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Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 13 DICEMBRE 2024

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: Donna trovata morta nel milanese, arrestato il compagno – Giornata di caos nei trasporti e servizi per sciopero generale – Ipotesi legge bilancio con stipendi più alti per ministri non parlamentari – Mattarella nomina centrista Bayrou nuovo premier francese – Controlli Nas nei B&B, 1 su 5 è irregolare – Ruffini lascia l’Agenzia delle Entrate – Istat, altro record negativo di nascite in Italia – Editoria, Italpress apre un ufficio di corrispondenza in Romania – Previsioni 3B Meteo 14 Dicembre.

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Cronaca

Parco di Monza, Beduschi “2,6 milioni per il bosco dell’autodromo”

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MILANO (ITALPRESS) – La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha stanziato 2,6 milioni di euro per il ripristino del bosco situato nella parte nord dell’autodromo di Monza, all’interno del Parco della Villa Reale. Il bosco, già indebolito da malattie fungine che avevano colpito molte delle piante, è stato pesantemente danneggiato dall’ondata di maltempo eccezionale dell’estate del 2023.
“Questo intervento – commenta l’assessore Beduschi – rappresenta un’azione strategica per valorizzare un patrimonio unico nel suo genere dentro il parco recintato più grande d’Europa, che durante le gare di Formula 1 diventa, insieme alla pista, un fortissimo simbolo della Lombardia nel mondo”.
L’intervento, che prevede opere di rimboschimento e la successiva manutenzione delle nuove piante, si inserisce nel quadro dell’Intesa sottoscritta tra Regione Lombardia, Comune di Monza e Comune di Milano per la valorizzazione del complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza.
“Restituire il bosco alla sua integrità – prosegue Beduschi – significa non solo preservare un polmone verde di inestimabile valore, ma anche restituire ai cittadini un’area fondamentale per la qualità della vita e per il nostro paesaggio. Il Parco di Monza è molto più di uno spazio verde: è storia, cultura, e un biglietto da visita per il nostro territorio”.
Con l’Accordo di collaborazione che sarà siglato tra Regione, ACI, Parco di Monza, Parco regionale della Valle del Lambro e Consorzio Villa Reale si avvierà un programma organico di interventi per la riqualificazione e valorizzazione del Parco che si concluderà nel 2028.
“La rigenerazione di questo bosco – ribadisce Alessandro Beduschi – rappresenta anche una risposta concreta ai danni causati dai cambiamenti climatici, che ci impongono di intervenire con urgenza e lungimiranza”. “Attraverso questo investimento -conclude – vogliamo garantire che il Parco di Monza continui a essere un punto di riferimento per le generazioni future, sia come spazio di bellezza naturale che come simbolo del nostro impegno per l’ambiente”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Parco di Monza, Beduschi “2,6 milioni per il bosco dell’autodromo”

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MILANO (ITALPRESS) – La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha stanziato 2,6 milioni di euro per il ripristino del bosco situato nella parte nord dell’autodromo di Monza, all’interno del Parco della Villa Reale. Il bosco, già indebolito da malattie fungine che avevano colpito molte delle piante, è stato pesantemente danneggiato dall’ondata di maltempo eccezionale dell’estate del 2023.
“Questo intervento – commenta l’assessore Beduschi – rappresenta un’azione strategica per valorizzare un patrimonio unico nel suo genere dentro il parco recintato più grande d’Europa, che durante le gare di Formula 1 diventa, insieme alla pista, un fortissimo simbolo della Lombardia nel mondo”.
L’intervento, che prevede opere di rimboschimento e la successiva manutenzione delle nuove piante, si inserisce nel quadro dell’Intesa sottoscritta tra Regione Lombardia, Comune di Monza e Comune di Milano per la valorizzazione del complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza.
“Restituire il bosco alla sua integrità – prosegue Beduschi – significa non solo preservare un polmone verde di inestimabile valore, ma anche restituire ai cittadini un’area fondamentale per la qualità della vita e per il nostro paesaggio. Il Parco di Monza è molto più di uno spazio verde: è storia, cultura, e un biglietto da visita per il nostro territorio”.
Con l’Accordo di collaborazione che sarà siglato tra Regione, ACI, Parco di Monza, Parco regionale della Valle del Lambro e Consorzio Villa Reale si avvierà un programma organico di interventi per la riqualificazione e valorizzazione del Parco che si concluderà nel 2028.
“La rigenerazione di questo bosco – ribadisce Alessandro Beduschi – rappresenta anche una risposta concreta ai danni causati dai cambiamenti climatici, che ci impongono di intervenire con urgenza e lungimiranza”. “Attraverso questo investimento -conclude – vogliamo garantire che il Parco di Monza continui a essere un punto di riferimento per le generazioni future, sia come spazio di bellezza naturale che come simbolo del nostro impegno per l’ambiente”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Da Iren il primo impianto europeo per il recupero di metalli preziosi

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TERRANUOVA BRACCIOLINI (AREZZO) (ITALPRESS) – Il Gruppo Iren ha presentato oggi in Toscana il primo impianto per il trattamento delle schede elettroniche provenienti dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, avviando un nuovo e innovativo modello di economia circolare a filiera corta.
L’evento di inaugurazione si è svolto alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dell’Assessora all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni, del Sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni, del Presidente di Iren Luca Dal Fabbro e dell’Amministratore Delegato di Iren Ambiente (società controllata dal Gruppo Iren) Eugenio Bertolini.
Il sito, che si estende su una superficie di circa 2.400 mq, rappresenta un unicum a livello nazionale, in un Paese in cui solo il 30% dei rifiuti elettronici viene recuperato correttamente.
L’impianto, realizzato da Valdarno Ambiente, società del Gruppo Iren, consentirà l’estrazione, la selezione e il recupero di metalli quali oro, argento, palladio e rame, presenti all’interno di schede elettroniche di piccoli elettrodomestici e dispositivi elettronici. A caratterizzare la tecnologia dell’impianto è un processo innovativo di disassemblaggio meccanico e trattamento idrometallurgico appositamente progettati, capaci di estrarre i metalli non nobili per isolare e recuperare così i metalli preziosi e le materie prime critiche. Questi materiali, inoltre, saranno tracciati e certificati tramite blockchain.
La capacità di trattamento della struttura è pari a oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all’anno, che permetterà un recupero medio minimo settimanale di circa 1 kg di oro, 2 kg di argento, 0,5 kg di palladio, 500 kg di rame metallico puro e tra i 600 e 700 kg di rame in polvere, arrivando quindi a quasi 200 kg di metalli preziosi e 57 tonnellate di rame all’anno.
Oggi oltre il 90% delle schede elettroniche recuperate in Italia è destinato all’esportazione, pertanto il nuovo impianto del Gruppo Iren si colloca in una innovativa direzione di circolarità e prossimità territoriale; infatti oltre a contribuire allo sviluppo economico dell’area, le attività del Gruppo potranno favorire sinergie con l’importante distretto orafo aretino, che potrà utilizzare le materie recuperate senza alcuna ulteriore lavorazione.
Sotto l’aspetto ambientale, l’impianto, che detiene già l’autorizzazione per i requisiti End of Waste, rappresenta dunque una vera best practice per la transizione ecologica: il trattamento dei RAEE che verrà applicato permette infatti di ridurre il consumo energetico e di produrre una quantità di CO2 di almeno tre volte inferiore a quella prodotta nei processi estrattivi tradizionali. Non sono inoltre previsti scarichi idrici di acque industriali: l’acqua usata verrà trattata e quasi totalmente riutilizzata nello stabilimento, mentre le emissioni in atmosfera saranno controllate tramite sistemi di filtrazione e depurazione.
“Con questo impianto di recupero di metalli preziosi, il Gruppo Iren introduce in Italia un nuovo paradigma di sostenibilità che siamo convinti possa aiutare il nostro Paese a ritagliarsi un ruolo di indipendenza e competitività nel panorama internazionale – ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren -. Questo traguardo, raggiunto grazie alla vicinanza e supporto degli enti nazionali e locali, risponde agli obiettivi delineati dalla strategia industriale, che individua i suoi pilastri negli investimenti sostenibili e nella creazione di valore per il territorio. In questo senso, la scelta di puntare su quest’area per un impianto di trattamento dei metalli preziosi permette di valorizzare le specificità del Valdarno e del suo tessuto economico e conferma come la Toscana sia per Iren un territorio strategico dove investire, anche attraverso la realizzazione di impianti innovativi come questo. Va ricordato infatti come lo sviluppo dell’economia circolare sia il perno del percorso di transizione ecologica nazionale. Iren, con il proprio impegno nella ricerca sulle materie prime critiche profuso attraverso la realizzazione di studi e l’hub RigeneRARE, diventa sempre più protagonista in questa sfida”.
La struttura dispone di aree di stoccaggio e un laboratorio chimico che, attraverso analisi spettroscopiche, misurerà la qualità delle schede elettroniche da trattare, quella dei prodotti intermedi e dei metalli riciclati. Nella prima fase di separazione termo-meccanica, le schede elettroniche vengono riscaldate fino a 220 °C per facilitare il distacco dei vari componenti. Questi vengono poi ulteriormente separati per dimensione e infine triturati. Il secondo processo riguarda il recupero e l’affinazione chimica dei metalli, dove i componenti elettronici triturati passano attraverso due fasi importanti.
L’impianto lavora 1 ton di schede elettroniche per volta, per cui è possibile certificare le quantità di metalli estratte puntualmente superando le modalità di campionamento utilizzate negli impianti di incenerimento tradizionali.
Nella prima fase di Leaching (Lisciviazione) attraverso una reazione chimica con due diverse soluzioni acide, vengono estratti i metalli non nobili come ferro, piombo, stagno, alluminio e rame.
I primi vengono smaltiti, mentre il rame viene ulteriormente lavorato per diventare idoneo al riutilizzo.
Nella seconda fase di Leaching i componenti triturati vengono trasferiti in sei reattori, dove entrano in contatto con soluzioni acide specifiche per estrarre argento, oro e palladio. Il rame viene purificato tramite un processo elettrolitico, l’argento viene trasformato in cloruro di argento e poi fuso in lingotti, mentre l’oro viene purificato e trasformato in lingotti 24 carati. Infine il palladio viene recuperato sotto forma di sale disciolto in una soluzione liquida.

– foto ufficio stampa Iren –
(ITALPRESS).

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