Cronaca
Da Chiesi Italia e Ferderfarma 3 progetti per la neutralità climatica
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto presso la Camera di Commercio di Roma il convegno “La sostenibilità nel mondo farmaceutico. Il valore sociale, ambientale ed economico” promosso da Chiesi Italia e Federfarma. Al centro del dibattito, il grande processo di trasformazione che caratterizza sempre di più il ruolo della farmacia e del farmacista, considerato dagli italiani un professionista al quale rivolgersi per la gestione della propria salute. Il tema della sostenibilità nelle sue diverse direttrici, sociale, economica e ambientale, e degli investimenti in innovazione farmaceutica, assume una particolare centralità nell’ottica di migliorare le condizioni di vita dei pazienti.
In questo contesto, inoltre, è sempre più evidente la stretta correlazione tra inquinamento, cambiamento climatico e malattie respiratorie. IRC Italia, l’International Respiratory Coalition, ha messo in evidenza queste problematiche per stimolare una risposta da parte delle istituzioni nel “Manifesto per una migliore cura della salute respiratoria”. Significativo, in tal senso, il report dell’Economist Impact intitolato “Cleaner air, clearer lungs, better lives: exploring the intersection of air quality, health inequalities and lung health” con spunti di riflessione anche sulle disparità socio-economiche.
La crisi climatica è anche crisi sanitaria. I fattori climatici e quelli socio-economici possono, infatti, esercitare un impatto sulla salute e sul benessere dei pazienti. Per questo Chiesi si è posta degli obiettivi ambiziosi, passando al più severo standard “Net Zero Emissions” e puntando a raggiungere zero emissioni nette di gas a effetto serra (GHG) dirette entro il 2030 (scopo 1 e 2) e zero emissioni nette GHG indirette entro il 2035 (scopo 3). Nel corso dell’evento sono stati presentati tre progetti realizzati da Chiesi Italia che rispecchiano l’impegno concreto in ambito sociale, economico e ambientale: Sentiero del Respiro, Recupera e Respira, Farmacia Sostenibile. Il “Sentiero del Respiro”, è un percorso naturalistico-educazionale di 4 km, realizzato alle pendici del Col di Lana, una montagna delle Dolomiti, che incarna l’approccio di Chiesi Italia alla sostenibilità e al valore condiviso, in linea con l’impegno a raggiungere Zero Emissioni di CO2 entro il 2035. L’obiettivo è quello di sensibilizzare a corretti stili di vita e all’importanza di prendersi cura della propria salute. In questo senso, i 10.000 nuovi alberi piantati contribuiranno all’assorbimento delle emissioni di gas climalteranti, migliorando la protezione della tenuta del suolo e la conservazione della biodiversità, dopo la Tempesta di Vaia che nel 2018 ha provocato lo schianto al suolo di oltre 16 milioni di alberi. Il progetto è stato co-creato insieme all’Assessorato alla Salute della Regione Veneto, realizzato da Veneto Agricoltura e dal corpo Forestale del Veneto, promosso da Chiesi Italia con la Regione Veneto e in collaborazione con Veneto Agricoltura, Servizi Forestali Regione Veneto, Comune di Livillalongo, Federasma Allergie.
E’ il primo progetto pilota nell’Unione Europea di raccolta e smaltimento degli inalatori respiratori esauriti. “Recupera e Respira” sensibilizza all’uso corretto degli inalatori respiratori, esortando le persone con patologie respiratorie a prendersi cura della propria salute e dell’ambiente in cui vivono, non lasciando nell’immondizia indifferenziata i loro farmaci. La raccolta organizzata degli inalatori all’interno delle farmacie e la loro termovalorizzazione certificata permettono di limitare l’effetto della dispersione dei residui di gas propellenti HFA contenuti negli spray, delle componenti di alluminio e di plastica, generando anche energia elettrica pulita per la rete regionale. In nove mesi di progetto, 4 su 10 pazienti hanno riportato in farmacia il loro inalatore esaurito e sono stati 30.225 gli inalatori raccolti spray e polvere, non soltanto di Chiesi, ma di tutte le aziende farmaceutiche del mercato.
Il progetto è stato realizzato da Chiesi Italia e Federfarma, in sinergia con la Regione Friuli, è patrocinato da FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia), SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) e FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani), e si avvale della collaborazione di Assinde e Gruppo EcoEridania, società specializzate nella raccolta e smaltimento dei prodotti farmaceutici. La Farmacia Sostenibile è un progetto nato nella Divisione Consumer Healthcare di Chiesi Italia, con l’intento di accompagnare le farmacie in un percorso di sostenibilità, partendo dalla misurazione del loro impatto sulle emissioni di CO2 e la definizione di pratiche virtuose per il miglioramento. Il progetto è stato avviato nel 2022 da Chiesi Italia e CEF (Cooperativa Esercenti Farmacia) con il supporto strategico e tecnico di NATIVA. Grazie al coinvolgimento di un gruppo di farmacie pilota sul territorio nazionale, si sono potute misurare le principali fonti di emissione climalteranti della farmacia (i cosiddetti hotspot, identificati per magnitudo, grado di controllo e accessibilità a soluzioni di miglioramento) e individuare soluzioni per ridurre le emissioni, lavorando per sviluppare una cultura sul tema della carbon neutrality.
Secondo Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica “la farmaceutica ha già iniziato ad affrontare un percorso di transizione verso la scelta di soluzioni maggiormente sostenibili, prime tra tutte la riduzione dell’impatto ambientale e la gestione degli scarti farmaceutici. Come Governo intendiamo sostenere gli investimenti con la leva della spesa pubblica per favorire crescita e occupazione, ma soprattutto permettere ai soggetti privati di investire nel nostro Paese, creare lavoro e produrre valore aggiunto. Abbiamo le somme del PNRR che dobbiamo indirizzare verso progetti che portino ricchezza, siamo all’inizio di una nuova programmazione dei fondi comunitari e abbiamo la possibilità di riformare il Paese con un orizzonte di legislatura semplificando le norme, snellendo il Fisco e velocizzando la Giustizia. Vogliamo e possiamo farlo con il confronto e il contributo delle associazioni di categoria, delle imprese e delle organizzazioni industriali”. Per Marcello Gemmato, Sottosegretario al Ministero della Salute “il Covid ci ha insegnato quanto siano importanti le reti sociali. E’ chiaro ed evidente che durante la pandemia è mancata l’assistenza sanitaria territoriale. E’ fondamentale rendere accessibile il farmaco per evitare un effetto collaterale diretto ovvero l’ospedalizzazione e quindi un utilizzo di maggiori risorse da parte del Sistema Sanitario Nazionalè. Secondo Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ‘abbiamo bisogno di aziende che vadano a investire e innovare. In tal senso occorre modificare il quadro normativo per andare incontro ad un mercato in continua evoluzione. L’aspettativa di vita sta aumentando e questo fenomeno pone il tema della domanda di farmaci nell’ottica di migliorare il benessere dei cittadini. L’innovazione è fondamentale e pertanto, la sostenibilità assume un ruolo sempre più centrale”.
‘Esorto le industrie farmaceutiche a considerare l’aspetto della ricerca al fine di offrire maggiori tutele alla popolazione anzianà, ha osservato Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. “Inoltre, vorrei sottolineare l’importanza delle farmacie, luoghi di assistenza prossimi ai cittadini. Servirebbe pensare a un allargamento dei loro compiti nell’ottica di evitare degenze improprie negli ospedali e il sovraffollamento dei pronto soccorso”.
“Cura dei pazienti e benessere dei nostri collaboratori, tutela dell’ambiente, sviluppo delle comunità locali e dialogo collaborativo coi nostri stakeholder. Sono quattro le finalità di beneficio comune specifiche che, come Società Benefit, abbiamo scelto di indicare nel nostro Statuto e che rappresentano le modalità distintive con cui Chiesi intende creare valore condiviso nel lungo termine. I progetti presentati vanno dunque a rispondere a quattro direttive che rappresentano l’impegno di Chiesi: un approccio trasparente e incentrato sul paziente, una crescita sostenibile fondata su obiettivi misurabili, creazione di valore condiviso e pari opportunità per una forza lavoro diversificata”, ha dichiarato Raffaello Innocenti, CEO di Chiesi Italia. Secondo Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) ‘il convegno rappresenta un’importante occasione per una riflessione doverosa. Il mondo delle farmacie è fortemente impegnato sul tema della sostenibilità. Molte sono le iniziative già attive, una fra tutte, la raccolta e il riciclo del farmaco. In questo contesto, dunque, il ruolo del farmacista è centrale in quanto può dare vita a campagne di sensibilizzazione e formazione dei cittadini”.
Per Roberto Tobia, Segretario Nazionale Federfarma, ‘per garantire la tutela del paziente, occorre mettere al centro il cittadino il quale preferisce essere assistito a casa piuttosto che al pronto soccorso favorendo l’assistenza domiciliare integrata. A tal fine è necessario coinvolgere un team interdisciplinare sul territorio, dando vita alla farmacia del futuro per contribuire alla presa in carico del paziente, a partire dall’ambito della prevenzione e dello screening, formando al contempo il cittadino su temi centrali come la sostenibilità”. Tra gli altri, hanno preso parte al convegno Luca De Grassi, Presidente Federfarma Friuli-Venezia Giulia e Marta Schifone, Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati.
– Foto ufficio stampa Chiesi Italia –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Italscherma rompe il ghiaccio, primi tre bronzi ai Mondiali di Tbilisi
Pubblicato
8 ore fa-
25 Luglio 2025di
Redazione
TBILISI (GEORGIA) (ITALPRESS) – L’Italscherma rompe il ghiaccio ai Mondiali di Tbilisi. Arrivano le prime tre medaglie per la spedizione azzurra, tre bronzi importanti che però non tolgono del tutto l’amaro in bocca per quell’oro che ancora manca nella casella tricolore. Si fa un bel regalo di compleanno nella sciabola individuale Luca Curatoli, che si regala per i suoi 31 anni il podio iridato a sei anni di distanza dall’ultima volta (Budapest 2019). E fanno festa nel fioretto femminile due 23enni come Martina Favaretto, reduce da un infortunio e al suo secondo podio iridato di fila, e Anna Cristino, che brinda al debutto mondiale spingendosi sino alla semifinale.
Segnali importanti per tutto il movimento, guidato in Georgia dal presidente federale Luigi Mazzone e dal capo delegazione Daniele Garozzo, che in mattinata hanno accolto anche l’Ambasciatore d’Italia a Tbilisi, Massimiliano D’Antuono, in una giornata di grande soddisfazioni ed emozioni.
La cavalcata di Curatoli inizia con le vittorie contro il britannico Webb (15-13) e il cinese Lin (15-6). Negli ottavi di finale il napoletano delle Fiamme Oro supera l’ungherese Rabb (15-8) arrivando così a giocarsi un posto sul podio. La certezza della medaglia per l’azzurro giunte in virtù del successo contro il tre volte campione olimpico, l’ungherese Aaron Szilagyi: Curatoli, sovvertendo uno score di 12 sconfitte e una sola vittoria in carriera nelle sfide con il fuoriclasse magiaro, si impone per 15-12. A stopparlo in semifinale, per 15- 13, è il francese Jean Philipe Patrice, poi sconfitto in finale dall’idolo di casa Sandro Bazadze. Un bronzo che Curatoli dedica al ginnasta azzurro Lorenzo Bonicelli, vittima di un terribile incidente agli anelli durante le Universiadi. Sempre tra gli sciabolatori, ottima prestazione per Pietro Torre che ha chiuso ai piedi del podio: 8^ posizione per il livornese che, reduce dalle qualificazioni del giorno precedente, batte il canadese Arfa (15-13), il rumeno Covaliu (15-7) e il tunisino e vice-campione olimpico Ferjani (15-13), fermandosi solo al cospetto dell’egiziano Hesham (15-8). A seguire, 20° posto per Michele Gallo e 43° Matteo Neri.
Al rientro dopo l’infortunio che l’aveva costretta a saltare l’Europeo di Genova, Martina Favaretto fa sue le sfide con l’israeliana Druck (15-5) e la francese Blaze (14-9). Negli ottavi la padovana delle Fiamme Oro liquida (15-2) la giapponese Tsuji, poi nei quarti l’altra nipponica Ueno (15-5). Semaforo rosso di fronte alla tri-olimpionica Lee Kiefer, che vince in semifinale 15-10 lasciando comunque a Favaretto l’orgoglio di un grande risultato. Primo Mondiale e prima medaglia per Anna Cristino, che inizia la sua cavalcata superando prima la svedese Schreiber (15-3) e poi l’ucraina Poloziuk (15-13). La giornata di bronzo della carabiniera torinese prosegue con il netto successo sulla statunitense Scruggs (15-3). Il primo podio iridato all’esordio per l’azzurra classe 2001 arriva grazie al successo per 10-8 contro la numero 1 del tabellone, la canadese Harvey. Il ko in semifinale, con il risultato di 15-11, contro la francese Ranvier, toglie nulla alla splendida prova di Cristino, capace di salire così sul terzo gradino del podio. Tra le fiorettiste, medaglia sfiorata per Martina Batini. La toscana si è classifica 7^, sconfitta in rimonta, nei quarti di finale, sempre dalla Kiefer (15-13), brava a rimontare ben sette stoccate. Stop agli ottavi e 9° posto finale invece per Arianna Errigo: la capitana del fioretto azzurro batte la brasiliana Bulcao (15-7) e la russa “neutrale” Martyanova (15-9), fermandosi contro la francese Ranvier (15-4).
La giornata registra anche l’inizio delle prove a squadre. Quella azzurra di fioretto maschile supera il preliminare e approda negli ottavi di finale ai Mondiali di scherma di Tbilisi. Sulla pedana georgiana, Bianchi, Foconi, Marini e Macchi, guidati in panchina dal ct Vanni, sconfiggono la Croazia per 45-30. Domani la sfida contro Singapore che vale l’accesso nei quarti. Ottavi di finale annche per le azzurre della spada. Fiamingo, Santuccio, Rizzi e Kowalczyk, guidate in panchina dal ct Chiadò, liquidano ai sedicesimi la ‘praticà Olanda per 45-11 e domani sfideranno negli ottavi Hong Kong, che ha sconfitto la Svezia per 45-33.
– Foto Ufficio Stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

ROMA (ITALPRESS) – Luciano Darderi continua a vincere. Il tennista italo-argentino, reduce dal successo di Bastad, è volato in finale al “Plava Laguna Croatia Open”, il torneo Atp 250 con montepremi totale pari a 596.035 euro in corso sulla terra rossa di Umago, in Croazia. Darderi, 46 del mondo e seconda forza del tabellone, ha sconfitto in semifinale l’argentino Camilo Ugo Carabelli, 51 del ranking Atp e terzo favorito del seeding, con il punteggio di 7-6 (6) 6-3. Nel primo parziale l’azzurro ha annullato un set-point all’avversario, nel corso del tie-break.
Per Darderi, all’ottava vittoria consecutiva nel circuito, quella di domani sarà la seconda finale di fila, la terza del 2025 e la quarta della carriera. Fino a oggi l’italo-argentino ha sempre vinto quando è giunto all’ultimo atto in un torneo Atp.
A Umago aspetta ora il vincente del match fra lo spagnolo Carlos Taberner e il bosniaco Damir Dzumhur.
“Oggi ho giocato una bella partita. Ero molto concentrato. Ho avuto un set-point contro nel primo parziale ma sono riuscito a combattere e a vincere. Adesso riposo; vediamo domani come andrà. Ho molta fiducia in questo momento ma dovrò giocare al meglio anche in finale”, ha detto Darderi dopo il successo odierno.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Longevità leva sviluppo, a Scilla convegno di Fondazione Magna Grecia
Pubblicato
10 ore fa-
25 Luglio 2025di
Redazione
SCILLA (ITALPRESS) – L’Italia è un laboratorio globale per l’invecchiamento, con sfide uniche legate allo spopolamento dei territori e alla necessità di ripensare il welfare. Nel nostro Paese si fanno sempre meno figli, per una serie di fattori interconnessi tra loro; e il Mezzogiorno, da questo punto di vista, vive la più grande fragilità. E’ fondamentale quindi capire come gestire un fenomeno ormai in divenire e cambiare la narrativa ponendosi domande diverse. O, meglio, integrando al quesito del “come aiutiamo i giovani a fare famiglia”, quello di “come trasformare l’invecchiamento della popolazione da un onere percepito a una leva positiva per il Paese, stimolando la ‘silver economy’ e creando nuove opportunità economiche e sociali a beneficio di tutte le generazioni”. E’ con questo interrogativo che si sono chiusi i lavori della prima giornata di dibattito “Generazioni in mutamento – 2° Focus Sud e futuri” organizzato da Fondazione Magna Grecia a Scilla (RC). E da cui oggi, 25 luglio, si è riaperta la discussione tra esperti, economisti, specialisti del terzo settore, mondo sanitario, ma anche esponenti del mondo culturale e digitale, per capire come l’innovazione, in particolare la salute digitale e l’intelligenza artificiale, possano garantire una “longevità in salute”.
“La sfida della denatalità e quindi le politiche per la longevità chiedono grande innovazione e creatività, ma si fondano anche sul rinnovamento di un patto di solidarietà intergenerazionale. In questo, i territori sono ovviamente al centro, e quelli del nostro Mezzogiorno, che si contraddistinguono per una particolare forza e solidità delle reti informali, lo sono ancora di più”, ha commentato, aprendo i lavori, Fiammetta Pilozzi, responsabile del Centro di Ricerca di Fondazione Magna Grecia. Come “sfruttare questa positività?” Lo spunto viene da Fabio Miraglia, imprenditore e presidente GIOMI RSA: “possiamo usare un milione di metri quadri di borghi che le persone stanno abbandonando per creare veri e propri villaggi, sul modello anglosassone”. Luoghi che possono essere incubatori di modelli di silver economy unici in grado di attrarre anziani di tutto il Paese. “Un sistema – ha aggiunto – che non sia basato solo sul volontariato e che sia in grado di creare anche occupazione, grazie anche alla rivoluzione del digitale”. Il risultato sarebbe ‘esplosivò con conseguenze a cascata: porterebbe una riqualificazione dei territori e soprattutto il consolidarsi della domiciliazione dei servizi, in spazi abitativi personalizzati, monitorati dal digitale e sostenibili economicamente. L’idea è configurare nuovi modelli dell’abitare in cui unire le dimensioni della condivisione a quello della preservazione della privacy e della personalizzazione degli spazi, il tutto in luoghi densi di storia e di bellezza. Guardando così ai bisogni della persona che, spesso, nelle strutture RSA si perde. “La tecnologia inoltre aiuterebbe ad avvicinare figli e nipoti: nuovi care giver nati con la tecnologia, e in grado di assumere il ruolo di veri e propri alfabetizzatori”, ha concluso Miraglia.
Un approccio condiviso da Rocco Mammoliti, responsabile Sicurezza informatica di Poste italiane che ha raccontato come le Poste non abbiano abbandonato nessun borgo “perchè crediamo sia nel mondo fisico che nel mondo digitale, che però vanno connessi”. Tanto che Poste italiane ha avviato un progetto – Polis – che porta dentro l’ufficio postale la garanzia di avere, oltre a quelli già inclusi, l’erogazione di tutti i servizi della Pubblica amministrazione compresi quelli legati al sistema sanitario, “Creando così un unico punto di accentramento di prenotazione e consegna dei referti, per esempio. L’ufficio postale resta quindi vivo e integrato, sede di una rete di relazioni di cui gli anziani hanno bisogno”.
In Italia, 14 milioni di persone oggi sono over 65, il 24% della popolazione totale. E il trend è in crescita. Con esso aumenteranno anche i problemi di salute correlati all’invecchiamento. Non solo, dobbiamo considerare che oggi di questi over 65, il 42% vive in coppia senza figli, il 31% è solo e un esiguo 13% vive con i figli. Più del 70% del totale quindi è rappresentato da anziani soli. Come aiutarli allora nella loro reale esigenze di salute? Una delle soluzioni viene proposta da Pietro Rossi, cardiologo, co-founder di Policardio una startup che produce il primo device patch in grado di fare ECG e holter a casa con la qualità ospedaliera: “abbiamo pensato ad una piattaforma che monitora, analizza dati e mette in comunicazione in modo automatico l’anziano e il medico. E, nel caso di necessità, contatti il figlio o chi per lui”. Un sistema totalmente automatizzato, interconnesso e attento alla parte sanitaria ma anche a quella psicologica. “Abbiamo previsto infatti la possibilità di avere consulti veloci e sempre disponibili, superando il problema che il medico non risponda al telefono con il conseguente senso di abbandono nell’anziano”.
Ma la digitalizzazione può cambiare l’assistenza sanitaria e andare verso la silver economy anche nel sistema assicurativo e finanziario, “che sta ripensando prodotti e servizi centrati sempre più sulla prevenzione, con app per i vari monitoraggi, e incentivi economici per chi aderisce a stili di vita sani. Va promossa una trasformazione assicurativa che finanzi, per esempio, l’assistenza domiciliare continuativa e la gestione dei farmaci. Insieme ad una educazione finanziaria per una longevità consapevole tramite l’erogazione di corsi per over 60 su come gestire patrimoni, pensioni e tecnologie per una connessione diretta con i servizi sociali”, ha detto Alberto Polverino, Direttivo cluster C.H.I.C.O.
“Non va dimenticato che qualsiasi processo di sviluppo sostenibile deve essere equo, in particolare in un’ottica di genere, e ancor di più se si parla di silver economy”. Le donne sono più longeve degli uomini, ma sono anche quelle che soffrono maggiormente il rischio di trovarsi in condizione di fragilità, soprattutto sotto il profilo economico. Il monito, che arriva dalla voce autorevole e appassionata di Rossana Oliva De Conciliis, Presidente onoraria della Rete per la Parità, ha l’obiettivo di sensibilizzare politica, mondo economico e società a puntare su misure che pongano al centro il principio di garantire parità di diritti e opportunità, anche in età anziana, e anche nei processi di progettazione di politiche di sviluppo di prodotti e servizi che guardino a un pubblico “silver”.
L’intera due giorni ha preso spunto da una ricerca promossa da Fondazione Magna Grecia e curata dai sociologi Emiliana Mangone e Giuseppe Masullo, che ha mostrato come, fra le varie preoccupazioni che “bloccano” i giovani nello sviluppare la propensione alla genitorialità, vi sia il timore “di perdere occasioni, non solo professionali, ma di vita e culturali”. Il patrimonio culturale del resto è uno strumento potentissimo attraverso cui generare identità, ma anche apprendimento, sviluppare categorie di interpretazione della realtà, e quindi imparare anche la cittadinanza. Da qui la necessità che il nostro patrimonio culturale sia “family friendly”, fruibile da genitori e figli. “Pensiamo ai bambini – ha detto Francesco Pisani, professore di Neuropsichiatria infantile, Dipartimento di Neuroscienze umane della Sapienza di Roma – a quanto in loro la cultura, come la visita in un museo o di un sito archeologico, stimoli la meraviglia che a sua volta spinge alla voglia di conoscere. Le neuroscienze ci dicono che in un museo il bimbo impara a guardare, a interpretare, anche a stare fermo. E la stessa cosa vale per i genitori. Dobbiamo tenere presente che anche solo una singola esperienza culturale è fondamentale per essere educati al bello”.
Daniele Carnovale è CEO e fondatore di Guides4You, stratup che nasce sul territorio calabrese: un esempio di come i temi dell’accessibilità, del “design for all”, della necessità di rendere i beni del nostro patrimonio “per tutti”, a volte sia una necessità che nasce dal mercato in modo potente. “Avevamo pensato ad un dispositivo che servisse per ‘leggerè le opere e le strutture museali. Spinti dalla richiesta di mercato, ad oggi abbiamo funzioni per non vedenti e ipovedenti, per bambini ancora piccoli”. Non da meno l’esperienza della “Fondazione Medicina a misura di donna” che ha creato forse lo strumento più simbolico che sia stato ideato in Italia per costruire un patto inscindibile fra i nuovi nati, le famiglie, e il patrimonio culturale: un passaporto della cultura. “L’idea ci è venuta partendo dalla consapevolezza che la cultura aiuta a vivere di più e soprattutto meglio, come dimostrano anche numerosi studi”, ha detto Chiara Benedetto, presidentessa della Fondazione. “Il passaporto è stato tradotto in diverse lingue, viene dato alle mamme che hanno appena partorito ed e dedicato al nuovo nato e alle mamme al terzo mese di gravidanza. Offre la possibilità a tutto il nucleo famigliare di vistare gratuitamente i 48 musei della rete piemontese ed è diffuso in tutti i presidi ospedalieri dell’area metropolitana di Torino”. Nel 2024 sono stati scaricati dal sito 15mila passaporti e la best practice oggi è stata adottata anche a Brescia, Pavia e Val Canonica
“Affrontare oggi la denatalità – ha concluso Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia – significa ripensare l’intero sistema Paese alla luce dell’invecchiamento, delle nuove insicurezze sociali e del bisogno di dare ai giovani un futuro desiderabile. Con questa iniziativa, pertanto, vogliamo rimettere al centro le persone, i territori e le connessioni tra le generazioni. La genitorialità si sostiene con politiche abilitanti, e il calo demografico si affronta anche guardando al nostro Mezzogiorno come a una piattaforma di sperimentazione per uno sviluppo inclusivo. Parlare di cultura inclusiva, significa anche capire che il nostro patrimonio è il più potente strumento di legame intergenerazionale. Ogni museo o sito storico va reso davvero fruibile per famiglie, anziani e bambini, è così che si diventa realmente attrattivi e si costruiscono fiducia nel futuro e coesione tra generazioni. La Fondazione Magna Grecia lavora perchè Sud e futuro non siano più due parole in contrasto, ma una sola visione condivisa”.
-foto ufficio stampa Fondazione Magna Grecia-
(ITALPRESS).

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