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Calhanoglu su rigore, a San Siro Inter-Arsenal 1-0

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MILANO (ITALPRESS) – Estremamente sofferta, ma per questo ancor più bella oltre che importante. Nella quarta giornata di Champions League, l’Inter supera l’Arsenal per 1-0, dopo una partita combattuta e dagli alti valori agonistici. A San Siro la rete decisiva porta la firma di Calhanoglu, a segno su rigore nel recupero del primo tempo. Al termine di un match particolarmente tattico, i nerazzurri resistono all’arrembaggio finale degli inglesi, grazie ad una prova monumentale della propria difesa. Da sottolineare anche il consistente turnover in casa Inter: partono dalla panchina, infatti, Thuram, Dimarco, Barella e Bastoni. L’inizio di partita dei nerazzurri è piuttosto incoraggiante e, dopo appena tre giri d’orologio, Dumfries fa tremare la traversa con un potente destro. Qualche secondo più tardi ci prova anche Calhanoglu dalla distanza e il suo tiro finisce di poco a lato. Col passare dei minuti, però, gli inglesi riescono a prendere le giuste contromisure, controllando meglio le fasce nerazzurre e imponendo il proprio giro palla. Per lunghi tratti l’Inter si ritrova così schiacciata nella propria metacampo, anche se in realtà l’Arsenal non produce azioni da gol così clamorose.
Al 28′ Sommer rischia di combinare la frittata, travolgendo Merino pronto alla battuta di testa: nè l’arbitro Kovacs nè il Var puniscono l’uscita irruenta dello svizzero sul cross avversario. Nonostante qualche patema, nel finale di primo tempo l’Inter rimette fuori la testa e, da calcio piazzato, un ingenuo Merino tocca di mano, regalando il rigore ai padroni di casa. Un glaciale Calhanoglu non si fa pregare due volte e dal dischetto timbra l’1-0.
Nella ripresa Arteta inserisce subito Gabriel Jesus per dare maggiore spessore all’attacco dei Gunners. Il pallino del gioco rimane nelle mani dell’Arsenal, mentre l’Inter aspetta per poi ripartire. I nerazzurri soffrono soprattutto sugli sviluppi di calcio d’angolo, dove gli ospiti attuano degli schemi piuttosto insidiosi. Al 75′ ci vuole una chiusura provvidenziale di Bisseck su Havertz nell’area piccola per salvare i pali difesi da Sommer. Il finale per i ragazzi di Inzaghi è di totale sofferenza e caratterizzato da continui cross dalla trequarti, prontamente respinti dall’attenta difesa interista. La pressione asfissiante dei Gunners non produce, però, pericoli così rilevanti. Per i nerazzurri è dunque una vittoria fondamentale che consolida il posizionamento nelle prime otto in classifica, grazie ai dieci punti conquistati.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Marc Marquez in pole position ad Aragon, Morbidelli terzo

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ARAGON (SPAGNA) (ITALPRESS) – Marc Marquez in pole position nel Gran Premio di Aragon, ottavo appuntamento del Mondiale di MotoGP: 1’45″704 il tempo del pilota Ducati che firma il record della pista e precede di 0″260 il fratello Alex (Ducati Gresini) e di 0″280 Franco Morbidelli (Ducati VR46). Pecco Bagnaia (Ducati) quarto, ma lontano 0″603 dalla pole. Completano la seconda fila le Ktm di Pedro Acosta (+0″617) e Brad Binder (+0″629). Fabio Di Giannantonio decimo a 0″999 in sella alla Ducati VR46.

LE DICHIARAZIONI

Marc Marquez: “Non ho fatto un giro pulitissimo, ho esagerato troppo nel terzo e nel quarto settore. Dovremo scegliere la gomma ideale per la Sprint. Da mattina a pomeriggio le condizioni della pista cambiano molto”.

Alex Marquez: “Non era facile fare bene oggi. Sono caduto nelle libere e non era facile ritrovare fiducia. Molte moto hanno un ottimo passo, anche le Ktm di Acosta, Binder e Vinales. La Sprint sarà aperta, proverò a stare il più vicino possibile a Marc”.

Franco Morbidelli: “Abbiamo fatto un grandissimo lavoro. Siamo migliorati tantissimo rispetto a ieri. Mi sono sentito subito bene in moto. È importante partire davanti nella MotoGP di oggi. Abbiamo provato in mattinata entrambe le gomme, con la media ho fatto un po’ di fatica. La soft è la gomma da usare nella Sprint”.

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LA GRIGLIA DI PARTENZA

Prima fila
1. Marc Marquez (Esp) Ducati in 1’45″704 alla media di 172.9 km/h
2. Alex Marquez (Esp) Ducati Gresini in 1’45″964
3. Franco Morbidelli (Ita) Ducati VR46 in 1’45″984

Seconda fila
4. Francesco Bagnaia (Ita) Ducati in 1’46″307
5. Pedro Acosta (Esp) Ktm in 1’46″321
6. Brad Binder (Rsa) Ktm in 1’46″333

Terza fila
7. Fermin Aldeguer (Esp) Ducati Gresini in 1’46″360
8. Maverick Vinales (Esp) Ktm Tech3 in 1’46″434
9. Fabio Quartararo (Fra) Yamaha in 1’46″441

Quarta fila
10. Fabio Di Giannantonio (Ita) Ducati VR46 in 1’46″703
11. Joan Mir (Esp) Honda in 1’46″773
12. Johann Zarco (Fra) Honda LCR in 1’46″775

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Sinner regola Djokovic in tre set, sarà finale al Roland Garros contro Alcaraz

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner vola in finale al Roland Garros 2025. Il numero uno del mondo batte il 24 volte campione Slam Novak Djokovic e conquista la prima finale a Parigi: 6-4 7-5 7-6(3), dopo tre ore e 16 minuti di gioco, il punteggio in favore dell’altoatesino, uscito indenne da un match durissimo. In finale Sinner affronterà Carlos Alcaraz, oggi vittorioso contro Lorenzo Musetti.

LE PAROLE DI SINNER

“Sono riuscito a gestire tutte le situazioni complicate. Djokovic ha fatto vedere un’altra volta che modello è per noi. Siamo fortunati a vederlo giocare a questo livello, è il migliore nella storia del nostro sport”. Queste le parole di Jannik Sinner dopo la vittoria contro Novak Djokovic nella semifinale del Roland Garros 2025. “Sono felice di essere arrivato in finale. Ultimamente con Alcaraz non sta andando bene, ma vedremo cosa riusciremo a fare. Domani sfrutterò al meglio il giorno libero per riposarmi e preparare la finale”, conclude Sinner.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Disastro Italia a Oslo, la Norvegia vince 3-0 e la rincorsa ai Mondiali è già in salita

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OSLO (NORVEGIA) (ITALPRESS) – L’Italia sprofonda sotto il diluvio di Oslo e vede già ridursi sensibilmente le speranze di qualificazione diretta ai prossimi Mondiali dopo una sola partita giocata. Il netto e meritato 3-0 in favore della Norvegia matura già nel primo tempo, grazie alle reti di Sorloth, Nusa e Haaland.

I padroni di casa sbloccano il risultato al 14′. Wolfe intercetta un’apertura imprecisa di Bastoni e serve Musa, che verticalizza in area per Sorloth il quale batte Donnarumma con il mancino. Sul fronte opposto, è Raspadori a provarci al 26′, ma il suo destro da posizione defilata termina alto sopra la traversa. Al 32′ ci vuole Donnarumma per salvare in corner una improvvisa conclusione sul primo palo di Sorloth, arrivata al termine di una rapida ripartenza. Il raddoppio è nell’aria e arriva al 34′. Nusa riceve da Thorsby, rientra alla grande tra Rovella e Di Lorenzo e trafigge Donnarumma con una bordata di destro dal limite che si infila sotto la traversa. Gli ospiti escono di fatto dal campo e al 42′ arriva il tris. Odegaard trova spazio e verticalizza in area per Haaland che salta Donnarumma e deposita in fondo al sacco con il destro.

È il 3-0 che chiude un primo tempo da incubo. Spalletti inserisce subito Frattesi al posto di Rovella, ma la musica non cambia e la tanto attesa reazione non arriva. Dal settore ospiti dello stadio, intanto, si alzano alcuni cori contro squadra e allenatore. Al 21′, il palo ferma una violenta conclusione con il destro di Berg e salva Donnarumma dal possibile poker. Il resto del match è pura accademia e il risultato non cambierà più.

Dopo la pesante sconfitta in Scandinavia, gli azzurri torneranno in campo lunedì 9 giugno a Reggio Emilia (Stadio “Città del Tricolore”, ore 20.45) contro la Moldova. Per l’Italia di Spalletti sarà la seconda gara del girone I delle qualificazioni ai Mondiali del 2026.

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LE PAROLE DI SPALLETTI

“Il primo gol era evitabile. Negli spazi larghi hanno avuto un paio di individualità che ci hanno messo in difficoltà. Tutto è poi diventato più complicato. Dopo il 2-0 hanno aspettato bene nella loro metà campo ed era difficile trovare spazi. La mancanza di giocatori che saltano l’avversario fa la differenza”. Queste le parole del ct azzurro Luciano Spalletti ai microfoni di Rai 1: “È un gruppo che ho scelto e vado avanti così. Bisogna migliorare sotto certi aspetti, ma si va avanti con questo gruppo e questo progetto tecnico. È il migliore che abbiamo valutato”, ha aggiunto.

IL TABELLINO

NORVEGIA (4-3-3): Nyland 6; Ryerson 7, Ajer 7, Heggem 7 (26′ st Ostigard 6), Wolfe 7.5 (30′ st Pedersen sv); Odegaard 7.5, Berge 7, Thorsby 7 (1′ st Berg 6.5); Sorloth 7.5 (38′ st Larsen sv), Haaland 7.5, Nusa 7.5 (30′ st Bobb sv). In panchina: Dyngeland, Selvik, Gundersen, Aasgaard, Donnum, Schjelderup, Johnsen. Allenatore: Solbakken 7

ITALIA (3-5-2): Donnarumma 6; Di Lorenzo 5, Coppola 5.5, Bastoni 5; Zappacosta 5 (27′ st Orsolini 6), Barella 5, Rovella 4.5 (1′ st Frattesi 5.5), Tonali 4.5, Udogie 5 (38′ st Dimarco sv); Raspadori 4.5 (38′ st Ricci sv), Retegui 4.5 (27′ st Lucca 6). In panchina: Meret, Carnesecchi, Gatti, Casadei, Rugani, Ranieri, Cambiaso. Allenatore: Spalletti 4

ARBITRO: Sanchez (Spagna) 6

RETI: 14′ pt Sorloth, 34′ pt Nusa, 42′ pt Haaland.

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NOTE: cielo coperto, campo in buone condizioni. Ammoniti: Thorsby, Berg. Angoli 6-2. Recupero 3′ pt, 4′ st.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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