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De La Fuente “Spagna e Italia simili, opportunità storica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ci giochiamo un titolo in due partite. Ci aspetta una grande partita contro l’Italia e siamo privilegiati, perchè possiamo vincere un trofeo”. Il ct della Spagna, Luis de la Fuente, mette nel mirino gli azzurri di Roberto Mancini alla vigilia della semifinale di Nations League, primo di due step obbligati per mettere in bacheca l’ambita manifestazione. “Giocare contro l’Italia è una festa per noi e bisogna ringraziare quanto fatto dai giocatori e dai precedenti allenatori – spiega il 62enne tecnico della Roja, che dopo il Mondiale ha preso il posto di Luis Enrique – Sono molto positivo, la squadra sta facendo passi in avanti, a poco a poco. Di sicuro, saremo all’altezza del compito. Prima di ogni partita penso sempre che per me sia l’ultima e domani affronteremo così anche questa gara”. La pressione e la vittoria, per il ct delle ‘Furie Rosse, debbono appartenere al bagaglio della sua nazionale: “Non puoi pretendere di pretendere. C’è il potenziale per vincere qualsiasi titolo, ma devi rispettare i tuoi rivali. L’Italia è una squadra molto simile a noi, vive lo stesso processo di consolidamento di un’idea. Sono sicuro però che possiamo fare qualcosa di molto importante. Questa è un’opportunità storica, so cosa ho tra le mani”. La Spagna può vantare due campioni d’Europa con il Manchester City come Rodri e Laporte: “Sono due grandi professionisti, hanno lavorato separatamente e poi con il resto del gruppo. E’ impossibile che abbiano più motivazione di loro, ho fiducia assoluta in loro”. De la Fuente, che non si sbilancia troppo in chiave formazione, dà però una precisa indicazione tattica: “Giocheremo sempre con un centravanti, con profili diversi, ma con un nove. Crediamo che Dani Olmo possa dare un grande contributo ed è per questo che è con noi”.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Baldini “La generazione di oggi non sa cosa vuol dire indossare la maglia azzurra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se l’Italia ha perso 3-0 contro la Norvegia non è il problema se c’è Spalletti, c’è Conte, c’è Lippi, c’è Capello. Il problema è che creano una generazione di persone che non sanno più nemmeno che cos’è la bandiera italiana, che cosa vuol dire indossare la maglia azzurra”. Così il tecnico del Pescara Silvio Baldini, ai microfroni di Rai Sport, al termine della finale dei playoff di serie C conclusa con la vittoria ai rigori degli abruzzesi. “La nazionale, quella vera, per me era quella dell’ottantadue. Quella che ha vinto con Scirea, con Tardelli, con Conti, con Graziani, con Rossi, quelli lì sono stati eroi. Zoff, Collovati, tutti questi giocatori. Quello era il calcio, quelle erano persone che per il loro allenatore hanno vestito la maglia azzurra. E quindi se i nostri dirigenti non capiscono queste cose andranno sempre avanti lestofanti”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Record mondiale nei 400 Stile Libero della canadese Summer McIntosh

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ROMA (ITALPRESS) – Record mondiale di Summer McIntosh nei 400 metri stile libero. A un mese dai Mondiali di Singapore la nuotatrice canadese, in occasione dei trials canadesi di Victoria, ha fermato il cronometro a 3’54″18, migliorando di 1″20 il precedente primato (3’55″38) che era stato ottenuto dall’australiana Ariarne Titmus nel 2023.

– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gravina “La Norvegia è più forte di noi, ma perdere in questo modo non lo accetto”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo riconoscere che la Norvegia ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni. Credo che sia una delle Nazionali più forti in assoluto, ma non solo sotto il profilo tecnico, fisico e atletico, ma rappresenta anche qualità con campioni straordinari. In questo momento sono più forti di noi. Si può anche perdere, il problema è capire come si perde. Credo che un approccio diverso, che solleticava quel fuoco dentro al quale fa riferimento Buffon, poteva e doveva dare un epilogo diverso. Perdere in questo modo non lo accetto. Spero che l’importanza della partita fosse percepita, se così non fosse ci sarebbe da fare un’analisi ancora più profonda”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nel corso del Festival della Serie A a Parma, commenta la sconfitta dell‘Italia contro la Norvegia nella prima partita delle qualificazioni mondiali.

“È un obiettivo che dobbiamo comunque centrare. Oggi si cercano alibi, momenti di comfort zone per cercare di proiettarsi nel proprio miglior equilibrio di prospettiva futura come singolo, non come appartenenza a una straordinaria forza sociale rappresentata da un colore che indossi e che hai il dovere di onorare”, ha aggiunto.

Italia fuori dal Mondiale per la terza volta consecutiva? Non ci voglio pensare, accantono questa idea, mi fa stare male. Credo in questa squadra, in questo progetto che va avanti da sei anni. Abbiamo investito tantissime energie, sento tante critiche. Ma provate a vedere i risultati giovanili, sono risultati storici. È assurdo non valorizzare degli aspetti fondamentali di una rivoluzione progettuale partita sei anni fa – aggiunge -. L’Italia non poteva vivere di rendita dopo l’addio di grandissimi campioni. La storia si costruisce, non si tramanda in termini di eredità di branding. La Nazionale di riferimento dei giovani talenti è l’Under 17, la vedremo tra qualche anno. Avrei dovuto accelerare questo processo, abbiamo sbagliato i tempi? Accelereremo sulla valorizzazione dei giovani, sulla fusione di tre macroaree (settore giovanile, settore tecnico e Club Italia) che oggi non dialogano tra loro”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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