Politica
Manovra, Schlein “Basta con lo scaricabarile, il Governo si assuma la responsabilità”
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3 ore fa-
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Redazione
BOLOGNA (ITALPRESS) – “I bisogni e le aspettative sono tante mentre le risorse sono poche, costantemente decurtate dal Governo, che ha scaricato su di voi e sui cittadini il peso dei tagli e le sue responsabilità. I numeri sono testardi e smentiscono la propaganda autocelebrativa della presidente Meloni: dire che questa è la prima ‘manovra senza tagli’ è prendere in giro i sindaci. Non finga di non sapere che le due manovre precedenti hanno già sottratto 10,7 miliardi agli enti locali tra parte corrente e investimenti, di cui oltre 800 milioni in meno nel 2026, 1,2 miliardi nel 2027 e 1,4 miliardi nel 2028. Senza contare che che il governo appena insediato ha tolto il fondo per l’affitto e la morosità colpevole messo dal governo precedente, sulla casa e sui trasporti in manovra non ha messo un euro. É una precisa strategia. Questo governo con una mano taglia alle autonomie locali e regionali e con l’altra scarica su di loro le proprie responsabilità”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, chiudendo l’assemblea degli amministratori dem a Bologna.
“Non mettere un euro in manovra sui trasporti significa che i sindaci saranno costretti a ridurre le corse e prendersi la colpa al posto di Salvini, o ad aumentare il biglietto e prendersi la colpa al posto di Salvini. Ora – aggiunge – studiano una stretta sugli sfratti, e l’idea è che senza costruire alternative saranno i sindaci a dover pagare gli alberghi o trovare soluzioni, mentre sulla casa non hanno messo un euro. Scaricano su di voi le loro responsabilità sull’accoglienza, smantellando l’accoglienza diffusa che garantiva il coinvolgimento dei sindaci, piccole soluzioni abitative anziché grandi concentrazioni, e servizi per l’inclusione. L’hanno fatto sui minori non accompagnati, e oggi vi chiedono di ringraziare perché vi danno soldi che vi erano dovuti nel 2023 e 2024. Lo fanno sul sostegno alle persone con disabilità su cui hanno ridotto i fondi, i comuni investono 600 milioni e il governo ne passa solo 170: questo è ingiusto. Serve un fondo nazionale per garantire a tutte le persone con disabilità pari opportunità a prescindere da dove vivono”.
“Lo fanno persino sul rinnovo del contratto, con una mano tagliano e con l’altra vi danno la colpa se non avete soldi per gli adeguamenti. Per non parlare della scandalosa decisione di inserire i Livelli Essenziali delle Prestazioni sociali nella legge di bilancio, una forzatura per mortificare ancora una volta il parlamento. Ci batteremo contro l’inserimento dei Lep in manovra che vuole aggirare la sentenza della Corte Costituzionale. Questo crescendo micidiale di tagli indebolisce gravemente la capacità di Comuni, Province e Città metropolitane di garantire servizi e portare avanti opere pubbliche essenziali. Tagli indiscriminati che riducono i servizi ai cittadini, che si traducono in meno politiche sociali, meno scuole, meno cultura e sicurezza. Lo diciamo con chiarezza al governo Meloni: basta con lo scaricabarile. Dopo tre anni a Palazzo Chigi non è sempre colpa di qualcun altro, assumetevi le vostre responsabilità, come i nostri sindaci fanno ogni giorni davanti ai cittadini”, ha concluso Schlein.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
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Ucraina, Kallas “Se vogliamo la pace dobbiamo prepararci alla guerra”
Politica
Tajani “Stiamo per inviare un altro pacchetto di aiuti militari all’Ucraina perché possa difendersi”
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5 ore fa-
15 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “La pace si costruisce non con le parole, ma con i fatti: stiamo lavorando tantissimo sia per l’Ucraina, sia per il Medio Oriente, siamo di fronte a situazioni molto complicate, non è facile trovare una soluzione però dobbiamo impegnarci. L’Italia sta facendo di tutto per favorire la costruzione della pace. Stiamo per inviare un altro pacchetto di aiuti militari e lo facciamo non perché siamo in guerra con la Russia, ma perché vogliamo che l’Ucraina sia messa nelle condizioni di potersi difendere, nell’attesa che possa esserci un confronto per arrivare al cessate il fuoco”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in collegamento con l’Assemblea nazionale della Cisl all’Auditorium del Massimo a Roma.
“Andiamo in quella direzione, sostenendo anche tutte le iniziative degli Stati Uniti per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina. È giusto anche che l’Europa pensi a difendersi, non possiamo soltanto pensare che siano gli Stati Uniti a farlo. Per questo le spese in sicurezza non saranno soltanto spese per comprare armi, ma saranno spese per garantire un sistema che garantisca tutti quanti noi”, ha aggiunto Tajani.
“In Sudan c’è una guerra disastrosa, ci auguriamo che si possa arrivare a un accordo tra i governativi e i ribelli, ne abbiamo parlato a lungo anche in occasione del G7. L’Italia, grazie al lavoro del ministero degli Esteri, invierà aiuti umanitari prima di Natale con un aereo e con una nave carica di beni alimentari e non solo, soprattutto per le donne e per i bambini che sono quelli che stanno soffrendo più di altri”, ha concluso Tajani.
TAJANI “IN MEDIO ORIENTE BISOGNA ARRIVARE ALLA SECONDA FASE, L’ITALIA FA IL MASSIMO”
“In Medio Oriente dobbiamo fare molto: si è arrivati finalmente a un cessate il fuoco, ora bisogna arrivare alla seconda fase: l’Italia sta facendo il massimo, parteciperemo al comitato di coordinamento con militari e diplomatici e poi vedremo quello che si potrà fare. Siamo disponibili anche a formare la polizia palestinese, ma adesso siamo ancora in una fase iniziale, vedremo cosa succederà alle Nazioni Unite, se passerà la proposta americana oppure meno”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un collegamento con l’Assemblea nazionale della Cisl all’Auditorium del Massimo a Roma. “Stiamo sostenendo tutte le iniziative che servono a costruire la pace. Voglio ringraziare la Cisl perché sta aiutando la Croce Rossa con altri versamenti: è un fatto molto positivo”, ha aggiunto.
“Stiamo lavorando tantissimo con la Croce Rossa e con la Mezzaluna Rossa per aiutare la popolazione civile: arriveranno altri gazawi in Italia, soprattutto bambini insieme alle loro famiglie, stiamo rendendo possibili anche ricongiungimenti familiari di profughi e di rifugiati che sono in Italia e, in collaborazione con il Ministro dell’Università della Ricerca Bernini, stiamo portando in Italia giovani studenti gazawi per formare la futura classe dirigente di quello che noi speriamo possa essere il futuro Stato”, ha concluso Tajani.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Politica
Carceri, Nordio: “Improprio parlare di indulto senza conoscerne gli effetti”
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5 ore fa-
15 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il sovraffollamento carcerario lede la dignità della persona ma misure lineari e automatiche, come la storia ci insegna, non sono strumenti risolutivi. Nel luglio 2006, con il Governo Prodi, la popolazione detentiva era pari a 60.710 detenuti. Con l’indulto del 2006 furono rimessi in libertà il 36% dei detenuti. Risulta però che già nel febbraio 2008 le presenze detentive aumentarono nuovamente a 51.195 e nel luglio 2009 a 63.472, in misura addirittura superiore a quella registrata tre anni prima, mantenendo peraltro una crescita costante. Inoltre, nel giro di soli tre anni fu registrata una recidiva del 48%. Questi numeri dimostrano che le misure lineari e automatiche non funzionano, dovendosi diversamente adottare misure che tengano conto delle specificità trattamentali dei singoli detenuti”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“In questa direzione e in attuazione della normativa già esistente, abbiamo accertato che 10.105 detenuti cosiddetti definitivi – con pena residua sotto i 24 mesi, per reati diversi dagli ostativi di cui all’articolo 4 bis O.P. e che negli ultimi 12 mesi non hanno riportato sanzioni disciplinari gravi – sono potenzialmente fruitori di misure alternative alla detenzione in carcere. Di conseguenza – spiega il ministro – il ministero ha istruito una task force che ha già attivato interlocuzioni con la magistratura di sorveglianza e con i singoli istituti penitenziari per favorire la definizione delle posizioni. La collaborazione istituzionale sta consentendo un iter più veloce delle pratiche già incardinate innanzi i tribunali di sorveglianza, attraverso lo scambio di dati e notizie riguardanti i singoli detenuti”, conclude Nordio.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Politica
Meloni a Napoli “Il Sud non è un problema da risolvere, ma un patrimonio da difendere”
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19 ore fa-
14 Novembre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Un vero e proprio bagno di folla al PalaPartenope di Napoli dove si è conclusa da pochi minuti la manifestazione per sostenere la candidatura di Edmondo Cirielli alla presidenza della Regione Campania. Sul palco di Fuorigrotta tutti i leader del centrodestra e la premier Giorgia Meloni che ha tenuto il comizio conclusivo dopo gli interventi del numero uno di Noi Moderati, Maurizio Lupi, e dei due vicepremier, rispettivamente segretari di Lega e Forza Italia, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Dopo le parole di Giorgia Meloni i leader si sono ritrovati sul palco con Cirielli mentre nell’arena risuonavano le note dell’Inno di Mameli. Subito dopo è esplosa la gioia del PalaPartenope con i tantissimi militanti presenti che hanno intonato il coro “chi non salta comunistà è”.
“Troppo a lungo si è parlato di un Sud da compatire, da assistere, da supportare: chi lo dice non conosce questa terra, non conosce questa gente. Questa terra non è un problema da risolvere, ma un patrimonio da difendere, una grandezza che va riconquistata insieme”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento. “Questa città – dice la premier – è capace di regalare entusiasmo come poche altre e il vostro entusiasmo diventa benzina, diventa energia e c’è bisogno di tantissima energia per governare una nazione come l’Italia come merita di essere governata. L’energia che accolgo qui oggi è particolare, è l’energia di una città magnifica, di una Regione unica che non deve chiedere scusa a nessuno”.
“Sulla sicurezza abbiamo fatto scelte coraggiose che la sinistra lassista ha contestato, ma erano norme di buon senso, come quella per le famiglie che non mandano i figli a frequentare la scuola dell’obbligo. Oppure la decisione contestata di abbassare a 14 anni la soglia dell’età della punibilità: l’obiettivo è di liberare i ragazzi dal giogo della camorra. Non consentiremo alla camorra di distruggere intere generazioni usando i bambini per fare i loro sporchi comodi”, ha rivendicato la premier.
“Noi con le altre leggi di bilancio abbiamo destinato 18 miliardi di euro l’anno a favore di chi guadagna fino a 35 mila euro l’anno”, ha aggiunto. “Quest’anno, – ha proseguito Meloni – confermando quei provvedimenti, con la legge di bilancio abbiamo aggiunto riduzioni intorno a 50.000 euro e la sinistra si sbraccia, si sbraccia perché stiamo aiutando i ricchi come se chi guadagna 2.500 euro al mese, ha un mutuo da pagare, ha tre figli e paga le bollette fosse un ricco da mazzolare. È gente che non si può permettere una barca da ormeggiare in un’area riservata e preclusa ai cittadini comuni. Perché si sa che queste sono le prerogative di chi faceva la lotta alla casa”, in riferimento al candidato presidente di centrosinistra Roberto Fico e alle polemiche che lo hanno coinvolto negli ultimi giorni.
“La sinistra ha una proposta nuova. Patrimoniale perché bisogna colpire i ricchi. Fin quando
governiamo noi questa nazione queste ricette bizzarre tardocomuniste non passeranno”, ha detto.
“A Bagnoli ci impegnammo a riscrivere il futuro dopo i fallimenti di chi ci aveva preceduto: dopo 3 anni sono fiera di venire qui e dire che abbiamo mantenuto tutti quegli impegni. A Bagnoli abbiamo avuto il coraggio di riprendere in mano il dossier e realizziamo un moderno polo commerciale, turistico e balneare”, ha aggiunto.
“Ho sentito De Luca che sulle liste d’attesa dice che per le visite urgenti la Campania è al 100% e da questo si deduce che la Campania è prima nello smaltimento delle liste d’attesa. Questo, per chi conosce i dati, si chiama gioco delle tre carte: De Luca cita solo le prestazioni urgenti e brevi che sono una quantità limitata del totale e nelle quali quasi tutte le regioni sono prossime al 100%. De Luca non dice nulla delle visite della classe differita e programmata che costituiscono l’80% delle prestazioni totali. Lui non ve lo dice ma io sì perché si sa che sono un po strà” ha ironizzato Meloni. “Qui la Campania continua ad avere percentuali inferiori alla media e ci sono attese lunghissime. Pensano di potersi prendere gioco di voi”, ha concluso parlando della sanità in Campania.
“Non si può parlare di sondaggi a pochi giorni dal voto, ne ho sbirciato qualcuno e l’unica cosa che vi posso dire è che in Campania la partita è apertissima e si può vincere”. Lo dice il segretario della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, nel corso del suo intervento. “Dopo tanti anni in cui la vittoria appariva lontana, si può vincere – sostiene Salvini -. Sono i 10 giorni in cui ciascuno si mette in gioco per i prossimi 10 anni, per noi e per i nostri figli”.
“Io sono sicuro che Cirielli governatore il campo rom di Giugliano lo chiude nel primo mese di amministrazione. E io sarò al suo fianco per salvare quei bambini”, ha spiegato il ministro. “L’obiettivo del governo – ha aggiunto Salvini – è zero campi rom. Non può esistere un modo di vivere come quello. Se vuoi una casa, paghi come tutti gli altri cittadini di questo Paese”.
“Oggi è venerdì, non possiamo che mandare un altro saluto ad un amico dei lavoratori e delle lavoratrici che ha nel venerdì un giorno di riferimento: non penserete mica a quello scioperante di professione che si chiama Maurizio Landini?”, ha proseguito il leader della Lega, spostando il focus sui temi nazionali: “È una coincidenza che lo sciopero è sempre di venerdì e di lunedì e mai di mercoledì. Ringrazio quei sindacati che pungolano il Governo e stimolano il Governo e quando serve criticano il Governo, ma quando c’è da firmare un contratto che migliora il salario per il personale della scuola, per il personale delle Ferrovie, per i dipendenti pubblici firmano quel contratto e non tengono in ostaggio quei lavoratori. La Cgil sta tenendo sotto sequestro milioni di lavoratori italiani”.
“Credo che Napoli sia una città fondamentale per il futuro del nostro Paese, ecco perché con il Governo abbiamo voluto accendere i riflettori su questa città. Perché accendere i riflettori su Napoli e sulla Campania significa far comprendere al mondo intero che c’è una realtà su cui investire perché per troppo tempo si è scommesso poco su Napoli, sui napoletani e su questa Regione”. Lo dice il segretario di Forza Italia e vicepremier, Antonio Tajani, nel corso del suo intervento. “Siamo convinti che, senza nulla togliere alle altre città, che Napoli sia un fiore all’occhiello del nostro Paese. Dobbiamo dare attenzione, interventi, una politica diversa che permetta a questa città di avere servizi che ora non ha”.
“La nuova Regione dovrà affrontare i grandi problemi della sanità e dei trasporti. Sulla disoccupazione giovanile le cose vanno meglio, ma non siamo affatto contenti: il diritto di ogni giovane napoletano, dopo aver studiato qui, deve essere quello di rimanere nella propria città, nella propria Regione, non ci si può permettere di perdere i propri talenti”, ha aggiunto. Secondo Tajani nel futuro della Campania non si deve “andare con il cappello in mano a Roma a chiedere la carità, qui non serve il reddito di cittadinanza, serve il lavoro”.
– foto interna xc9/Italpress –
– foto copertina screenshot Youtube Fratelli d’Italia –
(ITALPRESS).

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