ROMA (ITALPRESS) – “Il Papa ha riposato bene nella notte, si è svegliato poco dopo le 8”. E’ quanto si legge nel bollettino della Sala Stampa Vaticana in merito alle condizioni del Pontefice, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli. Nell’aggiornamento diffuso ieri sera veniva sottolineato come le condizioni del Santo Padre si siano “mantenute stabili. Non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, nè broncospasmo. E’ rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato”.
PARIGI (ITALPRESS) – “La nostra prosperità e sicurezza sono divenute più incerte. Abbiamo sostenuto l’Ucraina fin dal primo giorno e a sanzionare la Russia. Perchè la minaccia russa è lì e tocca tutta l’Europa. La Russia del presidente Putin ha mobilitato soldati nordcoreani ed equipaggiamento iraniano, viola i nostri confini per assassinare gli oppositori, manipola le elezioni in Romania e Moldavia. Chi può credere che la Russia si fermerà?”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un messaggio alla nazione sugli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. “La settimana prossima – aggiunge – riuniremo a Parigi i Capi di Stato Maggiore dei paesi che vogliono prendere parte a questa pace duratura anche con l’impiego di forze europee sul terreno”. Il capo dell’Eliseo ha poi parlato di “un piano di pace solido, durevole che noi abbiamo preparato con gli ucraini e diversi partner europei. E voglio credere che gli Stati Uniti resteranno al nostro fianco”. -foto Ipa Agency – (ITALPRESS).
E’ una vicenda che ha fatto molto discutere in queste ore a Pavia: un clochard che, sotto i portici di Corso Cavour picchia i suoi due poveri cagnolini, evidentemente sotto l’effetto di alcol e sostanze. L’indignazione dei pavesi, la rabbia nei confronti di chi riprende quelle scene e si sente impotente, la richiesta di avvisare le forze dell’ordine e il sindaco. Ed ecco qui il sindaco Michele Lissia che ora risponde dalle pagine Facebook del Comune di Pavia per spiegare come si svolge la prassi a tutti coloro che mostravano tutta la loro rabbia sui social. I cagnolini sono ora in salvo presso la Clinica Veterinaria di Pavia e l’uomo, ora prelevato dagli agenti, verrà preso in cura perchè evidentemente ha seri problemi. Nel post del Comune si legge: “In merito ai gravi fatti, ripresi e pubblicati sui social ieri da alcuni passanti, che hanno visto una persona che staziona i portici di corso Cavour maltrattare in modo brutale alcuni cani di cui si dichiara proprietario – dichiara il Sindaco Michele Lissia – ho fatto intervenire la Polizia Locale e, di concerto con il Questore, la Polizia di Stato ed un veterinario di ATS, facendo prelevare i cani e portandoli presso la Clinica Veterinaria per accertare lo stato di salute degli stessi. Ove fossero riscontrati eventuali maltrattamenti i cani saranno sequestrati e per questo contiamo sulla competenza dei veterinari”. Ecco una cosa importante che possono fare i social, denunciare un fatto. Ma è importante anche capire cosa si può fare e chi sono le persone di competenza che debbono intervenire, a partire dalle associazioni animaliste fino ad arrivare all’Ats e alle forze dell’ordine. Ma gettare solo veleno sui social serve solo ad alimentare polemiche e rabbia, di cui facciamo volentieri a meno.
Un altro grande protagonista della nostra storia ci lascia: Bruno Pizzul, icona del giornalismo sportivo, è morto a 86 anni all’ospedale di Gorizia. Era nato a Udine l’8 marzo 1938. Ex giocatore, fu costretto a interrompere la carriera per un infortunio. E da lì nacque la sua “seconda vita”: è stato per anni il commentatore delle partite della Nazionale di calcio fino al 2002, raccontandoci quelle “Notte magiche” come nessuno avrebbe saputo fare di meglio, continuando poi a collaborare e a commentare le vicende calcistiche e sportive in generale, perché lui era esperto anche di altre discipline. Negli ultimi anni era tornato a vivere nel suo Friuli, zona con la quale non aveva mai interrotto i rapporti. Qui voglio ricordare un gentiluomo, che è stato protagonista delle nostre vite, perché in fondo chi di noi, almeno una volta nella vita non ha tifato la nazionale di calcio: ci ha accompagnati in cinque Mondiali, quattro Europei e tanti altri momenti indimenticabili. Bruno Pizzul ho avuto il piacere di intervistarlo ma anche di conversare amabilmente con lui a telecamere spente: per me ha sempre rappresentato “il telecronista” per eccellenza. Non me ne vogliano i telecronisti di oggi, in Rai, Mediaset, Sky, Dazn…ma lui, che arrivava dopo Nando Martellini, rappresenterà sempre il “gotha” del giornalismo sportivo, inarrivabile. Anche come uomo, perché non ha mai sollevato uno screzio, una polemica, era sempre gentile e cordiale con tutti. Aveva uno stile inconfondibile, unito a passione, talento e tanto entusiasmo, che sapeva trasmettere a chiunque. Ecco, nelle scuole di giornalismo mettete una sua telecronaca: sarà di esempio per le nuove leve che si vogliono approcciare a questo mestiere, con tutta la sua competenza ed umiltà, oggi purtroppo sconosciuta. Al figlio Fabio, collega giornalista, e ai suoi familiari, le nostre più sentite condoglianze.
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