Cronaca
Milano, a Rogoredo 5 arresti e un chilo e mezzo di droga sequestrata
Pubblicato
12 mesi fa-
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RedazioneMILANO (ITALPRESS) – 365 sono le persone controllate ieri pomeriggio a Milano nel corso del servizio straordinario di contrasto allo spaccio di droga svolto dalla Polizia di Stato tra le stazioni ferroviarie di Rogoredo e di San Donato Milanese e tra via Orwell e via San Dionigi. Sono stati sequestrati 4 etti di eroina, 40 grammi di cocaina, 1 chilo di hashish, bilancini di precisione e oltre 3mila euro in contanti in banconote piccolo taglio. La Polizia di Stato ha arrestato, inoltre, un cittadino senegalese di 48 anni e 4 marocchini di età compresa tra i 21 e i 35 anni per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti; altre 14 persone sono state indagate a vario titolo. Delle 365 persone controllate, 18 sono state accompagnate in Questura per accertamenti sulla loro identità e per la valutazione della loro posizione sul territorio. Sono stati controllati anche 103 veicoli e 2 bar a San Donato Milanese che sono stati sanzionati per un totale di 2.308 rispettivamente per mancata attestazione HACCP e per omessa esposizione dei prezzi dei prodotti somministrati. Il Questore Petronzi ha emesso, infine, 53 ordini di allontanamento nei confronti di persone gravitanti presso l’area oggetto del servizio svolto.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Polizia Milano
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Cronaca
BREAKING NEWS LOMBARDIA – 5 NOVEMBRE 2024
Pubblicato
13 minuti fa-
5 Novembre 2024di
RedazioneI fatti del giorno: Anche a Milano treni cancellati e lunghe code di viaggiatori – Perquisizioni nella sede di Banca Progetto – Truffa su bonus facciata da 7 milioni – Traffico di droga tra Albania e Italia, perquisizioni anche a Pavia – Lavori sul Ponte della Becca e lunghe code – Ladri in un cantiere edile a Vigevano – Altro incidente sul lavoro alla raffineria Eni di Sannazzaro – Maxi rissa tra biker ad Inverigo – Vaccinazione senza prenotazione davanti al Pirellone – San Siro, fissato il prezzo dell’area del nuovo stadio. Previsioni del tempo in Lombardia per 6 Novembre.
Cronaca
Ecomondo 2024, l’Italia al centro della transizione ecologica globale
Pubblicato
53 minuti fa-
5 Novembre 2024di
Redazione
RIMINI (ITALPRESS) – Taglio del nastro per la 27^ edizione di Ecomondo, la manifestazione internazionale sulla transizione green e sulla circular economy organizzata da Italian Exhibition Group (IEG), che si tiene presso la Fiera di Rimini dal 5 all’8 novembre.
Presenti oltre 1.600 brand espositori, buyer da oltre 100 paesi, 72 organizzazioni, istituzioni e associazioni di settore a livello globale. Una superficie espositiva ampliata con due nuovi padiglioni per accogliere la domanda di presenza da parte di aziende e organizzazioni, che si incontreranno anche nell’ambito di un articolato programma di oltre 200 incontri e convegni.
Nell’aprire la cerimonia di inaugurazione, Maurizio Renzo Ermeti, Presidente IEG, ha sottolineato: “Oggi si inaugura un’edizione di Ecomondo da record: 166 mila metri quadrati di spazio espositivo, raggiunti grazie anche ai due nuovi padiglioni per 8.300 metri quadrati realizzati a tempo di record per rispondere alle richieste di questo evento e che fanno di Ecomondo 2024 la più grande manifestazione mai realizzata nella Fiera di Rimini. Come IEG non possiamo che andare orgogliosi di questo risultato. Nata nel 1997 con il nome di Ricicla, oggi Ecomondo è l’evento annuale leader nei settori della green and circular economy, occasione a livello nazionale e internazionale”.
Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini ha ricordato: “Ecomondo si conferma tra i principali appuntamenti in Europa dedicati alla filiera della green economy, tra gli asset di sviluppo centrali per il nostro Paese, una straordinaria occasione di confronto, di crescita e di innovazione ambientale. Una manifestazione che Rimini abbraccia con orgoglio, non solo mettendo a disposizione il suo sistema di accoglienza, ma partecipando attivamente con un calendario di appuntamenti ‘fuori salonè organizzati con Rimini Blue Lab, IEG e altri partner, che mira a portare Ecomondo anche fuori dagli spazi del quartiere fieristico, per coinvolgere e stimolare anche i non addetti ai lavori”.
“Ecomondo si conferma un appuntamento fondamentale per portare la sostenibilità al centro del dibattito pubblico non solo regionale, ma anche nazionale e internazionale – ha affermato Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna -. Gli eventi meteo estremi che hanno colpito suo malgrado anche l’Emilia-Romagna, hanno posto l’accento sulle conseguenze del cambiamento climatico per la vita delle comunità. Serve un cambio di rotta, un nuovo modello di sviluppo capace di fare del risparmio delle risorse naturali e della circolarità vere leve di crescita sostenibile. Si tratta di un approccio che la Regione ha fatto suo, insieme alle rappresentanze istituzionali, del lavoro e delle Università, con il Patto per il lavoro e per il clima. Un approccio che si fonda sul ruolo strategico dell’innovazione, delle migliori tecnologie e della ricerca, capaci di esplorare nuove frontiere e aprire nuove vie per raggiungere l’obiettivo imprescindibile che ci siamo posti, la decarbonizzazione prima del 2050”.
“Il programma di convegni, workshop ed eventi che anche quest’anno Ecomondo offre, pone questa manifestazione al centro della discussione internazionale sui temi più urgenti della transizione ecologica e delle soluzioni tecnologiche per la sua implementazione europea e internazionale – ha dichiarato Fabio Fava, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo -. Il Comitato Tecnico Scientifico, con il supporto di esperti e istituzioni come la Commissione Europea, l’European Environment Agency, la FAO, l’OCSE, continua ad essere di indirizzo verso le imprese del settore primario, secondario e terziario impegnate nella transizione, che si incontrano a Ecomondo, vero laboratorio di conoscenza e innovazione”.
Fabrizio Lobasso, Vice Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese e Direttore Centrale per l’internazionalizzazione economica – Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, ha continuato: “La dimensione internazionale di Ecomondo incontra efficacemente le potenzialità delle aziende italiane protagoniste della transizione ecologica e digitale. Imprese in grado di portare sui mercati qualità e innovazione verso gli obiettivi globali di sostenibilità e di diventare risorsa per il percorso di altri Paesi nello scenario internazionale. Siamo orgogliosi di questo valore che l’Italia porta nel mondo, che a Ecomondo ha un importante luogo di incontro, confronto e nuove opportunità”.
A conclusione degli interventi, Gilberto Pichetto Fratin, Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, ha confermato: “Ecomondo è un osservatorio privilegiato sull’economia nazionale. Qui c’è l’Italia vincente della transizione ecologica, naturalmente rivolta alla decarbonizzazione, all’efficienza, all’uso ragionato delle risorse naturali, all’innovazione nella produzione. Per raggiungere i nostri obiettivi climatici, su cui ci confronteremo alla vicina Cop29 abbiamo bisogno della grande energia che proviene dalla green economy italiana e da modelli vincenti come quelli del riciclo, che continueremo a difendere in ogni sede”.
Al taglio del nastro erano presenti Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di IEG, Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Green & Technology Division IEG, Mauro Delle Fratte, Exhibition Manager Ecomondo.
A seguire, l’apertura della 13^ edizione degli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e la Commissione Europea. Il quadro aggiornato sui progressi e le sfide dell’Italia in settori chiave come decarbonizzazione, economia circolare ed efficienza energetica registra una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 6%, un Paese leader nell’economia circolare (3,6 euro di PIL per ogni kg di risorsa consumata), produzione biologica in crescita, ma anche sfide aperte, come il progressivo aumento del consumo di suolo e la mobilità sostenibile.
– Foto ufficio stampa Italian Exhibition Group –
(ITALPRESS).
Cronaca
Nestlè, entro 2026 volontariato aziendale retribuito per 450 dipendenti
Pubblicato
3 ore fa-
5 Novembre 2024di
RedazioneASSAGO (MILANO) (ITALPRESS) – Proseguire con le politiche di inclusione lavorativa di persone svantaggiate e coinvolgere entro il 2026 almeno 450 dipendenti in attività di volontariato aziendale retribuito. Questi sono solo alcuni degli obiettivi che il Gruppo Nestlè in Italia si pone all’interno del suo più ampio impegno per generare un impatto positivo nelle comunità in cui opera. Sforzi che sono sempre più riconosciuti e premiati, come dimostra il recente conferimento a Nestlè della medaglia di benemerenza “Il tempo della gentilezza” della Croce Rossa Italiana, per il supporto fornito all’Associazione durante l’emergenza Covid-19 attraverso una raccolta fondi e la donazione di prodotti alimentari.
Nestlè, spiega una nota, “è convinta che le aziende non siano soltanto soggetti a valenza economica, ma che abbiano la responsabilità e la straordinaria opportunità di poter fare la loro parte per migliorare il benessere e la vita delle proprie persone e delle realtà sociali in cui sono inserite”.
Il report “Il nido che condividiamo”, il primo Studio di Impatto Sociale di Nestlè realizzato in collaborazione con LUISS Business School e SCS Consulting, nasce proprio per misurare concretamente l’impatto sociale positivo creato dal Gruppo nel nostro Paese grazie alle sue attività e iniziative, focalizzandosi su cinque macro-aree: benessere delle persone del Gruppo Nestlè in Italia e delle loro famiglie, supporto alle comunità locali, educazione alimentare, salute e benessere nutrizionale, sicurezza sul lavoro. Dallo studio emerge che, complessivamente, nel 2023 il Gruppo Nestlè in Italia ha destinato oltre 3,5 milioni di euro in progetti e misure a impatto sociale.
“L’attenzione verso l’altro e, in particolare, verso i soggetti più fragili e svantaggiati rappresenta il fondamento dell’impegno sociale di Nestlè, che – continua la nota – punta ad aumentare la platea di volontari fra le sue persone, nella convinzione che donare il proprio tempo lavorativo e offrire supporto a chi ne ha bisogno sia una scelta di valore non solo per i singoli individui, ma anche per l’azienda. Le persone che partecipano a esperienze di volontariato aziendale sviluppano infatti alcune soft skills, quali una maggiore empatia e sensibilità verso l’altro, che le portano a rafforzare la loro capacità di lavorare in gruppo e a ridurre quindi la conflittualità. Allo stesso tempo, le attività di volontariato aziendale contribuiscono ad accrescere la motivazione e il legame tra dipendenti e impresa nella condivisione dei valori solidali, con benefici concreti anche sul business”.
Per questo, sono diverse le iniziative e i progetti di volontariato in vari ambiti che Nestlè sta portando avanti nel nostro Paese attraverso la collaborazione con realtà quali, solo per citarne alcune, Banco Alimentare, LILT, VIDAS e grazie anche al supporto della Emotional Community Volontariato, un gruppo di colleghi e colleghe (di genere, età e ruolo spesso molto diversi fra loro) che si riunisce per promuovere e stimolare le persone Nestlè a partecipare a iniziative, aziendali e non, di volontariato.
Il Gruppo Nestlè supporta anche associazioni ed enti benefici, come Banco Alimentare, attraverso donazioni di prodotti alimentari. Solo nel 2023 queste ultime hanno superato le 2mila tonnellate (+10% rispetto al 2022), pari a 41.610 carrelli della spesa, e si aggiungono alle donazioni di natura monetaria, per un totale (sempre lo scorso anno) di 2,2 milioni di euro (+65% rispetto al 2022).
Il forte impegno per il sociale di Nestlè ha spinto l’azienda anche all’adozione di politiche di inclusione lavorativa di persone con disabilità o rifugiati attraverso percorsi che consentano loro di imparare un mestiere, sviluppare nuove competenze e, allo stesso tempo, agevolare in maniera naturale l’inclusione, nonchè un nuovo modo di stare insieme. Il Gruppo ritiene infatti che “la diversità costituisca un tassello fondamentale per lo sviluppo di un business che sia davvero sostenibile, in grado di incidere positivamente non solo all’interno dell’azienda, ma anche sulla collettività. Per questo, Nestlè mira a responsabilizzare le sue persone sull’importanza del rispetto e dell’inclusione non solo sul luogo di lavoro, ma in ogni contesto sociale”.
“In Nestlè crediamo fermamente che il valore del nostro business non debba essere misurato solo in termini di performance economica, ma anche guardando all’impatto sociale che generiamo sulle comunità in cui siamo presenti. Per questo, ci impegniamo ogni giorno con iniziative concrete che puntano a migliorare la vita delle persone e a spronare i nostri collaboratori a fare la differenza – ha dichiarato Marco Travaglia, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Nestlè in Italia – Siamo convinti che la diversità costituisca un fattore vincente e, pertanto, lavoriamo per garantire pari opportunità a tutti, indipendentemente da genere, etnia, età e creare un ambiente in cui ogni voce venga ascoltata e valorizzata”.
– foto ufficio stampa Nestlè –
(ITALPRESS).
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