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Politica

Schlein “Con questo governo l’Italia ha perso posizioni sui diritti”

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“Durante questo anno e mezzo di governo Meloni l’Italia è scivolata alla 36eiesima posizione su 48 nella classifica sui diritti Lgbt. Non lo possiamo accettare, vogliamo portare l’Italia nel futuro e pienamente in Europa”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine del Pride Milano. “Vogliamo il matrimonio equalitario – ha proseguito – perchè l’amore non si discrimina e non lasceremo decidere alla destra chi abbiamo il diritto di amare. Serve una legge per non lasciare soli i sindaci sul riconoscimento delle coppie omogenitoriali”. La segretaria dem ha poi sottolineato che “sarà anche oggi una giornata di partecipazione per i diritti di tutti, per i diritti Lgbtq che sono fondamentali e come tali vanno riconosciuti”. “Ci sono 7 parate oggi, è una giornata di orgoglio e di visibilità per le battaglie dei diritti, a partire da quello per una legge contro la omobilesbotransfobia” perchè “continua a essercene bisogno davanti alle tante e troppe aggressioni e discriminazioni che queste persone vivono ogni giorno”, ha concluso.
(ITALPRESS).
Foto: xm4/Italpress

Politica

Camera, nel 2023 avanzo di 50 milioni di euro

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ROMA (ITALPRESS) – Si chiude con un saldo positivo tra entrate e uscite di 49,7 milioni di euro il conto consuntivo per l’esercizio 2023 della Camera dei deputati, approvato oggi all’unanimità in Ufficio di Presidenza.
Nella seduta odierna è stato anche approvato il bilancio di previsione per il 2024 e per il triennio 2024-2026, che riduce di oltre 10 milioni di euro la spesa di funzionamento. Se nel 2023 era di 526,7 milioni di euro, nel 2024 è scesa a 516,3 milioni di euro. Sempre dal bilancio previsionale emerge un’ulteriore riduzione della spesa di funzionamento, nel 2026, di circa 1 milione di euro rispetto al 2024, per effetto della quale i costi si assestano a 515,5 milioni di euro. Diminuisce anche la spesa per l’acquisto di beni e servizi, in circa dieci anni, di 43,8 milioni di euro e, in termini percentuali, del 33,2 per cento.
Per quanto riguarda le entrate, per l’anno in corso e per i successivi due si conferma, immutata, l’entità della dotazione a carico del bilancio dello Stato di 943,16 milioni di euro. Tale importo è rimasto invariato dal 2013, quando era stato ridotto di circa 50 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
L’Ufficio di Presidenza, su proposta del Collegio dei Questori, in continuità con quanto deciso negli anni precedenti, ha inoltre prorogato fino all’intera annualità del 2026 le misure di contenimento della spesa per i deputati, con riferimento all’indennità parlamentare e ai rimborsi. Dunque anche quest’anno l’indennità parlamentare non sarà adeguata al trattamento dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione. Senza la proroga di queste misure, la spesa per il 2026 avrebbe registrato un incremento pari a 29,4 milioni di euro.
Per quanto riguarda la spesa previdenziale, si sottolinea che è una voce incomprimibile, dal momento in cui attiene ai cosiddetti diritti quesiti, ossia non toccati da eventuali modifiche legislative.
L’incremento che, a questa voce, si registra è di circa 20 milioni di euro (+4,5 per cento), inferiore all’aumento della spesa pensionistica del Paese, che da Documento di economia e finanza è previsto del 5,3 per cento.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Mattarella “La democrazia non è mai conquistata per sempre”

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TRIESTE (ITALPRESS) – “Nel cambiamento d’epoca che ci è dato di vivere avvertiamo tutta la difficoltà, e a volte persino un certo affanno, nel funzionamento delle democrazie. Oggi constatiamo criticità inedite, che si aggiungono a problemi più antichi.
La democrazia non è mai conquistata per sempre. Anzi, il succedersi delle diverse condizioni storiche e delle loro mutevoli caratteristiche, ne richiede un attento, costante inveramento”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, nel suo intervento a Trieste alla cerimonia di
apertura della 50^ edizione della Settimana Sociale dei Cattolici
in Italia.
“Nella complessità delle società contemporanee, a criticità conosciute, che mettono a rischio la vita degli Stati e delle comunità, si aggiungono nuovi rischi epocali: quelli ambientali e climatici, sanitari, finanziari, oltre alle sfide indotte dalla digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale – ha aggiunto -. Le nostre appaiono sempre più società del rischio, a fronteggiare il quale si disegnano, talora, soluzioni tecnocratiche”.
“Democrazie imperfette vulnerano le libertà: ove si manifesta una partecipazione elettorale modesta. Oppure ove il principio “un uomo-un voto” venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori. Ancor più le libertà risulterebbero vulnerate ipotizzando democrazie affievolite, depotenziate da tratti illiberali – ha sottolineato il presidente -. Bobbio ammonisce che non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare” – ha aggiunto il capo dello Stato -. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà. Al cuore della democrazia ci sono le persone, le relazioni e le comunità a cui esse danno vita, le espressioni civili, sociali, economiche che sono frutto della loro libertà, delle loro aspirazioni, della loro umanità: questo è il cardine della nostra Costituzione. Questa chiave di volta della democrazia opera e sostiene la crescita di un Paese, compreso il funzionamento delle sue istituzioni, se al di là delle idee e degli interessi molteplici c’è la percezione di un modo di stare insieme e di un bene comune”.
“Se non si cede all’ossessiva proclamazione di quel che contrappone, della rivalsa, della delegittimazione.
Se l’universalità dei diritti non viene menomata da condizioni di squilibrio sociale, se la solidarietà resta il tessuto connettivo di una economia sostenibile, se la partecipazione è viva, diffusa, consapevole del proprio valore e della propria essenzialità”, ha detto ancora Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Politica

Un italiano su tre si sente meno sicuro di prima

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ROMA (ITALPRESS) – Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da diversi avvenimenti che hanno cambiato la quotidianità e le abitudini degli italiani sotto diversi aspetti. Dalla pandemia allo scoppio delle guerre ai confini dell’Europa, fino agli scenari politici nazionali ed internazionali. Nel complesso, in tutto questo contesto, 1 italiano su 3 dichiara, ad oggi, di sentirsi meno sicuro rispetto al passato, secondo quanto emerge da un sondaggio di Euromedia Research. Una sensazione di insicurezza che si registra maggiormente nelle aree del Nord Est e tra la popolazione più anziana, seguita da quella dei giovani adulti tra i 25 e i 44 anni che si ritrovano ad affrontare le prime problematiche legate a lavoro, casa, famiglia e tutto ciò che riguarda i progetti futuri. Per quasi un altro terzo di italiani, invece, la situazione è rimasta invariata rispetto al passato e non percepiscono cambiamenti in termini di sicurezza, questo soprattutto tra i più giovani che hanno raggiunto la maturità in questo particolare scenario internazionale.
Nel complesso, la percezione di insicurezza arriva dal contesto socio-politico generale: le guerre, l’aumento della criminalità, le crisi economiche e gli scenari politici e di Governo sono gli argomenti che maggiormente creano incertezza tra la popolazione.
Il sondaggio di Euromedia Research è stato realizzato il 21/06/2024 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

– Foto Euromedia Research –

(ITALPRESS).

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