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Cronaca

Arresti e perquisizioni a Brescia per contrasto a criminalità giovanile

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BRESCIA (ITALPRESS) – Dalle prime ore di questa mattina la Polizia di Stato di Brescia sta eseguendo diverse misure cautelari in carcere oltre a perquisizioni, richieste dalla locale Procura della Repubblica, nell’ambito di un’indagine in materia di criminalità giovanile nel corso della quale sono state ricostruite diverse aggressioni commesse da giovani italiani e nordafricani, di età compresa tra i 20 e 25 anni. Le ipotesi di reato contestate sono di tentato omicidio, rapina, lesioni e minacce aggravate, rissa, violenza private, danneggiamento nonché in materia di armi.

– Foto da video Polizia di Stato –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Shoah, opposizioni in rivolta dopo frasi Roccella su “gite” ad Auschwitz

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ROMA (ITALPRESS) – “Non si è fatto i conti fino in fondo con l’antisemitismo nel nostro Paese. Tutte le gite scolastiche ad Auschwitz, cosa sono state? Sono state gite? A che cosa sono servite? Sono servite, secondo me, sono state incoraggiate e valorizzate, perchè servivano effettivamente all’inverso. Ovvero servivano a dirci che l’antisemitismo era qualcosa che riguardava un tempo ormai collocato nella storia, e collocato in una precisa area: il fascismo. Le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ripetere che l’antisemitismo era una questione fascista e basta”. Queste le parole pronunciate dal ministro alla Famiglia Eugenia Roccella ad un convegno dell’Unione delle comunità ebraiche italiane a Roma. Frasi che hanno provocato la reazione di tutte le opposizione, ribellatesi alla visione del ministro. Elly Schlein, leader del Pd, si è rivolta alla premier Giorgia Meloni, affinchè “prenda subito le distanze dall’indecente uscita della ministra Roccella perchè a tutto c’è un limite, nonostante questo governo dimostri come sia possibile superarlo anche insultando i viaggi della memoria ad Auschwitz e provando a riscrivere la storia”. Magi di Più Europa, ha detto che “Il ministro Roccella una ne pensa e cento ne sbaglia. Non solo dà una lettura strumentale e provinciale del ricordo dell’Olocausto anche attraverso le gite scolastiche nei campi di concentramento, ma sembra voler sminuire il ruolo del nazifascismo che un secolo fa ha pianificato lo sterminio programmatico degli ebrei in Europa”. Secondo Angelo Bonelli di Avs, “Le parole della ministra Roccella sono sconcertanti. Mostrano una totale insensibilità verso la tragedia che si consuma a Gaza e un’indifferenza assoluta di fronte alla pulizia etnica portata avanti dal governo di Netanyahu contro il popolo palestinese, che per l’Onu costituisce un genocidio. Le gite scolastiche oggi dovremmo organizzarle a Gaza, per far vedere agli studenti cosa significa un genocidio nel terzo millennio: bambini sepolti sotto le macerie, ospedali bombardati, intere famiglie annientate”. “Negare il valore della Memoria è inaccettabile: le parole di Eugenia Roccella sono gravi ancora più perchè a pronunciarle è un ministro della Repubblica. Facciamo nostre le sempre sagge parole di Liliana Segre”. Lo scrive sui social la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva e componente della Commissione Segre. “Sono gravissime le parole della ministra Roccella, che riesce nell’impresa di negare l’indiscutibile valore educativo di quelle che lei liquida come “gite” ad Auschwitz. Quei viaggi di istruzione da anni servono a raccontare l’orrore del Novecento, a mantenere viva la memoria di chi è stato vittima del genocidio ad opera del regime nazifascista. La Roccella vuole forse riscrivere la storia?”. Lo afferma la deputata M5S Annalaura Orrico.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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Cronaca

Omicidio Palermo, confermato fermo presunto omicida. Ritrovata pistola

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PALERMO (ITALPRESS) – Nel tardo pomeriggio di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, nei confronti di un giovane 28enne palermitano, ritenuto responsabile di omicidio. L’uomo era stato accompagnato nella mattinata verso le ore 13.00 presso la caserma del Comando Provinciale di Palermo per essere sottoposto a interrogatorio da parte dei magistrati della locale Procura della Repubblica. La perquisizione domiciliare eseguita poco prima dagli operanti presso la propria abitazione aveva consentito di rinvenire una pistola semiautomatica calibro 9 illegalmente detenuta. Il provvedimento di fermo odierno trae origine dalle immediate attività d’indagine – svolte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi con l’ausilio del Nucleo Investigativo di Palermo – che hanno consentito di identificare e rintracciare, nel quartier Zen, il presunto responsabile dell’omicidio del ventenne, colpito mortalmente alla testa, mentre, intorno alle tre di questa mattina, era intento a lavorare in un pub di famiglia del centro storico cittadino. L’indagato sarà tradotto presso la Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” e, nelle prossime ore, sarà interrogato dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale.(ITALPRESS).

Foto: Xd8

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Cronaca

Mkhitaryan “Inzaghi fondamentale per l’Inter, Chivu ha un gran futuro”

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ROMA (ITALPRESS) – Un lungo viaggio in giro per l’Europa, diversi Paesi toccati, dall’Ucraina all’Italia, passando per Germania e Inghilterra, ma ancora tanta voglia di giocare. Ora Henrikh Mkhitaryan è al quarto anno con la maglia dell‘Inter, una squadra che negli ultimi anni è stabilmente tra le migliori d’Italia e d’Europa, grazie anche a un allenatore come Simone Inzaghi, da questa stagione sulla panchina dell’Al-Hilal. “Di lui ho solo bei ricordi, se lo vedrò lo riabbraccerò, gli ho mandato un messaggio quando è andato in Arabia perchè è stato un allenatore fondamentale per questa Inter”, ha detto al Festival dello Sport di Trento il centrocampista nerazzurro.

A livello personale, il centrocampista armeno spiega che il tecnico piacentino “mi ha dato una seconda giovinezza. L’ho avuto tra i 33 e i 36 anni e mi faceva giocare quasi tutte le partite, mi ha fatto sentire importante”. Il rapporto tra Inzaghi e l’Inter si è chiuso dopo la finale di Monaco, con il 5-0 subito contro il Psg che, per Mkhitaryan, è sia orgoglio che un trauma: “Tutti e due i sentimenti sono forti. Sono orgoglioso perchè la stagione è stata molto lunga, ma in tre settimane abbiamo perso tre titoli. E’ la regola del calcio. C’è rimpianto perchè non siamo riusciti a vincere un trofeo dopo nove mesi di stagione, ed eravamo una squadra abituata a vincere”.

Ora c’è Cristian Chivu, rumeno come l’allenatore che lo ha lanciato nel calcio europeo, allo Shakhtar Donetsk, ovvero Mircea Lucescu: “Lucescu è stato davvero importante per me. Non direi che lui e Chivu si assomigliano, perchè il calcio è cambiato, da quando ero allo Shakthar ad oggi è quasi un altro sport. Ma mi trovo benissimo con tutti e due ed è la cosa più importante. Chivu mi fa giocare meno? Non posso dimenticare che tra poco avrò 37 anni – prosegue Mkhitaryan sull’attuale allenatore nerazzurro – La mia voglia di giocare è tantissima, ma bisogna capire le scelte dell’allenatore. Sono pronto ad aiutare la squadra anche giocando una partita a settimana. Io ne parlo benissimo, perchè vedo un allenatore che vuole crescere e imparare ogni giorno e ha un grande futuro”. Tra le grandi figure che hanno caratterizzato la sua carriera c’è anche il suo ex procuratore, Mino Raiola: “Non era solo un rapporto di lavoro, è stata una connessione come tra padre e figlio. Ci sono stati tanti episodi, tanti momenti tra noi due. Sapeva cosa volevo io, mi ha sempre aiutato e dato consigli. E’ sempre stato affidabile, mi ha aiutato tantissimo”, è il ricordo del centrocampista ex Roma.

– Foto Ipa Agency –

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(ITALPRESS).

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