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Argentina e Brasile ko nelle qualificazioni per i Mondiali

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ROMA (ITALPRESS) – Nella notte italiana Argentina e Brasile hanno perso le rispettive gare di qualificazione per i Mondiali di calcio. All’Estadio Metropolitano Roberto Melendez di Barranquilla, l’Albiceleste ha ceduto per 2-1, di fronte alla Colombia. Nell’Argentina titolari l’interista Lautaro Martinez, il romanista Paredes e soprattutto lo juventino Nico Gonzalez, che ha dunque recuperato dal recente infortunio. In campo solo negli ultimi 5 minuti l’altro giallorosso, ovvero Dybala. A segno per i Cafeteros a metà del primo tempo Yerson Mosquera. Proprio di Nico Gonzalez, al 3′ della ripresa, il colpo del momentaneo pareggio. Al 60′, poi, la rete del decisivo 2-1, firmata su rigore da James Rodriguez. Per l’Argentina è la seconda sconfitta in queste qualificazioni, in otto gare giocate.
Più pesante il ko del Brasile. I verdeoro hanno perso già in quattro occasioni (su otto match disputati). All’Estadio Defensores del Chaco di Asuncion, lo juventino Danilo e compagni si sono arresi per 1-0 di fronte al Paraguay. A decidere la gara il gol di Diego Gomez, giunto al 20′.
Nelle altre sfide della notte, pareggio a reti inviolate fra Venezuela e Uruguay all’Estadio Monumental de Maturin, successo esterno della Bolivia, 2-1 sul Cile, e vittoria interna dell’Ecuador, 1-0 sul Perù. A Santiago del Cile, all’Estadio Nacional Julio Martinez Pradanos, ospiti avanti con la rete di Algaranaz, seguita dal momentaneo pareggio dell’ex Napoli Edu Vargas e dal definitivo 1-2 di Miguelito. All’Estadio Rodrigo Paz Delgado di Quito, infine, l’affermazione dell’Ecuador è arrivata grazie al gol firmato da Enner Valencia.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Impresa Cleveland contro San Antonio, infortunio al ginocchio per Jokic

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ROMA (ITALPRESS) – I Cleveland Cavaliers battono un colpo: nella notte Nba, arriva una bella vittoria esterna sul campo di una delle squadre più in forma del momento, i San Antonio Spurs. Decisiva la rimonta nel secondo tempo, e in particolare nell’ultimo quarto, dominato grazie a un parziale di 23-37; 101-113, invece, il risultato finale. Jarrett Allen è un fattore decisivo con 27 punti e 10 rimbalzi, mentre agli Spurs, che incappano nel secondo ko di fila, non basta un Victor Wembanyama da 26 punti e 14 rimbalzi.

Ma tra le notizie più importanti, e potenzialmente decisive per il resto della stagione, c’è sicuramente l’infortunio al ginocchio di Nikola Jokic nella partita persa da Denver contro Miami per 147-123. In un contatto fortuito con Spencer Jones poco prima dell’intervallo, il ginocchio sinistro della stella serba sembra andare leggermente in iperestensione: l’entità dell’infortunio non è ancora nota, ma Jokic non è più rientrato in campo. E gli Heat ne hanno approfittato alla grande dominando in lungo e in largo con 25 punti di Norman Powell ma anche i 22 e i 20 di, rispettivamente, Nikola Jovic e Jaime Jaquez Jr dalla panchina. Poco spazio per Simone Fontecchio: appena 3 minuti in campo, sufficienti per mettere a referto tre punti, tutti dalla lunetta, mancando poi il bersaglio dall’arco.

I Milwaukee Bucks vincono la seconda partita consecutiva dal ritorno di Giannis Antetokounmpo (24 punti in 25′ giocati) battendo per 113-123 i Charlotte Hornets; vittorie in trasferta anche per i Phoenix Suns (101-115 contro i Washington Wizards), i Golden State Warrios (107-120 sul campo dei Brooklyn Nets) e i Minnesota Timberwolves (101-136 contro i Chicago Bulls), così come per i New York Knicks, che battono per 125-130 i New Orleans Pelicans, a cui non basta un ritrovato Zion Williamson da 32 punti.

Vincono tra le mura amiche, invece, gli Oklahoma City Thunder, che ritrovano uno Shai Gilgeous-Alexander finalmente convincente (39-6-6) nel 140-129 rifilato agli Atlanta Hawks. I Toronto Raptors la spuntano di misura sugli Orlando Magic (107-106), mentre ai Portland Trail Blazers serve il sorpasso nell’ultimo minuto per battere 125-122 i Dallas Mavericks; infine, vincono in casa anche gli Houston Rockets, che superano 126-119 gli Indiana Pacers con 30 punti di Kevin Durant.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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La Roma risponde presente, Genoa sconfitto 3-1 nella sera del ritorno di De Rossi

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ROMA (ITALPRESS) – La Roma non sbaglia e batte 3-1 il Genoa nel posticipo della 17esima giornata di Serie A. Succede tutto nel primo tempo all’Olimpico, con i giallorossi che dilagano tra il 14′ e il 31′ grazie alle reti di Soulé, Koné e Ferguson. Seconda frazione in gestione per la squadra di Gasperini, che riparte alla grande dopo il ko di Torino contro la Juventus. Del classe 2006 Ekhator (87′) il gol della bandiera dei rossoblù.

Roma che sale in quarta posizione a 33 punti, mentre arriva la terza sconfitta di fila per i ragazzi di De Rossi (dopo Inter e Atalanta), che restano in 17esima piazza a quota 14. Nella prossima giornata i giallorossi voleranno a Bergamo per affrontare l’Atalanta (3 gennaio ore 20.45), mentre il Genoa sarà impegnato a Marassi nel pesante scontro salvezza casalingo con il Pisa (sempre sabato, ma alle 15).

Avvio di personalità della squadra di De Rossi, accolto da un boato e da diversi striscioni alla lettura delle formazioni, abile nello sporcare il fraseggio giallorosso nella metà campo offensiva. Al primo vero squillo arriva il gol della Roma, che si porta in vantaggio con il solito mancino a giro di Soulé (14′). Subita la rete dell’1-0, il Genoa esce dalla partita e finisce per trovarsi sotto 2-0 al 19′ con Koné che conclude una grande azione manovrata dei suoi. Al 31′ Ferguson cala il tris approfittando di un errore in disimpegno di Malinovskyi. Nel finale di frazione Koné sfiora la doppietta colpendo un palo e Sommariva salva su Dybala nel recupero, evitando un passivo ancora più pesante.

Nel secondo tempo la Roma entra in gestione e lascia il pallino del gioco in mano ai rossoblù. Piccolo problema alla caviglia per Soulé, sostituito al 57′ precauzionalmente da Gasperini, che lancia El Shaarawy. Tanti giovani in campo per De Rossi, che getta nella mischia gli Under 21 Ekhator e Fini per Vitinha e Malinovskyi. Al 72′ bel destro al volo di Cristante, fermato in calcio d’angolo da un reattivo Sommariva. Riposo per i big di Gasperini nell’ultimo quarto d’ora: fuori i diffidati Mancini e Cristante e dentro Ghilardi e Pisilli. Nel finale minuti anche per Dovbyk, al rientro in campo dopo oltre un mese di stop, e Rensch. All’87’ il Genoa trova il gol della bandiera: punizione di Martin, sponda aerea di Colombo ed Ekhator, complice la deviazione di Pisilli, batte con un destro al volo l’incolpevole Svilar.

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IL TABELLINO

ROMA (3-4-2-1): Svilar 6; Mancini 6 (30’st Ghilardi 6), Ziolkowski 6.5, Hermoso 6.5; Celik 6, Cristante 6.5 (30’st Pisilli 6), Koné 7, Wesley 6.5 (40’st Rensch sv); Soulé 7.5 (12’st El Shaarawy 6.5), Dybala 6.5; Ferguson 6.5 (40’st Dovbyk sv). In panchina: Vasquez, Gollini, Angelino, Tsimikas, Romano, Mirra. Allenatore: Gasperini 6.5.

GENOA (3-5-2): Sommariva 6; Otoa 5, Ostigard 5.5 (13’st Marcandalli 6), Vasquez 5.5; Norton-Cuffy 5.5, Malinovskyi 5 (14’st Fini 6), Frendrup 6 (34’st Masini sv), Ellertsson 6, Martin 5.5; Vitinha 6 (27’st Ekhator 6.5), Ekuban 5 (14’st Colombo 5.5). In panchina: Mihelsons, Lysionok, Thorsby, Stanciu, Sabelli, Carboni, Martinez, Venturino. Allenatore: De Rossi 5.5.

ARBITRO: Di Bello di Brindisi 6.
RETI: 14’pt Soulé, 19’pt Koné, 31’pt Ferguson, 42’st Ekhator.
NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni.
Ammoniti: Frendrup.
Angoli: 6-1.
Recupero: 1′; 4′.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Canottaggio, morto Davide Tizzano: era il presidente della Fic e vincitore di due ori olimpici

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ROMA (ITALPRESS) – Il mondo dello sport italiano piange Davide Tizzano. Canottaggio in lutto per la scomparsa a 57 anni dell’attuale presidente della FIC, originario di Napoli dove si è spento nel pomeriggio dopo una brutta malattia, e due volte campione olimpico (oro nel quattro di coppia a Seul 1988 e nel due di coppia ad Atlanta 1996).

Tizzano era stato eletto alla guida della Federcanottaggio poco più di un anno fa, il 24 novembre 2024, quando riuscì ad avere la meglio sul presidente uscente e in carica dal 2012, Giuseppe Abbagnale. Era stato per l’ex canottiere la chiusura di un cerchio, dopo una carriera iniziata nella sua Napoli e poi proseguita giovanissimo nel centro federale di Piediluco. Le prime gioie arrivano ai Mondiali juniores (argento in singolo a Brandeburgo e oro l’anno dopo a Radice), poi fra i “grandi” conquista l’argento iridato col quattro di coppia a Bled nel 1989, un anno dopo la gioia olimpica condivisa con Piero Poli, Gianluca Farina e Agostino Abbagnale. Ad Atlanta, nel ’96, l’altro oro a cinque cerchi, stavolta in doppio col solo Agostino Abbagnale, una gara resa indimenticabile anche dalla telecronaca di Giampiero Galeazzi e dopo uno sforzo da parte di Tizzano che richiese l’intervento dei medici.

Non solo canottaggio però: fra le due medaglie olimpiche anche un passaggio nella vela, con un ruolo nel Moro di Venezia che vinse la Louis Vuitton Cup e la successiva esperienza con Mascalzone Latino. Appeso il remo al chiodo, per Tizzano inizia una nuova vita dirigenziale in Federazione, accompagnando la delegazione italiana ad Atene nel 2004, oltre a guidare il comitato regionale della FIC in Campania dal 2001 al 2012. Capomissione del canottaggio azzurro a Rio nel 2016, entra nel comitato internazionale dei Giochi del Mediterrano: sarà lui a supervisionare la marcia di avvicinamento verso l’edizione in programma il prossimo anno a Taranto.

Poi, come detto, a novembre dell’anno scorso la sua elezione a numero uno della Federazione dove si era già tolto le prime soddisfazioni, dall’Europeo 2026 portato a Varese alla medaglia paralimpica di Parigi restituita a Perini, passando per la nomina di Antonio Colamonici, grande artefice dei successi rumeni degli ultimi anni, come dt della Nazionale in vista di Los Angeles. Giochi ai quali Tizzano non potrà assistere. “La sua luce non si spegnerà mai e guiderà per sempre i suoi figli Rosanna, Vittoria, Giuseppe Leone e sua moglie Roberta”, il cordoglio della Federazione.

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“Perdiamo un grande campione e un dirigente sportivo di primo livello”, lo ricorda il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, mentre il sindaco partenopeo Gaetano Manfredi, annuncia che gli verrà dedicata domani la presentazione di Napoli Capitale Europea dello Sport al Maschio Angioino: “Non perdiamo solo un immenso campione, ma un uomo che ha saputo incarnare i valori più nobili dello sport: il sacrificio, la lealtà e la capacità di superare ogni limite. Davide è stato un punto di riferimento per intere generazioni di atleti e un orgoglio per tutti i napoletani”. Sempre domani, alle 17, nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio di Napoli, i funerali. 

-Foto ufficio stampa Federcanottaggio-
(ITALPRESS).

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