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Economia

Trasporti, Verzari “Contratti, appalti e sicurezza temi da affrontare”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il mondo dei taxi è molto sfruttato dalla politica e questo non è un bene”. Lo ha detto Marco Verzari, segretario generale della Uiltrasporti, in un’intervista all’Italpress. “Noi rileviamo correttamente il fatto che vadano aumentate le licenze in molte realtà”, ha aggiunto Verzari sottolineando che il “governo ha seguito il processo in varie fasi ma deve completare un aspetto normativo fondamentale. Mancano tre decreti importanti: un registro delle licenze, il foglio per gli Ncc e soprattutto la regolamentazione delle piattaforme. Siamo sempre in prossima uscita e non escono mai. Questo – ha spiegato – genera una situazione inaccettabile per cui andrebbe completato quel processo, andrebbe aperto il mercato e andrebbero garantire le licenze per poter fare meglio e dare in qualche modo più risposte all’utenza”.
La situazione è abbastanza critica anche per il trasporto pubblico locale. “Dovrebbero essere tutti un pò coerenti. Stiamo affrontando – ha continuato – le grandi transizioni, quella energetica e quella ambientale e il trasporto pubblico locale in questo contesto sarebbe fondamentale in molte città. In realtà abbiamo una situazione in cui gli investimenti vengono tagliati, abbiamo un problema di carenza di autisti, perchè vengono malpagati e anche malmenati in molte realtà, e abbiamo anche un problema di ricambio del parco mezzi. Poi servirebbe pure una migliore gestione del traffico nelle città”.
Anche per i trasporti c’è la questione degli appalti. “Gli appalti in generale, non solo nel mondo dei trasporti – ha affermato -, rappresentano un metodo utilizzato sempre di più nel Paese. In dieci anni i committenti pubblici mettono a disposizione oltre 300 miliardi, il valore degli appalti si è decuplicato e quindi anche il loro utilizzo. Lì dentro si annidano le peggiori situazioni di lavoro nero e malpagato, lavoratori poveri e lavoratori fantasma”, ha aggiunto.
Per Verzari “nonostante le regole siano migliorate, il codice degli appalti sia migliorato in molti aspetti” restano comunque alcuni problemi. “E’ una cosa inaccettabile che dovrebbe in qualche modo essere adeguata”, ha evidenziato. “Per esempio l’uso del subappalto dovrebbe essere un aspetto prettamente organizzativo e invece diventa spesso un metodo per abbattere il costo del lavoro e i costi sulla sicurezza”, ha aggiunto, parlando di “un sentimento d’indignazione del Paese” di fronte alle morti sul lavoro. Per il segretario della Uiltrasporti “non c’è visione per la soluzione. In molti casi non si tratta di errori, ma di reali omicidi: dove non è curata la sicurezza del lavoro è di fatto un omicidio volontario perchè è una scelta di qualcuno che non dà le condizioni di sicurezza”, ha detto. Verzari è stato eletto segretario della Uiltrasporti da pochi giorni. Le linee di indirizzo del suo mandato “nella realtà dei trasporti e dei servizi sono tantissime. Ho avuto un’eredità importante – ha spiegato – di un sindacato che è in grande salute però i problemi sono enormi. Abbiamo problemi nei contratti da rinnovare, nelle infrastrutture che sono carenti nel Paese e nel fatto che la mobilità delle persone e delle merci ha un ruolo fondamentale per un Paese sia per la crescita economica, sia per una migliore distribuzione del reddito e per una migliore democrazia”.
(ITALPRESS).
– Foto: Italpress –

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Il capitano del Monza Matteo Pessina investe in Mkers

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ROMA (ITALPRESS) – Matteo Pessina, capitano dell’AC Monza, diventa il primo investitore a partecipare al nuovo round di investimento da 1,5 milioni di euro aperto da Mkers S.p.A., leader italiano negli esports. Il round, che valorizza Mkers a 15 milioni di euro post-money, rappresenta un passo significativo per la crescita della società e per rafforzarne la presenza internazionale.
“Il 2024 è stato un anno di sfide e successi che ci spingono a guardare avanti con fiducia – ha dichiarato Luca Beccaceci, CEO di Mkers -. L’ingresso di Matteo Pessina è un segnale di grande fiducia nel nostro progetto e ci consente di accelerare ulteriormente. Con i fondi raccolti, Mkers punta a rafforzare il proprio posizionamento internazionale nei mercati emergenti degli esports, inclusi quelli del Medio Oriente e dell’Arabia Saudita, dove sono previsti grandi investimenti nel settore, consolidando così il nostro ruolo di leader e ampliando ulteriormente la nostra offerta”.
Anche Matteo Pessina ha espresso il proprio entusiasmo per l’iniziativa: “Sostenere Mkers significa investire nel futuro dello sport e del gaming competitivo. Sono felice di essere parte di questo progetto, che rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo dell’intrattenimento digitale in Italia e nel mondo”.
Nel 2023, Mkers ha registrato un valore complessivo della produzione di 1,74 milioni di euro e ha mantenuto una gestione oculata dei costi, riducendo le spese per materie prime e consumi di oltre il 60%, ottimizzando i costi del personale e investendo in modo strategico in capex. Il bilancio chiude con un utile netto più che raddoppiato rispetto all’esercizio precedente e un EBITDA pari al 15,8% del valore della produzione. Questi risultati derivano da una strategia di sviluppo diversificata, riducendo la dipendenza dai ricavi legati ai montepremi, che rappresentano ora meno del 10% del fatturato complessivo. Questo approccio, più stabile e sostenibile, consente a Mkers di espandere nuovi progetti formativi e infrastrutturali e di consolidare la sua posizione nel settore.
“Il patrimonio netto di Mkers, pari a 1,15 milioni di euro, è una base solida per la prossima fase di espansione prevista con il nuovo round di investimento, che rafforza la capacità dell’azienda di gestire il debito e facilita l’accesso al credito”, si legge in una nota.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Festival Economia, al centro della 20^ edizione “L’Europa al bivio”

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MILANO (ITALPRESS) – E’ “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio” il titolo individuato dall’Advisory Board per la 20^ edizione del Festival dell’Economia di Trento, in programma dal 22 al 25 maggio 2025, organizzata per il quarto anno consecutivo dal Gruppo 24 ORE e Trentino Marketing per conto della Provincia Autonoma di Trento e con la collaborazione del Comune e dell’Università di Trento.
Un titolo che riflette i grandi cambiamenti che l’esito delle elezioni negli Stati Uniti produrrà sullo scacchiere internazionale, a partire dagli equilibri geopolitici e macroeconomici globali. Sono numerosi i rischi e le scelte che ci troveremo ad affrontare e che impatteranno sull’Europa: temi cruciali che il Festival dell’Economia di Trento affronterà con il contributo delle menti più brillanti del mondo economico, accademico e politico a livello nazionale e internazionale il maggio prossimo in una edizione speciale che festeggerà i 20 anni della manifestazione.
“Le elezioni americane hanno rappresentato una svolta storica, aprendo a scenari di grandi cambiamenti: il ritorno del potere degli Stati, la globalizzazione che difficilmente si riaffermerà, lo sviluppo del commercio internazionale che si contrae, stretto dalla polarizzazione sempre più forte tra Stati Uniti e Cina – spiega il presidente dell’Advisory Board e del Comitato Scientifico del Festival dell’Economia di Trento Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore -. L’Europa, tra economie poco brillanti e mancanza di leadership, è sempre di più un vaso di coccio tra due vasi di ferro. Il suo futuro è legato a scelte che dovranno essere fatte e che non sono scontate. Su questi scenari incombe poi la variabile intelligenza artificiale che, oltre a cambiare il mondo come lo conosciamo, pone l’attenzione sulla grande quantità di energia che richiede e su dove trovarla. Grandi cambiamenti e incognite su rischi e scelte da fare perchè condizioneranno la direzione verso cui andrà il mondo”.
Con il nuovo titolo il Festival dell’Economia di Trento prosegue nell’impegno rivolto ad analizzare le sfide dettate da uno scenario mondiale caratterizzato da elevata complessità e incertezza proponendo soluzioni e chiavi di lettura. Nel 2022, infatti, il tema “Dopo la pandemia, tra ordine e disordine” mirava ad approfondire i profondi effetti sociali, economici e politici della pandemia, mentre l’edizione 2023 intitolata “Il futuro del futuro. Le sfide di un mondo nuovo” si è impegnata a delineare l’impatto che le grandi trasformazioni tecnologiche e socio-economiche avranno sull’umanità. Nel 2024 con “Quo vadis? I dilemmi del nostro tempo” il Festival ha analizzato le grandi questioni che il nostro tempo ci pone, dall’acuirsi dei conflitti nel mondo al crescere di inflazione e debito pubblico, dal cambiamento climatico all’inverno demografico.
Il titolo dell’edizione 2025 del Festival è stato scelto dall’Advisory Board del Festival dell’Economia di Trento composto da Elena Beccalli, Marco Fortis, Paolo Magri, Emma Marcegaglia, Giulio Sapelli, Giulio Tremonti e Fabio Tamburini (presidente).
Confermato il Comitato scientifico composto dalla professoressa Ericka Costa, associata di Economia aziendale del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, dal professore Luigi Bonatti, ordinario di Politica economica all’Università di Trento, dalla storica dell’economia Adriana Castagnoli, già docente di Storia contemporanea all’Università di Torino.

– Foto ufficio stampa Gruppo 24 Ore –

(ITALPRESS).

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Enel, nel nuovo piano strategico investimenti in crescita

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MILANO (ITALPRESS) – Enel presenta il piano strategico di Gruppo 2025-2027, confermando il proprio focus su tre pilastri: redditività, flessibilità e resilienza, per creare valore attraverso una selettiva allocazione del capitale che ottimizzi il profilo di rischio/rendimento, mantenendo al contempo un approccio flessibile. Efficienza ed efficacia, con una continua ottimizzazione di processi, attività e portafoglio di offerte, rafforzando la generazione di cassa e sviluppando soluzioni innovative per incrementare il valore degli asset esistenti. Sostenibilità finanziaria e ambientale, per mantenere una struttura solida, assicurare la flessibilità necessaria alla crescita e affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Tra il 2025 e il 2027 il Gruppo ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 43 miliardi, in aumento rispetto al precedente piano strategico. Le principali aree d’investimento saranno l’Europa, con circa il 75% degli investimenti totali lordi; l’America Latina e il Nord America, con circa il 25% degli investimenti totali lordi. Gli investimenti lordi nelle reti si prevedono pari a circa 26 miliardi, in crescita del 40%. Si prevede che le reti contribuiranno per circa il 40% all’Ebitda ordinario di Gruppo nel 2027. Nelle rinnovabili Enel prevede di investire circa 12 miliardi e la produzione totale di energia rinnovabile del Gruppo aumenterà di oltre il 15% nel periodo del piano su tutte le geografie, principalmente in Europa e negli Stati Uniti. Enel prevede che l’Ebitda ordinario di Gruppo cumulato nel periodo di piano supererà i 70 miliardi. Si prevede che il costo complessivo dell’indebitamento lordo diminuirà fino al 3,9% nel 2027. Nel piano strategico Enel prevede che l’Ebitda ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi nel 2027, con un Cagr di circa il 7% rispetto ai 17,3 miliardi. Si prevede che l’utile netto ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi nel 2027, con un Cagr di circa l’11% rispetto ai 4,3 miliardi del 2022.
E’ stata rivista al rialzo la politica dei dividendi con un nuovo DPS fisso minimo annuo pari a 0,46 euro e un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario del Gruppo. Rispetto alla precedente politica dei dividendi, è stato inoltre rimosso il vincolo del raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.
“Le azioni manageriali realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo: possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder”, ha detto Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, commentando il Piano strategico 2025/2027 del Gruppo. “Tra il 2025 e il 2027, ci concentreremo sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica – ha aggiunto -. Continueremo inoltre a migliorare l’efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business. Questa strategia ci permette di rivedere al rialzo la politica dei dividendi nel periodo di Piano, con un dividendo fisso minimo di 0,46 euro per azione, in crescita rispetto a 0,43 euro del Piano precedente e con un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’Utile netto ordinario”, ha concluso Cattaneo.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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