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Meloni “Giornata storica, Italia pronta a fare la propria parte”

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SHARM EL-SHEIKH (EGITTO) (ITALPRESS) – “Siamo fieri che l’Italia ci sia in questa giornata storica. Dobbiamo ringraziare i mediatori che hanno spinto e dato un mano. E’ un percorso molto lungo, noi oggi abbiamo una prima fase ma è un’occasione che non si vedeva da tantissimi anni per una pace giusta e duratura, un lavoro lungo che si basa sul progetto dei due Stati. L’Italia è qui per dire che c’è ed è pronta a fare la sua parte. Tutti sanno che la nostra è una nazione rispettata, benvoluta nella regione che riesce a dialogare con tutti, lo fa con franchezza e guardando i risultati, penso che in questa fase possa giocare un ruolo di primo piano”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso di un punto stampa a Sharm El-Sheikh commentando la firma dell’accordo di pace per Gaza. “Se viene attuato il Piano di pace è più vicino il riconoscimento della Palestina, certo”, ha aggiunto.

“Il Piano Mattei, si chiama Piano Mattei per l’Africa, non so se abbiamo spostato geograficamente la Palestina…ciò non toglie che si possono fare altre cose, noi abbiamo la cooperazione allo sviluppo, possiamo immaginare un piano specifico ma non credo che lo strumento possa essere il Piano Mattei. Sicuramente alcuni modelli portati avanti nel Piano possono essere replicati a Gaza”, ha spiegato.

“Il rischio più grande che si corre è che non si sia pragmatici, bisogna evitare tutto ciò che può scaldare gli animi e tutto quello che può rappresentare un alibi. Bisogna essere molto lucidi, è un appello che faccio a tutti perché è una fase delicata ma che ci può dare grandi soddisfazioni”. La cessazione delle ostilità “è un grande successo di Trump e credo che abbia ragione nel dire che è il più grande successo diplomatico, anche se gli auguriamo di raggiungerne altri, a partire dall’Ucraina”, ha concluso.

Board of Gaza? “Questo è prematuro, io non ho obiettivi particolari. Se la presenza dell’Italia viene richiesta siamo pronti a fare la nostra parte ma a me interessa portare avanti delle soluzioni, è una grande occasione e tutte le persone che conoscono bene la situazione sanno quanto sia complesso e di quanto lavoro ci sia bisogno. Chiunque voglia una stabilizzazione del Medio Oriente sa che questo è il tempo del lavoro e non della prima fila”. “I nostri carabinieri da anni a Gerico formano la polizia palestinese, siamo impegnati anche nella missione a Rafah. Possiamo implementare questa presenza, tra l’altro già prevista nel decreto missioni, fino ad arrivare a una forza di stabilizzazione che richiederebbe un passaggio parlamentare sul quale spero che una volta tanto, ma ne sono certa, si possa votare all’unanimità.”

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Politica

4 novembre, Mattarella: “Nuovi conflitti impongono la creazione di una comune difesa europea”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 4 novembre segna la data in cui l’armistizio di Villa Giusti pose termine alla Guerra mondiale che aveva insanguinato l’Europa, con il coronamento del sogno risorgimentale dell’unità d’Italia. La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate che oggi celebriamo è momento di ricordo e di espressione della riconoscenza del Paese per quanto i cittadini in uniforme fecero, combattendo per fare dell’Italia una Nazione indipendente e libera, ispirata a valori democratici e di pace. Il contributo delle Forze Armate in oltre un secolo e mezzo è stato prezioso per l’affermazione del ruolo internazionale del nostro Paese. Con grande professionalità e umanità, negli ultimi decenni, sono intervenute, su mandato della comunità internazionale, in soccorso a popolazioni e in contesti dove è stato urgente operare per la pace”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“Oggi nuovi conflitti si sono affacciati in Europa e nel Mediterraneo, interpellando la cornice di sicurezza costruita nel dopoguerra e le istituzioni poste a suo presidio. Il pericolo di allargamento del sanguinoso conflitto scatenato dalla aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa impone grande attenzione e un impegnativo sforzo di adattamento dello strumento militare, per la creazione di una comune forza di difesa europea che, in stretta cooperazione con l’Alleanza Atlantica, sia strumento di sicurezza per l’Italia e l’Europa. L’instancabile operato delle Forze Armate lungo tutto l’arco di crisi del Mediterraneo allargato, dove permangono situazioni di contrasto e fragili tregue, rimane fondamentale. In questa giornata, un commosso pensiero va a coloro che sono caduti, sacrificando le loro vite per l’Italia. È un sentimento che richiama soprattutto le giovani generazioni, affinché siano consapevoli della necessità di impegno a difesa dei valori della nostra Costituzione. Con questi sentimenti, rivolgo l’augurio più intenso e partecipato di tutti gli italiani ai soldati, ai marinai, agli avieri, ai carabinieri, ai finanzieri e al personale civile della Difesa che con professionalità e dedizione lavorano ogni giorno per il più alto bene della Repubblica. Viva le Forze Armate, viva l’Italia” conclude il Presidente Mattarella.

MATTARELLA RENDE OMAGGIO AL MILITE IGNOTO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha reso omaggio al Milite Ignoto, deponendo una corona d’alloro all’Altare della Patria. Erano presenti tra le autorità il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Senato Ignazio La Russa, della Camera Lorenzo Fontana e il ministro della Difesa Guido Crosetto.

-Foto ufficio stampa Quirinale-
(ITALPRESS).

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4 novembre, Meloni: “Onore a chi ha servito e continua a servire l’Italia con valore e impegno”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate onoriamo il sacrificio di chi, con coraggio e dedizione, ha difeso la libertà e l’unità della nostra Patria. Il loro esempio vive nei valori che ancora oggi ispirano le donne e gli uomini in uniforme, al servizio della Nazione. Onore a chi ha servito e a chi continua a servire l’Italia con valore, impegno e spirito di sacrificio”. Lo scrive su X il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Ponte sullo Stretto, Salvini “Spero che tutto il sistema paese sia d’accordo sull’andare avanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Spero che tutto il sistema paese sia d’accordo sul fatto che bisogna andare avanti e non fermarsi. Aspettiamo i motivi per cui la Corte dei conti ha chiesto ulteriori informazioni. Siamo convinti di potergliele dare perché abbiamo lavorato 3 anni, giorno e notte col meglio dell’ingegneria, dei tecnici e dei docenti italiani e mondiali per dare all’Italia un ponte che merita. Quindi sono assolutamente ottimista e fiducioso”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini, ospite a “Cinque Minuti” su Rai1, a proposito dei rilievi della Corte dei conti sul ponte sullo Stretto di Messina.

“Il ponte non è solo un’infrastruttura che serve, è un segnale di speranza, di fiducia, soprattutto per i tanti giovani italiani che si diplomano, si laureano e poi devono andare all’estero a fare ponti, dighe, centrali nucleari. Stasera ci sono più di 440 centrali nucleari. operative al mondo, 58 nella vicina Francia, cosa facciamo? Blocchiamo l’Italia mentre il mondo va avanti. Stanno arrivando altre migliaia di richieste di lavoro per operai da parte di imprenditori, di ingegneri e architetti. Conto che la Corte dei conti possa accogliere le nostre riflessioni e quindi da inizio anno partire con un grande progetto che darebbe lavoro, lustro, dignità e speranza all’Italia in tutto il mondo”, ha aggiunto.

MANOVRA, “POSSIBILE ESTENDERE PLATEA PACE FISCALE”

Sta lavorando ancora alla rottamazione? “Sì, siamo contenti. Non sarà una rottamazione 5, sarà una pace fiscale definitiva per tutti i carichi pendenti, fiscalmente parlando, fino al dicembre 2023. Ovviamente di chi ha fatto la dichiarazione dei redditi. Riguarda più di 16 milioni di italiani che senza pagare le sanzioni in rate tutte uguali di 9 anni potranno restituire allo Stato quello che devono e tornare finalmente a respirare. Uno sforzo in più per migliorare ed estendere ancora la platea è quello a cui la Lega sta lavorando, ma sono già molto soddisfatto del risultato ottenuto”.

“Le banche chiuderanno quest’anno con più di 50 miliardi di guadagni, fatti grazie agli italiani che pagano le commissioni sul bancomat e gli interessi quando vanno a chiedere un prestito. Una piccola parte di questo enorme guadagno, che non ha precedenti nella storia delle banche italiane, da reinvestire aiutando famiglie e imprese in difficoltà è fondamentale. Se tutta la maggioranza riuscisse a trovare l’accordo per chiedere ancora qualcosa in più, ad esempio per assumere poliziotti e carabinieri, migliorarne stipendi e pensioni e pagarne gli straordinari, penso che sarebbe un bel segnale. Uno sforzo in più dalle banche per assumere e migliorare pagamenti e pensioni delle forze dell’ordine. Sarebbe ben fatto”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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