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Economia

SACE, nel 2024 mobilitazione di 60 miliardi per 60mila imprese

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di SACE ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato 2024, confermando l’andamento positivo delle attività di SACE e superando i target del Piano Industriale 2023-2025. In un contesto economico complesso segnato da incertezza e rapidi cambi di scenario SACE ha consolidato il suo ruolo come partner per la crescita delle imprese italiane e del Sistema Paese rafforzando il proprio impegno a supporto dei progetti e degli investimenti in Export e Innovazione. Nel 2024, SACE ha mobilitato 58 miliardi di euro (+6% rispetto al 2023) e ha supportato circa 60.000 imprese (+20%).

Un risultato che fa salire gli interventi complessivi di SACE dall’inizio del Piano Industriale 2023-2025 a 113 miliardi di euro, che hanno generato un impatto di 280 miliardi di euro sul sistema produttivo, contribuendo a creare e mantenere oltre 1 milione e 500 mila posti di lavoro. “I risultati del 2024 confermano il ruolo di SACE come partner strategico per la crescita delle imprese italiane e a supporto della competitività del Sistema Paese – ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE -. Abbiamo individuato due leve fondamentali per la crescita: un’innovazione sempre più incisiva, che consente alle aziende supportate da SACE di essere più agili e competitive, e una spinta all’internazionalizzazione, che apre nuovi orizzonti per il Made in Italy in mercati ad alto potenziale. La nostra missione è quella di sostenere le imprese nei loro investimenti e progetti lungo queste due direttrici strategiche di crescita. Con il nostro intervento vogliamo essere il fulcro su cui le aziende possono far leva per il loro sviluppo, per costruire un percorso di crescita solido e duraturo e per cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato domestico e internazionale”.

Da quasi cinquant’anni SACE accompagna le imprese in Italia e nel mondo, con una gamma di soluzioni assicurativo-finanziarie a supporto dei loro progetti di crescita, moltiplicando le opportunità di sviluppo e di business. “Your Growth. Anywhere. Anytime” è la nuova value proposition di SACE che riflette la volontà di offrire soluzioni tempestive, in grado di rispondere efficacemente alle sfide del futuro e alle necessità in continua evoluzione delle aziende, sostenendo i loro piani di sviluppo con una rete di vendita diffusa.

L’intervento di SACE al fianco delle imprese segue il modello GROW che integra strumenti finanziari, assicurativi e di sviluppo del business per accelerare la crescita: dalle garanzie e liquidità (G) che migliorano l’accesso al credito e ai finanziamenti necessari per effettuare gli investimenti in Export e Innovazione; alla gestione protezione dei rischi (R) con strumenti assicurativi dedicati a rischi tradizionali, come l’assicurazione dei crediti commerciali, a rischi emergenti, come rischi catastrofali; fino a fare da apripista a nuove opportunità (O) attraverso business matching e attività che facilitano l’incontro tra domanda e offerta; il tutto con soluzioni Worldwide (W) che accompagnano la crescita delle imprese in Italia e in circa 200 Paesi nel mondo.

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Supporto a Innovazione e investimenti domestici. Nell’anno SACE ha mobilitato 23,3 miliardi di euro a sostegno dei progetti di crescita delle imprese italiane in Innovazione intesa in senso ampio, che comprende l’innovazione tecnologica e digitale, gli investimenti in sostenibilità, efficientamento e adattamento climatico, i progetti infrastrutturali e strategici e l’ampliamento del numero delle filiere di riferimento. Tale supporto è stato reso possibile anche grazie alle 11 sedi SACE dislocate sul territorio nazionale e una rete potenziata di professionisti che offrono un supporto in loco alle imprese italiane.

Sostegno Export e Internazionalizzazione. Nel 2024 SACE ha mobilitato 34,7 miliardi di euro a supporto dei progetti di export e degli investimenti di internazionalizzazione delle imprese italiane. Il programma Push Strategy, con cui SACE apre nuove opportunità di business garantendo linee di credito a primari buyer esteri che si impegnano a considerare forniture italiane per la realizzazione dei loro piani di investimento, ha raggiunto 9,7 miliardi di euro. Creazione di opportunità. Nel corso dell’anno SACE ha facilitato l’incontro tra imprese italiane e importanti buyer esteri attraverso un’intensa attività di Business Matching. Complessivamente sono stati organizzati circa 80 incontri B2B per un totale di 3.200 imprese italiane, coinvolgendo diverse filiere strategiche per il Made in Italy (dal food all’agribusiness; dall’energetico al waste&water treatment; dalla meccanica all’automotive…).

Nel 2024 è stata rafforzata la rete internazionale di SACE che oggi conta 14 uffici in Paesi target e ad alto potenziale per il Made in Italy, tra cui gli Emirati Arabi, l’Arabia Saudita, la Turchia, il Vietnam, Singapore, il Brasile, il Messico e la Colombia. Senza dimenticare gli Uffici nel continente africano (Rabat, il Cairo e Johannesburg) che svolgono un ruolo importante per l’attuazione del Piano Mattei. Nel 2024 sono stati garantiti 1,5 miliardi di euro per progetti in questa regione, che hanno generato un valore complessivo di 13,5 miliardi di euro di investimenti e creato oltre 18.000 nuovi posti di lavoro.

L’efficacia del modello di servizio è confermata anche dall’aumento del 4,5% dell’indice Net Promoter Score, con cui SACE misura e monitora la soddisfazione delle aziende clienti e la customer experience. Nel 2024 l’utile lordo consolidato si attesta a 789 milioni di euro (+25% rispetto all’anno precedente), superando i target di Piano, grazie al miglioramento della rischiosità del portafoglio, alla gestione dei costi efficace, alle positive azioni di recupero su crediti politici e commerciali e all’incremento del risultato della gestione degli investimenti (pari a 519 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto ai 282 milioni di euro del 2023).

Nel 2024 SACE conferma, inoltre, un livello di efficienza incrementale riducendo i costi rispetto al portafoglio garanzie gestito del 12%. Inoltre, grazie alla revisione dei processi, agli investimenti in tecnologia e all’adozione diffusa dell’Intelligenza artificiale, la produttività di SACE è aumentata del 26%. Utile netto consolidato: 558 milioni di euro (+18% rispetto al 2023). Patrimonio netto e Riserve tecniche: SACE conferma un solido profilo patrimoniale con un Patrimonio netto pari a 5,6 miliardi di euro e Riserve tecniche pari a 3,4 miliardi di euro.

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– Foto Ufficio stampa SACE –

(ITALPRESS)

Economia

Unicredit, finanziati 4,5 milioni ad Appalti Stradali srl per investimenti nella ZES di Oricola

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MILANO (ITALPRESS) – UniCredit ha erogato un finanziamento ESG Futuro Sostenibile di 4,5 milioni alla società A.S. Appalti STRADALI srl. Il finanziamento, con garanzia di portafoglio del Fondo di Garanzia per PMI, gestito da Mediocredito Centrale per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è finalizzato ad un investimento per la realizzazione di un nuovo sito produttivo nella zona ZES di Oricola (AQ) in Abruzzo, che integra soluzioni rispondenti a criteri ESG a ridotto impatto ambientale con tecnologie produttive all’avanguardia.

La società A.S. Appalti Stradali srl opera da oltre 50 anni, nel settore della produzione di inerti, bitumi e conglomerati; realizza inoltre fondazioni, pavimentazioni, opere stradali e opere di urbanizzazione in generale. Il progetto denominato “RiciclOricola: l’Abruzzo sostenibile si fa strada” prevede la creazione di un polo industriale atto alla produzione di materiali per l’industria infrastrutturale, riutilizzando materiali già provenienti dal medesimo settore: verranno prodotti nuovi asfalti partendo da asfalti scarificati, nuovi sottofondi stradali partendo da materiali di demolizione, nuovo gesso da costruzione recuperando cartongesso da smantellamenti, il tutto utilizzando macchinari e tecnologie d’avanguardia ed altresì riducendo enormemente l’impatto ambientale complessivo anche attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico di grande superficie.

L’investimento prevede un unico polo produttivo dove è previsto l’insediamento di un nuovo impianto per conglomerati bituminosi di ultima generazione ed un impianto di recupero e trattamento di asfalti fresati; è altresì prevista la riqualificazione, in una particella catastale adiacente, di un imponente capannone industriale dove verranno insediati una serie di macchinari atti a diversi ed innovativi trattamenti di rifiuti non pericolosi sempre di provenienza dal settore edile.

Il progetto riveste particolare rilevanza in termini di sostenibilità ambientale poiché tutte le tecnologie che verranno utilizzate sono atte al recupero di materiali che oggi solo in minima parte vengono riciclati, essendo in larga maggioranza destinati a discarica o utilizzati negli inceneritori, e impiegando diverse tipologie di additivi migliorativi in grado di garantire maggiori standard di durabilità e qualità finale dei manufatti, diminuire le temperature di produzione del conglomerato bituminoso, con conseguente riduzione dell’energia utilizzata e della CO2 immessa nell’ambiente.

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Siamo orgogliosi di avviare un progetto industriale che unisce innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, contribuendo concretamente alla transizione ecologica del nostro settore. Con ‘RiciclOricola’ vogliamo dimostrare che è possibile creare valore economico e occupazionale attraverso un modello circolare, riducendo sprechi e impatto ambientale. Ringraziamo UniCredit per il supporto e la fiducia dimostrata: un partner strategico per accompagnarci in un percorso di crescita responsabile e duratura” ha commentato Marco Solfaroli, responsabile finanziario di Appalti Stradali.

“Siamo in prima linea per sostenere i piani di investimento e i progetti di crescita delle imprese italiane – ha dichiarato Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit – L’operazione conferma il nostro ruolo di partner di riferimento per le aziende: un interlocutore attento e competente con cui fare squadra per favorire la crescita dell’economia nazionale. Siamo infatti determinati a supportare le realtà produttive che vogliono implementare il proprio business accelerando il percorso di transizione ESG”.

Il Finanziamento Futuro Sostenibile di UniCredit è un finanziamento chirografario destinato alle imprese che prevede una riduzione dello spread, rispetto alle condizioni offerte per questa tipologia di operazioni, riconosciuta alle aziende che si impegnano a migliorare l’ambiente, la società e la buona amministrazione della propria azienda, ossia che ispirano la propria azione ai fattori ESG: Environmental, Social e Governance. I target di sostenibilità scelti da A.S. Appalti Stradali srl per il finanziamento sono le azioni messe in atto per ridurre o compensare le emissioni dirette/indirette di CO2 e l’avviamento lavorativo di giovani, andando ad occupare a regime non meno di 60 unità.

– foto ufficio stampa Unicredit –

(ITALPRESS).

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Economia

A maggio sale prezzo del gas per i clienti vulnerabili, crescita allo 0,1%

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MILANO (ITALPRESS) – Arera ha reso noto il valore della materia prima del Servizio di tutela della vulnerabilità gas per il mese di maggio 2025.

La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEM,m), applicata ai clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, viene aggiornata da ARERA come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento.

Per il mese di maggio, che ha visto le quotazioni all’ingrosso sostanzialmente invariate rispetto a quelle registrate ad aprile, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari a 37,66 euro/MWh.

Per il mese di maggio 2025, il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo è pari a 108,00 centesimi di euro per metro cubo (+0,1% su aprile), così suddiviso: spesa per la materia gas naturale 43,68 centesimi di euro (pari al 40,44% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,02 centesimi di euro (5,57% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio.

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Spesa per il trasporto e la gestione del contatore 23,20 centesimi di euro (21,48% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità. Spesa per oneri di sistema 3,31 centesimi di euro (3,07% del totale della bolletta) per gli oneri generali di sistema. Imposte 31,79 centesimi di euro (29,44% del totale della bolletta).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

La Scogliera Sa conferma il proprio supporto all’opas di Banca Ifis su illimity Bank Spa

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MILANO (ITALPRESS) – La Scogliera SA, titolare del 50,64% del capitale sociale di Banca Ifis Spa, in relazione all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria promossa dalla controllata su illimity Bank Spa esprime attraverso il suo Amministratore Delegato, Ernesto Furstenberg, e il padre Sebastien Furstenberg, Presidente del Consiglio di Amministrazione, in qualità di azionisti di controllo di La Scogliera SA, holding di controllo del Gruppo Banca Ifis “il proprio impegno all’Offerta, ribadendo la bontà del razionale strategico, rappresentato al mercato, nel documento d’offerta, pubblicato il 9 maggio, e guidato da una logica industriale in grado di esprimere significative economie di scala e generare, a regime, sinergie complessive annue per 75 milioni lordi”.

La società ricorda “il solido ed efficiente track-record del management della controllata, che, forte del successo dei precedenti processi di integrazione, e dell’avvenuto raggiungimento degli obiettivi economico-finanziari, ha permesso al Gruppo Banca Ifis di superare i target del Piano Industriale 2022-2024 con utili netti cumulati di 463 milioni di Euro (+11% vs target) e dividendi distribuiti ai soci di Banca Ifis per 295 milioni di Euro (+47% vs target); e – conferma il proprio supporto all’operazione, nonostante le importanti rettifiche di valore di illimity Bank”. 

Come espresso l’8 gennaio scorso, “l’operazione di sistema in questione si inserisce nella visione di lungo periodo di La Scogliera SA, volta ad assicurare al Gruppo Banca Ifis una prospettiva di crescita industriale sostenibile e duratura, mantenendo i livelli di redditività ed efficienza che da anni caratterizzano il gruppo, accettandosi, allo scopo, la possibile diluizione della propria partecipazione nella controllata Banca Ifis, ferma l’intenzione di continuare a esercitarvi il controllo”.

In questo contesto, La Scogliera SA auspica che “l’adesione all’Offerta da parte degli attuali soci di illimity sia sufficientemente ampia da consentire, nel più breve tempo possibile, l’avvio del processo di fusione tra le due entità che rappresenta, a giudizio della scrivente, una condizione essenziale affinché tutti gli stakeholders possano compiutamente beneficiare dell’integralità delle sinergie delineate nel documento d’offerta”.

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-Foto ufficio stampa Banca Ifis-
(ITALPRESS).

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