IL GRANDE ABBRACCIO A MANUELA TAVERNA NELLA SUA PORANA
Un saluto davvero speciale quello tributato a Manuela Taverna nella chiesa di San Crispino a Porana. La “sua” chiesa, accanto al “suo” asilo salesiano da cui è partito tutto negli anni 70. Ed era giusto salutare tutti qui, tra i suoi amici di sempre, a partire da quelli di infanzia. Sia al Rosario, officiato il giorno precedente, che alle esequie, presiedute da due sacerdoti amici come Don Cesare De Paoli e Don Claudio Baldi, si è subito avvertito che queste erano funzioni speciali, proprio come avrebbe voluto lei. E la partecipazione così numerosa è stata proprio un bel messaggio di affetto nei confronti di chi ha conosciuto Manu fin da bambina da queste parti e, nonostante ormai lei vivesse a Milano da quando si era sposata con Andrea, non l’aveva mai dimenticata. I ricordi sono affiorati numerosi, anche nell’omelia del parroco Don Cesare, che ha avuto modo di apprezzare Manuela per l’aiuto in Parrocchia e anche come prima segretaria di Upol Pedale Lungavilla, al fianco del presidente Angelo Bianchi.
“Dio ha creato l’uomo per l’immortalità – ha sottolineato Don Cesare, particolarmente emozionato -. Quando si muore si entra nella vita definitiva con Dio, si entra nella luce. Gesù Cristo ci ha detto; Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Io vado a preparare un posto anche per voi. Ora è alla destra del Padre e là ha tenuto un posto anche per Manuela. Nel momento stabilito lui è venuto a prenderci per portarci in questa gloria. Ciascuno di noi qui ora davanti a questa bara ci si interroga sul significato della vita e sul mistero della morte. Per rinnovare la speranza, sulle parole di Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano con me dove sono io perchè contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato". Consoliamoci a vicenda con queste parole, consoliamo i familiari. Qui c’è la Madonna, quella Madonna a cui questa comunità si sente particolarmente legata, Maria Ausiliatrice. Accanto c’è San Giovanni Bosco. Ecco, preghiamoli tutti insieme perché accompagnino Manuela nella luce di Dio, quella della vita eterna. Davanti alla bara di Manuela cerchiamo sempre di dare in questa vita il meglio di noi stessi, al servizio del prossimo, di non perdere tempo in banalità. Il Paradiso comincia qui”.