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Cronaca

SuperG St.Moritz a Huetter, Goggia sul podio, Vonn 14^

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ST.MORITZ (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Il primo dei due supergiganti in programma a St.Moritz se lo prende Cornelia Huetter davanti a Lara Gut-Berhami ma è grande Italia sulla Corviglia. Sofia Goggia sale sul podio precedendo altre tre azzurre – nell’ordine Elena Curtoni, Federica Brignone e Laura Pirovano -, ma vanno a punti anche Marta Bassino, Roberta Melesi e Asja Zenere in una gara che segna anche il ritorno in Coppa del Mondo dopo oltre cinque anni d’assenza di Lindsay Vonn, 14esima al rientro.
Goggia ancora protagonista dunque: la 32enne bergamasca interpreta al meglio il settore centrale per chiudere terza a 33 centesimi dalla Huetter (ottavo successo in carriera, il quinto in supergigante). “Questo è sempre un SuperG da interpretare con tanti dossi, punti ciechi, un terreno molto mosso – le parole di Sofia, che si tiene il pettorale rosso di specialità e centra il terzo podio in altrettante gare disputate quest’anno dopo il secondo posto e la vittoria di Beaver Creek dello scorso weekend – Dal canto mio non ho sciato molto bene oggi, mi sentivo più tesa rispetto alla settimana scorsa. Huetter è stata molto veloce ovunque, io a tratti, a scatti: ma dopo l’infortunio mi piace vivere giornata per giornata. Tre podi in tre gare non è assolutamente male: chiaramente so che rispetto a come ho sciato oggi c’è del margine. Ma va bene, non sempre tutte le ciambelle escono col buco”. Dietro Goggia (podio numero 57, il 16esimo in superG), altre tre azzurre: Elena Curtoni, un anno dopo l’infortunio patito su questa pista, sfiora un posto tra le top3, con un ritardo di 0″42, appena un centesimo davanti a Federica Brignone, quinta, con Laura Pirovano che coglie il miglior risultato della carriera in superG piazzandosi in sesta posizione. “Sono contenta, la stagione è iniziata in maniera positiva, devo solo continuare così e a crederci, un bel risultato che mi da fiducia in vista delle prossime tappe”, sorride Elena mentre la valdostana ammette: “Sono partita col giusto atteggiamento, avevo bene in mente cosa fare ma in gara ho patito un pò, sono andata un paio di volte sotto il palo a grattare e lì ho perso velocità. Sono errori di fiducia, mi manca un pò di decisione: da una parte sono convinta, dall’altra non trovo la giusta convinzione. Si tratta di mettere a posto tutti i pezzi”. “Sono contenta della gara di oggi, sono sesta dietro ad un filotto di azzurre che sono tutte bravissime”, le parole di Laura Pirovano. Qualche difficoltà in più per Marta Bassino, undicesima a 0″84, con Roberta Melesi 13esima a 1″01 che permette però alla squadra azzurra di piazzare sei atlete tra le migliori tredici. Asja Zenere riesce ad entrare in zona punti al debutto in superG nel massimo circuito grazie al 26esimo posto, fuori dalle trenta Sara Thaler e Nicol Delago mentre Vicky Bernardi non ha completato la prova. C’era grande attesa per la prova di Lindsay Vonn che a 40 anni ha deciso di rientrare nel circuito: alla prima gara dal supergigante di Cortina datato 20 gennaio 2019, parte col pettorale numero 31 e chiude al 14esimo posto, a 1″18 dalla vincitrice. “Mi ha chiamato dopo la mia discesa per avere qualche informazione sul tracciato ma ha trovato una pista un pò più segnata”, ha rivelato la Goggia. Domani si replica: apertura del cancelletto alle ore 11.
– foto Ipa Agency –
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Segnali positivi per la Juve, 2-1 contro il Borussia Dortmund

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DORTMUND (GERMANIA) (ITALPRESS) – Segnali più che positivi. Se il test match contro la Reggiana aveva evidenziato i punti deboli di una rosa ancora in costruzione, l’amichevole vinta contro il Borussia Dortmund (2-1 il risultato finale) ha messo in mostra una Juventus arrembante, pericolosa per 65 minuti e in grado di tenere il ritmo dei tedeschi per buona parte della gara. Prima vittoria nel pre campionato per i bianconeri, il protagonista indiscusso è stato Andrea Cambiaso, autore di una doppietta: prima l’inserimento sul traversone di Kalulu, poi un diagonale da posizione defilata che ha beffato Kobel. Ma la risposta è arrivata da parte di tutta la rosa a partire da Gleison Bremer: il difensore brasiliano dopo l’infortunio della scorsa stagione sta accumulando minuti preziosi in vista dell’inizio del campionato. Ancora a caccia della forma migliore Jonathan David, Tudor ha concesso 27 minuti anche a Dusan Vlahovic: i prossimi saranno giorni decisivi per comprendere quale sarà il futuro dell’attaccante serbo. Da sottolineare l’addio al calcio di Mats Hummels, il difensore tedesco – dopo aver annunciato il suo ritiro al termine della sua avventura alla Roma – ha giocato la sua ultima partita in giallonero: quindici minuti in campo, all’uscita è stato applaudito da tutto il pubblico presente al Signal Iduna Park.
Si chiude dunque la settimana tedesca per la Juventus, che da domani inizierà a pensare agli ultimi due impegni: mercoledì, all’Allianz Stadium, l’amichevole in famiglia contro la Next Gen, poi sabato prossimo la sfida a Bergamo contro l’Atalanta, ultimo ostacolo prima dell’esordio col Parma.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Milan sconfitto allo Stamford Bridge dal Chelsea 4-1

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LONDRA (ITALPRESS) (INGHILTERRA) – Si è concluso con una pesante sconfitta il pre campionato del Milan, che a Londra ha perso 4-1 contro il Chelsea. Gara caratterizzata dall’espulsione del giovane Coubis dopo nemmeno 20 minuti, che ha così costretto i rossoneri a giocare quasi tutta la partita in inferiorità numerica, rendendo sostanzialmente inutile l’ultimo test prima del debutto ufficiale in stagione, in programma domenica prossima contro il Bari a San Siro in Coppa Italia.
Rispetto alla gara contro il Leeds a Dublino, Allegri ha schierato dal primo minuto i giocatori lasciati a riposo ieri (Leao, Loftus-Cheek, Ricci, Fofana, Tomori e Maignan), con una difesa comunque sperimentale (Terracciano, Tomori, Coubis, Bartesaghi) e Modric inizialmente in panchina. L’inizio di gara è stato traumatizzante per tutti, e in particolare per il giovane Coubis, autore dell’autogol del vantaggio inglese dopo cinque minuti, con il raddoppio firmato da Joao Pedro tre minuti più tardi (errore in marcatura di Tomori) e l’espulsione dello stesso Coubis per fallo su Joao Pedro lanciato a rete.
Una partita che a quel punto ha perso di significato, con il Milan che si è preoccupato più che altro di difendersi dagli attacchi a ripetizione del Chelsea, agevolato dalla superiorità numerica ma anche da un nettissimo predominio fisico e tecnico. Palmer ha seminato il panico (palo su punizione e gol sfiorato in sforbiciata), Leao ci ha provato ed è stato l’unico a rendersi pericoloso, venendo però sempre fermato dalla difesa di casa, e quando ha trovato il gol gli è stato annullato per fuorigioco.
A inizio secondo tempo è arrivato l’esordio in rossonero di Luka Modric, in campo al posto di Ricci, con il croato subito al tiro dal limite dell’area. Al 64′ il tris del Chelsea, con la rete su rigore di Delap per fallo di Musah su Estevao. Sette minuti più tardi il gol del Milan: imbucata di Saelemaekers dalla sinistra per l’inserimento di Fofana che ha battuto Sanchez sul suo palo. Al 90′ i campioni del Mondo hanno calato il poker con Delap, che ha battuto ancora Maignan per la sua doppietta. “Non è un disastro, è calcio d’estate – ha analizzato Allegri dopo la partita – Bisogna imparare e migliorare nei dettagli come le palle inattive. Sono contento per come abbiamo lavorato in questo mese, ora inizia la stagione: quella che conta e anche la più divertente. Abbiamo finito un mese di preparazione dove non ci sono stati infortuni, da martedì potremo prepararci al meglio per la Coppa Italia. Oggi paradossalmente in 10 abbiamo fatto meglio, siamo stati più ordinati. Potevamo essere più attenti, sono cose che sistemeremo. Dovremo avere un’attenzione diversa, domenica c’è una partita da dentro e fuori. Abbiamo preso gol dopo sette minuti su una palla inattiva, anche sul secondo gol potevamo difendere un pò meglio, ma i ragazzi mi hanno dimostrato un buono spirito – ha aggiunto Allegri – C’è delusione quando si perde, ma non cambia il valore della squadra. L’importante è che nessuno si sia fatto male, torniamo a Milano dopo due partite in due giorni in buone condizioni. Leao? Ha alzato il livello dell’attenzione, le sue prestazioni sono diventati più pesanti. Abbiamo avuto occasioni, potevamo essere più cattivi. Modric? E’ arrivato da 10 giorni, ha bisogno di lavorare. Aveva 30 minuti, ne ha fatti 45. L’espulsione ha cambiato i piani, doveva entrare per Musah che ha fatto 70 minuti dopo i 60 di ieri. Deve migliorare la condizione, è più in ritardo degli altri”.
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Netanyahu “L’obiettivo non è occupare Gaza ma liberarla”

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GERUSALEMME (ISRAELE) (ITALPRESS) – “Il nostro obiettivo non è occupare Gaza, ma è liberarla, liberarla da Hamas”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrando la stampa estera a Gerusalemme. “Io non voglio prolungare la guerra, voglio porre fine alla guerra: Hamas non ha dato alcun segnale di voler liberare gli ostaggi – ha aggiunto -. Questo è il nostro piano, visto il rifiuto di Hamas di deporre armi, dobbiamo completare il lavoro, bisogna disarmare Hamas”. Un piano in cinque, quello illustrato da Netanyahu: “Disarmare Hamas, tutti gli ostaggi liberati, Gaza smilitarizzata, Israele che abbia il controllo sulla sicurezza, un’amministrazione civile pacifica non israeliana: ecco cosa vogliamo, questo è il nostro Piano per Gaza, che è al 75% sotto il nostro controllo. Dovremo smantellare le ultime due roccaforti di Hamas, permetteremo alla popolazione civile di raggiungere le zone di sicurezza, dove ci sarà da mangiare e da bere e saranno al riparo”.
Per Netanyahu – che ha parlato di “un’operazione in due fasi” e ha specificato che “non vogliamo stare a Gaza, nessuno però ci entrerà prima che porremo fine ad Hamas” – lo scopo della conferenza stampa è “diffondere la verità. Aprite gli occhi alle menzogne di Hamas. Questo è il titolo di questa conferenza stampa. Vengono pubblicate e pubblicizzate solo le statistiche di Hamas”, ma in realtà “gli unici che stanno morendo deliberatamente di fame a Gaza sono i nostri ostaggi. Il mio obiettivo è recuperare tutti e 20 gli ostaggi vivi: e possiamo farcela soltanto andando a colpire Hamas”.
“L’intervento sarà rapido con una creazione di zone sicure. Trasferiremo i civili per evitare ci siano vittime: i tempi saranno brevi, perchè vogliamo porre fine alla guerra. L’obiettivo – ha ribadito – è smantellare Hamas”.

– foto Ipa Agency –
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