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La Lazio vince anche ad Amsterdam, Ajax battuto 3-1

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AMSTERDAM (OLANDA) (ITALPRESS) – Reduce dalle due brillanti vittorie contro il Napoli, la Lazio ritrova i tre punti anche in Europa League, imponendosi ad Amsterdam nel big match contro l’Ajax in una partita che non ha visto tifosi biancocelesti sugli spalti, dopo la contestatissima decisione della sindaca della città olandese di vietare loro la trasferta. Avvio brillante degli uomini di Baroni, che passano in vantaggio già al 12′: palla recuperata nella metà campo avversaria e imbucata di Pedro per Tchaouna, freddo nel battere Pasveer. La reazione dei Lancieri non si fa attendere e arriva pochi minuti dopo con la grande chance per Brobbey, che di testa manda incredibilmente sul fondo. L’Ajax ha il pallino del gioco ed è più intraprendente, ma non riesce a sfondare l’organizzata difesa ospite. Il pareggio, però, arriva in avvio di ripresa con il gran tiro di Traorè, che la mette sotto la traversa con un mancino potente. La Lazio torna ad attaccare con veemenza, e il nuovo vantaggio arriva al 52′: ottimo spunto sulla sinistra di Zaccagni, che arriva sul fondo e mette in mezzo un cross teso e potente, sul quale arriva Dele-Bashiru che non sbaglia. La partita e vivace, e cinque minuti più tardi è ancora Brobbey ad avere sulla testa la palla del pareggio, dopo uno sciagurato appoggio di petto di Pellegrini a Mandas: per fortuna del terzino, l’attaccante degli olandesi è ancora impreciso. A chiudere i conti ci pensa Pedro, ancora una volta tra i migliori della Lazio: gran merito del gol, arrivato al 77′, va a Tavares, che dopo una cavalcata di 50 metri passa la palla a Tchaouna, che di tacco la lascia per lo spagnolo, perfetto nel battere Pasveer con un delizioso tiro a giro di mancino sul secondo palo. L’Ajax ci prova ancora con Traorè, fermato dalla traversa, ma il risultato non cambia più. La Lazio sale a 16 punti in classifica e vede vicina la qualificazione diretta agli ottavi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Travolto il Lask 7-0, la Fiorentina vede gli ottavi di Conference

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FIRENZE (ITALPRESS) – Tutto facile per la Fiorentina che batte la squadra austriaca del Lask per 7-0 e pone solide basi per qualificarsi direttamente agli ottavi di Conference League. Salvo risultati estremamente favorevoli delle altre squadre che lottano per entrare fra le prime otto, ai viola basterà un pareggio fra una settimana in Portogallo contro il Vitoria Guimaraes. Troppo evidente la differenza tecnica fra i gigliati e gli uomini dell’ex Brescia Schoop.
Servivano però una prova convincente e soprattutto i tre punti alla squadra capitanata da Martinez Quarta, anche per provare a cancellare una vigilia resa nervosa dall’autoesclusione di Biraghi che il tecnico Raffaele Palladino non ha convocato per scelta tecnica, e il successo è arrivato con i padroni di casa che sono passati in vantaggio al 10′ con Sottil, bravo a raccogliere un cross da sinistra di Parisi, ma con la Fiorentina che in realtà era già andata in gol dopo meno di 2 minuti con Kean, che però si era aggiustato la palla prima di metterla in rete con un braccio. Il Lask ha reso tranquillo l’esordio europeo in porta per il classe 2006 Martinelli, spaventato solo dal compagno di squadra Kayode al 12′, autore di uno stop errato con il petto che ha favorito l’inserimento di Entrup che però ha centrato la traversa. Il raddoppio viola arriva al 23′ quando un’azione avviata da Kean viene proseguita da Kouame che crossa da sinistra per l’accorrente Ikonè che batte ancora Jungwirth. Il 3-0 porta la firma di Richardson che di testa stacca in mezzo alla difesa austriaca dopo una punizione battuta da Sottil (39′). Kean non segna ma scheggia una traversa prima della fine del tempo, strappando applausi. Nella ripresa ritmi più soft per i toscani che però non rinunciano ad affacciarsi nell’area del Lask come in occasione del 4-0 firmato ancora da Sottil (58′) e del pokerissimo timbrato da Mandragora (68′), su assist di Gudmundsson, con l’islandese subentrato dalla panchina intorno all’ora di gioco. Nel finale spazio in casa Fiorentina anche per un altro esordiente, il classe 2005 Harder, con a seguire l’autorete di Stojkovic e la rete finale di Gudmundsson su rigore che hanno suggellato una serata con solo note positive per Raffaele Palladino.
– foto Image –
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Altro argento iridato per Razzetti, secondo nei 200 farfalla

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BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Alberto Razzetti si carica sulle spalle l’Italnuoto ai Mondiali in vasca corta, in scena a Budapest. Il 25enne ligure delle Fiamme Gialle, dopo l’argento nei 200 misti di martedì, conquista un altro secondo posto nella finale dei 200 farfalla. Record europeo e italiano per il classe 1999 di Lavagna, che nuota in 1’48″64, concludendo dietro al talento canadese Ilya Kharun (1’48″24). Bronzo per il polacco Krzysztof Chmielewski (1’49″26). “Sono molto contento del risultato ottenuto. Ho fatto meglio di Abu Dhabi e sono riuscito a buttare giù il record europeo e italiano. Quando faccio una gara, indipendentemente dalla forma in cui sono, vado sempre al 100 per 100″, le parole di Razzetti, che proverà a fare tris di medaglie nei 400 misti. L’Italia femminile poi chiude al quinto posto la staffetta 4×200 stile libero iridata. Il quartetto formato da Giulia D’Innocenzo, Sofia Morini, Matilde Biagiotti e Anna Chiara Mascolo nuota in 7’40″28 migliorando il record italiano già ritoccato stamattina.
Crono di 7’30″13 per gli Usa, che sono oro e record del mondo. Medaglia d’argento per l’Ungheria, che precede a sorpresa l’Australia (bronzo). Niente da fare per Alessandro Miressi, che non va oltre il settimo posto nella finale dei 100 stile. Il bronzo in carica di Melbourne nuota una grande prima metà di gara ma cala alla distanza, toccando in 45″93. Medaglia d’oro a Jack Alexy (45″38) e argento al sorprendente Guilherme Santos (45″47). Completa il podio Jordan Crooks (45″48). Anche Ludovico Blu Art Viberti è settimo, ma nei 100 rana. L’azzurro centra il primato personale (56″46) e chiude a pari merito con l’olandese Caspar Corbeau. Medaglia d’oro per il cinese Haiyang Qin (55″47), che rimonta negli ultimi 25 metri i russi Kirill Prigoda (55’49) e Ilya Shymanovich (55″60), facendo segnare anche il record dei campionati. Una grande Sara Curtis conquista la finale dei 50 dorso donne. Primato personale, record italiano e record del mondo juniores per la classe 2006, che tocca in 26″03, ottenendo il quinto tempo complessivo. Le prime quattro nuotano tutte sotto i 26”. Guida la statunitense Katharine Berkoff (25″51). Seguono Regan Smith (25″66), Ingrid Wilm (25″81) e Kylie Masse (25″98).
Nelle gare senza azzurri, Gretchen Walsh vince i 100 stile libero donne. La statunitense fa segnare il record dei campionati in 50″31 e butta giù anche il record del mondo nei 100 misti (55″71) nella semifinale disputata poco dopo. Summer McIntosh è oro e record del mondo nei 200 farfalla donne: 1’59″32 per la canadese, che è l’unica a scendere sotto il muro dei 2′. Dominate la statunitense Regan Smith (2’01″00) e l’australiana Elizabeth Dekkers (2’02″91). Tang sfiora il record del mondo nei 100 rana donne. La cinese nuota in 1’02″38 e batte la grande avversaria di giornata Lilly King (1’02″80). Bronzo all’estone Eneli Jefimova (1’03″25). Elijah Winnington, infine, è d’oro nei 400 stile in 3’35″89. Argento ex aequo per Kieran Smith e Carson Foster in 3’36″31.
– foto Ipa Agency –
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Malagò “Coni eccellenza mondiale, lavorerò fino alla fine”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Coni è considerato un’eccellenza assoluta non solo del Paese, ma del sistema sportivo mondiale. Averlo mantenuto così in alto è motivo di orgoglio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e i conti sono in ordine in un contesto molto complicato. Chi conosce il mondo dello sport sa benissimo”. Questo il bilancio del presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine di un anno che ha visto l’Italia protagonista ai Giochi Olimpici di Parigi, con il record di medaglie conquistate, 40 come a Tokyo ma con un numero maggiore di ori. “C’è un alto livello di professionalità al Coni e abbiamo più del doppio dei ricavi privati rispetto alla contribuzione pubblica grazie a relazioni, rapporti, sponsor, marketing, iniziative. E’ fantascienza”, ha osservato Malagò che, se la legge non cambierà, non potrà candidarsi per il quarto mandato. “Quello che dovevo dire l’ho detto. Ci sono molte persone del mondo dello sport, non vicine a me, che ne stanno parlando. Non chiedo niente a nessuno, ognuno è in grado di fare le proprie valutazioni – ha dichiarato il presidente del Coni in occasione del tradizionale incontro di fine anno con la stampa – Deadline? In teoria c’è una scadenza tecnica legata a questioni normative, gennaio al massimo. Ma io sto lavorando come se non ci fosse questo senso di impedimento e lo farò fino all’ultimo minuto”.
Malagò è totalmente concentrato sul Coni e non pensa ad altri possibili incarichi, nonostante opportunità anche al di fuori del mondo sportivo. “Continuo ad avere molte richieste di fare cose in politica, anche dalla parte di chi non mi ama molto”, ha rivelato il presidente del Coni. “I miei rapporti con la politica sono ottimi ma con qualcuno no – ha proseguito – E’ normale, fa parte della vita, poi bisogna vedere quanto conta quel qualcuno. Se sosterrei un candidato per il Coni qualora la legge non cambiasse per il quarto mandato? Assolutamente no. Ma cambierei idea se ci fosse un candidato che prova a farsi largo con sponsor politici e non con il consenso del mondo dello sport”. Per conoscere la data delle elezioni (entro il 30 giugno 2025) bisognerà aspettare ancora poco: “E stiamo lavorando con il presidente Pancalli per un election day unico, Coni e Cip”, ha concluso Malagò.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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