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Cronaca

I giocatori del Monza Dany Mota e Petagna in visita ai bambini del San Raffaele

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MONZA (ITALPRESS) – I calciatori del Monza, Dany Mota e Andrea Petagna, hanno regalato ai bimbi del reparto di Pediatria dell’IRCCS Ospedale San Raffaele (Gruppo San Donato) e ai pazienti del reparto di Oncologia della Linea Arianna, un pomeriggio davvero speciale.

L’iniziativa fa parte delle attività di umanizzazione delle cure, promosse dalla GSD Foundation ETS. I due attaccanti biancorossi hanno donato tantissime uova di Pasqua ufficiali dell’AC Monza ai degenti, in un gesto di vicinanza e solidarietà in vista delle imminenti festività pasquali. “Con questa iniziativa vogliamo dimostrare ancora una volta quanto il nostro club sia legato al territorio e attento alle persone che stanno affrontando un momento di difficoltà”, dichiara la società biancorossa. “Siamo certi che la presenza dei nostri giocatori porterà un momento di gioia e spensieratezza a questi grandi eroi”.

Dany Mota e Andrea Petagna, figure di spicco della squadra brianzola, si sono resi immediatamente disponibili per questa importante iniziativa sociale che conferma l’impegno dell’AC Monza nelle attività benefiche sul territorio. La GSD Foundation ETS ringrazia in particolare il presidente del Monza Adriano Galliani e la moglie Helga Costa per aver organizzato l’evento.

-Foto RCCS Ospedale San Raffaele-
(ITALPRESS).

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Cronaca

La fiamma olimpica di Milano-Cortina è arrivata in Italia

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ROMA (ITALPRESS) – La fiamma olimpica di Milano-Cortina 2026 è arrivata al Quirinale. Con un volo proveniente da Atene, la lanterna ricevuta dalla delegazione italiana allo stadio Panathinaiko è sbarcata nel pomeriggio a Fiumicino, nelle mani di Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina, e Jasmine Paolini, campionessa olimpica di doppio oggi nelle vesti di tedofora. “Che messaggio porta la fiamma? Impegno, passione e pace, spero in tutta Italia – le sue parole una volta atterrata a Roma – E’ una sensazione incredibile, mi sento onorata, è un’emozione grandissima e mi sto godendo questa giornata”. La delegazione italiana, composta anche dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio, dal segretario generale Carlo Mornati, dall’ad di Milano-Cortina Andrea Varnier e dai due sindici delle città organizzatrici, Beppe Sala e Gianluca Lorenzi, si è poi recata al Quirinale dove, presso la Vetrata del Cortile d’onore, la lanterna olimpica è stata accolta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Non c’è niente di più sacro, laicamente parlando, di portare la fiamma olimpica – commenta Malagò – Sono le cose che ti ripagano di quello che fai, magari sacrificando qualcosa nella propria vita. E’ la dimostrazione concreta che ci stiamo avvicinando, in modo prepotente ma anche iconico, romantico, storico”. L’ex numero uno del Coni sottolinea che “le aspettative sono molto alte, bisogna tenere conto che mancano ormai due mesi e abbiamo bisogno di ogni giorno, è un’organizzazione molto complessa”. Ad ogni modo “l’arrivo della fiamma olimpica in Italia e la consegna a Mattarella al Palazzo del Quirinale rappresentano momenti di grande emozione nel percorso verso Milano-Cortina 2026 – ha detto ancora Malagò – Nei prossimi giorni questo fuoco attraverserà il nostro Paese da nord a sud, raggiungerà città, comunità e territori diversi, ricordandoci la bellezza delle differenze che rendono l’Italia un Paese unico al mondo. Illuminerà molti siti del nostro Patrimonio Unesco, diventando un simbolo di entusiasmo, armonia e partecipazione collettiva. Nel viaggio che accompagnerà l’Italia verso la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Milano Cortina, la fiamma olimpica passerà nelle mani di oltre 10.000 tedofori provenienti da ogni regione, ricordandoci la capacità unica che ha lo sport di unire, ispirare e costruire futuro”. Per domani è prevista la cerimonia di accensione del braciere del viaggio della fiamma olimpica nel Piazzale del Quirinale mentre sabato allo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea” di Roma verrà dato il via ufficiale alla staffetta che porterà la torcia in giro per il Paese fino all’ingresso a San Siro previsto per il 6 febbraio 2026.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Giambrone “Investire sulle filiere di teatro e cinema fa crescere il Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel festeggiare i nostri 80 anni abbiamo sentito l’orgoglio di essere stati un pezzo della costruzione di questo Paese”. Lo afferma Francesco Giambrone, presidente di Agis e sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. L’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, fondata nel 1945, rappresenta oggi circa 15 mila realtà del comparto, 350 mila lavoratori, non solo cantanti e attori, ma anche sarti, scenografi, macchinisti, “tutto quel mondo che non vediamo ma senza il quale non esisterebbe lo spettacolo dal vivo”, sottolinea Giambrone, che spiega: “Raggiungiamo circa 100 milioni di spettatori ogni anno, e i nostri associati realizzano un fatturato di circa 1,5 miliardi l’anno. Teniamo aperte 4.500/5.000 sale teatrali e cinematografiche”.
“Per gli 80 anni dell’Agis siamo stati ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in quell’occasione ha ricordato come le sale teatrali e cinematografiche siano una ricchezza di questo Paese e vadano considerati un investimento”, spiega Giambrone, recentemente riconfermato alla guida dell’Agis per un altro mandato.
“Investimento è la parola chiave per un Paese che dovrebbe fare della cultura il suo asset principale”, prosegue, sottolineando l’importanza di “salvaguardare le sale, luoghi dove due comunità si incontrano e hanno bisogno l’una dell’altra: da una parte gli attori, i tecnici, tutti coloro che lavorano dietro le quinte, e dall’altra il pubblico”.
“Noi svolgiamo un servizio pubblico, questo non dimentichiamolo mai – aggiunge Giambrone -. Ha un senso che la mano pubblica investa su queste realtà, proprio perchè svolgono un ruolo pubblico, anche in termini di inclusione sociale e lotta alla dispersione scolastica”.
Riguardo alle diverse componenti del settore dello spettacolo, “i concerti vanno molto bene, così come il teatro, per un pò è stato indietro il cinema ma adesso si sta riprendendo”.
Per il cinema il problema principale è rappresentato dai tagli “che rischiano di mettere a rischio la tenuta della filiera – sottolinea il presidente di Agis -. Se sono stati fatti degli errori in passato non è una buona ragione per tagliare i fondi. Il tema è spendere bene le risorse, perchè deve essere garantita una filiera di qualità”.
Quanto al nuovo Codice dello spettacolo, “ha ripreso il suo iter, c’è una fase di ascolto importante da parte del governo, in particolare dal sottosegretario alla Cultura Mazzi. Il Codice sarà uno strumento importante, stiamo lavorando per renderlo veramente moderno e per mettere ordine a una normativa che è stata carente o addirittura confusionaria”.
Giambrone è sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma dal dicembre 2021 e recentemente è stato confermato fino al 2030. “Il teatro ha i bilanci in ordine ormai da più di 10 anni, è in una condizione di stabilità. Poi la buona salute è confermata dal fatto che il teatro è pieno, l’occupazione dei posti in media è dell’87-88% – spiega -. Ospita i più grandi artisti della scena internazionale, registi, cantanti, interpreti, e con un direttore musicale come Michele Mariotti e una direttrice del corpo di ballo come Eleonora Abbagnato ha dei pilastri forti. E’ il teatro di rappresentanza del paese e quindi cerchiamo di onorare questo ruolo nel modo migliore, accompagnando la tradizione all’innovazione e ai nuovi linguaggi”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Da Milano a Dalian, l’esperienza di una studentessa italiana in Cina

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SHENYANG (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Per Allegra Mafrica, appena arrivata da Milano, in Italia, passeggiare nel campus della Liaoning Normal University, situata nella città settentrionale cinese di Dalian, la fa sentire libera e a proprio agio.

Il legame di Mafrica con la cultura cinese è iniziato molto presto. Fin da bambina è stata attratta dagli spazi bianchi nei dipinti a inchiostro e acqua, dal ritmo della poesia antica, dalle storie del mondo delle arti marziali e dall’atmosfera festosa e vivace dei film cinesi.

Per comprendere queste culture, la ragazza ha iniziato a studiare cinese alle superiori. “I caratteri cinesi sono come simboli con una storia”, ha dichiarato. “Più imparo, più voglio sapere”. Questa determinazione le ha permesso di ottenere ottimi risultati nell’edizione di quest’anno della competizione “Chinese Bridge” e di cogliere l’opportunità di studiare in Cina.

Solo dopo essere arrivata in Cina ha capito che il fascino del Paese va ben oltre i libri. La città costiera di Dalian le ha regalato molte sorprese: strade pulite, una leggera brezza marina e un ritmo urbano moderno ma rilassato. Quello che preferisce è fare una passeggiata sul lungomare dopo la scuola e ascoltare il suono delle onde che si infrangono contro le rocce.

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Lo scorso weekend, per ammirare un’immagine più reale e tridimensionale di Dalian, la ragazza è andata con i compagni di classe nell’antica cittadina di Fuzhou, nella città di Wafangdian. L’auto ha guidato oltre la zona urbana. La brezza marina si è gradualmente trasformata in vento di montagna, e il trambusto della città moderna è stato sostituito dalla tranquillità della città antica.

Le antiche mura della cittadina di Fuzhou apparivano particolarmente imponenti alla luce del sole. Il senso storico creato dalla sovrapposizione di mattoni blu e tegole nere ha colpito Mafrica a prima vista. Camminando sulla pavimentazione in pietra blu, i passi riecheggiavano nei vicoli, trasportandola in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. La Torre dell’Orologio, la Pagoda di Yongfeng, l’Accademia di Hengshan… Questi siti storici ben conservati le hanno reso difficile andarsene.

Successivamente Mafrica ha seguito i compagni di classe nella cittadina di Lizifang, nella città di Zhuanghe. Il paesaggio lungo la strada è cambiato dalla città antica ai campi: onde dorate di riso, villaggi sparsi e colline vicine.

Diversamente dal profondo senso storico di Fuzhou, la cittadina di Lizifang mostra il lato delicato e quotidiano di Dalian. Gli anziani del villaggio chiacchieravano sotto gli alberi, e i bambini correvano e giocavano all’ingresso dei cortili. Gli abitanti del villaggio hanno portato la ragazza a fare una passeggiata nei campi, parlando dei cambiamenti stagionali, delle festività tradizionali e dello sviluppo di Zhuanghe nel corso degli anni. “Nell’aria c’è odore di terra, un pò come nelle campagne dell’Italia settentrionale, ma qui lo spazio è più aperto e più libero”, ha raccontato Mafrica.

Diversi mesi di studio all’estero le hanno permesso di ampliare la sua comprensione della Cina da piccoli dettagli a un quadro più generale, e dai libri alla realtà. Dalla brezza marina e dalle luci dell’area urbana di Dalian, alla quiete antica delle cittadine di Fuzhou, fino alla vita rurale della cittadina di Lizifang, ogni luogo visitato le ha trasmesso lo stesso messaggio: la Cina non è un’unica immagine, ma un intreccio di innumerevoli stili di vita.

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Ora Mafrica è sempre più curiosa riguardo a Dalian. Ha sentito dire che nelle strade e nei villaggi della città sopravvivono ancora molte abilità legate al patrimonio culturale immateriale, che sono state tramandate ad oggi e che rappresentano le manifestazioni più vivide della cultura cinese. Con il suo interesse per l’artigianato tradizionale, ha già iniziato a pianificare la sua prossima avventura esplorativa.

– Foto Xinhua –

(ITALPRESS).

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