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Gattuso “Azzurri con grande senso di appartenenza, i Mondiali un chiodo fisso”
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Prime feste natalizie da commissario tecnico e sarebbe fin troppo facile cercare di indovinare il regalo che Rino Gattuso chiederebbe a Babbo Natale. Regali non ce ne saranno e il Mondiale bisognerà conquistarselo passando dai play-off e di sicuro anche in questi giorni di festa, per “Ringhio”, il chiodo fisso sarà la prossima estate in Usa, Canada e Messico. “Il Natale per me sono le luci, l’atmosfera, il presepe. È sempre qualcosa di bello, mi piace. Sono uno che lascerebbe l’albero tutto l’anno dentro casa perché ti porta serenità, allegria e mi fa ricordare l’infanzia, quando c’era poco, ma quel poco che arrivava era sempre bene accetto”. Gennaro Gattuso festeggerà giovedì il suo primo Natale da commissario tecnico e si appresta a salutare un 2025 che lo ha portato sulla panchina di quella Nazionale tanto amata da calciatore. Un legame profondo, un rapporto passionale che ha vissuto il suo apice il 9 luglio del 2006, quando all’Olympiastadion di Berlino si è laureato campione del Mondo. Al timone di quell’Italia c’era Marcello Lippi, che ha ribadito in più occasioni di rivedersi oggi in uno dei suoi allievi preferiti: “Lo ringrazio – dichiara Gattuso nell’intervista rilasciata a Donatella Scarnati e pubblicata su Vivo Azzurro TV – e non nego che da quando sono ct ho fatto tanto copia e incolla di quello che ha fatto lui”.
“L’essere coerente, l’essere vero, se vuoi creare un gruppo c’è solo una strada. Dare quella fiducia in più a un giocatore quando è un po’ in difficoltà, quando qualcuno pensa di non farcela aiutarlo a provarci fino alla fine. Dare senso di appartenenza. Lui su questo è stato un maestro”, ha aggiunto Gattuso parlando di Lippi. “Quando mi è stato proposto di diventare ct ho detto subito di sì, senza chiedermi quali fossero i pro e i contro. Ho accettato e non me ne pento, sono orgoglioso di rappresentare il mio Paese. Mi sento un privilegiato, un uomo molto fortunato. Ho la possibilità di allenare la Nazionale italiana e penso che milioni di persone si vorrebbero trovare al mio posto. Ho tanta responsabilità, ma la responsabilità ce l’ho avuta anche all’età di dodici anni: quando sono andato a Perugia, stavo in una stanza e il pensiero era che non potevo tornare a casa, altrimenti avrei fallito. È da una vita che convivo con le pressioni, spero di dare il massimo e di regalare con i miei ragazzi una gioia all’Italia intera”. Sei partite, cinque vittorie e una sola sconfitta. È questo il bilancio dei primi sei mesi da ct di Gennaro Gattuso, che ha raccolto una Nazionale ferita dalla rovinosa caduta a Oslo con la Norvegia risollevandola nello spirito e restituendole un’identità e un carattere forte.
“Sapevo di essermi preso una grande responsabilità e che non era facile, ma devo dire che nelle sei partite che abbiamo fatto, tranne nell’ultima in cui abbiamo sbagliato il secondo tempo, i giocatori hanno dato tutto. La squadra si è sempre fatta trovare pronta. Ho visto atteggiamenti molto positivi, mentalità positiva e grande senso di appartenenza. Ho trovato un gruppo di ragazzi che sta cercando di dare tutto quello che ha. Penso che si percepisca”. La data segnata in rosso sul calendario è quella di giovedì 26 marzo, quando a Bergamo l’Italia affronterà l’Irlanda del Nord nella semifinale dei play-off. Qualora riuscissero a superare il primo ostacolo, gli azzurri dovrebbero quindi fare le valigie per giocarsi il pass Mondiale martedì 31 marzo a Cardiff o Zenica con la vincente della sfida tra Galles e Bosnia. Dopo il presidente Gravina, però, anche il ct invita a fare un passo alla volta: “Non dobbiamo commettere lo stesso errore di quattro anni fa con la Macedonia del Nord. Il calcio moderno dice che partite facili non esistono più, che un’avversaria può sempre metterti in difficoltà. L’importante è saper reagire, non andare in down se succede qualcosa di negativo, ma dare continuità per 90 minuti”. Serviranno calma e sangue freddo: “Tra tre mesi ci giocheremo qualcosa di importante, tutta la nazione ci sta aspettando. Ci vuole tranquillità, dovremo arrivarci con la giusta mentalità e con l’amor proprio per il Paese che rappresentiamo e per questa maglia. Vediamo di farci trovare pronti per quello che ci aspetta”.
“Il chiodo fisso è andare al Mondiale, tornare lì dove siamo stati per tantissimi anni, anche da protagonisti. Dobbiamo volerlo a tutti i costi, non cominciare a vedere i fantasmi alla prima difficoltà”. È troppo presto per pensare al match con l’Irlanda del Nord, meglio concentrarsi sul presente: “Devo vivere alla giornata. Non sono più il Gattuso di una volta, quello che aveva un obiettivo e si preparava solo per quello. Oggi sono una persona diversa, faccio un lavoro totalmente diverso. Sono il primo a dover dare tranquillità, devo sbagliare il meno possibile e fare le scelte giuste. Se mi mettessi a pensare adesso alla partita di marzo non ci arriverei lucido. La lucidità e l’energia si devono perdere oggi su quello che andiamo a vedere, su quello che propone il nostro calcio e sulle scelte che dobbiamo fare. Quando arriveremo a Coverciano, in quei dieci giorni ci dedicheremo a preparare al meglio la partita”. Nei giorni scorsi Gattuso è volato a Riad per assistere alle semifinali della Supercoppa italiana, e da qui a marzo, insieme ai suoi assistenti seguirà con la massima attenzione tutti i convocabili: “Vivrò questi tre mesi lavorando. Girando e vedendo partite. E poi parlando con i miei ragazzi. Li sento spesso, non solo i veterani. Mi piace chiacchierarci, sto molto a contatto con loro”.
“Noi abbiamo giocatori forti, anche se è un dato di fatto che sono pochi gli italiani nel nostro campionato. In questi mesi ho apprezzato molto i sacrifici fatti dai ragazzi, c’è chi è stato male ed è rimasto tutto il tempo con noi. Nella mia carriera sono arrivato tante volte con le stampelle a Coverciano. È giusto così, un gruppo non si crea stando solo tre o quattro giorni insieme”. Anche gli italiani sembrano apprezzare il carattere di una Nazionale che viaggia compatta verso l’obiettivo: “Da quando sono ct la squadra è sempre stata seguita. Sulla Rai è stata vista da 6-7 milioni di telespettatori. Penso che sia la testimonianza che alla gente piace vedere l’Italia e che siamo stati bravi in questi mesi a riaccendere l’entusiasmo”. Un entusiasmo che non manca di certo al condottiero degli azzurri, che vuole guardare avanti senza voltarsi indietro: “Quando non avrò più l’adrenalina, il sangue che pulsa, allora ripenserò a quello che ho fatto nel mio passato. Ora però ho cose più importanti a cui pensare”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Serie A, le designazioni arbitrali della 17esima giornata: Atalanta-Inter a La Penna
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23 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Sarà Federico La Penna a dirigere Atalanta-Inter, big-match della 17esima giornata in programma domenica 28 alle 20.45. Insieme al fischietto della sezione di Roma, completeranno la squadra arbitrale per la sfida di Bergamo gli assistenti Berti e Perrotti, il quarto ufficiale di gara Rapuano e gli addetti alla Var Abisso e Manganiello.
Il 17esimo turno sarà aperto sabato 27 da Parma-Fiorentina, importante scontro salvezza in programma alle 12.30. Per il match del Tardini è stato designato l’arbitro Marco Guida di Torre Annunziata. Sempre sabato, ma alle 20.45, si giocherà Pisa-Juventus che sarà diretta da Fabio Maresca di Napoli, mentre domenica, oltre ad Atalanta-Inter sono in programma Milan-Verona (ore 12.30, arbitro Fabbri di Ravenna), Cremonese-Napoli (ore 15, Mariani di Aprilia) e il derby Bologna-Sassuolo (Sacchi di Macerata). Infine l’ultima gara dell’anno di Serie A sarà Roma-Genoa, fissata per lunedì 29 alle 20.45. All’Olimpico arbitrerà Marco Di Bello di Brindisi.
LE DESIGNAZIONI ARBITRALI DELLA 17ESIMA GIORNATA
Parma – Fiorentina (27/12, ore 12.30) arbitro: Guida di Torre Annunziata
Lecce – Como (27/12, ore 15) arbitro: Marchetti di Ostia Lido
Torino – Cagliari (27/12, ore 15) arbitro: Doveri di Roma
Udinese – Lazio (27/12, ore 18) arbitro: Colombo di Como
Pisa – Juventus (27/12, ore 20.45) arbitro: Maresca di Napoli
Milan – Verona (ore 12.30) arbitro: Fabbri di Ravenna
Cremonese – Napoli (ore 15) arbitro: Mariani di Aprilia
Bologna – Sassuolo (ore 18) arbitro: Sacchi di Macerata
Atalanta – Inter (ore 20.45) arbitro: La Penna di Roma
Roma – Genoa (29/12, ore 20.45) arbitro: Di Bello di Brindisi
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
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Detroit passa a Portland nella notte Nba, OKC torna a vincere
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7 ore fa-
23 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Prosegue la regular season di Nba. Detroit si conferma prima forza a Est e batte Portland a domicilio 110-102. Doppie doppie per Jalen Duren (26 punti+10 rimbalzi) e Ausar Thompson (18 punti+12 rimbalzi), che compensano un Cade Cunningham da soli 14 punti. Uscita sconfitta sul parquet di Minnesota, Oklahoma torna a vincere e lo fa in casa contro Memphis: 119-103 per i Thunder con Shai Gilgeous-Alexander vicino alla tripla doppia (31+10+8). Golden State domina contro Orlando al Chase Center: 120-97 per i californiani, sorretti dai due alfieri Steph Curry (26 punti) e Jimmy Butler (21 punti). Sponda Magic doppia doppia per Paolo Banchero (21 punti+12 rimbalzi). Denver si sbarazza di Utah 135-112.
Settima vittoria nelle ultime otto per i Nuggets con un Nikola Jokic in tripla doppia (14+13+13) e un Jamal Murray sempre in grande spolvero (27 punti). Boston la spunta su Indiana in casa: 103-95 il punteggio in favore dei Celtics, trascinati dai 31 punti di Jaylen Brown. Cleveland ritrova il successo dopo tre sconfitte in fila. I Cavs battono Charlotte 139-132 in Ohio. La coppia Mitchell-Garland combina 57 punti (30+27) e De’Andre Hunter ne aggiunge altri 27. Hornets ko nonostante i 23 di LaMelo Ball e i 20 di Kon Knueppel e Brendon Miller. Dallas cade a New Orleans 119-113. Anthony Davis vintage con 35 punti e 17 rimbalzi, ma la spuntano i Pelicans grazie a Zion Williamson (24+9), Saddiq Bey e Derik Queen, entrambi alla sirena con 19 punti a referto.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Il Napoli vince la Supercoppa Italiana 2025, Bologna battuto 2-0 a Riyadh
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19 ore fa-
22 Dicembre 2025di
Redazione
RIYADH (ARABIA SAUDITA) – È festa grande per il Napoli, che alza al cielo a Riyadh la Supercoppa Italiana grazie al 2-0 inflitto in finale al Bologna. È una doppietta di Neres a mettere il sigillo su una vittoria meritata da parte di Di Lorenzo e compagni. La prima grande occasione arriva al 10′ ed è per i partenopei. McTominay verticalizza per Elmas, che entra in area dalla sinistra e ci prova con un destro sul primo palo che si spegne sul fondo. Alla mezz’ora, Ravaglia deve mettere le mani per fermare un insidioso tiro cross teso dalla sinistra di McTominay. Gli uomini di Conte si divorano il possibile 1-0 al 37′ quando, al termine di una bell’azione tutta di prima, Neres manda in porta Spinazzola che ci prova con uno scavetto, ma Ravaglia salva in uscita con Heggem che spazza a ridosso della linea di porta. Il gol è nell’aria e arriva due minuti dopo. Neres riceve il pallone direttamente da rimessa laterale e lascia partire un mancino dalla lunga distanza che si infila sotto l’incrocio dei pali lontani. Una rete di pregevole fattura che manda di fatto le due squadre negli spogliatoi sull’1-0. Il primo squillo della ripresa arriva al 2′ è ancora di marca azzurra, con Hojlund che si accentra sul destro e conclude sul primo palo, ma Ravaglia para.
Pochi istanti dopo, il portiere rossoblù deve alzare in corner un colpo di testa di Rrahmani. La formazione di Italiano si vede per la prima volta al 10′, quando Orsolini scappa sulla destra e pennella al centro un pallone invitante sul quale si avventa Ferguson, che da ottima posizione incorna però centralmente. Gol sbagliato, gol subito. Al 12′, Lucumí perde un pallone sanguinoso sulla pressione di Neres, che ne approfitta e insacca con il mancino firmando la doppietta personale. La partita, di fatto, finisce qui. I campioni d’Italia non corrono alcun rischio e si rendono ancora pericolosi nel finale in un paio di occasioni, ma il risultato non cambierà più. Al fischio finale può scattare la festa per il Napoli, che conquista la terza Supercoppa della propria storia. Le due squadre torneranno in campo domenica per il campionato.
IL TABELLINO
NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 7, Rrahmani 7, Juan Jesus 6.5 (39’st Buongiorno sv); Politano 6.5, Lobotka 7, McTominay 7, Spinazzola 6.5 (23’st Gutierrez 6); Neres 8 (33’st Mazzocchi sv), Hojlund 7, Elmas 7 (23’st Lang 6). In panchina: Contini, Ferrante, Lukaku, Olivera, Vergara, Lucca, Beukema, Marianucci, Ambrosino, Barido, Di Chiara. Allenatore: Conte 7.
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia 5.5; Holm 5, Heggem 5, Lucumí 5, Miranda 5; Ferguson 5.5 (24’st Dallinga 6), Pobega 5; Orsolini 6 (35’st Dominguez sv), Odgaard 5 (1’st Moro 5.5), Cambiaghi 5 (24’st Rowe 6); Castro 5 (34’st Immobile sv). In panchina: Skorupski, Pessina, Franceschelli, Tomasevic, Zortea, Lykogiannis, De Silvestri, Vitik, Sulemana, Fabbian. Allenatore: Italiano 5.
ARBITRO: Colombo di Como 6.
RETI: 39’pt e 12’st Neres.
NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Heggem, Cambiaghi, Holm, Politano. Angoli 7-5. Recupero 1′ pt, 4′ st.
– foto IMAGE –
(ITALPRESS).

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