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Cronaca

Sanità e innovazione, a Roma la 6^ edizione del “Lean HealthCare Award”

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ROMA (ITALPRESS) – Assicurare il rapido accesso alle terapie in modo sostenibile ed efficace per la società, tenendo conto della continua evoluzione del contesto sanitario. E’ l’obiettivo di Bayer, ribadito nel corso della sesta edizione del Lean Healthcare Award 2023, il premio delle eccellenze sanitarie pubbliche e private italiane di cui l’azienda farmaceutica è stata ancora una volta main sponsor. “Bayer sostiene il “Lean HealthCare Award” fin dalla prima ora perchè crediamo nell’importanza di rispondere in maniera concreta ai problemi di salute generando valore per tutti: pazienti, operatori sanitari e processi organizzativi in sanità, eliminando sprechi e inefficienze”, ha detto Danilo De Spirito, Market & Innovation Access Head di Bayer.
La sesta edizione del premio, vinta dall’Asl Romagna, ha visto concorrere 222 progetti, presentati da 92 aziende socio-sanitarie pubbliche e private che hanno contribuito attivamente a rafforzare il sistema sanitario, e più in generale, a rimodellare e innovare i processi nel mondo dell’Healthcare.
Grande successo per la manifestazione – con 23 aziende e 31 progetti arrivati nella fase finale – ormai diventata un vero e proprio punto di riferimento per le aziende del settore in cui è possibile confrontarsi per capire come e dove migliorare i servizi per i cittadini.
Nella serata di gala che si è svolta al Palazzo delle Esposizioni di Roma, sono stati assegnati altri premi. Nella categoria “Progetto con maggiori risultati” il primo premio è andato all’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo per l’ottimizzazione del percorso del paziente maculopatico, che ha proposto nuovo modello di riorganizzazione del percorso pre-operatorio e di riduzione di liste d’attesa con un focus sulla riabilitazione specialistica. Ed è sul concetto di innovazione nel mondo sanitario che Bayer punta anche con la sua nuova struttura, da poco guidata da De Spirito. “Crediamo fortemente nell’innovazione, sia come approccio di Bayer per soddisfare i bisogni dei nostri interlocutori, sia come base per creare le condizioni ottimali per l’accesso alle nostre promettenti terapie del futuro”.
Con la sesta edizione del Lean Healthcare Award è arrivata una nuova spinta all’innovazione e alla creatività. Ampi e qualificati i progetti giunti in finale. Dalla realizzazione di una piattaforma per il monitoraggio delle infezioni correlate all’assistenza, fino a un progetto per ridurre l’attesa della chirurgia oncologica. E ancora l’efficientamento del percorso di presa in carico del paziente affetto da malattia rara, la trasformazione da casa della salute in casa della comunità e i nuovi modelli organizzativi dell’assistenza di prossimità per le aree interne.

– foto ufficio stampa Bayer –
(ITALPRESS).

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FARMACIA 2.0 – COMUNICHIAMO – 24 FEBBRAIO 2025 – A CURA DELLA FARMACIA DE PAOLI DI LUNGAVILLA

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Italia-Emirati Arabi, Mattarella “Amicizia e collaborazione crescente”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ la prima visita di Stato di un presidente degli Emirati Arabi Uniti in Italia e le sono grato per effettuarla, anche come segno dell’amicizia che intercorre tra Emirati Arabi Uniti e Italia e della volontà di intensificare la collaborazione in tanti aspetti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro col presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed Bin Zayed al Nahyan, al Quirinale. “E’ un piacere rinnovare il benvenuto a lei e alla delegazione che l’accompagna, la sua presenza a Roma è un onore per la Repubblica Italiana ed è per me un motivo di grande gioia averla al Quirinale ancora questa mattina. La ringrazio per il nostro scambio di opinioni ieri sera durante il pranzo e per quello che abbiamo appena avuto. Lei incontrerà tra poco la presidente del Consiglio e sarà un’occasione di approfondimento ulteriore del significato di questa sua vista, di cui la ringrazio”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Influenza, medici di famiglia “No alle cure fai da te”

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ROMA (ITALPRESS) – Il picco è superato, ma l’incidenza del tasso di influenza resta elevata, con i bambini che sono i più colpiti. In questa situazione, spesso, vi è il rischio di ricorrere a farmaci noti ma non sempre appropriati. Per questo i medici di famiglia della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie intervengono per sottolineare i rischi e gli usi appropriati tra paracetamolo, antinfiammatori, antibiotici. Ogni farmaco deve essere assunto per uno scopo specifico, visto che la somministrazione di ciascuno di questi può non sortire l’effetto desiderato e generare effetti collaterali. L’influenza di quest’anno è stata spesso percepita come più aggressiva rispetto alle stagioni precedenti, con sintomi più intensi, una durata prolungata e un maggior rischio di complicanze. Diversi fattori possono aver contribuito: la possibilità di una variante più contagiosa del virus circolante; la minore immunità della popolazione dopo le misure di protezione per il Covid; le co-infezioni con altri virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale o il rinovirus; le condizioni individuali come età e comorbosità. Tra i sintomi più comuni vi sono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, tosse secca e persistente.
Per affrontare l’influenza e i suoi sintomi vi è spesso confusione in riferimento ad antibiotici, antiinfiammatori, paracetamolo. La terapia deve essere focalizzata ad alleviare i sintomi che inficiano la qualità di vita del paziente, sintomi che peraltro possono avere un impatto variabile per la diversa tollerabilità individuale. La febbre, per esempio, è una reazione dell’organismo contro i virus, quindi, se è ben sopportata, non richiede obbligatoriamente l’assunzione di farmaci.
“Gli antinfiammatori contrastano le difese naturali dell’organismo prodotte nei confronti dei patogeni – spiega Alessandro Rossi, Presidente SIMG – Interrompono la risposta dell’organismo e non rispondono all’infezione. Questi farmaci comportano diversi rischi: prolungamento della malattia; aumento del rischio di complicanze come polmoniti; disturbi gastrointestinali; nei soggetti anziani, ripercussioni sulla funzionalità renale e sull’apparato cardiocircolatorio, provocando rialzi della pressione. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati (ma non nei primi giorni) per alleviare i sintomi qualora questi siano sostenuti da una chiara natura infiammatoria, ma devono essere usati con cautela, soprattutto in pazienti con problemi gastrointestinali o cardiovascolari; in ogni caso, prima di assumerli è sempre consigliabile consultare il medico prima del loro uso”.
“Il paracetamolo è il farmaco di maggiore affidabilità per ridurre la febbre e alleviare dolori associati alle sindromi virali come mal di testa o dolori muscolari: non interviene sul meccanismo di infiammazione, ma agisce solamente con scopo analgesico, ha un effetto peculiare sulla febbre ed è un farmaco sicuro, tanto che si raccomanda sia agli anziani che ai bambini, fino anche alle donne gravide”.
“Relativamente alla prescrizione degli antibiotici, la SIMG ha sensibilizzato i medici di famiglia a una somministrazione prudente e secondo reale necessità – evidenzia Alessandro Rossi – Gli antibiotici, infatti, non devono assolutamente essere presi in considerazione in caso di infezione virale. Devono essere assunti solo in caso di infezione batterica, previa prescrizione medica e per la durata indicata: il rischio, oltre a quello di effetti collaterali, è quello che i batteri sviluppino resistenza agli antibiotici, vanificandone l’impiego e alimentando un fenomeno che già è preoccupante a livello globale”. “Il medico di medicina generale può essere consultato in qualsiasi momento – aggiunge Alessandro Rossi – Certamente il suo coinvolgimento è necessario se la durata dei sintomi supera i 3-4 giorni, se vi è febbre persistente e resistente ai farmaci, se, soprattutto in soggetti fragili, compaiono sintomi nuovi come una dispnea, un dolore al petto o, nelle persone molto anziane, insorgenza di confusione mentale. In ogni caso, una consultazione anche solo telefonica rende il cittadino più sicuro e rende più agevole la gestione di sindromi virali di questo tipo. Il medico di famiglia, infatti, è quello che conosce da più tempo la storia personale del paziente, la sua situazione familiare e mantiene con lui un rapporto fiduciario e protratto nel tempo”.
-foto ufficio stampa Studio Diessecom –
(ITALPRESS).

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