Cronaca
CALVARIO PER RINNOVARE IL PASSAPORTO: SCOPPIA IL CASO IN PARLAMENTO E INTERVIENE ALTROCONSUMO
Pubblicato
3 anni fa-
di
redazione

di Emanuele Bottiroli
Fare o rinnovare un passaporto è diventata un’impresa in alcune parti d’Italia, compresa la provincia di Pavia. La piattaforma di prenotazione online impone ai cittadini mesi di attesa, fino anche a un anno, per ottenere un appuntamento. Alcune questure provano a risolvere il problema con gli open day, giornate in cui si offrono un numero limitato di posti ai primi a presentarsi, ma questi obbligano i bisognosi a lunghe code all’alba, tanto alta è la domanda.
IL DIBATTITO PARLAMENTARE
Francesca Ghirra, deputata di Verdi e Sinistra Italiana, ha sollevato la questione due settimane fa al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in una recente interrogazione parlamentare.
Alla Camera dopo Ghirra ha rincarato la dose Giulia Pastorella di Azione: «Non so dove lei abiti, ministro, ma se abitasse a Parma o a Padova ci potrebbe mettere quattro mesi, a Cagliari, come è stato ricordato, a Napoli o a Pavia sei mesi e a Brescia e a Varese addirittura fino a otto mesi. Non sono tempistiche ragionevoli per un documento che è fondamentale».
I ritardi hanno diverse cause. In primis, il Covid ha fatto sì che molti abbiano lasciato scadere il documento senza rinnovarlo visto che, comunque, non avrebbero potuto utilizzarlo. La Brexit, poi, ha creato la necessità di nuovi passaporti a chi, prima, si recava nel Regno Unito con la semplice carta d’identità. Tutte queste richieste si stanno accumulando nello stesso momento, con gli uffici pubblici che non riescono a gestirle come dovrebbero.
«Tutto questo è vero, ma le cause scatenanti dei disservizi sono altre due», aggiunge Ghirra. «C’è innanzitutto un problema di organico sottodimensionato, non solo nelle questure ma in tutta la pubblica amministrazione, perché moltissimi dipendenti sono andati in pensione ma non ci sono stati reintegri negli ultimi 15 anni. Non parlerei di colpe dell’attuale governo, ma la necessità di agire c’è e vanno trovate soluzione immediate».
«Al Ministro abbiamo chiesto un piano di assunzioni straordinario, che crediamo sia l’unico modo per uscirne, anche se non abbiamo ricevuto una risposta nel merito». Alla Camera, Piantedosi ha replicato che «sono in fase di attuazione, in ambito nazionale, ulteriori misure organizzative di carattere migliorativo», rimandando la descrizione del piano a una successiva interrogazione.
Il secondo intoppo nel sistema di rinnovo e richiesta dei passaporti risiederebbe nella piattaforma di prenotazioni, AgendaOnline. Questa, spiega Ghirra, «non è controllata dal Ministero né dalla pubblica amministrazione, ma da una ditta esterna». Per questo la difficoltà nel governare la mole di prenotazioni: «Non c’è un raccordo fra chi gestisce la piattaforma e chi materialmente fa le pratiche, quindi gli uffici si trovano con un carico di lavoro sovradimensionato».
In ogni caso si stanno già cercando delle contromisure immediate. «Si sta riorganizzando il personale trasferendolo da altri servizi», evidenzia la stessa Ghirra. Che però è critica dell’approccio: «Non possiamo aspettarci che tutti imparino subito a fare passaporti, se non li hanno mai fatti. Il problema della pubblica amministrazione — conclude — è concreto e rischiamo che a breve esploda dovunque, anche nella sanità».
LA POSIZIONE DI ALTROCONSUMO
Sul caso interviene anche Altroconsumo con un’inchiesta e una denuncia. Secondo la classifica annuale 2023 del “Passport Index” di Henley & Partners, il passaporto italiano è considerato uno tra i più “potenti” del mondo perché apre le porte di ben 189 Paesi senza bisogno del visto. Ma se il mondo lo accoglie con favore, per ottenerlo o rinnovarlo, i tempi in Italia sono lunghissimi.
Secondo l’indagine di Altroconsumo in 13 città italiane, i tempi di attesa arrivano fino a sei mesi solo per avere l’appuntamento in questura, ma ci sono città in cui non si riesce neanche a prenotare, come Genova e Padova.

L’indagine è stata svolta provando a prenotare un appuntamento per il rilascio del passaporto sulla piattaforma ministeriale (https://www.passaportonline.poliziadistato.it/), che fornisce le disponibilità presso i commissariati presenti all’interno della provincia. Per padovani e genovesi il risultato è “non disponibile” per tutte le date possibili in quel momento sulla piattaforma. A Bolzano e a Torino, invece, bisogna aspettare fino ad aprile e a maggio per avere una disponibilità. Tra le città più lente anche Cagliari, Ancona (tre mesi) e Reggio Calabria (due mesi e mezzo). Interessante notare come nel capoluogo calabrese la piattaforma abbia dato come prima disponibilità il 18 novembre, solo tre giorni dopo, ma a Bovalino, cittadina distante 85 km. Infatti, il sistema dà le disponibilità della provincia, ma non è pensabile che il cittadino debba fare 170 km per avere un documento così importante in tempi ragionevoli. Lo stesso è accaduto a Bari, dove si poteva andare il giorno dopo, ma in un commissariato di Monopoli, ben 86 km andata e ritorno. Altrimenti, la prima disponibilità nel capoluogo pugliese era dopo quasi due mesi. La macchina burocratica non funziona meglio a Milano dove ci vuole circa un mese per varcare la soglia della questura. Tempi più ragionevoli, invece, a Roma (10 giorni), Napoli e Palermo (15 giorni). Imbattibile Bologna dove il primo appuntamento disponibile era per il giorno dopo.
Di questa situazione risente anche il turismo visto che, senza certezze su quando si potrà avere in mano il passaporto, è difficile programmare in tempi relativamente brevi viaggi fuori dall’Unione europea dove, invece, basta la carta di identità per varcare le frontiere. Per le proteste dei cittadini e per i tentativi di tamponare l’emergenza, il Viminale ha istituito degli open day, cioè giornate in cui chiunque può presentarsi in questura senza appuntamento per chiedere il passaporto.
Ma a cosa sono dovuti questi ritardi? Dopo la pandemia si è tornati a viaggiare e si sono accumulate le richieste di passaporti nel frattempo scaduti, in più la Brexit ha imposto a chi si reca nel Regno Unito di munirsi di passaporto. Il sistema digitale per la prenotazione online non sembra ancora all’altezza, manca il personale e di conseguenza gli uffici preposti sono aperti al pubblico con tempi inadeguati alle necessità. I consigli comunali di diverse città hanno approvato mozioni per chiedere al ministero dell’Interno di velocizzare le procedure. Una possibilità proposta dai questori è di estendere il numero dei giorni della settimana in cui gli uffici passaporto sono aperti al pubblico.
La gravità della situazione è tale che non basta l’istituzione di open day, si deve intervenire strutturalmente sull’intero sistema, rivedendo e semplificando le procedure di ottenimento del documento, puntando sulla digitalizzazione dei processi. Il portale delle prenotazioni online, infatti, a volte è offline oppure quando si accede non si trovano date disponibili per l’appuntamento. Al fine di risolvere questa situazione inadeguata e congestionata, Altroconsumo chiede alle autorità competenti di andare maggiormente incontro alle necessità dei cittadini, adottando una serie di interventi che permettano di far fronte alla situazione nel breve e nel lungo periodo.
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Cronaca
Milano, anziano sbaglia manovra e rimane in bilico in un garage: salvato dai Vigili del Fuoco
Pubblicato
41 minuti fa-
11 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Tragedia sfiorata nella tarda mattinata di oggi in un’autorimessa garage in via Giacomo Zanella 49 a Milano. Un anziano di 84 anni di origini italiane, a causa probabilmente di una manovra sbagliata, al momento di uscire dal garage, ha sfondato il muretto vetrato al primo piano rimanendo in bilico per alcuni minuti ad un’altezza di circa otto metri.
I vigili del fuoco di Milano sono giunti immediatamente sul posto per prestare i soccorsi con tre mezzi provenienti dalla sede centrale e dal distaccamento di piazzale Cuoco. Dopo aver estratto dall’abitacolo il conducente visibilmente scosso e in stato di shock (trasportato dal 118 al vicino Policlinico ) hanno messo in sicurezza l’area inibendo il transito in tutto il primo piano dell’autorimessa. Pochi altri centimetri, e la vettura sarebbe potuta precipitare con conseguenze ben più gravi per l’anziano automobilista.
-Foto Vigili del Fuoco Milano-
(ITALPRESS).
Cronaca
Acquedotto Pugliese finalista all’Oscar di Bilancio 2025
Pubblicato
1 ora fa-
11 Dicembre 2025di
Redazione
BARI (ITALPRESS) – Acquedotto Pugliese con A2A e Hera nella terna finalista dell’Oscar di Bilancio, l’importante riconoscimento italiano dedicato alla qualità della rendicontazione aziendale. Promosso da FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), insieme a Borsa Italiana e Università Bocconi, l’Oscar premia l’impegno delle aziende che hanno saputo trasformare la reportistica in uno strumento di dialogo con la comunità, valorizzando trasparenza, chiarezza e capacità di integrare dimensione economico-finanziaria e sostenibilità.
“Essere finalisti all’Oscar di Bilancio è per noi motivo di orgoglio e responsabilità. E’ il riconoscimento di un percorso che mette al centro la sostenibilità – dichiara Domenico Laforgia, presidente di AQP – come valore pubblico, capace di generare fiducia, coesione e sviluppo per il territorio e per le comunità che serviamo. La rendicontazione diventa così uno strumento di trasparenza e di dialogo, che racconta non solo i risultati economici, ma anche gli impatti sociali e ambientali delle nostre scelte”.
Acquedotto Pugliese vanta una variegata attività reportistica: dal Report Integrato (bilancio di sostenibilità e bilancio civilistico) all’Integrated Report (documento di sintesi sui principali highlights), dal Bilancio di genere (strumento di monitoraggio sugli indicatori di parità e sulle azioni intraprese) al Report Innovazione e Attività internazionali (un documento che racconta strategia, progetti e risultati in innovazione, sostenibilità e cooperazione nazionale e internazionale).
Questi strumenti non si limitano a descrivere la dimensione tecnico-economico-finanziaria, ma la integrano con quella ambientale e sociale, anticipando gli obblighi europei previsti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). In tal modo, AQP testimonia una cultura del reporting che, negli ultimi anni, si è evoluta fino a diventare parte integrante della strategia aziendale.
La sostenibilità, per Acquedotto Pugliese, è un impegno quotidiano che si traduce in investimenti concreti e risultati tangibili. Gli investimenti nel 2024 si attestano a 453 milioni di euro. Dal 2022 al 2024 sono cresciuti del 44,7% per un totale complessivo di circa 1,3 miliardi di euro. Dati che posizionano AQP tra i maggiori operatori del settore a livello nazionale, con una media di 112 euro per abitante. Nello stesso anno il valore della produzione ha raggiunto i 696,4 milioni di euro, in linea con gli ultimi anni. Il margine operativo lordo si attesta a 235,1 milioni. L’utile netto, sempre reinvestito per volontà dell’azionista unico – la Regione Puglia – per il continuo miglioramento del sistema idrico integrato, si attesta a 8,4 milioni. Sono state 270 le aggiudicazioni di gara per un valore di 498 milioni di euro. Nell’ultimo triennio ammontano a oltre 3 miliardi di euro, facendo di AQP la prima stazione appaltante del Sud Italia e a conferma del ruolo centrale dell’azienda nell’economia del territorio, anche in termini di indotto: circa la metà dei contratti attivi è affidata ad imprese locali.
L’azienda prosegue nel suo percorso virtuoso verso l’efficientamento energetico. In totale sono stati prodotti da fonte rinnovabile 7,04 GWh di energia ed evitata l’emissione di 2.174 tonnellate di CO2.
Al tempo stesso, Acquedotto Pugliese ha trasformato il riuso delle acque affinate in una pratica di economia circolare: entro il 2028 saranno 76, compresi gli attuali, gli impianti capaci di restituire all’agricoltura circa 130 milioni di metri cubi di acqua rigenerata ogni anno. Ma innovazione significa anche tecnologia: la Control Room inaugurata nel 2024 è il cuore digitale dell’azienda, un centro di intelligenza distribuita che consente una gestione predittiva delle reti e un servizio più efficiente ai cittadini.
La sostenibilità non si ferma all’ambiente e alla tecnologia. Acquedotto Pugliese ha posto grande attenzione al sociale, ottenendo tra le prime aziende in Italia la certificazione sulla parità di genere e avviando percorsi formativi dedicati a leadership inclusiva e linguaggio consapevole. Con iniziative come Flexa la goccia, l’azienda investe nelle nuove generazioni, promuovendo una cultura della sostenibilità e della tutela della risorsa idrica.
Attraverso un sistema integrato di strumenti – da aqp.it ai canali social, dalla rivista Viva a TVA (la tv in streaming verticale dedicata alla sostenibilità), fino alla piattaforma reportsostenibilita.aqp.it che rende accessibili dati, indicatori e risultati – l’azienda ha saputo trasformare documenti tecnici in un racconto chiaro e coinvolgente.
Questa capacità di dare evidenza e concretezza ai diversi report, rendendoli patrimonio condiviso e fruibile da tutti i cittadini, ha permesso di valorizzare la trasparenza e la responsabilità sociale come elementi centrali della governance. E’ proprio grazie a questa comunicazione multicanale, capace di informare ma anche di creare dialogo e cultura, che Acquedotto Pugliese ha potuto meritare di condividere con altre prestigiose utility la finale dell’Oscar di Bilancio.
-foto ufficio stampa AQP –
(ITALPRESS).
Cronaca
Maschio Gaspardo inaugura ad Alife il primo Full Line Store del Centro-Sud
Pubblicato
3 ore fa-
11 Dicembre 2025di
Redazione
CASERTA (ITALPRESS) – Maschio Gaspardo ha inaugurato ad Alife (CE) il suo secondo Full Line Store in Italia, avviato in collaborazione con Ciccarelli snc, realtà storica del territorio specializzata nella vendita di macchine agricole, ricambi e assistenza. L’azienda, fondata da Alessandro Ciccarelli, è oggi guidata dai figli Marco, Francesco e Patrizio.
Con questa nuova apertura, il Gruppo prosegue la propria strategia di espansione del modello Full Line Store, monomarca per le attrezzature agricole, già attivo con successo in Spagna, Slovenia e, più recentemente, in Italia con la prima inaugurazione a Mortara (PV). L’iniziativa rientra in un progetto di rafforzamento della presenza diretta nei territori strategici, con l’obiettivo di offrire agli agricoltori un’esperienza integrata che unisce esposizione completa della gamma, consulenza qualificata e servizi tecnici avanzati. Il Full Line Store di Alife è una struttura moderna e multifunzionale di 800 mq che si estende su un’area complessiva di 15000 mq. Dispone di uno showroom interno di 400 mq, un piazzale espositivo esterno di 10000 mq, un’area ricambi e un’officina specializzata di circa 600 mq dedicata al servizio di manutenzione e assistenza tecnica. Completano lo spazio ambienti dedicati all’accoglienza, alla consulenza e alla formazione. All’interno opererà un team di 10 dipendenti, garantendo competenza, presenza costante e supporto completo in tutte le attività: vendite, ricambi, post-vendita e amministrazione.
Il Full Line Store offre agli agricoltori la possibilità di accedere all’intera gamma Maschio Gaspardo, pensata per coprire l’intero ciclo agronomico, dalla lavorazione del terreno alla semina, dalla fertilizzazione alla protezione delle colture, fino alla manutenzione del verde e alla fienagione.
L’esposizione dei macchinari è affiancata da un servizio tecnico completo, sia pre che post-vendita, dalla fornitura immediata di ricambi originali e da aree dedicate alla consulenza e alla formazione, pensate per supportare i clienti in ogni fase delle attività agricole. A completare l’esperienza, il punto vendita dispone di una postazione di realtà aumentata che consente ai visitatori di esplorare in modo interattivo le ultime innovazioni di prodotto Maschio Gaspardo.
Questo modello rappresenta una modalità distributiva innovativa, che integra l’intera offerta commerciale con servizi tecnici avanzati e strumenti digitali, garantendo agli agricoltori un’esperienza unica e completa. Il format, già sperimentato con successo a livello internazionale, mira a generare una crescita del venduto stimata di almeno il +30% nel primo anno, grazie alla combinazione di gamma completa, cross-selling e post-vendita ampliato e fidelizzante.
Mirco Maschio, Presidente di Maschio Gaspardo S.p.A., ha dichiarato: “L’apertura del Full Line Store di Alife rafforza il nostro modello distributivo e ci avvicina ulteriormente alle esigenze concrete degli agricoltori. Questo punto vendita valorizza l’intera gamma Maschio Gaspardo in un ambiente professionale, dove formazione, consulenza e servizio diventano parte dell’esperienza del cliente. E’ un passo strategico per consolidare la nostra presenza nel Centro-Sud e sostenere una crescita solida e duratura”. Andrea Maschio, Presidente di Maschio Holding S.p.A., ha commentato: “Il Full Line Store nasce per rendere accessibili agli agricoltori soluzioni tecnologiche che aumentano efficienza, sostenibilità e produttività. Ad Alife questa missione si concretizza in una struttura moderna e in una gestione orientata alla qualità del servizio. Essere presenti sul territorio significa comprendere da vicino le necessità delle aziende agricole e contribuire allo sviluppo di un’agricoltura sempre più avanzata e competitiva”. Luigi De Puppi, CEO di Maschio Gaspardo S.p.A., ha aggiunto: “”Con Alife ampliamo la nostra capacità di servire il mercato con standard qualitativi più elevati. Un presidio diretto ci permette di garantire maggiore disponibilità di macchine, tempi di consegna più rapidi e un servizio tecnico competente e immediato. Questo Full Line Store nasce per dare risposte concrete alle aziende agricole del territorio, assicurando qualità, affidabilità e un supporto costante che aumenta la produttività dei nostri clienti”. Marco Ciccarelli, Responsabile Commerciale della Ciccarelli snc, ha dichiarato: “Collaborare con Maschio Gaspardo in questo progetto rappresenta un’opportunità importante per il nostro territorio. Con il Full Line Store vogliamo offrire agli agricoltori un centro specializzato dove poter trovare macchine, ricambi, tecnici formati e un supporto costante. La nostra azienda è radicata da generazioni in questa zona e questo nuovo investimento rafforza il nostro impegno verso un servizio sempre più completo, efficiente e orientato alle esigenze reali degli operatori agricoli locali”. Alla cerimonia d’inaugurazione sono intervenuti: Oliviero Gennaro, Presidente del Consiglio della Regione Campania; Fernando De Felice, Sindaco del Comune di Alife; Sisto Tartaglia, Consigliere all’Agricoltura, Ambiente ed Ecologia del Comune Di Alife; Agostino Navarra, Assessore ai Lavori Pubblici e Politiche Agricole del Comune di Piedimonte Matese; Ettore Bellelli, Presidente Regionale Coldiretti Campania; Giuseppe Miselli, Direttore Provinciale di Coldiretti Caserta; Gianni Parisi, Presidente di Archeoclub Sede di Alife e Adele Consola, giornalista.
-news in collaborazione con Maschio Gaspardo –
-foto ufficio stampa Maschio Gaspardo –
(ITALPRESS).

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