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Cronaca

A Roma la cena iftar, occasione per il dialogo tra religioni

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ROMA (ITALPRESS) – A Palazzo Brancaccio, ultima dimora del Patriziato Romano, costruito nel 1880 nel cuore della Città Eterna, si è tenuta la cena iftar, pasto serale della tradizione islamica che interrompe il digiuno durante il mese del Ramadan. La cena è un’importante occasione di dialogo interreligioso, ispirato dai principi della solidarietà umana e della pacifica convivenza tra i popoli. La fraternità e l’amicizia sociale sono le vie indicate anche da Papa Francesco per costruire un mondo migliore, nella sua Enciclica del 2020 “Fratelli tutti”, in cui il Pontefice, ripercorrendo le parole di San Francesco d’Assisi, invitava tutti ad un amore capace di superare le distanze e le barriere geografiche e di andare al di là del luogo del mondo dove si è nati e dove si abita.
L’evento si è tenuto alla presenza del Monsignor Vincenzo Paglia, Arcivescovo di Roma, di Nader Akkad, Imam della Moschea di Roma e di Badri Khalfallah, Imam della Moschea di Palermo. A fare gli onori di casa Kamel Ghribi, finanziere e filantropo, presidente di GKSD Investment Holding, vicepresidente del Gruppo San Donato e presidente dell’European Corporate Council on Africa and the Middle East.
Durante l’evento hanno sfilato le creazioni del giovane fashion designer tunisino Ali Karoui, molto amato dalle celebrità, tra cui l’influencer e modella spagnola Georgina Rodriguez, moglie del calciatore Cristiano Ronaldo. Lo scopo è stato quello di far conoscere la cultura della Tunisia, un Paese provato dall’emergenza economica e sanitaria e da tensioni sociali, ma forte di una tradizione millenaria che, come frutto dell’afflusso multietnico delle civiltà che l’hanno attraversata, costituisce, oggi più che mai, un patrimonio da far conoscere e da valorizzare.

– foto ufficio stampa Image Building –
(ITALPRESS).

Cronaca

Roma, manomettevano sportelli bancomat per rubare denaro, arrestati tre rumeni

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Gruppo di Frascati, su delega dei magistrati della Procura della Repubblica di Roma, del dipartimento “Criminalità diffusa e grave”, hanno arrestato 3 uomini, di nazionalità romena, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di accesso abusivo ai sistemi informatici e furto aggravato o tentato, compiuti presso vari sportelli bancomat, nella Capitale e su tutto il territorio nazionale con la tecnica conosciuta con gli pseudonimi di “Jackpotting” o “Cashout”.

E’ una tecnica, abbastanza nuova in Italia, usata da cyber criminali negli Stati Uniti e in vari paesi europei: dopo aver manomesso fisicamente lo sportello bancomat, viene introdotto un malware o un dispositivo che impartisce comandi al software dell’istituto di credito, inducendo la macchina ad erogare banconote. Perchè ciò avvenga è necessaria la presenza di persone sul posto che operano i collegamenti fisici e di complici collegati da remoto che operano il collegamento informatico tra il sistema operativo dell’ATM e il malware inoculato, obbligando il macchinario ad erogare denaro.

IL VIDEO

foto: ufficio stampa Carabinieri

(ITALPRESS).

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Cronaca

Farnesina, contattati i 5 alpinisti di Como in Nepal, stanno bene

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consolato Generale a Calcutta rischierato in Nepal ha ricevuto conferma che l’agenzia di Milano e l’agenzia nepalese sono riuscite a comunicare con il gruppo dei cinque escursionisti della provincia di Como con cui da giorni non si avevano contatti. Lo comunica la Farnesina, sottolineando che “i connazionali hanno riferito di stare bene e che proseguiranno il loro programma, con rientro a Kathmandu in data 8 novembre”.

– foto www.pexels.com –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Sequestrati all’aeroporto di Torino 8,6 kg di cocaina, arrestato peruviano

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TORINO (ITALPRESS) – Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, hanno intercettato l‘Aeroporto “Sandro Pertini” un uomo di origine peruviana in arrivo da Lima (Perù), via Parigi.

Insospettiti dalle risposte evasive e contraddittorie fornite dal viaggiatore, relativamente al motivo del viaggio e alle mete del soggiorno in Italia, effettuavano un’accurata ispezione del suo bagaglio da stiva, all’esito della quale venivano individuati complessivamente 8,6 chilogrammi di cocaina, abilmente occultati all’interno di un doppio fondo della valigia e nelle fodere e imbottiture dello zaino, dei borselli e del gilet del passeggero.

La sostanza stupefacente rinvenuta veniva posta sotto sequestro, mentre il corriere veniva tratto in arresto con l’accusa di “traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, punito con la reclusione da 6 a 20 anni e con la multa da 26 mila a 260 mila euro. L’illecita immissione sul mercato della partita di cocaina intercettata avrebbe fruttato oltre un milione di euro.

IL VIDEO DELL’OPERAZIONE

Foto: screenshot video Guardia di Finanza

(ITALPRESS).

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