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Cronaca

Elisabetta Belloni verso l’addio alla guida del Dis

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ROMA (ITALPRESS) – Elisabetta Belloni, che fu nominata nel suo ruolo dall’ex premier Mario Draghi, starebbe per lasciare la guida del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. La notizia è stata anticipata da La Repubblica in un retroscena. L’incarico dell’ambasciatrice sarebbe scaduto nel prossimo maggio. La decisione sarebbe stata comunicata da Belloni all’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano. Sempre secondo La Repubblica, il rapporto tra Meloni e l’ambasciatrice si è a lungo caratterizzato per essere stato molto stretto, di stima reciproca e collaborazione. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Cronaca

Milano, Sala “Polemiche su nomina assessore? Incarico fiduciario, ho deciso io”

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MILANO (ITALPRESS) – “Io ho coinvolto tutti nello spiegare le modalità e anche nel dire, attenzione che sono stato molto chiaro in campagna elettorale quando ho detto assegnerò gli assessorati in base ai voti che un partito prende e avrò un paio di tecnici”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un evento a Palazzo Marino, commentando la decisione di nominare l’ex sindaco di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero, in quota Pd, assessore all’Edilizia Residenziale Pubblica.

Il resto della maggioranza a Palazzo Marino, Azione e Verdi, ha espresso fastidio per non essere stata coinvolta nella decisione. “Quello era un assessorato del Pd e quindi mi sono rivolto al Pd, se poi si prendente che il sindaco concordi il singolo nome, quello no – ha precisato Sala – . È un incarico fiduciario quello dell’assessore e come sempre quindi ho deciso io”.

L’ex assessore alla Casa Guido Bardelli “ha fatto un grande lavoro che oggi nessuno può mettere in discussione, semmai il problema è di renderlo vivo e pratico per questo ho deciso di assegnare l’assessorato alla Casa all’altro assessore che era più vicino a Bardelli, cioè Emmanuel Conte” con deleghe a Bilancio e Demanio. “Il nuovo assessore” Fabio Bottero “si occuperà di edilizia residenziale pubblica, lui è nato in una casa popolare, tutti noi parliamo di questo ma spesso siamo distanti – ha precisato il sindaco – . Fabio è nato in una casa popolare, il padre si è occupato attivamente come sindacalista del tema e poi ha fatto il sindaco” di Trezzano sul Naviglio. Per questo, ha concluso Sala “credo che sia la persona giusta in una fase dove mancano due anni e dobbiamo lavorare molto rapidamente”.

“È normale” ci siano polemiche sul giro di deleghe nella giunta milanese, “quando si fanno delle scelte le polemiche ci sono sempre però credo che sia tutto ampiamente gestibile. Sulla sicurezza la scelta nasce dal fatto che tanto poi, che mi piaccia o meno, molto del problema viene attribuito al sindaco, che sia giusto o meno. Allora tanto vale mettermici in maniera diretta”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un evento a Palazzo Marino, commentando la decisione di assegnare a se stesso la delega in materia di Polizia Locale e la delega alla sicurezza al Comitato strategico per la sicurezza e la coesione sociale, presieduto dal primo cittadino e dalla vicesindaca Anna Scavuzzo.

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“Avevo bisogno che Granelli facesse quel lavoro”, ha sottolineato poi, riferendosi alla delega assegnata all’ex assessore alla Sicurezza Marco Granelli: Opere pubbliche, Cura del territorio e Protezione civile. “Col comandante dei vigili Gianluca Mirabelli il rapporto è continuo, mi manda molti messaggi al giorno”, ha spiegato il sindaco, mentre “all’ironia del centrodestra” sul giro di deleghe “rispondo a modo mio, con 12 ore di lavoro al giorno e mettendoci sempre la faccia”. “Quindi ho ritenuto giusto fare così”, ha detto.

-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Brignone vince il Super-G di La Thuile e ipoteca la Coppa

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LA THUILE (ITALIA) (ITALPRESS) – Federica Brignone trionfa nel
super-G di La Thuile, prova valida per la Coppa del Mondo di sci
alpino: 57″95 il tempo della valdostana, che precede di
un centesimo Sofia Goggia. Terza a 0″05 la francese Romane
Miradoli. Ai piedi del podio le due svizzere Corinne Suter e Lara
Gut-Behrami, entrambe quarte a 0″35. Elena Curtoni sesta a 0″59.
“Sto vivendo una giornata fantastica – ha detto Brignone -. Ci
tenevo ad arrivare in luce verde davanti a questo pubblico. Non ho pensato a niente altro. Non ho fatto errori, è andato tutto bene, sono stata veloce. La pista era molto migliore di ieri. In più ho avuto due fortune: partire con il numero 6 e arrivare davanti per pochi centesimi. Andrò a Sun Valley con due pettorali rossi, ma non è finito niente. Ho ancora tanto da giocarmi e devo rimanere concentrata per due settimane. E’ stata una stagione via via sempre più tosta e sempre più impegnativa. Per questi motivi ho bisogno di rimanere sul pezzo fino alla fine, e non sarà per
niente facile”. L’azzurra ha poi aggiunto:”Se tutto va bene,
questa volta mi consegneranno la Coppa in mano e non me la
spediranno per posta. Ed è una cosa che ho sempre sognato. Sofia
ha una cultura del lavoro davvero impressionante e la capacità di
risollevarsi. Per questi motivi continuiamo a fare podi e
risultati importanti. Ringraziamo la Federazione che ci mette
nelle condizioni migliori per poter dare il massimo”. Federica Brignone ha messo a segno la vittoria numero 37 della carriera e il podio numero 83, a meno 5 dal mito Alberto Tomba; sale a 1454 punti in classifica generale, a +382 su Gut a quattro gare dal
termine, mettendo di fatto messo le mani sulla sua seconda Coppa del mondo generale, dopo quella già vita nel 2020. A punti Marta Bassino (11^ a 0″69), Roberta Melesi (21^ a 1″17) e Laura Pirovano (26^ a 1″74). Fuori dalla top 30 Nadia Delago (37^
a 2″67), Vicky Bernardi (41^ a 2″81) e Asja Zenere (42^ a 2″89).
Caduta senza conseguenze per Nicol Delago.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vanoni “Comunicazione aziendale sempre più strategica e tecnologica”

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MILANO (ITALPRESS) – “La comunicazione è sempre più strategica, integrata, adattiva e tecnologica”. Lo afferma Alessandro Vanoni, Brand & Communications Director di EY Italia, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. Al centro dell’intervista la terza edizione dell’indagine “Leader della comunicazione” realizzata da EY in collaborazione con SWG. La comunicazione è “strategica, perchè quasi il 90% dei responsabili vede la funzione acquisire un’importanza sempre più rilevante all’interno dell’azienda – ha spiegato Vanoni -, soprattutto per posizionarla e per gestire la reputazione. Integrata perchè lavora sempre di più e sempre meglio con le funzioni aziendali (e questo non è scontato). Adattiva perchè è in grado di cambiare i piani, di adattarli e di adattarsi al contesto esterno ed interno molto più velocemente rispetto a prima: il 90% degli intervistati ha dichiarato che cambia i piani in corso d’anno e non necessariamente una volta all’anno, ma anche anche una volta al mese o a livello trimestrale. Tecnologica perchè anche rispetto all’anno scorso aumenta la consapevolezza dell’intelligenza artificiale non più solo come opportunità, ma compagno di viaggio necessario per essere più efficienti, ma anche per iniziare a creare valore”.
Per Vanoni “la tecnologia influenza e innesca la trasformazione, anche nella comunicazione” che “è una delle discipline dove c’è maggiore possibilità e potenzialità di cambiamento e, in secondo luogo, è una di quelle aree dove la trasformazione sta avvenendo effettivamente. Quasi la metà del campione che abbiamo intervistato è addirittura entusiasta della possibilità dell’intelligenza artificiale rispetto alla comunicazione, soprattutto all’interno delle aziende medie e grandi”, che “sono quelle che sono state in grado di dotarsi di funzione di comunicazione evolute che riescono a sfruttare il meglio della tecnologia e ovviamente anche il meglio delle risorse interne”. Da questo punto di vista, spiega, “la fiducia è un tema molto importante: l’anno scorso vedevamo un grande interesse da parte dei responsabili, ma con un pò di attendismo: sì, è una tecnologia interessante, ma da capire. Nel giro di 12 mesi vediamo invece come le funzioni hanno implementato con grande forza e sono già riuscite ad efficientare una serie di iniziative, dalla capacità di usare l’IA nelle attività più quotidiane della comunicazione (comunicati stampa, rassegna stampa e brief) alle attività più creative”.
In EY “la funzione di brand marketing e comunicazione implementa con grande forza l’IA. Nell’ultimo anno ci siamo dedicati a una formazione molto forte nella materia, perchè è chiaro che non dobbiamo confondere quello che ci sembra accessibile con il modo giusto poi di utilizzarlo: l’IA è intuitiva, però poi ci deve essere un expertise per utilizzarla. Abbiamo lavorato molto sul riuscire a trovare delle aree di efficienza per fare in meno tempo le stesse attività, il che ci permette di investire per farne di più”, ha sottolineato.
“E’ chiaro che viviamo un momento in cui rimanere rilevanti sul mercato è un esercizio sempre più complesso. Veniamo da tempi dove il piano di comunicazione prima era quasi un trattato intoccabile e immutabile nel corso dell’anno: cambiarlo voleva dire aver fatto una cattiva pianificazione. Oggi abbiamo superato quella credenza, il piano di comunicazione è un esercizio di progetto, con annotazioni, cambiamenti e opportunità. E’ inevitabile che, se vogliamo supportare le aziende nella trasformazione, dobbiamo essere i primi a trasformarci”. Per questo “adattiamo la nostra strategia di comunicazione ai grandi temi che ci sono nella società: l’intelligenza artificiale, la tecnologia, la sostenibilità, il tema dell’energia”. Una comunicazione integrata “è una comunicazione che in grado di ascoltare, di dialogare e poi di creare valore: è un tema sempre più presente” e “non va dato per scontato: veniamo da un mondo dove la comunicazione era nella torre d’avorio, aggiungeva del valore estetico o abbelliva delle cose. Chiaramente questo richiede uno scatto da parte dei professionisti della comunicazione”. La reputazione “per noi è tutto, ma è fondamentale per ogni professionista che si occupa di queste tematiche”. Per Vanoni, “in un mondo molto affollato, sapersi distinguere e comunicare bene fa la differenza. Una maggiore complessità sociale ed economica non vuol dire che la comunicazione debba essere più complicata”, ma solo “più sofisticata”. Questo vuol dire “usare tutti i metodi che vanno dalle competenze umane alle relazioni, fino all’intelligenza artificiale: solo così si aggiunge del valore, è un’opportunità che non si può perdere”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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