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Immenso Pellegrino, è ancora argento mondiale nella sprint

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TRONDHEIM (NORVEGIA) (ITALPRESS) – Federico Pellegrino è ancora medaglia d’argento nella sprint a tecnica libera di apertura dei Mondiali di Trondheim. Ed è la settima medaglia iridata della bellissima carriera di Pellegrino, dopo il titolo ottenuto a Lahti nel 2017 e l’argento di Seefeld 2019, e le quattro medaglie ottenute nelle Team Sprint (2 argenti e 2 bronzi), di cui l’ultima ai Mondiali 2023 a Planica. Senza scordarsi dei due argenti olimpici di PyeongChang e Pechino, il massimo possibile nell’era dell’alieno del fondo Johannes Klaebo. E anche nella gara odierna, il 34enne poliziotto di Nus, battezza proprio Klaebo, sia in semifinale, che in finale, e gli si mantiene incollato, sfruttando la sua scia per disperdere lungo il percorso tutti gli avversari, ed arrivare così all’argento, che vale un oro, e rappresenta il massimo traguardo possibile per l’azzurro. Oro, quindi, a Klaebo, e bronzo alla Finlandia grazie a Lauri Vuorinen. E gloria per Pellegrino, campione senza fine, che, a 14 anni dalla sua prima partecipazione ai Mondiali di Oslo del 2011 e a 6 anni dall’ultima medaglia individuale, torna sul podio del mondo in grande spolvero, nell’ultima occasione iridata possibile della sua carriera, per la quale ha già decretato la fine in occasione dei Giochi Olimpici del 2026. “E’ una pista da sprinter”, aveva detto Pellegrino alla vigilia, e i due migliori sprinter al mondo lo hanno dimostrato prendendosi i metalli più preziosi. Per Klaebo si tratta del quarto oro consecutivo nel format ai Mondiali: segno di una supremazia che dura da anni e non sembra voler vedere la fine. Nei quarti, Pellegrino aveva regolato con un gran finale il norvegese Evensen e soprattutto lo svedese Anger, che lo precedevano sull’ultima salita del tracciato. Il finale tattico dell’azzurro aveva messo tutti gli avversari in difficoltà e Pellegrino aveva attraversato il traguardo al primo posto. La semifinale si presentava durissima, con Klaebo, Northug, Evensen, Jouve e Anger. Pellegrino partiva al comando e manteneva la scia di Klaebo fino allo sprint finale, dove lui e il norvegese tagliavano il traguardo pressochè appaiati, staccando tutti gli avversari. E’ finale. E sarà d’argento.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Tottenham vince l’Europa League, battuto 1-0 il Manchester United

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BILBAO (SPAGNA)(ITALPRESS) –  A 41 anni di distanza dall’ultimo trofeo europeo vinto e a 17 dall’ultima coppa sollevata nella propria storia, il Tottenham torna a far gioire i propri tifosi alzando al cielo l’Europa League.

È una rete di Johnson nel primo tempo, con una deviazione decisiva di Shaw, a portare il titolo alla formazione guidata da Ange Postecoglou al temine della finalissima tutta inglese con il Manchester United.

La prima occasione della gara arriva all’11’. Maguire rinvia male e Johnson entra in area, calciando da posizione molto defilata e trovando Onana pronto alla respinta. Cinque minuti dopo, sul fronte opposto, Diallo raccoglie un pallone vagante dopo un corner, si allarga la sfera sul destro e scaglia un potente tiro-cross sul quale non arriva nessuno.

La partita è piuttosto nervosa e le emozioni latitano. Al 42′, però, il match si sblocca in favore degli spurs. Sarr si accentra dalla sinistra e mette al centro una palla insidiosa che Johnson tocca, prima di arrivare sul braccio di Shaw e finire poi alle spalle di Onana. È l’1-0 con cui le due squadre vanno negli spogliatoi. Al 17′ della ripresa, Udogie ruba palla a Diallo e parte palla al piede fino al limite dell’area opposta e serve Solanke al centro, il quale sbaglia un comodo stop di palla che gli avrebbe consentito di calciare a rete a pochi passi da Onana.

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Sei minuti più tardi, i red devils sfiorano il pareggio. Vicario manca la presa in uscita alta, Hojlund colpisce di testa ma Van De Ven salva miracolosamente in acrobazia sulla linea di porta. Al 27′, Mazraoui crossa al centro per la testa di Bruno Fernandes, che si infila in mezzo ai centrali ma colpisce male e mette a lato.

I ragazzi di Amorim insistono e al 29′ vanno al tiro con il neo entrato Garnacho, che ci prova con un destro dal limite poi deviato in corner da Vicario. I londinesi resistono con tenacia all’assalto finale degli uomini in maglia rossa, che non sortisce gli effetti sperati. Il risultato non cambierà più, con Vicario che sigilla il trionfo con un salvataggio in tuffo su un’incornata di Shaw allo scadere. Al triplice fischio di Zwayer, scatta la festa del Tottenham che riscatta così una stagione difficile, centrando vittoria e qualificazione alla prossima Champions League. Per lo United, si chiude invece senza titoli una delle annate peggiori della sua gloriosa storia.

TABELLINO

TOTTENHAM (4-3-3): Vicario 6.5; Porro 6.5, Romero 6.5, Van De Ven 7.5, Udogie 7 (45′ st Spence sv); Bissouma 6.5, Bentancur 6.5, Sarr 7 (45′ st Gray sv); Johnson 7 (34′ st Danso 6.5), Solanke 5.5, Richarlison 7 (22′ st Son 6).

In panchina: Tel, Odobert, Davies, Austin, Whiteman, Scarlett, Moore, Ajayi.

Allenatore: Postecoglou 7

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MANCHESTER UNITED (3-4-2-1): Onana 6; Yoro 6, Maguire 5.5, Shaw 5; Mazraoui 6, Casemiro 5 (40′ st Dalot sv), Bruno Fernandes 5, Dorgu 5 (45′ st Mainoo sv); Diallo 6, Mount 5 (26′ st Garnacho 6); Hojlund 5 (26′ st Zirkzee 6).

In panchina: Bayindir, Lindelof, Eriksen, Ugarte, Heaven, Evans, Amass, Collyer.

Allenatore: Amorim 5.5

Arbitro: Zwayer (Germania) 5.5

RETI: 42′ pt Johnson NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni.

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Ammoniti: Diallo, Van De Ven, Richarlison, Bissouma, Zirkzee, Maguire, Evans (dalla panchina).

Angoli 4-5.

Recupero 2′ pt, 7′ +2′ st.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Marta Maggetti velista dell’anno Fiv “Felice e onorata”

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ROMA (ITALPRESS) – La vela celebra i propri campioni. Si è tenuta presso la splendida cornice di Villa Miani a Roma la 31^ edizione del premio “Velista dell’anno” Fiv. A vincere è stata Marta Maggetti, medaglia d’oro a Parigi 2024 nella classe iQFOiL. “Sono veramente felicissima e onorata per questo premio. Ringrazio tutti, dalla federazione a tutto il team che ci ha seguiti, un’Olimpiade non si vince da sola. I risultati non arrivano subito, ci sono momenti difficili, bisogna continuare a crederci. Ai giovani dico di continuare a sognare, i risultati arrivano se si vuole”, le sue parole dopo aver superato la concorrenza di Ruggero Tita e Caterina Banti (medaglia d’oro a Parigi 2024, classe Nacra 17), di Lisa Vucetti e Vittorio Bonifacio (campioni del mondo juniores, classe 420) e degli equipaggi Luna Rossa Prada Pirelli Women Team e Luna Rossa Prada Pirelli Youth Team, vincitori, rispettivamente, della Women’s Americàs Cup e Young Americàs Cup. “Scegliere il velista dell’anno è stato più difficile che mai, i risultati sono stati incredibili – le parole del presidente della Fiv, Francesco Ettorre -. E’ il vero succo di questo premio, arrivare a cinque finalisti che hanno un valore esageratamente alto”. In precedenza, il numero uno della Federvela aveva dichiarato: “E’ stato un anno straordinario, non solo per le medaglie olimpiche. Quanto successo a Marsiglia è stato qualcosa di incredibile, con un risultato storico. Siamo già ripartiti per Los Angeles 2028. Questa è una serata speciale in una vetrina spettacolare. Ringrazio i presidenti, i tecnici, le istituzioni che ci sono state vicine in questo percorso. Il nostro mondo oggi celebra quanto di più bello abbiamo avuto in questo anno”. Al suo fianco, il presidente di Confindustria Nautica, Piero Formenti, che si è rivolto in particolare ai giovani presenti: “Credo che per tutti voi la Fiv sia un pò come casa. Io vorrei che consideriate anche Confindustria Nautica un pò come una vostra casa vacanze. Anche perchè questa è una delle ragioni per cui sosteniamo molto il premio ‘Velista dell’annò e vogliamo avere sempre più collaborazioni. Il mondo dell’industria nautica può rappresentare per voi uno sbocco lavorativo, al di là dello sport. Vi faccio un grande augurio per le vostre imprese sportive, contiamo su di voi per fare bella figura come italiani, grazie per i sacrifici che fate, considerateci un pò casa vostra”. Non era presente alla serata, ma ha voluto lasciare un proprio messaggio, il ministro delle Disabilità, Alessandra Locatelli: “Celebrare questi risultati significa anche promuovere una cultura dello sport sana, inclusiva e accessibile”, le sue parole. Oltre al premio di velista dell’anno, sono stati assegnati il premio “Armatore – Timoniere dell’anno”, vinto da Alberto Rossi, Campione del Mondo Melges 32, e il premio “Barca dell’anno – Trofeo Confindustria Nautica”, vinto da Grand Soleil 44 Performance, vincitore di quattro titoli mondiali consecutivi, e, nella sezione “Stella d’argento”, dall’AC40 Luna Rossa Prada Pirelli, vincitrice Americàs Cup 2024 young e women.
– foto spf/Italpress –
(ITALPRESS).

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Acuto di Carapaz nell’undicesima tappa del Giro d’Italia, Del Toro sempre in rosa

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CASTELNOVO NE’ MONTI (ITALPRESS) – È Richard Carapaz a vincere l’undicesima tappa del Giro d’Italia 2025, la Viareggio-Castelnovo ne’ Monti di 186 chilometri. Non cambia nulla in classifica generale, con Isaac Del Toro, secondo al traguardo, che rimane in maglia rosa.

È stata una frazione movimentata, decisiva la presenta del San Pellegrino in Alpe a metà percorso: tanti gli scatti, una maxi fuga composta da 40 corridori ha iniziato a guadagnare terreno sul gruppo degli uomini di classifica. Nel finale sono rimasti in cinque, ovvero Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Nairo Quintana (Movistar Team), Wout Poels e Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), ma a 9 chilometri dal traguardo l’azione della UAE Team Emirates-XRG, la squadra del leader della generale, ha permesso al gruppo di ricucire lo strappo recuperando terreno sui fuggitivi. Verso la salita di Pietra di Bismantova è stato Richard Carapaz a trovare lo scatto decisivo: lo scalatore ecuadoriano della EF Education-EasyPost è tornato alla vittoria al Giro dopo sei anni, secondo a 10″ il messicano Isaac Del Toro, terzo l’azzurro Giulio Ciccone (Lidl-Trek).

Domani la dodicesima tappa, la Modena-Viadana (Oglio-Po) di 172 chilometri, una frazione dedicata interamente ai velocisti.

LE PAROLE DI CARAPAZ

“La vittoria di oggi? È qualcosa di speciale e bellissimo, sapevo che c’era un grande lavoro da fare, è stato speciale”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport Richard Carapaz dopo la vittoria dell’undicesima tappa del Giro d’Italia 2025, la Viareggio-Castelnovo ne’ Monti di 186 km. “È un Giro molto aperto, manca molta strada, ma voglio provarci fino all’ultimo giorno – ha aggiunto lo scalatore ecuadoriano della EF Education-EasyPost – Dedico la vittoria alla mia famiglia, tutto è possibile, ci sono tante montagne da qui alla fine”.

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L’ORDINE DI ARRIVO

1. Richard Carapaz ECU (EF Education-EasyPost) in 4h35’20”
2. Isaac Del Toro MEX (UAE Team Emirates-XRG) a 10″
3. Giulio Ciccone ITA (Lidl-Trek) s.t.
4. Thomas Pidcock GBR s.t.
5. Egan Bernal COL s.t.
6. Antonio Tiberi ITA s.t.
7. Juan Ayuso ESP s.t.
8. Einer Rubio COL s.t.
9. Derek Gee CAN s.t.
10. Diego Ulissi ITA s.t.

LE CLASSIFICHE

CLASSIFICA A TEMPO (maglia rosa)
1. Isaac Del Toro MEX (UAE Team Emirates-XRG) in 38h47’01”
2. Juan Ayuso ESP (UAE Team Emirates-XRG) a 31″
3. Antonio Tiberi ITA (Bahrain-Victorious) a 1’07”
4. Simon Yates GBR a 1’09”
5. Primoz Roglic SLO a 1’24”
6. Richard Carapaz ECU a 1’56”
7. Giulio Ciccone ITA a 2’09”
8. Brandon McNulty USA a 2’16”
9. Adam Yates GBR a 2’33”
10. Thymen Arensman NED s.t.

CLASSIFICA A PUNTI (maglia ciclamino)
1. Mads Pedersen DEN 153 punti
2. Alessandro Tonelli ITA 64
3. Olav Kooij NED 55

CLASSIFICA MIGLIOR SCALATORE (maglia celeste)
1. Lorenzo Fortunato ITA 156 punti
2. Juan Ayuso ESP 54
3. Paul Double GBR 36

CLASSIFICA MIGLIOR GIOVANE (maglia bianca)
1. Isaac Del Toro MEX in 38h47’01”
2. Juan Ayuso ESP a 31″
3. Antonio Tiberi ITA a 1’07”

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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