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Cio “Vicini a Ucraina ma Olimpiadi una porta per la pace”

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LOSANNA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Ferma condanna nei confronti della guerra, massima solidarietà al popolo ucraino ma senza dimenticare la propria missione, quella di promuovere la pace. Mentre tiene banco il dibattito sulla presenza degli atleti russi e bielorussi a Parigi 2024, anche se sotto lo status di neutrali, a un anno dall’invasione il Cio ha voluto ribadire in una nota la sua vicinanza al popolo ucraino “il cui dolore e sofferenza vanno oltre ogni immaginazione. In questo triste anniversario, il Movimento Olimpico si unisce agli appelli per la pace ed è pronto a dare il suo modesto contributo a qualsiasi sforzo di costruzione della pace”. Da Losanna ricordano di aver condannato sin da subito questa “guerra insensata”, che è stata anche “una palese violazione della tregua olimpica in vigore all’epoca e della Carta olimpica. Per questo motivo, il Cio ha sanzionato gli Stati e i governi russo e bielorusso, unici responsabili di questa guerra, in un modo senza precedenti: nessun evento sportivo internazionale organizzato in Russia e Bielorussia; nessuna bandiera, inno o altro simbolo nazionale esposto; e nessun funzionario governativo o statale accreditato per eventi sportivi internazionali”. Sanzioni che, ricorda il Cio, “rimangono saldamente in vigore”. Il Comitato Olimpico ha sottolineato anche il sostegno costante agli atleti ucraini, ma dall’altro lato, “la nostra missione è sempre stata quella di promuovere la pace attraverso lo sport. Durante i Giochi Olimpici, gli atleti di 206 diversi Comitati Olimpici Nazionali convivono pacificamente nel Villaggio Olimpico. Gli sforzi per costruire la pace hanno bisogno di dialogo. Una competizione con atleti che rispettano la Carta Olimpica può fungere da catalizzatore per il dialogo, che è sempre un primo passo per raggiungere la pace. I Giochi Olimpici non possono impedire guerre e conflitti ma – evidenzia ancora il Cio – possono rappresentare un esempio per un mondo in cui tutti rispettano le stesse regole e si rispettano l’un l’altro. Possono aprire la porta al dialogo e alla costruzione della pace in modi che l’esclusione e la divisione non aprono. La stragrande maggioranza del Movimento Olimpico, compresi gli atleti, i Comitati Olimpici Nazionali e le Federazioni Internazionali, sostiene l’incrollabile solidarietà verso l’Ucraina, le sanzioni imposte a Russia e Bielorussia e la missione unificante e di costruzione della pace del Movimento Olimpico”, conclude la nota del Cio prima di ribadire l’appello già lanciato un anno fa a tutti i leader politici del mondo: “Date una possibilità alla pace”.
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(ITALPRESS).

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Finale Western Conference, Oklahoma schianta Minnesota in gara-1

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OKLAHOMA CITY (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Se il buongiorno si vede dal mattino, la finale della Western Conference rischia di essere un monologo Thunder. Gara 1 al Paycom Center è senza storia: 114-88 per Oklahoma City dove spicca come al solito Shai Gilgeous-Alexander con 31 punti, di cui 20 nel secondo tempo con 8/14 dal campo dopo una prima parte di gara complicata.“Ma non è che ho cambiato il mio atteggiamento, ho solo provato a continuare a essere aggressivo, a credere nel mio lavoro”, assicura.

E dire che all’intervallo lungo i Wolves erano pienamente in partita, tanto da andare al riposo avanti di 4 (48-44), ma negli altri due quarti OKC alza il livello, con un parziale complessivo di 70-40. Che qualcosa nelle fila di Minnesota non abbia funzionato nel secondo tempo lo si evince anche dalle statistiche di Julius Randle, il migliore dei suoi con 28 punti ma solo 8 siglati fra terzo e quarto periodo mentre Anthony Edwards, che viaggiava a 26.5 punti di media in questi play-off, è stato tenuto a 18 punti con 5/13 al tiro. Minnesota non ha trovato antidoti alla strategia difensiva dei Thunder, che hanno intasato il pitturato costringendo i rivali a cercare con insistenza la soluzione da fuori, contando anche su una certa “ruggine” fra i Wolves che dopo aver eliminato Golden State sono stati fermi una settimana.

“Per come abbiamo giocato difensivamente nel primo tempo, andare al riposo sotto solo di 4 è stato come una vittoria”, ha ammesso candidamente coach Daigneault.E’ solo gara 1, hanno vinto in casa e hanno giocato bene, complimenti a loro. Ma fra due giorni c’è un’altra partita”, avverte il collega Chris Finch.

Appuntamento dunque per il secondo atto, sempre a Oklahoma City, nella notte italiana fra giovedì e venerdì mentre fra poche ore si accenderanno le luci del Madison Square Garden per la prima sfida fra New York Knicks e Indiana Pacers che mette in palio il titolo della Eastern Conference e l’altro pass per le Finals.

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Morto a 87 anni Nino Benvenuti, fu oro olimpico nel pugilato a Roma 1960

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ROMA (ITALPRESS) – Lutto nel mondo della boxe. E’ morto a Roma, all’età di 87 anni, Nino Benvenuti, icona del pugilato italiano e mondiale. Lo apprende l’Italpress.

Nato a Isola d’Istria il 26 aprile 1938, Benvenuti è stato campione olimpico dei pesi welter nei Giochi Olimpici di Roma 1960, campione mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, campione europeo dei pesi medi tra il 1965 e il 1967, campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970. Nel 1968 ha vinto il prestigioso premio di Fighter of the year e nel 1992 è stato inserito nella International Boxing Hall of Fame, primo italiano a ricevere entrambi i riconoscimenti.

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Klopp-Roma, l’agente smentisce “Una totale assurdità”

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BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Una totale assurdità. Sta diventando noioso dover commentare continuamente queste voci”. Lo ha detto alla Bild l’agente di Jurgen Klopp, Marc Kosicke smentendo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore su un presunto accordo tra l’ex tecnico del Liverpool e la Roma.

Da gennaio Klopp ricopre l’incarico di “Global Head of Soccer” presso la Red Bull, con il compito di dirigere la rete calcistica dell’azienda, che comprende in totale sei club.

Nel corso della mattinata, prima della smentita dell’entourage, anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò aveva commentato le voci legate al tedesco e alla panchina giallorossa. “Tanta gente me lo chiede, giuro che non so niente. Klopp è un nome che fa sognare. Sinceramente, e magari vengo smentito, mi stupirebbe molto se fosse lui. Non perchè penso che non sia una buona scelta, ma mi sembra, da quello che so, che ha fatto altre scelte di vita e soprattutto professionali”.

“Jurgen è molto soddisfatto del suo nuovo lavoro”, ha detto recentemente infatti Kosicke. Il casting per la panchina della Roma prosegue.

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