Cronaca
BREAKING NEWS LOMBARDIA – DELITTO GARLASCO, PROCURA PAVIA: “IMPRONTA SEMPIO CORRISPONDE PER 15 PUNTI DI CONTATTO”
Pubblicato
6 mesi fa-
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Redazione
Per la difesa di Andrea Sempio quella impronta della mano in casa Poggi, che i Ris all’epoca definirono “inutile e senza sangue” e che ora è stata attribuita dai carabinieri di Milano proprio all’amico fraterno di Marco Poggi, non è una prova. “Andrea – spiega oggi l’avvocata Angela Taccia che l’assiste – ha frequentato ogni angolo della casa, tranne la camera da letto dei genitori di Chiara e di Marco”, compresa, dunque, la taverna e le scale in fondo alle quali venne trovato il corpo di Chiara Poggi il 13 Agosto del 2007 e dove, sulla parete destra, è stata repertata l’impronta del palmo di una mano, attribuita da una nuova consulenza, disposta dai pm di Pavia, al 37enne.
La legale sottolinea anche che “quella della Procura è una mera consulenza tecnica di parte, non una perizia”, come quella che, invece, è in corso, disposta dalla gip con periti nominati dalla giudice, su tutte le analisi genetiche.
Intanto in una nota, il procuratore di Pavia Fabio Napoleone dà ufficialità a quanto emerso ieri e anticipato da alcuni quotidiani, in merito all’impronta, per evitare la diffusione di false notizie: “L’impronta 33 evidenziata mediante l’impiego della ninidrina, è stata lasciata dal palmo destro di Andrea Sempio per la corrispondenza di 15 minuzie dattiloscopiche”. La traccia, precisa il procuratore, è stata analizzata “alla luce della nuove potenzialità tecniche a disposizione, sia hardware che software”.
Ma non c’è solo l’impronta individuata vicino al punto in cui è stato trovato il cadavere di Chiara Poggi nel mirino degli inquirenti, che stanno ora stringendo il cerchio su Andrea Sempio: ci sono anche dei foglietti scritti a mano proprio dall’amico del fratello della vittima. Gli investigatori li hanno recuperati dai sacchi dell’immondizia che Sempio ha gettato fuori dalla sua abitazione di Voghera. In uno di questi biglietti una frase che potrebbe nascondere una nuova verità: “Ho fatto una cosa bruttissima, inimmaginabile”. Proprio dai bigliettini e dall’impronta sarebbe dovuto ripartire l’interrogatorio fissato ieri a Pavia, appuntamento a cui Sempio però non si è presentato, per via di una questione procedurale.
Altra novità: spunta una nuova testimone che ha rivelato alla Procura di Pavia che Stefania Cappa le avrebbe confidato “di non essere affezionata alla cugina Chiara Poggi, anzi di non avere particolare simpatia nei suoi confronti. Si avvertiva dell’invidia o del rancore verso la cugina. Le stava antipatica. Diceva: ‘Adesso che è morta tutti a dire che è buona, brava, bella. Non è buona e non è bella’, aggiungendo altre parole offensive”.
La donna, di 48 anni, all’epoca dell’omicidio avrebbe raccolto le confidenze di Stefania Cappa, ora messe per iscritto e depositate tramite il suo avvocato, Stefano Benvenuto, alla Procura nell’ambito della nuova indagine sul caso Garlasco.
“Loro mi devono vedere che vado al cimitero”. È questa la frase che Stefania Cappa avrebbe detto poco dopo l’omicidio della cugina, vedendo la folla di giornalisti davanti alla lapide di Chiara Poggi, secondo il racconto della testimone. La donna, che ha deciso di farsi avanti adesso dopo aver letto sui giornali che Stefania Cappa aveva detto “di aver avuto un ottimo rapporto” con la cugina, chiede anche di essere sentita dagli inquirenti. Il suo avvocato Stefano Benvenuto non rilascia dichiarazioni in merito.
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Cronaca
Sinner vince il 1000 di Parigi e torna numero 1 Atp
Pubblicato
4 ore fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner ha battuto Felix Auger Aliassime nella finale del torneo indoor di Parigi, ha conquistato il quinto titolo del 2025 ed è tornato in vetta alla classifica mondiale, scavalcando Carlos Alcaraz, uscito di scena nel suo match di debutto nella capitale francese. Nell’odierno atto conclusivo del “Rolex Paris Masters”, ultimo Atp 1000 della stagione, disputato sul cemento de “La Defense Arena”, il tennista azzurro, numero due seeding, ha sconfitto il canadese, numero 10 del ranking internazionale e nona forza del tabellone, col punteggio di 6-4 7-6 (4).
Sinner è apparso in grandi condizioni fisiche, dominando Auger Aliassime, che resta ora in lotta con Lorenzo Musetti per l’ottavo e ultimo posto nelle Atp Finals di Torino. Il canadese ha ora 160 punti di vantaggio sul toscano nella classifica Race live. Entrambi saranno in campo la prossima in settimana: Auger Aliassime a Metz e Musetti ad Atene. A “riposo” invece Sinner, che si presenterà alle Finals da numero 1 della classifica iridata e quanto mai in forma.
“Vincere Parigi e tornare numero uno Atp? E’ una cosa enorme. E’ stata una finale intensa. Sapevamo entrambi cosa c’era in palio. Sono estremamente contento. Gli ultimi mesi sono stati stupendi. Ho cercato di cambiare e migliorare e ce l’ho fatta. Ringrazio il mio team”, ha detto Sinner dopo la finale odierna. “Sono contentissimo di come sono andati questo torneo e questa settimana: adesso appuntamento alle Finals di Torino”, ha aggiunto l’azzurro, già proiettato verso il prossimo grande impegno.
Oggi l’altoatesino ha vinto il 23esimo titolo della carriera, su 32 finali disputate (9 delle quali in questo anno solare). Per il canadese invece era la ventesima finale nel circuito maggiore (8 i titoli in bacheca), la quinta del 2025 (nel quale ha trionfato tre volte). Sfumato per Auger Aliassime il sogno di staccare in anticipo il biglietto per Torino, cosa che sarebbe accaduta in caso di successo contro Sinner.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
La Fiorentina sprofonda tra i fischi, il Lecce passa al Franchi
Pubblicato
4 ore fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – Crisi nera per la Fiorentina. Anche il Lecce espugna il Franchi con un gol di Berisha e condanna la Viola alla quarta sconfitta in casa su cinque gare di campionato fin qui disputate: la classifica fa paura, e il destino di Stefano Pioli appare segnato. In una sfida che l’ormai ex direttore sportivo Daniele Pradè aveva definito da vita o morte, Luca Ranieri e compagni si consegnano alla seconda opzione e a una classifica che la spinge sempre di più nei bassi fondi. Prova maiuscola invece dei pugliesi che conquistano tre punti fondamentali in ottica salvezza. Ci si aspetta una partenza con piede pigiato sull’acceleratore ma tranne uno sterile possesso palla i gigliati non si segnalano per pericolosità dalle parti di Falcone. Anzi man mano che passano i minuti è il Lecce a guadagnare campo anche in virtù dei tantissimi errori della linea mediana viola. E così non sorprende quando Berisha prima recupera palla su Ndour sulla trequarti dei toscani, serve largo Tete Morente che crossa proprio per il numero 10 salentino che insacca. La reazione degli uomini di Pioli è praticamente inesistente, fatta eccezione per una conclusione di Kean su cui Falcone compie un grande intervento (ma il bomber era in fuorigioco).
All’intervallo Pioli stravolge la Fiorentina, sostituendo contemporaneamente tutti e 3 i centrocampisti, ovvero Ndour, Nicolussi Caviglia e Fagioli e inserendo Sohm, Mandragora e Gudmundsson, passando al 3-4-1-2. Poco prima dell’ora di gioco fuori anche un evanescente Dzeko e dentro Piccoli. Le mosse però non danno frutto e Tete Morente nel cuore della ripresa sfiora anche il raddoppio con un destro che si spegne a lato. L’ultima mossa disperata di Pioli è l’inserimento di Fazzini e il passaggio alla difesa a 4. Poco dopo su angolo di Mandragora impatta bene Kean ma Falcone salva appena prima che la palla oltrepassi la linea. A 7′ dalla fine l’arbitro Rapuano fischia un calcio di rigore per un presunto fallo di Pierotti su Ranieri ma il Var Massa lo aiuta e il direttore di gara cambia idea. Il finale è nervoso, confuso: mentre monta la contestazione dei tifosi di casa, solo una chance ad altezza dischetto di Sohm spedita fuori. Il Lecce festeggia, la Fiorentina è nel baratro.
– foto Image –
(ITALPRESS).
Cronaca
Rimonta granata, al Grande Torino finisce 2-2 la sfida col Pisa
Pubblicato
4 ore fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – Torino e Pisa danno spettacolo e pareggiano per 2-2, nel match della domenica pomeriggio valido per la decima giornata di Serie A. Le reti arrivano tutte nel corso della prima frazione: all’iniziale doppietta di Moreo per gli ospiti, hanno risposto Simeone e Adams. Tra le mura amiche il Torino spreca una grande occasione per agguantare la parte sinistra della classifica: il Pisa, invece, rimane ancora col muso fuori dalla zona retrocessione, seppure senza aver mai vinto.
Il primo tempo dell’Olimpico è un’altalena di emozioni dove succede letteralmente di tutto: il Pisa va sul 2-0, ma viene immediatamente ripreso dalla formazione granata prima dell’intervallo. Dopo il miracolo di Semper (aiutato dalla traversa) su Che Adams al 8′, i ragazzi di Gilardino si scatenano in contropiede, approfittando degli ampi spazi concessi dalla retroguardia di casa. L’1-0 del Pisa arriva al 13′ e porta la firma di Moreo, alla prima gioia in Serie A all’età di trentadue anni. Dopo la traversa di Akinsanmiro, sul proseguo dell’azione, Leris crossa in area per il bomber italiano che segna di sinistro.
Sempre su azione di ripartenza, il Pisa si conquisterà poi un calcio di rigore, provocato dal contatto tra Vural e Casadei: dal dischetto si presenta Moreo che spiazza Paleari e firma la doppietta personale. Sembra una giornata nera per il Torino, ma il Pisa abbassa troppo il proprio baricentro, ridando vigore alle iniziative degli avversari. Il duo d’attacco Simeone-Adams si carica così il Toro sulle spalle. Per primo Simeone, al 42′, è protagonista di una spettacolare girata di testa in anticipo su Canestrelli che vale il 2-1. Un minuto più tardi, l’argentino sprecherà subito la palla del pareggio, perdendo l’equilibrio al momento del tiro dopo aver saltato Semper: a seguito di questa occasione, Baroni verrà espulso per proteste, lamentando un tocco del portiere ospite che avrebbe sbilanciato l’ex Napoli. Il 2-2 è comunque nell’aria e lo realizza Adams in pieno recupero. La partita vive di folate anche nella ripresa e nessuna delle due squadre intende accontentarsi del punto. Al 51′ il neoentrato Ngonge sfiora la rete del vantaggio con un tiro al volo dal limite che termina di poco fuori: anche il Pisa sforna al 74′ una grande occasione, grazie all’inserimento in area di Calabresi, la cui conclusione viene neutralizzata da Paleari. Nel finale prevale la stanchezza e non accade più nulla di rilevante.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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