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Cronaca

DIGITALIZZAZIONE SCUOLE, A VOGHERA COPERTURA IN FIBRA ULTRAVELOCE GRAZIE AL PIANO MIMIT

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Giuseppe Giovanetti e Gloria Chindamo

Il Comune di Voghera si avvia al completamento dell’intervento di infrastrutturazione digitale che porta la fibra ottica ultraveloce, con tecnologia FTTH (Fiber To The Home), nelle scuole del territorio comunale. Un passo strategico reso possibile grazie al Piano Strategico Banda Ultralarga promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), in collaborazione con il provider Intred, che ha permesso di estendere la connettività avanzata alle istituzioni scolastiche della città.

La rete a banda ultralarga è ora attiva presso numerosi plessi scolastici: Scuola Media Plana e Pascoli; Elementari Dante, Leonardo, Provenzal, Oriolo, De Amicis, San Vittore; Materne Pombio (Furini), Gobetti, Valle, Dante (Foscolo), Pontevecchio, Palli, Viale Marx. A queste si aggiungono le scuole superiori cittadine che sono state raggiunte dal progetto nazionale. L’infrastruttura è in grado di garantire connessioni stabili, veloci e sicure, ponendo le condizioni per un reale salto di qualità nella didattica digitale, nella gestione amministrativa e nell’adozione di servizi innovativi.

Gloria Chindamo, vicepresidente del Consiglio comunale con incarico al Digitale, spiega: “L’attivazione della fibra FTTH nelle scuole di Voghera segna un prima e un dopo nel servizio scolastico e questo era uno degli obiettivi chiave che con il progetto Voghera Digital si voleva raggiungere: una priorità complessa, ma che siamo riusciti a concretizzare. Non è semplicemente un investimento in infrastrutture tecnologiche, ma l’impegno concreto per costruire una città in cui nessun giovane venga lasciato indietro, dove ogni studente, indipendentemente dalla scuola che frequenta o dal quartiere in cui vive, possa accedere agli stessi strumenti digitali e alle medesime opportunità di apprendere, crescere e immaginare il proprio futuro. Ringrazio il MIMIT per aver creduto nel nostro territorio e tutti coloro che hanno lavorato per realizzare questo traguardo, perché la tecnologia è una leva di inclusione fondamentale per costruire una città moderna e orientata al futuro.”

Giuseppe Giovanetti, assessore all’Istruzione, aggiunge: “Con l’attivazione della fibra ultraveloce in tutte le scuole comunali, compiamo un passo fondamentale verso la piena digitalizzazione del sistema educativo locale. Oggi, i nostri studenti e il personale docente possono accedere in modo rapido ed efficiente a contenuti educativi online, piattaforme interattive, laboratori virtuali e strumenti di apprendimento innovativi. Questa infrastruttura rappresenta un supporto concreto alla didattica e un investimento di lungo periodo nella qualità dell’istruzione. È un orgoglio per l’Amministrazione contribuire a colmare il divario digitale e mettere i giovani vogheresi nelle condizioni migliori per affrontare il futuro.”

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L’intervento si inserisce all’interno di una strategia più ampia portata avanti dall’Amministrazione Comunale, volta a modernizzare i servizi pubblici attraverso la transizione digitale e a valorizzare l’educazione come elemento centrale dello sviluppo territoriale. Con la conclusione di questa fase, Voghera si conferma una città capace di coniugare innovazione e inclusione, costruendo una rete educativa all’altezza delle sfide contemporanee e in grado di rispondere concretamente ai bisogni delle nuove generazioni.

Cronaca

Guardia Costiera, Mattarella “Preziosa opera ed elevata professionalità”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’odierna ricorrenza vede la celebrazione delle tradizioni di un Corpo che dal 1865 ha dato il suo costante contributo al consolidamento dello sviluppo sociale ed economico delle attività marittime e portuali del Paese. L’Italia vanta quasi 8.000 chilometri di coste e basterebbe questo numero a segnalare la dimensione dell’impegno cui sono chiamate le donne e gli uomini delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e il valore che la loro opera rappresenta anche nell’ambito della cosiddetta economia-blu”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone.
“Il Corpo delle Capitanerie di porto – prosegue – ha acquisito nel tempo crescenti attribuzioni in ambito marittimo, oggi esercitate sotto l’egida di diversi dicasteri. Numerose, infatti, le missioni affidate, assolte con elevata professionalità, senso del dovere e umanità.
La preziosa opera assicurata dal Corpo nella ricerca e soccorso in mare, nelle attività dirette alla sicurezza della navigazione di tutto il naviglio mercantile, da pesca e da diporto, nella protezione dell’ambiente marino, nel controllo dei flussi migratori e, non ultimo, nelle attività preposte a tutela della filiera ittica e della balneazione, è di particolare rilievo.
In occasione di questo 160° anniversario di fondazione, rivolgo l’omaggio della Repubblica alla Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali e allo Stendardo delle unità navali della Guardia Costiera e, al contempo, rendo memoria del personale del Corpo caduto in servizio.
La Repubblica è grata per la loro azione alle donne e agli uomini del Corpo delle Capitanerie di porto della Marina Militare e, in questo giorno di festa, giunga a tutti i suoi appartenenti, in servizio e in congedo, e alle loro famiglie, l’augurio più fervido. Viva il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera! Viva l’Italia!”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa “Promuovere la cultura della pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sia il servizio che l’ascolto non sono sempre facili: richiedono impegno e capacità di rinuncia”. Lo ha detto Papa Leone XIV, nella sua omelia pronunciata nella cattedrale di Albano.

“Facciamo” dei giorni estivi “l’occasione – aggiunge – per prenderci cura gli uni degli altri, facciamolo con coraggio. Promuoveremo, in questo modo, nella solidarietà e nella condivisione della fede e della vita, una cultura di pace, aiutando anche chi ci sta attorno a superare fratture e ostilità e a costruire comunione: tra le persone, tra i popoli, tra le religioni”.
– Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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TERRE D’OLTREPÒ, CALLEGARI RIBATTE A BEDUSCHI: “SERVE VERITÀ, NON POPULISMO”

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Nuovo capitolo nella vicenda che coinvolge Terre d’Oltrepò. Dopo le dichiarazioni rese pubblicamente dall’Assessore regionale Alessandro Beduschi, arriva la replica puntuale e decisa di Umberto Callegari, protagonista della fase gestionale precedente e già portavoce delle criticità emerse nella cooperativa.

Beduschi ha criticato la precedente gestione definendola “non lungimirante”, ha giudicato tardiva l’attivazione della composizione negoziata della crisi e ha ribadito che la Regione ha fatto quanto doveva, senza intenzione di “mettere soldi pubblici” nella cooperativa. Ha inoltre difeso la nomina del nuovo CdA e ha aperto all’ipotesi di un commissariamento se utile a salvare l’azienda.

Nel suo comunicato, diffuso nella mattinata di oggi, Callegari prende le distanze dalla ricostruzione fornita da Beduschi, sottolineando come essa “non rispecchi la realtà dei fatti”. Al centro della disputa vi è l’interpretazione del ricorso alla Composizione Negoziata della Crisi, misura adottata dalla cooperativa in un momento cruciale. Callegari precisa: “La ricostruzione offerta, ancora una volta, non rispecchia la realtà dei fatti. L’accesso responsabile alla Composizione Negoziata della Crisi – misura di cui l’Assessore era a conoscenza – rappresenta non un atto di inerzia, bensì l’esatto contrario: un’azione tempestiva e doverosa, conforme alle disposizioni normative in materia di crisi d’impresa, posta in essere a tutela del patrimonio, dei lavoratori e dei soci”.

“Le cause che hanno determinato la crisi – prosegue la nota – sono ampiamente documentate, analizzate e, nella loro natura, prevalentemente esogene”. Un passaggio che intende mettere in discussione letture ideologiche o semplificazioni emerse nel dibattito politico, con l’invito a non cedere a “narrazioni approssimative o fantasiose”.

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Parole dure arrivano anche nei confronti dell’ultimo Consiglio di Amministrazione insediato, accusato da Callegari di “immobilismo realmente dannoso, colpevole di aver rallentato il percorso di risanamento e di aver provocato l’uscita di scena di alcuni partner finanziari strategici. Senza adeguata contezza della situazione, ha tentato di bloccare la procedura in corso, generando confusione”, si legge nel documento.

Poi l’affondo: “Occorre avere il coraggio di riconoscere che il populismo può forse generare visibilità mediatica, ma non ha mai salvato un’azienda”. Il riferimento implicito sembra rivolgersi proprio a chi, secondo Callegari, sta cavalcando la crisi per fini politici, ignorando la “verità economica”, che – rimarca – resta saldamente legata a “responsabilità, documentazione e competenza”.

Infine, un monito chiaro: la strada del commissariamento, evocata da più parti come possibile soluzione, “non risolverà la crisi in atto” e potrebbe persino aprire le porte a uno scenario peggiore, ovvero la “liquidazione della cooperativa, con conseguenze gravi per il territorio, i soci e i lavoratori”.

Il confronto tra istituzioni regionali e protagonisti del sistema cooperativo continua dunque a restare acceso, con Terre d’Oltrepò al centro di una vicenda che intreccia economia, politica e futuro del territorio.

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