è la raccolta differenziata, ferma al 18 per cento. Il termovalorizzatore non è la soluzione a tutto”, ha concluso.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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