Cronaca
Ambasciatore Azzopardi “Tra Italia e Malta una simbiosi eccellente”
Pubblicato
4 mesi fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – La vicinanza tra Italia e Malta non è solo
geografica ma si può vedere “come un destino che ci lega” da
secoli. E’ quanto ha osservato l’ambasciatore di Malta a Roma,
Daniel Azzopardi, ospite della rubrica di geopolitica dell’Agenzia Italpress, Diplomacy Magazine, condotta da Claudio Brachino. Una vicinanza, ha proseguito Azzopardi, che “si vede anche nei dettagli, a cominciare dai cognomi italiani a Malta”. Non si tratta di semplici relazioni bilaterali, secondo l’ambasciatore, ma di “una simbiosi” eccellente, che si riverbera anche sulla cooperazione economica. “Vedo nella relazione tra Malta e Italia un esempio perfetto di come funziona il mercato europeo interno. Un mercato dove c’è libertà di movimento per persone, servizi, capitali e beni. Questi quattro elementi si stanno muovendo con cifre consistenti. Ad esempio, noi compriamo dall’Italia beni che valgono più o meno 2,5 miliardi. E’ un record”, ha detto Azzopardi. Malta “compra molte cose (dall’Italia), anche parte della sua elettricità. Di contro ci sono molti italiani, molte aziende importanti che hanno una sede a Malta. Questa è la simbiosi che intendo”, ha dichiarato il diplomatico aggiungendo che a Malta sono presenti circa “15 importanti aziende italiane che stanno facendo un lavoro fantastico in aree diverse, dal marittimo alla logistica fino al settore manifatturiero di precisione”. Il flusso degli investimenti vede anche un percorso al contrario, con importanti aziende maltesi che scelgono di operare in Italia. “C’è ad esempio, nel settore alberghiero di lusso, l’azienda maltese Corinthia che sta per aprire un hotel importante qui a Roma. Al porto di Civitavecchia c’è un investimento da parte di una banca maltese che si chiama Aps e che sta operando un finanziamento importate per delle nuove infrastrutture. C’è Virtu Ferries, che ha un hub logistico in Sicilia, e la Marina di Ragusa è gestita da un’azienda maltese che ha anche una nuova connessione marittima. C’è poi Marine Group, che ha il Venice Intermodal Terminal”, ha detto il capo della missione diplomatica a Roma citando solo alcuni esempi. “Insomma, c’è molta attività”, ha infine commentato. Anche nel settore energetico i legami sono molto intensi, e un esempio lo è il cavo sottomarino tra Malta e Ragusa. “Anche questo è un altro esempio che dimostra come il ‘mercato europeò stia funzionando molto bene nel caso di Malta e dell’Italia. Un mercato europeo dell’energia funziona davvero quando hai un’interconnessione completa. Noi siamo un esempio ideale perchè già abbiamo un interconnettore tra Malta e Ragusa attraverso cui compriamo una quota importante di elettricità”, ha detto Azzopardi osservando che Malta sta diventando sempre più “bisognosa” di energia grazie allo sviluppo positivo della sua economia. “Però dobbiamo investire, anche con l’aiuto dell’Unione europea, per costruire un secondo (interconnettore). Questo rappresenterà un legame fisico ancora più forte tra i nostri due Paesi. E anche qui, ad esempio, possiamo fare una politica di coordinamento mediterranea in maniera tangibile”, ha osservato il diplomatico. A proposito di politiche per il Mediterraneo, “credo che sia un lusso – ha osservato Azzopardi – avere due Paesi con più o meno la stessa idea, la stessa politica per il Mediterraneo, e che siedono allo stesso tavolo dell’Unione
europea”. L’ambasciatore ha poi menzionato il gruppo Med 9, “dove
ci sono i Paesi dell’Ue a coordinare temi differenti come
l’energia, l’immigrazione, il clima. Proviamo a fare uno sforzo
per coordinare la politica a livello europeo e poi trasformarla
sul piano legislativo”. Restando sul piano internazionale, Malta ha assunto quest’anno la presidenza di turno del Comitato dei
ministri del Consiglio d’Europa. Le priorità della presidenza
comprendono la protezione dei minori, la lotta contro la violenza
e la discriminazione, i giovani e il sostegno all’Ucraina. “Questa è la nostra strategia per avere una voce nel mondo, ma anche per fare la nostra parte nel mondo”, ha osservato l’ambasciatore. Tornando alla collaborazione fra Italia e Malta, la stagione turistica, segmento fondamentale per l’economia maltese, vede quest’anno una speciale cooperazione tra le forze di polizia dei due Paesi con dei pattugliamenti congiunti sull’isola per garantire la sicurezza dei turisti. “Credo che sia il risultato di una relazione molto matura tra i due Paesi. Non è un modello nuovo, viene applicato anche da altri Paesi vicini, dentro e fuori l’Unione europea. E’ anche in linea con lo spirito dei trattati dell’Ue”, ha osservato l’ambasciatore. I legami profondi fra Italia e Malta si vedono infine nel settore culturale e anche in questo caso l’ambasciata è molto attiva. “Per esempio, l’anno scorso abbiamo fatto una mostra di Antonio Sciortino, uno dei più importanti scultori della storia recente maltese, che ha studiato a Roma. Faremo un’altra mostra, più avanti quest’anno, sull’archeologia sottomarina con l’Università La Sapienza. Dopo l’estate ci sarà la Giornata nazionale maltese, con un concerto al Pantheon dove si esibirà un tenore maltese rinomato a livello internazionale, Joseph Calleja”, ha concluso il capo della missione diplomatica a Roma.
(ITALPRESS).
-Foto fonte Italpress-
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Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI PER 20 NOVEMBRE 2025
Pubblicato
42 minuti fa-
19 Novembre 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.
ROMA (ITALPRESS) – Caso Bignami, Meloni al Quirinale da Mattarella – Cassazione ammette i 4 referendum sulla Giustizia – Madre e figlio trovati morti in Salento, ipotesi omicidio-suicidio – Napoli, uccide la sorella e chiama i carabinieri – Ex Ilva, sciopero a Genova, stabilimento occupato e corteo – Attacco russo sull’Ucraina, Polonia e Romania alzano i jet – Virtus-Maccabi, zona rossa intorno a PalaDozza Bologna – Seminario Italia-Spagna, Africa cruciale per le sfide globali – Previsioni 3B Meteo 20 Novembre.
Anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24.it, itinerarinews.it, oltre alle pagine social, troverete le ultime notizie e le rubriche quotidiane di Agenzia Italpress con articoli veloci da leggere e in continuo aggiornamento.
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Cronaca
Alle Gallerie d’Italia la mostra “Donne nella Napoli spagnola. Un altro Seicento”
Pubblicato
2 ore fa-
19 Novembre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico alle Gallerie d’Italia – Napoli, dal 20 novembre 2025 al 22 marzo 2026, la mostra “Donne nella Napoli spagnola. Un altro Seicento” a cura di Antonio Ernesto Denunzio, Raffaella Morselli, Giuseppe Porzio ed Eve Straussman-Pflanzer, dedicata al ruolo delle donne nelle arti del Seicento a Napoli.
L’esposizione, realizzata con il patrocinio istituzionale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, il patrocinio del Comune di Napoli e la partecipazione dell’Università di Napoli L’Orientale, presenta sessantanove opere tra dipinti, disegni, manoscritti, sculture e manifatture provenienti da importanti musei italiani e internazionali, tra cui il Museo del Prado di Madrid, le collezioni reali spagnole, la National Gallery di Washington e la Fundaciòn Casa Ducal de Medinaceli di Siviglia, con un grande capolavoro di Ribera che ritorna eccezionalmente a Napoli.
Nonostante il crescente interesse del pubblico per le questioni di genere nella storia moderna, la storiografia sull’arte napoletana del Seicento si è finora concentrata quasi esclusivamente sulla figura di Artemisia Gentileschi, la cui lunga stagione meridionale è stata recentemente approfondita dalla rassegna monografica delle Gallerie d’Italia di Napoli (2022-2023).
La nuova mostra amplia invece lo sguardo all’intero secolo, indagando il contributo femminile alla cultura artistica napoletana con l’obiettivo di riportare all’attenzione episodi e protagoniste rimasti finora confinati nella bibliografia specialistica.
Fondato su nuove ricerche d’archivio, recuperi conservativi e specifiche campagne fotografiche, il progetto intende costituire un solido punto di partenza per ogni futura indagine in un campo di studi ancora frammentario.
Il percorso espositivo prende le mosse dalle rare ma decisive presenze a Napoli di opere di artiste “forestiere” come Lavinia Fontana e Fede Galizia. Realizzati agli inizi del secolo, in suggestivo parallelo con le novità introdotte da Caravaggio, questi lavori – tra ritratti e pale d’altare – testimoniano le fitte trame commerciali, collezionistiche e sociali di cui la città fu crocevia.
Un momento cruciale della storia artistica del Seicento napoletano, e quindi del percorso della mostra, è rappresentato dal soggiorno dell’infanta Maria d’Austria, sorella di Filippo IV e regina d’Ungheria, tra l’agosto e il dicembre 1630: un evento di grande risonanza “mediatica”, dalle significative implicazioni per la storia dell’arte e per quella di genere. Vertici di questa congiuntura sono il ritratto dell’infanta eseguito da Diego Velàzquez (dal Museo del Prado) e quello, sconvolgente per forza realistica, di Maddalena Ventura, la celebre “donna barbuta” degli Abruzzi, realizzato da Jusepe de Ribera per il vicerè duca di Alcalà (prestito eccezionale della Fundaciòn Casa Ducal de Medinaceli).
In questo stesso fervido contesto si collocano sia l’arrivo di Artemisia Gentileschi – di cui si presentano importanti dipinti mai esposti in Italia, concessi da musei di Boston, Sarasota e Oslo – sia il breve e sfortunato passaggio in città di Giovanna Garzoni. Ampio spazio è dedicato alla figura di Diana Di Rosa, detta Annella di Massimo, vero e proprio corrispettivo napoletano di Artemisia, delle cui qualità artistiche la mostra del 2022-2023 aveva già offerto un eloquente saggio.
Una sezione speciale è riservata a due celebri dive napoletane del Seicento: Andreana Basile, la più grande cantante del suo tempo, contesa dalle corti italiane, e Giulia Di Caro, la cui straordinaria parabola – da meretrice a impresaria teatrale – costituisce un impressionante esempio di emancipazione femminile e di riscatto sociale.
Accanto a nomi affermati, la mostra valorizza anche personalità oggi meno note, come Teresa Del Po, attiva tra Roma e Napoli – «pittrice, diligentissima miniatrice ed accuratissima intagliatrice in acquaforte», secondo Leone Pascoli – e la ceroplasta Caterina De Julianis. Queste ultime due artiste illustrano il contributo femminile nell’ambito, solo apparentemente minore, delle arti applicate: la loro presentazione è arricchita dal confronto con opere prodotte nel loro stesso ambiente e, nel caso di De Julianis, da un ambizioso dialogo con la scultrice barocca andalusa Luisa Roldàn, esponente di quella comune cultura mediterranea di cui Napoli, centro di prim’ordine nel sistema imperiale spagnolo, era parte integrante.
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia, afferma: “Le Gallerie d’Italia concludono la programmazione dell’anno con una preziosa esposizione, un progetto di riscoperta di artiste e opere straordinarie, frutto di nuovi studi, supportato dai migliori curatori, accompagnato da ricerche negli archivi e da restauri, arricchito da prestiti eccezionali grazie al dialogo con importanti istituzioni del Paese e del mondo. Un altro Seicento è un’iniziativa di prestigio internazionale che prende avvio da un approfondimento su un capitolo significativo della storia artistica di Napoli, sottolineando ancora una volta il ruolo di riferimento delle Gallerie d’Italia nella promozione del patrimonio culturale italiano. Questa mostra, insieme al nostro meraviglioso Caravaggio e alle collezioni ospitate nel museo di via Toledo, credo sia un appuntamento imperdibile per quanti visiteranno Napoli durante le festività natalizie.”
Il catalogo della mostra è realizzato da Società Editrice Allemandi.
Il museo di Napoli, insieme a quelli di Milano, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia.
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

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