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Mancini “Ho pensato di lasciare ma voglio vincere un Mondiale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Da quando sono ct ho sempre avuto un obiettivo: vincere Europeo e Mondiale. Un anno fa, con la coppa in mano, mi ero detto: ‘Ne vinciamo uno dietro l’altro”‘. Pensavo a questo Mondiale, evidentemente non era questo. Ma continuo a pensare che ne vinceremo uno”. Roberto Mancini guarda al futuro con fiducia. Un anno fa l’Italia tornava sul trono d’Europa nella magica notte di Wembley mentre a dicembre, per la seconda volta di fila, si ritroverà a fare solo da spettatrice ai Mondiali. “Un miracolo lo abbiamo fatto di sicuro, ma non solo in quell’Europeo: in tre anni e mezzo giocati alla grande – le parole di Mancini in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ – Capita che si vinca un grande torneo perchè in quel mese va tutto bene: non è stato il nostro caso. Dietro c’era un percorso preciso: tante partite importanti, non solo sette”. Il segreto di quella vittoria è stato “credere sempre nei propri mezzi, e anche al quasi impossibile. E soprattutto: se capita un’occasione, va presa al volo”. Ora, dopo la dolorosa sconfitta con la Macedonia, Mancini sta provando a ricostruire una Nazionale competitiva ma la strada è ancora lunga. “Difficile fare un paragone con il gruppo dell’Europeo: quella che è ripartita a giugno è una squadra nuova e le mancavano cardini dell’altra che ci saranno ancora. E saranno importanti”. Una certezza però c’è: la guida, sebbene Mancini abbia avuto la tentazione di farsi da parte e non solo lo scorso marzo. “Più dopo aver vinto l’Europeo o dopo aver mancato la qualificazione al Mondiale? Più la seconda volta: mi sono trovato in una situazione molto difficile. Un pò ci ho pensato dopo Wembley, ma c’era il Mondiale a poco più di un anno”. A giugno ci sono state le batoste contro Argentina e Germania “ma avevo messo in preventivo che potesse capitare. Pensavo di perderne due-tre di fila. La botta può aver fatto anche bene, a capire che serve concentrazione non da quando sei in campo, ma nello spogliatoio: ormai, soprattutto per le nazionali, anche la partita più semplice può diventare la più difficile. Figuriamoci quelle molto difficili”. Mancini pensa per il futuro a delle varianti tattiche per risolvere il problema del gol ma spera che un passaggio al Psg possa definitivamente lanciare Scamacca: “Glielo consiglierei senz’altro. Giocare all’estero regala esperienza, fa conoscere un calcio diverso, situazioni differenti. Aiuta a crescere. Ha tutto per essere un grande centravanti e lo sa”. “Però ci deve mettere qualcosa di più, anzitutto nel carattere: quando il livello si alza, qualità tecniche e fisico ti aiutano, ma non bastano”, aggiunge Mancini, che punta ancora su Immobile e Jorginho e lancia un messaggio a Zaniolo: “Deve capire la fortuna che l’ha accompagnato: in un lampo ha avuto Nazionale e Roma, non può perdere ancora tempo e occasioni. Disperdere le qualità che ha”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Mondiali Tbilisi, l’Italscherma sfiora tre podi con Macchi, Fiamingo e Santuccio

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(GEORGIA) (ITALPRESS) – Tre podi sfiorati dall’Italscherma nella prima giornata di finali ai Mondiali di Tbilisi. Un po’ di rabbia e delusione ma anche la consapevolezza che ormai, in pedana, la competitività è ai massimi livelli. Così, sia nel fioretto maschile che nella spada femminile, nessun azzurro è riuscito ad approdare a quella zona medaglie che sembrava decisamente a portata di mano.

Non ci riesce il vice-campione olimpico in carica, Filippo Macchi, ultimo della pattuglia del ct Simone Vanni a capitolare sulle pedane georgiane. A metterlo al tappeto, una condizione fisica non eccelsa e, soprattutto, l’atleta di Hong Kong Chun Yin Ryan Choi, che alla fine inseriva in bacheca l’oro superando in finale il russo Kirill Borodachev per 15-9. Al secondo turno era già uscito di scena il campione uscente Tommaso Marini, agli ottavi quello d’Europa Guillaume Bianchi ed Alessio Foconi.

Quinto dunque Macchi, pisano delle Fiamme Oro, e migliore dei suoi, un piazzamento che non basta a mitigare le delusione del ct Vanni: “Accettiamo il verdetto sportivamente ma ci rode, dobbiamo lavorare per capire gli errori commessi. I ragazzi però hanno dato tutto e di questo sono felice, anche se il risultato non ci è piaciuto”. Attenuanti zero, ha ribadito Vanni, anche se Marini, ancora scottato dall’eliminazione, puntava il dito su un’amalgama da completare con lo staff tecnico, rivoluzionato in corsa dopo l’elezione alla presidenza Fis di Mazzone.

La polemica per fortuna non scoppia, o quantomeno resta in stand-by in attesa della gara a squadre. E alla gara a squadre sono già focalizzate le azzurre della spada, che si presentavano con tante frecce nel loro arco e con Giulia Rizzi, terza nel ranking, tra le grandi favorite. Nulla da fare: Alberta Santuccio e Rossella Fiamingo alzavano bandiera bianca nei quarti, in un confronto Italia-Estonia vinto 2-0 dalle loro rivali (Embrich e Lehis).

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Morale: Santuccio quinta e Fiamingo settima, con la catanese che almeno si godeva una ritrovata ‘seconda giovinezza’ e la consapevolezza di essere di nuovo competitiva, con la stessa ‘fame’ dei giorni migliori. L’oro però andava bella bacheca dell’ucraina Vlada Kharkova, vincente in finale proprio sulla lettone Katrina Lehis per 15-14. “No, non è stata una giornata deludenteassicura il ct dell’Italspada, Dario ChiadòE’ stata una gara con due ingressi nelle otto, è chiaro che l’amaro in bocca resta perché quando si arriva ad appuntamenti come questi l’obiettivo è la medaglia, se non vincere”. Le spadiste azzurre, a Parigi, hanno conquistato uno storico oro e qui a Tbilisi avranno l’obbligo di dimostrare di non essersi ‘sedute’ dopo l’impresa francese.

Domani, nella terza giornata della rassegna iridata, spazio ai tabelloni preliminari della sciabola maschile e del fioretto femminile. Tra gli sciabolatori saranno in pedana a caccia del pass per il main draw Pietro Torre e Matteo Neri, mentre sono già qualificati per diritto di ranking Luca Curatoli e Michele Gallo. Tra le fiorettiste, invece, nessuna azzurra in pedana domani: entreranno in gara direttamente venerdì – essendo tra le top 16 del ranking mondiale – Martina Favaretto, Arianna Errigo, Martina Batini e Anna Cristino.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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L’Italvolley batte anche gli Usa, azzurre in semifinale VNL

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LODZ (POLONIA) (ITALPRESS) – Le campionesse olimpiche non sbagliano un colpo. L’Itavolley di Julio Velasco prosegue il suo cammino immacolato nelle Finals di Volleyball Nations League e dopo aver concluso la fase intercontinentale con 12 vittorie in altrettante gare disputate centra la qualificazione alle semifinali: all’Atlas Arena di Lodz le azzurre tornano a battere gli Stati Uniti, 3-0 il finale con parziali di 25-22, 25-21, 28-26. L’Italia, alla 27esima vittoria consecutiva in gare ufficiali (record), attende ora di conosce la sua prossima rivale: sabato incrocerà la vincente di Polonia-Cina, in programma oggi alle 20.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Tour de France, Jonathan Milan vince la 17esima tappa. Pogacar rimane in giallo

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VALENCE (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jonathan Milan conquista il suo secondo successo al Tour de France 2025, trionfando nella diciassettesima tappa, la Bollene-Valence di 160,4 km. Il corridore della Lidl-Trek brucia nella volata finale il belga Jordi Meeus (Red Bull Bora) e il danese Tobias Lund Andresen (Picnic PostNL) e porta a casa preziosi punti in ottica maglia verde.

Quinto posto per un ottimo Davide Ballerini (XDS Astana), che precede Alberto Dainese (Tudor). Niente da fare per la piccola fuga di giornata composta da quattro uomini: Vincenzo Albanese (EF Education Easy Post), Quentin Pacher (Groupama FDJ), Jonas Abrahamsen (Uno X Mobility) e Mathieu Burgadeau (TotalEnergies) vengono riacciuffati dal gruppo principale a 4 km dalla conclusione. Domani la diciottesima tappa, la Vif-Courchevel (Col de la Loze) di 171,5 km.

Classifica generale invariata nelle prime posizioni al Tour de France dopo la 17esima tappa vinta da Jonathan Milan. Tadej Pogacar (UAE Emirates) resta in maglia gialla con 4’15” su Jonas Vingegaard e si prepara ad una due giorni decisiva per consolidare il primato.

LE DICHIARAZIONI

Jonathan Milan: “Sono davvero felice, non ho parole. Sono riuscito a sopravvivere alle montagne, soprattutto grazie all’aiuto di tutta la mia squadra. Ogni singolo giorno ho sentito il supporto dei miei compagni, anche oggi è stata una giornata dura perché abbiamo dovuto controllare sin dall’inizio. Sulla prima salita mi sono staccato, poi abbiamo fatto un buon ritmo. Il finale è stato complicato anche per la pioggia, nelle rotonde bisognava stare sempre davanti. Questa è stata una vittoria di squadra, devo ringraziare tutti. Stuyven mi ha lanciato in maniera perfetta per il mio sprint. Non ho visto la caduta, ma spero che stiano tutti bene. Maglia verde? Non è ancora finita, ci aspettano delle giornate dure, ma per ora è andato tutto bene”.

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L’ORDINE DI ARRIVO

1. Jonathan Milan ITA (Lidl-Trek) in 3h25’30”
2. Jordi Meeus BEL (Red Bull Bora) s.t.
3. Tobias Lund Andresen DEN (PicnicPostNL) s.t.
4. Arnaud De Lie BEL s.t.
5. Davide Ballerini ITA s.t.
6. Alberto Dainese ITA s.t.
7. Paul Penhoet FRA s.t.
8. Yevgeniy Fedorov KAZ s.t.
9. Clement Russo FRA s.t.
10. Jasper Stuyven BEL s.t.

LE CLASSIFICHE GENERALI

CLASSIFICA A TEMPO (maglia gialla)
1. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) in 61h50’16”
2. Jonas Vingegaard DEN (Visma Lease a Bike) a 4’15”
3. Florian Lipowitz GER (Red Bull Bora) 9’03”
4. Oscar Onley GBR 11’04”
5. Primoz Roglic SLO 11’42”
6. Kevin Vauquelin FRA 13’20”
7. Felix Gall AUT 14’50”
8. Tobias Johannessen NOR 17’01”
9. Ben Healy IRL 17’52”
10. Carlos Rodriguez ESP 20’45”

CLASSIFICA A PUNTI (maglia verde)
1. Jonathan Milan ITA (Lidl-Trek) 312 punti
2. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) 240
3. Biniam Girmay ERI (Intermarché Wanty) 179

MIGLIOR SCALATORE (maglia a pois)
1. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) 60 punti
2. Lenny Martinez FRA (Bahrain Victorious) 60
3. Thymen Arensman NED (Ineos Grenadiers) 48

CLASSIFICA MIGLIOR GIOVANE (maglia bianca)
1. Florian Lipowitz GER (Red Bull Bora) in 61h33’49”
2. Oscar Onley GBR (Picnic PostNL) a 2’01”
3. Kevin Vauquelin FRA (Arkea B&B Hotles) 4’17”

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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