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Cronaca

Elezioni, Calenda “Con Renzi ci parleremo per offerta chiara”

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ROMA (ITALPRESS) – “Leader del terzo polo? Ringrazio Renzi, sono parole molte generose. Ci parleremo, cercheremo di offrire all’Italia qualcosa di serio e chiaro”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite di “Morning news” su Canale 5. “Dietro al possibile matrimonio con Renzi non c’è il problema delle firme, ho risolto in Europa, c’è la possibilità di cercare di capire qual è la cosa più convincente per gli italiani”, spiega. “Letta dice che ho fatto un regalo alla destra? Dicono sempre la stessa cosa, la nostra campagna elettorale si chiamerà, come quella di Roma, ‘l’Italia sul seriò”, aggiunge Calenda.
Con Renzi ci stiamo parlando da ieri e ci riparleremo oggi, l’unica cosa importante è ci sia chiarezza sui temi”, sottolinea. Calenda ricorda come “i rapporti con Renzi sono stati conflittuali da quando facevo il ministro con lui, il problema oggi è se si trova la quadra sui temi e sulla modalità della campagna elettorale, non si deve andare sul personale, non è un regolamento dei conti, dobbiamo governare il Paese”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Cronaca

Manovra, Salutequità “Garantire la piena sostenibilità del SSN”

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ROMA (ITALPRESS) – “La prossima Manovra di Bilancio per rafforzare la sanità pubblica dovrà essere “espansiva”. Qualora Governo e Parlamento scegliessero invece una “formula restrittiva” le difficoltà di accessibilità alle cure che vivono i cittadini potrebbero aggravarsi, nonostante il Diritto alla Salute prevalga sull’equilibrio di Bilancio, come ricorda anche la Corte dei conti nella sua Relazione sulla Gestione Finanziaria delle Regioni 2020- 2023. Le risorse sono fondamentali e per garantire piena sostenibilità del SSN servono subito anche politiche sanitarie riformatrici, con correttivi sui sistemi di remunerazione, organizzazione, gestione e valutazione, altrimenti gli incrementi di risorse potrebbero non essere capitalizzati al meglio. Sarebbe come cercare di riempire un secchio bucato”. Lo ha detto Tonino Aceti, presidente di Salutequità, a margine dell’Equity Group Sostenibilità ed Equità promosso da Salutequità, un incontro a porte chiuse durante il quale i rappresentanti di istituzioni, Ministero della salute, Regioni, Istituto superiore di Sanità, Agenas, centri di ricerca, imprese, professioni e aziende sanitarie, pazienti, deputati e senatori, hanno dibattuto sulla situazione, sulle priorità e sui correttivi necessari per salvaguardare universalità, equità e, appunto, sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.
“Il Ssn oggi non sa leggere la domanda di assistenza che cambia e adeguare tempestivamente le risposte, e tutto questo è confermato innanzitutto da una programmazione sanitaria nazionale ferma al 2006, rischiando di non renderlo utile per i cittadini e attrattivo per i professionisti che vi lavorano”, ha aggiunto Aceti.
Nel corso della giornata è stata presentata la cornice internazionale che vede tutti i sistemi sanitari in difficoltà finanziarie, non solo quelli totalmente pubblici; sono state sottolineate anche l’importanza della ricerca e dei trial clinici come ambito per attrarre e recuperare risorse; la misurazione dell’impatto positivo dell’innovazione tecnologica e farmacologica sui sistemi sanitari; le interdipendenze che il servizio sanitario ha con tutti gli altri settori di politiche pubbliche per garantire la salute delle comunità; il contributo della partnership pubblico privato; l’importanza di una comunicazione positiva del valore che ogni giorno porta il SSN e un impegno specifico per un vero e proprio engagement del cittadino/paziente.
Le soluzioni e le proposte raccolte saranno presentate ufficialmente anche a Governo, istituzioni e Regioni in occasione del Summit annuale di Salutequità per tirare le somme sulle evidenze raccolte e proporre soluzioni reali, percorribili e mirate per risolvere gli squilibri del sistema.
“Prendersi cura del SSN attraverso il confronto tra tutti gli stakeholder sulle difficoltà e sulle proposte migliorative è il contributo che vogliamo dare per tutelare il diritto alla salute attraverso la più grande opera pubblica che ha realizzato il nostro Paese per garantire democrazia, pari opportunità ed equità”, ha concluso Aceti.

– foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Addio a Lea Pericoli, la signora del tennis italiano

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta a 89 anni Lea Pericoli, la signora del tennis italiano. Signora in campo, regina in campo e maestra di eleganza, è stata una delle prime donne a raccontare il tennis su giornali e in tv dopo averlo giocato ai massimi livelli. Classe e stile hanno caratterizzato tutta la sua storia, quella della campionessa da record del tennis italiano, con 27 titoli all’attivo nei campionati nazionali in singolare, doppio e doppio misto. Nata a Milano il 22 marzo 1935, nei tornei del Grand Slam, ha raggiunto quattro volte gli ottavi al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970). Numero 1 d’Italia per 14 anni tra il 1959 e il 1976, record assoluto, e per altre quattro volte numero 2 (1960, 1961, 1962 e 1973). Ha giocato 29 incontri in nazionale, con un record di otto vittorie in singolare e sei in doppio. Agli Internazionali d’Italia è stata semifinalista nel 1967, ha raggiunto 4 volte i quarti di finale (1959, 1962, 1969 e 1971) e 8 volte gli ottavi (1953, 1955, 1960, 1963, 1964, 1965, 1970 e 1972). Ha giocato cinque finali in doppio a fianco di Silvana Lazzarino (dal 1962 al 1965 e nel 1967). Con lei, ha tenuto a battesimo la formazione azzurra a Londra nel 1963. La sua vita è stata un’avventura, iniziata ad Addis Abeba, dove il padre trasferisce la famiglia in seguito alla Guerra d’Etiopia. E’ lui a darle la prima racchetta. E’ iniziato un lungo amore con il tennis continuato in Kenya, dove viene mandata a studiare, e poi in giro per il mondo. A 17 anni, mentre è in vacanza in Versiglia dove insegnava il padre di Paolo Bertolucci, capisce che quel suo amore può diventare qualcosa di più e sceglie il tennis come carriera. Con lo stesso spirito ha sfidato i pregiudizi, affrontato e sconfitto due tumori: un carcinoma all’utero nel 1973 e un cancro al seno nel 2012. “Il Presidente Angelo Binaghi e tutto il movimento del tennis italiano si stringono con affetto alla sua famiglia in questo momento di grande dolore”, si legge in una nota della Federtennis.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Nel cervello umano l’equivalente di 1/3 di una bottiglia di plastica

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VERONA (ITALPRESS) – Il Planetary Health Festival, un evento che intreccia il destino della salute del nostro pianeta con il benessere della popolazione mondiale, prende vita a Verona. In programma dal 3 al 5 ottobre, il festival offre un palcoscenico vibrante di conferenze, laboratori e attività interattive, riunendo esperti, attivisti e cittadini per affrontare le sfide globali legate ai cambiamenti climatici, alla biodiversità e alla salute pubblica. Questo appuntamento è un invito a riflettere e agire, proponendo soluzioni innovative per un futuro sostenibile e migliorando la qualità della vita per tutti.
In occasione del festival, si è tenuto un panel dedicato a un tema di crescente rilevanza globale: l’impatto invisibile delle micro e nano plastiche (MNP) sulla salute umana. Durante l’incontro, è stato presentato lo studio intitolato “Tutta la plastica che non vediamo – Rapporto sulla presenza delle micro e nanoplastiche nel corpo umano”, commissionato da VERA Studio a un gruppo di esperti dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. In particolare, il team di ricerca è composto dal professore Raffaele Marfella, del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate, dal professore Pasquale Iovino, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche, e da Francesco Prattichizzo, dell’RCCS MultiMedica, Polo Scientifico e Tecnologico di Milano.
La ricerca si propone di colmare una lacuna significativa nella letteratura scientifica: l’assenza di una meta-analisi che documenti l’accumulo di micro e nanoplastiche negli organi umani. Le micro e nanoplastiche, particelle invisibili derivanti dalla frammentazione di materiali plastici, sono ormai diffuse nel nostro ambiente e presenti in molti prodotti di uso quotidiano. Lo studio evidenzia come le principali fonti di esposizione includano l’acqua potabile, sia in bottiglia che del rubinetto, diversi alimenti come sale, miele, carne e verdure, e bevande come latte e vino. Anche l’uso di contenitori di plastica per conservare e riscaldare cibi contribuisce al rilascio di miliardi di particelle plastiche, così come i tessuti sintetici, che rilasciano microfibre durante il lavaggio, e i prodotti per la cura personale che contengono microsfere di plastica.
Le concentrazioni più elevate di MNP sono state riscontrate in organi vitali come il cervello, la placenta e l’albero cardiovascolare. Per esempio, nel cervello, i livelli di MNP riscontrati corrispondevano all’equivalente di un terzo di una bottiglia d’acqua di plastica da 1,5 litri in un cervello di peso medio di un adulto.
“Questo rapporto è importante perchè racchiude, per la prima volta, i risultati di tutte le ricerche pubblicate a livello internazionale. Nell’indagine emerge con chiarezza che le quantità di micro e nanoplastiche presenti in molti organi del corpo umano sono rilevanti, persino nel cervello. In alcuni casi è stata anche dimostrata l’incidenza di queste sostanze nelle cardiopatie, nell’ictus e persino nell’Alzheimer. Come ricercatori continueremo ad indagare, ma mi pare necessario che il tema plastica nei prossimi anni diventi centrale anche per il Ministero della Salute e non solo per quello dell’Ambiente”, afferma il professore Raffaele Marfella dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

– Foto Grafico elaborato da VERA Studio –

(ITALPRESS).

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