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Cronaca

Omicidio di Vittorio Boiocchi, arrestati mandanti ed esecutori

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MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 persone gravemente indiziate di essere promotori, mandanti ed esecutori dell’omicidio di Vittorio Boiocchi, ucciso a colpi d’arma da fuoco il 29 ottobre 2022 a Milano.

I due esecutori materiali sono ritenuti essere un uomo di 41 anni e un 30enne, entrambi italiani, rintracciati e arrestati rispettivamente in provincia di Vibo Valentia e nella città di SvetiVlas in Bulgaria. Quest’ultimo è stato bloccato dalla Polizia bulgara dopo quattro giorni di ricerche svolte con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e su specifica attivazione della Divisione Sirene del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, che si è avvalsa del costante supporto del suo Esperto per la Sicurezza di stanza a Sofia. Per quanto riguarda gli ulteriori quattro indagati, la misura cautelare è stata notificata a tre cittadini italiani di 40,50 e 62 anni presso gli istituti di pena ove erano già detenuti perché tratti in arresto nell’ambito del procedimento noto come “doppia curva” e, a un 51enne italiano, arrestato nella fase successiva e a riscontro delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia.

Il provvedimento restrittivo, che contesta agli indagati anche l’aggravante della modalità mafiosa, scaturisce dagli approfondimenti investigativi condotti dalla Squadra Mobile e dalla Sisco di Milano che, nell’ultima fase, sono stati finalizzati, principalmente, a raccogliere precisi riscontri alle dichiarazioni auto ed etero accusatorie del collaboratore di giustizia. Le dichiarazioni di quest’ultimo hanno permesso, al contempo, di valorizzare anche gli elementi già raccolti nel corso delle investigazioni eseguite subito dopo l’omicidio e, successivamente, nel più ampio contesto del progetto investigativo “Doppia Curva”.

Così come già ipotizzato e poi confermato dal collaboratore, l’omicidio, per la cui organizzazione e realizzazione egli avrebbe pagato 50 mila euro, sarebbe stato ordito e condiviso, come atto strategico, nell’ambito delle dinamiche del tifo organizzato interista. In particolare, il delitto costituisce la risposta alle aspre contestazioni mosse dalla vittima sulla corretta contabilizzazione e quindi divisione dei proventi derivanti dalle attività economiche ed illecite connesse al tifo ultras. Non meno complessa e significativa è stata, infine, l’attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato nelle ultime settimane, che ha portato a localizzare uno degli indagati in Bulgaria, dove si era trasferito, assumendo già da tempo atteggiamenti tipici di chi vive in latitanza.

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Così la procuratrice aggiunta della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Alessandra Dolci, nel corso di una conferenza stampa. “Beretta ha riferito il movente di ordine economico – ha spiegato – e ha detto di aver commissionato l’omicidio per 50mila euro per eliminare quello che era stato fino a quel momento il leader della Curva Nord e prenderne il posto, al fine di dividere i profitti, sia leciti che illeciti, legati all’indotto dello stadio di San Siro”.

L’operazione della polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia milanese, ha portato all’arresto di sei persone con l’accusa di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e da modalità mafiose. Oltre a Beretta, sono finiti in carcere Marco Ferdico, il padre Gianfranco, Daniele D’Alessandro, Pietro Andrea Simoncini e Cristian Ferrario. Due dei soggetti arrestati sono stati fermati all’estero: uno in Calabria e uno in Bulgaria.

Secondo il procuratore capo di Milano, Marcello Viola, con questi arresti “l’ufficio ritiene di aver ricostruito e accertato tutti i fatti di sangue commessi nell’ambito delle curve”. Il pm Paolo Storari ha parlato di “vicenda totalmente ricostruita”.

– foto xp2/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Trento rimane al centrosinistra, ballottaggio a Bolzano

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TRENTO (ITALPRESS) – Conclusa la tornata elettorale in Trentino Alto Adige: si votava in 111 comuni nella Provincia autonoma di Bolzano e in 154 in quella di Trento. Si tornerà alle urne per il ballottaggio il 18 maggio.
A Trento confermato il sindaco uscente di centrosinistra Franco Ianeselli, che ha ottenuto il 54,5% dei voti. La sfidante del centrodestra Ilaria Goio si è fermata al 25,4%.
A Bolzano, invece, si andrà al ballottaggio. Infatti, il candidato del centrodestra Claudio Corrarati ha conquistato il 36,3% delle preferenze e quello del centrosinistra Juri Andriollo il 27,3%.
Da registrare il crollo dell’affluenza. In Trentino si è registrato un deciso calo. A Trento città alla chiusura dei seggi delle ore 22 si era recato al voto solo il 49,93%, la metà dell’elettorato, ovvero l’11% in meno rispetto a cinque anni fa. In tutto il Trentino il dato dell’affluenza è di 54,53%, quasi dieci punti percentuali in meno rispetto al 2022. In Alto Adige l’affluenza è stata invece del 60%. Un calo abbastanza netto rispetto a cinque anni fa, quando votò il 65,4% degli aventi diritto. Male la partecipazione al voto nelle città: a Bolzano ha votato il 52,2%, a Brunico il 52,1%, a Merano il 49,9%.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Romania, Simion vince il primo turno e sfida Dan al ballottaggio

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BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) – Il candidato dell’ultradestra George Simion, ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania ottenendo oltre il 40,5% dei voti. Il leader del partito Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur) afffronterà nel ballottaggio in programma il prossimo 18 maggio, il centrista Nicusor Dan, sindaco di Bucarest, che ha ottenuto invece il 20,9%. Sconfitto il candidato filo-europeo Crin Antonescu. Simion è riuscito a catalizzare un’ampia fetta dell’elettorato grazie a una campagna fortemente anti-establishment e nazionalista ma ha anche ricevuto il sostegno dai romeni residenti in Europa occidentale. Da parte sua Antonescu, nonostante l’appoggio delle formazioni di governo (Psd e Pnl), è stato escluso dal secondo turno. In vista del prossmo turno di ballottaggio, Dan potrà contare sull’appoggio ufficiale dell’Usr e dei liberali europei, ma ha bisogno di un ampio fronte democratico che includa anche i voti degli elettori Psd e Pni, che al momento appaiono indecisi. Simion spera invece nel voto degli elettori di Victor Ponta (14%), un altro candidato sovranista, che si potrebbe rilevare decisivo per essere eletto nuovo presidente della Romania, dopo che lo scorso 24 novembre la Corte costituzionale di Bucarest aveva annullato le elezioni che avevano visto il successo del candidato dell’estrema destra Calin Georgescu, sovvertendo tutti i sondaggi della vigilia. I giudici – sulla scorta di alcuni rapporti presentati dal Consiglio di sicurezza nazionale, poi desecretati dal presidente uscente Klaus Iohannis – hanno rilevato l’esistenza di uno schema, ordito presumibilmente dall’estero, per influenzare il voto romeno favorendo per l’appunto Georgescu. Secondo i sondaggi rumeni, Simion è favorito nella battaglia elettorale contro Dan al ballottaggio.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 5 MAGGIO 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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