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Politica

“La lezione di Marco”, in Senato il libro di Alfonso Pecoraro Scanio

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ROMA (ITALPRESS) – È stato presentato questa mattina in Senato, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il libro di Alfonso Pecoraro Scanio che racconta Marco Pannella, a sei anni dalla scomparsa del leader del Partito Radicale, dal titolo “La lezione di Marco. Pane, Lavoro, Ecologia: dal No alla partitocrazia ai 5 Stelle”, edito da Paesi Edizioni.
Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e autore del libro: “Marco Pannella è stato un punto di riferimento importante. Ho voluto celebrarlo raccontando il suo messaggio ecologista, civico, laico, verde e di cittadinanza attiva. Ho scoperto di essere riuscito a dare seguito, anche con leggi e provvedimenti, a intuizioni e proposte lanciate da lui decenni prima. Spero che il libro possa essere utile anche ai tanti giovani che amano l’impegno politico ma oggi trovano davvero poche occasioni per metterlo in pratica”.
Dalla spinta contro il nucleare al no alla caccia, fino agli appelli per tamponare il dissesto idrogeologico del Paese: il libro di Pecoraro Scanio dedicato a Pannella ripercorre il vissuto del politico italiano, puntando l’attenzione sulla sua grande passione di fare politica “procedendo per singole campagne da realizzare rifuggendo dai programmoni fumosi” e soprattutto le lotte per l’ambiente.
L’evento di presentazione, moderato da Alessio Falconio, Direttore di Radio Radicale, è stato promosso su iniziativa della Senatrice Loredana De Petris insieme alla Fondazione UniVerde, in collaborazione con TeleAmbiente, Radio Radicale e Paesi Edizioni.
Loredana De Petris, Presidente del Gruppo Misto al Senato della Repubblica: “Di tutte le battaglie portate avanti da Pannella, l’ambientalismo è sicuramente quella più importante. Con le sue iniziative, ha di fatto dato vita alla soggettività ecologica in politica e ha saputo mettere insieme fronti molto ampi e trasversali su temi di interesse collettivo come l’antinuclearismo. Oggi queste caratteristiche devono far riflettere”.
Anna Maria Bernini, Presidente del Gruppo Forza Italia al Senato della Repubblica: “Pannella è una figura che continua a esistere. È stato il primo a usare il corpo in politica come una performance per rappresentare un sentimento, un’idea, un valore. È stato capace di fare cose in un momento in cui ognuno di noi si confrontava con la politica attraverso le tribune elettorali. Ancora oggi viviamo delle sue intuizioni”.
Maurizio Turco, Segretario del Partito Radicale e autore della prefazione al libro: “Il libro di Alfonso Pecoraro Scanio ci riporta a quella dimensione ideale della politica e non di potere, ha il merito di aver approfondito i passaggi essenziali dell’impegno ecologista di Marco. La lotta antinucleare e contro lo sterminio per fame hanno segnato un merito e un modo diverso di fare politica ma anche quelle per uno Stato di diritto laico e il diritto stesso alla conoscenza. Tutte lezioni che hanno accompagnato una generazione, sottraendola alle pericolose sicurezze ideologiche”.
Gianfranco Amendola, Magistrato e ambientalista, autore della postfazione al libro, ha ricordato i cento giorni in cui, da presidente del Municipio di Ostia, Pannella azionò le ruspe per abbattere gli abusi edilizi a Ostia: “Ha sempre avuto idee geniali, precorrendo i tempi e facendo cose importanti”.
Sulla “linea verde” che unisce la lezione di Pannella all’impegno odierno dei Cinque Stelle sui temi dell’antipartitocrazia, della sostenibilità e dell’ecologia, sono intervenuti Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento Cinque Stelle, e il Senatore Marco Pellegrini, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. Nel corso della presentazione, è inoltre intervenuta con una testimonianza Paola Balducci, Magistrato e già Componente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Sull’impatto della cultura verde e dell’ecologismo sulle nuove generazioni è intervenuto Leonardo Ruggeri Masini, Presidente dell’Associazione LiberaMente – I Caschi Verde: “Nel libro ho ritrovato principi e valori che sono alla base della mia formazione. Per noi giovani è importante non chiuderci dentro muri ideologici, ed è sorprendente il valore che Pannella dà al dubbio, al dibattito secondo una dialettica che è sinonimo di confronto”.
Edito da Paesi Edizioni, “La lezione di Marco. Pane, Lavoro, Ecologia: dal No alla partitocrazia ai 5 Stelle” di Alfonso Pecoraro Scanio, è disponibile nelle librerie e negli store online.
-foto Fondazione UniVerde-
(ITALPRESS).

Politica

Tajani “Non siamo a un passo dalla guerra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non dobbiamo spaventare l’opinione pubblica: non siamo ad un passo dalla guerra, c’è una grave tensione internazionale, una situazione molto complicata in Medio Oriente, mi pare che Hamas non voglia arrivare ad una tregua, c’è una situazione di grande tensione ma non siamo alla vigilia di una guerra, sono tutti conflitti locali e dobbiamo lavorare per una de-escalation”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di “Mattino cinque news”, su Canale 5.
“La conquista di qualche città non significa che siamo ad un passo dalla sconfitta dell’Ucraina – ha aggiunto -, tendo a escludere un intervento militare della Nato in Ucraina, ora si deve parlare e lavorare per la pace, aiutando l’Ucraina a difendere il suo territorio”, ha aggiunto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Renzi “Nessun accordo con la Dc per le Europee, Il Pd non è più la casa dei riformisti”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Con la Democrazia cristiana non c’è stato nessun accordo e quindi non avremo i loro voti, dunque mi sento libero di dire che il giustizialismo ad personam non funziona”. A dirlo è il leader di Italia Viva Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a margine dell’assemblea regionale del partito tenutasi al Palermo Marina Yachting. “L’affluenza alle europee sarà più bassa rispetto a quando vinsi io – continua Renzi, – Nel 2014 il Pd prese il 41% senza il nome sul simbolo, senza che io fossi candidato e senza toni populisti: il presidente o la presidente del Consiglio deve lavorare, non fare slogan populisti. In quel momento le elezioni europee servivano a combattere la battaglia sull’austerity e prendere quegli spazi di flessibilità per fare il Jobs Act, l’Industria 4.0 gli 80 euro, gli investimenti sulla decontribuzione e altro ancora”. Renzi si rivolge poi agli elettori del Pd: “Qualsiasi nome scelgano, sappiano che voteranno per il duopolio Cgil – 5 Stelle: sostenere un referendum per abolire il Jobs Act significa tradire la propria storia, ma si sa che il Pd non è più la casa dei riformisti. Per quanto riguarda i popolari, se vogliono fare la differenza contro i sovranisti dovrebbero seguire la nostra proposta politica”.

– Foto: xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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Crosetto “L’Italia non parteciperà a un eventuale intervento in Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “La nostra posizione non cambia: abbiamo sempre detto che l’Ucraina andava aiutata in ogni modo possibile, e lo stiamo facendo, ma abbiamo anche sempre escluso un intervento diretto nel conflitto dei nostri militari”. Lo afferma Guido Crosetto che in una intervista al Corriere della Sera ribadisce la sua posizione e quella del Governo, ovvero che l’Italia non parteciperà ad alcun eventuale intervento armato.
“Assolutamente no! Questo oggi non può metterlo in dubbio nessuno – spiega – Perchè a differenza di altri, noi abbiamo nel nostro ordinamento il divieto esplicito di interventi militari diretti, al di fuori di quanto previsto dalle leggi e dalla Costituzione. Possiamo prevedere interventi armati solo su mandato internazionale, ad esempio in attuazione di una risoluzione dell’Onu. Quello ipotizzato in Ucraina non solo non rientrerebbe in questo caso, ma innescherebbe una ulteriore spiralizzazione del conflitto che non gioverebbe soprattutto agli stessi ucraini. Insomma, non esistono le condizioni per un nostro coinvolgimento diretto”.
“Parole Macron? Non giudico un presidente di un paese amico come la Francia, ma non comprendo la finalità e l’utilità di queste dichiarazioni, che oggettivamente innalzano la tensione. Se davvero l’Ucraina cedesse? Dobbiamo evitare che ciò accada. Per questo fin dall’inizio abbiamo detto che l’Ucraina andava aiutata, perchè se i Russi arrivassero a Kiev, se conquistassero un paese sovrano, se dessimo per scontato – come alcuni sedicenti esperti e professori compiacenti verso la Russia, e mi chiedo come si faccia a esserlo gratis… – che si può invadere un altro paese solo perchè si è più forti, sarebbe un disastro per tutti.
Continueremo a fornire aiuti, come abbiamo fatto finora, finchè sarà utile e finchè potremo farlo. Tutti i paesi possono fare qualcosa in più in termini di aiuti, ma soprattutto dobbiamo credere e insistere con la diplomazia. Bisogna tornare a forzare la mano all’Onu, a Putin, alla conferenza di Ginevra; anche il Vaticano può riprendere la sua mediazione. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato per arrivare a una tregua: anche un solo giorno senza bombe è un risultato, perchè poi possono diventare due, o tre, o quattro…”.
Sul fronte Medio Oriente Crosetto dice: “Noi siamo un Paese amico di Israele, ma siamo stati anche molto duri con loro. Lavoriamo a viso aperto per una tregua, perchè non ci siano più morti innocenti. Allo stesso modo vorrei che tutta la mobilitazione che vedo a favore della Palestina ci fosse anche nei confronti dell’Ucraina”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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