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Economia

Fisco, Uncat “Bene semplificazione statuto del contribuente”

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“Auspichiamo interventi volti a dare attuazione alla riforma della giustizia tributaria, vale a dire accelerare i concorsi per l’accesso in magistratura. La riforma accentua i canoni di garanzia e di difesa del contribuente sotto diversi aspetti, a partire dalla previsione dell’onere della prova della pretesa impositiva in capo all’amministrazione fiscale. E’ importante attuarla con celerità. Prendiamo ovviamente atto delle difficoltà illustrate oggi dal viceministro Leo e apprezziamo la dichiarata intenzione di provvedere da una parte ad alcune revisioni della legge di riforma 130/2022, e dall’altra a varare una riforma organica fiscale, come più volte auspicato dall’avvocatura tributaria”. Così il presidente dell’Unione Nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi, Antonio Damascelli, in occasione della seconda giornata del VII congresso nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi.
“La previsione dell’onere della prova in capo all’amministrazione finanziaria è una vera rivoluzione, poiché in mancanza o insufficienza di prove, l’atto dovrà esser annullato. Attualmente il sistema è caratterizzato da numerose presunzioni. E’ importante perciò che la riforma, che riequilibra i rapporti tra amministrazione e contribuente, decolli”, ha sottolineato. Il viceministro Leo ha annunciato per metà marzo la riforma fiscale, soffermandosi diffusamente sui suoi tratti principali. Il presidente Uncat ha dichiarato l’apprezzamento per i principi enunciati alla base dell’intervento. “Uncat ha da tempo manifestato la necessità di una riforma organica fiscale, per principi generali, tramite testi unici fino ad arrivare a un codice tributario, con la valorizzazione dello Statuto del Contribuente, con la semplificazione degli adempimenti, con la revisione delle sanzioni amministrative nel segno della loro equità e sostenibilità e provvedendo al riordino dei crediti di imposta per evitare disparità di trattamento. Non faremo mancare al viceministro il contributo di analisi e di proposta”. Numerose sono state le istituzioni presenti che negli interventi hanno apprezzato il lavoro propositivo dell’avvocatura tributarista. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha inviato un messaggio nel quale ha sottolineato l’importanza strategica della riforma della giustizia tributaria ai fini della competitività del paese ma soprattutto al fine di contribuire a una giustizia sempre più rispettosa dei principi costituzionali del giusto processo. Damascelli ha rivendicato, con riguardo all’assetto del nuovo ordinamento tributario: “Le ragioni del primato del diritto e della rivendicazione della specialità dell’accesso alla magistratura tributaria sono di carattere storico, culturale e, se vogliamo, di antropologia giuridica. Ogni altra questione spicciola si rivela falsa e tendenziosa”.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Uncat-

Economia

Urso “Obiettivo sostenibilità ambientale condiviso, ma non può farlo solo l’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’obiettivo della sostenibilità ambientale è pienamente condiviso e dovrebbe esserlo da tutti nel mondo, non possiamo farlo solo noi in Europa quando gli altri vanno in direzione avversa, dato che l’ambiente è comune. L’Europa si è posta degli obiettivi che sono non sostenibili sul piano economico e sociale e il rischio è che diventi un grande parco divertimenti o uno straordinario museo all’aria aperta in cui ricchi turisti asiatici trovano il posto migliore dove passare le loro vacanze. Noi questo non lo vogliamo”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ad Atreju. “Vogliamo certamente essere un patrimonio dell’umanità con le nostre bellezze storiche, culturali e artistiche, ma anche avere un’industria competitiva, capace di reggere la sfida sociale e occupazionale”, sottolinea.

“Tre anni fa il governo di Giorgia Meloni era l’unico in Europa ad aver capito che occorreva rivedere le regole del Green Deal per coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e sociale, ci siamo mossi e finalmente oggi abbiamo una maggioranza di Paesi europei che chiedono alla Commissione di agire subito. Vedremo il 16, quando la Commissione ci ha comunicato che avrebbe presentato due documenti importanti e fondamentali, la revisione del CBAM e la revisione del regolamento sulle Co2 e i veicoli leggeri”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Non perdere l’occasione”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Ci preoccupa”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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