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Audience dei ministri Arcadia, a giugno balzo in avanti di Tajani

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ROMA (ITALPRESS) – A giugno l’audience dei ministri misurata da Arcadia risente in qualche misura delle polarizzazioni della lunga campagna elettorale per le elezioni europee ed amministrative, “tanto che rispetto ai mesi precedenti si riscontrano delle novità nelle classifiche che raccolgono le performance digitali dei ministri, a cominciare da quelle degli account social sulle tre principali piattaforme”. Nel censimento degli insight comportamentali delle pagine Facebook, balzo in avanti di Antonio Tajani, che scala diverse posizioni “grazie a due condizioni che si sono saldate: la candidatura da capolista alle europee e il primo anniversario della scomparsa di Silvio Berlusconi”, si legge nello studio di Arcadia. Nelle prime posizioni, fermando l’osservazione alle classifiche delle pagine Facebook, ci sono poi le conferme dei ministri Matteo Piantedosi, Gennaro Sangiuliano e Gilberto Pichetto Fratin nella raccolta di nuovi follower e di interazione ai post. Anche su Instagram ottima performance del ministro degli Esteri e vice premier, Antonio Tajani, secondo solo a Matteo Piantedosi, nella classifica dell’engagement, e a Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, per la percentuale di crescita dei nuovi follower. Mentre l’altro vice premier, e Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si prende, con 184 contenuti, la vetta della classifica per il maggior numero di post pubblicati. Su X, a calamitare in modo consistente l’attenzione dei follower è stato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che con il 5,9% ha incassato la percentuale più ampia di engagement. A pubblicare più post invece c’è ancora una volta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, con 124 contenuti, mentre sono gli account dei ministri Adolfo Urso e Guido Crosetto a crescere in percentuale e in valori assoluti più di tutti gli altri: quello del ministro delle Imprese e del Made in Italy, aumenta la fanbase del 3,7% e quello del titolare della Difesa di ben 3.500 nuovi follower. L’incremento dei follower per Crosetto “è legato anche ai post garantisti, a cominciare da quelli sulla vicenda dell’arresto del presidente Giovanni Toti”. Sul podio mensile del coinvolgimento salgono i ministri Matteo Piantedosi, Antonio Tajani e Gilberto Pichetto Fratin. Nel monitoraggio delle menzioni online e della propensione al coinvolgimento nel dibattito, si rinnova lo schema dei mesi precedenti “con la leadership incontrastata di Matteo Salvini, che questo mese incassa circa 110 mila menzioni”, mentre a completare il podio troviamo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che di citazioni online ne raccoglie 39.800, e il ministro Adolfo Urso, che ne ottiene 15.700. (ITALPRESS).

immagine screenshot copertina audience giugno Arcadia

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Manovra, vertice di maggioranza a Palazzo Chigi

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto questa sera un vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra. Presenti insieme al premier Giorgia Meloni, i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Manovra, vertice di maggioranza a Palazzo Chigi

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto questa sera un vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra. Presenti insieme al premier Giorgia Meloni, i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Mattarella “La democrazia è più forte dei suoi nemici”

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ROMA (ITALPRESS) – “La democrazia è più forte dei suoi nemici. Lo è soprattutto là dove è stata edificata con sacrificio. Là dove si è radicata nel consenso delle comunità, nelle convinzioni delle persone, nel pieno affermarsi dei diritti e dei doveri di cittadinanza”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Partecipazione sembra parola desueta in un tempo caratterizzato da una crescente astensione elettorale. Alle ultime elezioni regionali ha votato meno del 45 per cento degli aventi diritto. Nelle precedenti tornate la percentuale era già in discesa e dobbiamo purtroppo constatare che questa tendenza prosegue. Non ci si può stancare di ripeterlo: una democrazia di astenuti, di assenti, di rassegnati è una democrazia più fragile e a subirne danno sono i cittadini”.

“E’ prezioso il contributo di ognuno alla comunità di cui fa parte – sottolinea Mattarella -. La partecipazione è fatta anche di domande, di risposte, di confronto, di fiducia nei confronti delle istituzioni. A chi è chiamato a rappresentare le istituzioni, a dare loro un volto e una voce, a chi ha l’onore di servirle è chiesto di corrispondere a queste attese e a questa fiducia.La fiducia dei cittadini è la risorsa più preziosa per lo Stato. Su di essa si basa il patto costituzionale della nostra convivenza”.

Il modello democratico “oggi appare sfidato da Stati sempre più segnati da involuzioni autoritarie che, contro la storia, si propongono come modelli alternativi. Una sfida per i sistemi democratici appare oggi derivare anche dal tentativo di ignorare e cancellare il confine tra libertà e arbitrio. La pretesa di rimuovere i limiti ai comportamenti individuali, unita alle potenzialità offerte dalle tecnologie, rischia di travolgere ordinamenti democratici e stato di diritto”, aggiunge.

“Questo tradizionale appuntamento di fine anno, con chi riveste ruoli di rilievo nelle istituzioni e con quanti ricoprono responsabilità nei diversi comparti della vita sociale, ci invita a volgere lo sguardo verso il futuro, cercando i motivi su cui fondare una speranza che non sia una mera espressione rituale. La nostra comune speranza oggi ha il nome della pace”. E’ necessaria una “pace vera e giusta ovunque che ponga fine all’incertezza e al disorientamento indotti dalla u internazionale. Abbiamo il dovere di coltivare e consolidare ogni piccolo spiraglio che si apra rispetto ai conflitti in corso, in Ucraina come in Medio oriente. Con l’obiettivo di costruire quella ‘pace permanente’, come la definì il presidente Franklin D. Roosevelt che affermava: ‘Più che una fine della guerra vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre’. Pace, quindi, come affermazione del diritto sulla forza delle armi. Pace come condizione di libertà e sviluppo”, aggiunge.

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“Il tema della politica internazionale, delle alleanze, della scelta dell’Europa come strada da percorrere senza ripensamenti. E questo non soltanto per gli impegni che abbiamo assunto con l’adesione ai Trattati. Sappiamo bene che l’Unione ha alcuni problemi e molti avversari. Soltanto l’Europa può preservare, e dare un futuro, a quelle conquiste che gli Stati hanno garantito per decenni con i loro ordinamenti”, conclude.

– Foto di repertorio IPA Agency –
(ITALPRESS).

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