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Politica

“La guerra in casa”, nel libro di Arditti i conflitti nel mondo interconnesso

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MILANO (ITALPRESS) – Il 24 febbraio 2022, data dell’invasione russa in Ucraina “è una data importante, che segna la fine dell’età dell’innocenza per l’Europa e delle democrazie. Ora abbiamo tutti gli elementi per comprendere che i temi della difesa e della sicurezza non possono essere più considerati residuali a cui dedicare, quando è possibile, un po’ del bilancio dello Stato, ma devono diventare una priorità. Serve un risveglio da mettere in campo nel campo della difesa e della sicurezza, prima che sia troppo tardi”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress, il giornalista e scrittore Roberto Arditti, direttore editoriale di “Formiche”, presentando il suo libro “La guerra in casa”, edito da Rai Libri.
“Il mondo in cui viviamo è straordinariamente interconnesso per motivi tecnologici, ma anche per motivi geopolitici e militari. Le guerre attuali sono solo in parte novecentesche, ma si giocano anche in rete e presto inizieranno a giocarsi nello spazio. Anche vicende come l’immigrazione sono diventati strumenti di pressione politica”, ha spiegato. Le nuove guerre si svolgono sul campo, ma anche online. Arditti racconta infatti che la notte precedente l’invasione russa in Ucraina, gli hacker russi hanno portato un attacco ad un’importante società californiana che forniva servizi di monitoraggio satellitare allo Stato Maggiore ucraino. Siccome però quella società era fornitore anche di una società di gestione di pale eoliche tedesche, l’attacco ha messo in difficoltà anche il sistema delle pale eoliche tedesco.
“Questo è l’esempio della interconnessione assoluta del mondo in cui viviamo e dell’incrocio tra assoluta modernità e tradizione militare che caratterizza le guerre del nostro tempo”. Guerre che invadono anche settori apparentemente meno coinvolti come quello dello sport, e del calcio in particolare. Come racconta Arditti infatti “proprio mentre il Mondiale in Qatar raggiungeva il suo apice, infatti, a migliaia di chilometri di distanza, a Bruxelles, scoppiava il cosiddetto Qatargate. Gli avversari del Qatar hanno agito e aiutato a fare emergere un’inchiesta che fa intravvedere delle ipotesti di corruzione. Di fronte al cosiddetto soft power, ovvero alla capacità di uno stato di affacciarsi al mondo da protagonista, come pianificato dal Qatar, la risposta dei suoi avversari è consistita nel mettere delle ombre su come il Qatar opera sulla scena internazionale. Dobbiamo guardare a queste due vicende e alla loro congiunzione nella stessa data come le due metà di una stessa mela”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Papa “La pace tornerà se non saremo più predatori”

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ROMA (ITALPRESS) – “In un mondo lacerato e senza pace lo Spirito Santo ci educa a camminare insieme. La terra riposerà, la giustizia si affermerà, i poveri gioiranno, la pace tornerà se non ci muoveremo più come i predatori, ma come pellegrini. Non più ognuno per sè ma armonizzando i nostri passi ai passi altrui. Non consumando il mondo con voracità, ma coltivandolo e custodendolo, come ci insegna l’enciclica Laudato sì”.

Così Papa Leone XIV durante la veglia di Pentecoste in Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Comunità. “Dio ha creato il mondo perchè noi fossimo insieme. Sinodalità è il nome ecclesiale di questa consapevolezza. E’ la via che domanda a ciascuno di riconoscere il proprio debito e il proprio tesoro, sentendosi parte di un intero, fuori dal quale tutto appassisce, anche il più originale dei carismi”, ha aggiunto.

“Vedete: tutta la creazione esiste solo nella modalità dell’essere insieme, talvolta pericoloso, ma pur sempre un essere insieme. E ciò che noi chiamiamo storia – ha proseguito – prende forma solo nella modalità del riunirsi, del vivere insieme, spesso pieno di dissidi, ma pur sempre un vivere insieme. Il contrario è mortale, ma purtroppo è sotto i nostri occhi, ogni giorno”, ha concluso il Papa.

-Foto IPA Agency-

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(ITALPRESS)

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Politica

Partito a Roma il corteo per Gaza, Schlein “Questa è l’Italia che non tace”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ partito a Roma, al grido di “Palestina libera” sulle note di ‘Bella Ciao’, il corteo per Gaza, la manifestazione pro-Palestina promossa dai partiti di centrosinistra Avs, M5s e Pd, e sostenuta da movimenti, associazioni e singoli cittadini, con partenza da piazza Vittorio Emanuele II e arrivo a Porta San Giovanni. Tra i leader di partito presenti Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dietro lo striscione che apre il corteo alla partenza.

“Quella di oggi è un’enorme risposta di partecipazione del popolo italiano per dire basta alla strage dei palestinesi – ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein -. Questa è un’altra Italia che non tace, un’Italia che vuole il cessate il fuoco e che chiede il riconoscimento dello Stato della Palestina: questa è l’Italia che vogliamo”. A farle eco, il presidente del M5s, Giuseppe Conte: “La presenza di tantissimi cittadini italiani qui oggi è il segno che l’opinione pubblica non ci sta più e chiede lo stop a questo sterminio”.

-Foto xl5/Italpress-
(ITALPRESS).

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Politica

Urso “Pronti a nuove misure per il caro energia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Occorre guardare al futuro su almeno tre fronti. Uno: l’energia, che è a fondamento di ogni competitività. Due: le materie prime critiche, che servono alla tecnologia green e digitale, e per le quali occorre garantire l’autonomia strategica europea. E tre: l’intelligenza artificiale e i data center. Sul nucleare di nuova generazione abbiamo presentato in Parlamento il disegno di legge per autorizzare la produzione nel nostro Paese ed è nata Nuclitalia, la startup a guida Enel, con Ansaldo Nucleare e Leonardo, che studierà nuove soluzioni tecnologiche adatte al mercato italiano, esplorando da subito le necessarie partnership industriali anche per il mercato globale”. Così, a un’intervista al quotidiano “La Stampa”, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

“E’ necessario dare risposte strutturali per modificare il mix energetico e renderlo sostenibile – prosegue il ministro -. A fine febbraio abbiamo comunque approvato il decreto bollette, che prevede una serie di misure a sostegno di famiglie e imprese vulnerabili. A Confindustria abbiamo assicurato piena disponibilità a perseguire altre soluzioni transitorie, ove necessarie. Lo ha detto la stessa Giorgia Meloni all’Assemblea di Bologna”.

Sul fronte degli aiuti alle imprese per far fronte alle conseguenze dei dazi, il ministro assicura: “Siamo fiduciosi si concluda positivamente, come quella fatta nel 2023, quando riuscimmo a destinare 14 miliardi di euro in più a favore del sistema delle imprese. Questa volta l’obiettivo è più ambizioso”, conclude.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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