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Cronaca

Allegri “Cagliari pericoloso, servono umiltà e rispetto”

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TORINO (ITALPRESS) – E’ il solito Massimiliano Allegri quello che ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della gara di campionato, in casa, contro il Cagliari. Il tecnico della Juve non si è sbottonato sulla formazione, lasciando inevase le domande circa il centrocampo, orfano di Rabiot e Weah, e l’attacco, con Chiesa, Vlahovic, Kean e Milik in lotta per due maglie. In più ha ripetuto il suo recente “mantra”, ovvero “mantenere un profilo basso”. Anche per la sfida contro i sardi, quindi, Allegri ha chiesto ai suoi “umiltà e rispetto”: vuole un’altra vittoria, al fine di mantenere “il vantaggio sulla quinta in classifica”, per questo non intende sottovalutare il Cagliari. “Dobbiamo far bene per non ‘buttarè al vento quanto fatto sin qui. Il Cagliari viene da tre vittorie consecutive, fra campionato e Coppa Italia. Sarà un match difficile, dovremo fare una gara tecnica ma senza strafare. L’obiettivo è ottenere i tre punti. La gara di domani è importante, sia per chiudere bene questo ciclo prima della sosta, che per la classifica”, ha detto Allegri. “Domani il capitano sarà Locatelli, che è anche fresco di rinnovo. Gli diamo un bel premio. In porta ci sarà di nuovo Szczesny. Quest’anno, senza coppe, sarà dura per Perin, che è comunque un grande portiere. Anche per questo dobbiamo tornare nelle coppe. Dopo la sosta rientreranno Alex Sandro e Weah, non credo Danilo. Il mercato? Non ne abbiamo parlato con la società. Il gruppo è molto solido e stanno facendo bene tutti, sia chi va in campo che chi resta fuori”, ha precisato il tecnico della Juve. “Del Piero in società? Queste sono cose che non riguardano me ma il club. Chi gioca al posto di Rabiot? Abbiamo Locatelli, McKennie, Miretti, Nicolussi Caviglia e Nonge, che nell’ultima settimana è cresciuto parecchio. Mancando pure Weah, potremmo giocare con Cambiaso o Iling in fascia, con McKennie riportato in mezzo, oppure potremmo cambiare modulo. Domani vedremo. In avanti, invece, stanno tutti e quattro bene. Devo ancora decidere. L’importante è che faccia bene sia chi parte titolare che chi subentra”, ha concluso Allegri.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Papa “Preghiamo per la pace” e rivolgendosi a Mosca e Kiev “Liberate i prigionieri”

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ROMA (ITALPRESS) – “Rinnovo il mio appello per uno scambio generale di tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina, assicurando la disponibilità della Santa Sede a favorire ogni sforzo a tale riguardo, soprattutto per quelli gravemente feriti e malati. E continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, in Palestina, in Israele, in Myanmar… Preghiamo per la pace”. Così Papa Francesco dopo il Regina Coeli, rivolgendosi ai fedeli a Piazza San Pietro.
“Ricorre oggi la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, sul tema ‘Intelligenza artificiale e sapienza del cuorè – aggiunge -. Solo recuperando una sapienza del cuore possiamo interpretare le istanze del nostro tempo e riscoprire la via per una comunicazione pienamente umana. A tutti gli operatori della comunicazione va il nostro grazie per il loro lavoro!”.
“Oggi in tanti Paesi – sottolinea poi il Pontefice – si celebra la festa della mamma; pensiamo con riconoscenza a tutte le mamme, e preghiamo anche per le mamme che sono andate in Cielo. E affidiamo le mamme alla protezione di Maria, la nostra madre celeste. E a tutte le mamme, un applauso grande!”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Race for the cure, al via 25^ edizione con il Presidente Mattarella

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ROMA (ITALPRESS) – “Grazie alla Fondazione Komen per l’iniziativa e per quello che fa ogni giorno per questo fronte fondamentale per l’umanità. Grazie per quanto fate. Buona gara”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal palco delle autorità, prima dell’avvio della corsa “Race for the cure”, la manifestazione podistica di Komen Italia per la lotta ai tumori del seno.
Il Capo dello Stato ha partecipato, al Circo Massimo, alla cerimonia di apertura della 25esima edizione della Race for the Cure di Roma. Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha preso posto nella tribuna delle autorità, dove ha ricevuto il pettorale numero 1 della venticinquesima edizione della manifestazione sportiva.
Prima dell’avvio della gara due paracadutisti sono atterrati davanti al palco presidenziale ed hanno consegnato le bandiere della Race for the cure, italiana e dell’Esercito a Mattarella.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Crosetto “Sono schifato da chi scarica Toti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi fanno ribrezzo le persone che speculano su vicende di questo tipo, ma so di essere in netta minoranza, anche all’interno del centrodestra. Oggi ho visto le dichiarazioni di un ministro di Forza Italia che, di fatto, scarica Toti, dimenticando la storia del fondatore del suo partito e la persecuzione che subì. Queste cose non riesco a capirle e non le sopporto più”. Così in una intervista a La Stampa il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“In Italia – aggiunge – c’è un clima pesante, preoccupante, che incide in modo intollerabile anche sulla vita personale”. “Provo sempre più disprezzo nei confronti di persone che dicono di volere servire lo Stato e invece spesso servono solo i loro microinteressi personali – sottolinea -. In nessun altro Paese c’è un livello così basso nel rispetto dei ruoli istituzionali e di interessi nazionali, non politici o di parte. Ma ho preso un impegno e resterò al mio posto a fare il mio dovere. Quando finirà il mio compito di ministro, credo che tornerò dove avevo deciso di stare da anni: nella sfera privata”. “Le inchieste sono una parte minima del clima di cui parlo – prosegue -. Il mio viene visto forzatamente come un attacco alla magistratura, ma è solo il tentativo di costruire regole comuni e condivise. Capisco che faccia comodo considerarlo un attacco per continuare a non affrontare i temi in modo serio”.
“Vorrei chiarezza: se vedo che l’indagato non ha ottenuto nessun vantaggio personale e che i suoi atti amministrativi erano legittimi, non capisco come si possa arrivare ad arrestarlo – sottolinea -. Quando l’interesse contestato poggia tutto su una diversità di cultura politica, vuol dire che se il governatore ha le stesse idee del pm, allora ha perseguito un atto giusto e legittimo, se invece sono diverse è reato. Ma questa è politica, non giurisprudenza, e soprattutto non ha nulla a che fare con la legge”. Alla domanda se vede una magistratura politicizzata, risponde: “Ci sono correnti e quindi è politicizzata. Lo constato. L’equilibrio però non è messo in pericolo dalle correnti della magistratura, ma da un potere che non ha più controlli, in cui anche un singolo pm, se arrabbiato con qualcuno, può distruggerlo. Su questo vorrei delle garanzie. Lo suggerisca l’Anm che tipo di controllo serve perchè la giustizia sia terza. Rispondano in modo non corporativo e non mi usino come nemico pubblico numero uno”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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