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Economia

Fisco, dal Governo ok alla delega per la riforma

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato la delega fiscale, che “riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70”, spiega il ministero dell’Economia in una nota. “Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese – spiega il Mef -. Con la riforma dell’IRPEF si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l’obiettivo della flat tax per tutti. Inoltre viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (Redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa e diversi). La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro)”.
“Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe eo assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell’Irap. Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva”, sottolinea il Mef.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Economia

Generali, joint venture con Natixis per nuovo colosso del risparmio

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MILANO (ITALPRESS) – Assicurazioni Generali e BPCE annunciano hanno firmato un memorandum of understanding non vincolante per la creazione di una joint venture tra le rispettive società di asset management, Generali Investments Holding (GIH) e Natixis
Investment Managers (Natixis IM). BPCE (attraverso Natixis IM) e GIH deterrebbero ciascuna il 50% della società nata dalla combinazione, con equilibrati diritti di governance e controllo.
In particolare, la joint venture darà vita a uno dei maggiori campioni globali con 1.900 miliardi di asset in gestione, al
nono posto a livello mondiale per AUM e leader nell’asset management in Europa con 4,1 miliardi di ricavi. Inoltre, sarà il primo operatore al mondo per AUM nella gestione di asset per la clientela assicurativa, con un chiaro percorso per continuare a sviluppare la piattaforma come leader globale ed espandersi ulteriormente nel segmento in crescita dell’asset management assicurativo per clienti terzi. BPCE e Generali manterrebbero piena autorità sulle decisioni di asset allocation per i rispettivi asset. La joint venture avrà il potenziale per creare valore attraverso la solida combinazione degli asset apportati da BPCE e Generali e l’impegno di Generali a contribuire con capitale di avviamento pari a 15 miliardi, nonchè attraverso sinergie e opportunità di crescita. Il Ceo di BPCE, Nicolas Namias, sarà nominato presidente del Cda e il Ce0 di Generali, Philippe Donnet, vicepresidente. Woody Bradford, attuale Ceo di GIH, ricoprirebbe il ruolo di Ceo della società e Philippe Setbon, oggi Ceo di Natixis IM, il ruolo di vice Ceo.
La joint venture deriverebbe dal conferimento di asset e attività per un valore complessivo di circa 9,5 miliardi.
L’entità combinata si rivolgerebbe a una diversificata base di clienti, composta da entrambi i gruppi e clienti terzi. Compagnie assicurative e fondi pensione rappresenterebbero più della metà degli assets (circa il 61% degli AUM) con la quota rimanente distribuita tra altri investitori istituzionali, clienti retail e
wholesale (rispettivamente circa il 14% e circa il 25% degli AUM). “Come assicuratore e asset manager integrato di primo piano a livello globale, guidato da una chiara visione a lungo termine come partner di vita dei nostri clienti, Generali è impegnata a proseguire con successo la trasformazione e diversificazione del nostro Gruppo. La creazione di una joint venture con BPCE rappresenterebbe un’opportunità unica per dare vita all’asset manager leader in Europa e tra i primi dieci a livello globale. Una società con forti radici in Italia, Francia e Stati Uniti, in grado di rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei clienti, guidata da Woody Bradford, Philippe Setbon, Nicolas Namias e me. Il nostro paese d’origine, l’Italia, e tutti gli altri mercati in cui serviamo i nostri clienti, trarrebbero vantaggio da una piattaforma di asset management ancora più solida e con rafforzate competenze di investimento, in grado di apportare reali benefici all’economia”, commenta Philippe Donnet, Group Ceo di Assicurazioni Generali. “Questa partnership con BPCE, con cui condividiamo una cultura e un approccio operativo analoghi, garantisce le condizioni ideali per un’integrazione agevole e di successo delle nostre attività combinate. La joint venture rappresenta una tappa fondamentale da quando, sette anni fa, abbiamo lanciato il business dell’asset management di Generali e conferma gli importanti risultati raggiunti nel corso degli ultimi cicli strategici. Sono immensamente orgoglioso del grande lavoro svolto dai nostri dipendenti e dalle società affiliate in questi anni”, conclude Donnet.
(ITALPRESS).
-Foto: Generali-

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Economia

Nei primi 6 mesi 2024 in crescita la domanda di mutui casa

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ROMA (ITALPRESS) – Nel primo semestre del 2024 la domanda di credito da parte delle imprese è rimasta pressochè stazionaria: a fronte di una lieve crescita nel Nord e nel Mezzogiorno, la domanda si è ridotta nel Centro. Nelle regioni settentrionali e meridionali sono aumentate soprattutto le richieste di prestiti finalizzati alla ristrutturazione dei debiti e, in misura inferiore, quelle dirette a sostenere gli investimenti; le richieste volte al finanziamento del capitale circolante, invece, si sono ridotte in tutte le aree ad eccezione del Nord Est. E’ quanto emerge dall’indagine Regional Bank Lending Survey, condotta dalle Filiali regionali della Banca d’Italia su un campione di 240 banche e relativa al primo semestre del 2024.
Nello stesso periodo le politiche di offerta di credito alle imprese sono rimaste improntate alla cautela in tutte le aree del Paese, in particolare nel Mezzogiorno; vi ha inciso la maggiore percezione del rischio da parte degli intermediari su particolari settori, imprese o aree.
Nel primo semestre del 2024 è tornata ad aumentare la domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni e quella per finalità di consumo. Le richieste di mutui sono cresciute in misura lievemente più marcata nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno.
Le politiche di offerta dei mutui alle famiglie sono rimaste sostanzialmente invariate in tutte le aree del Paese, sebbene l’erogazione dei prestiti si sia accompagnata alla richiesta di maggiori garanzie. Anche per il credito al consumo le condizioni di offerta si sono mantenute pressochè stazionarie.
Nella prima parte del 2024, in un contesto di contenimento dei rendimenti offerti dalle banche, è diminuita la domanda di depositi da parte delle famiglie. Le richieste di titoli di Stato, di azioni e di quote di fondi comuni sono invece aumentate.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Trump, Pompei “Rafforzamento supply chain e resilienza fattori chiave”

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MILANO (ITALPRESS) – “In un periodo storico segnato dal maggior numero di conflitti dalla fine della Seconda Guerra mondiale, da tensioni geopolitiche e da scenari economici di forte incertezza, le strategie delle aziende non devono limitarsi alla gestione e al contenimento dei rischi. Occorre invece cogliere le opportunità che emergono dai profondi cambiamenti in atto”. Lo dichiara il Ceo di Deloitte Italia, Fabio Pompei, in occasione della cerimonia di insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti.Pompei interverrà questo pomeriggio all’evento “Aspenia Talks – L’America di Trump e le nuove relazioni transatlantiche”, che si terrà a Roma alle 17 e 45 alla Sala della Regina della Camera dei Deputati. Nell’analizzare le relazioni economiche tra Stati Uniti e Italia, per il Ceo di Deloitte Italia è importante che “le aziende sviluppino un approccio proattivo e resiliente di fronte alle possibili evoluzioni protezionistiche. L’export italiano verso gli Stati Uniti, in crescita costante dal 2012, ha dimostrato la sua capacità di espansione nonostante le difficoltà, come l’introduzione dei dazi durante il primo mandato del Presidente Trump. Nel 2018 e 2019 le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno registrato aumenti rispettivamente del 4,9% e del 7,4%. Inoltre, l’attuazione dei nuovi tagli fiscali annunciati potrebbe stimolare i consumi americani, aprendo ulteriori opportunità per i prodotti del Made in Italy”. Commentando l’impatto per le aziende di un quadro geopolitico instabile, Pompei sottolinea che “la diversificazione delle catene di approvvigionamento e dei mercati di sbocco, la riduzione della dipendenza da fornitori esteri non affidabili e l’ottimizzazione dei processi interni sono tra le prime azioni che le aziende devono mettere in atto per far fronte alla vulnerabilità dei commerci internazionali e delle supply chain”. Con una visione di lungo termine, il Ceo di Deloitte Italia evidenzia la necessità di investimenti strategici, soprattutto nell’ambito della transizione digitale: “uno degli obiettivi prioritari deve essere quello di colmare il divario in termini di innovazione, uso di nuove tecnologie e competenze digitali e questo può realizzarsi solo investendo sui talenti, sulla formazione continua, su strategie di reclutamento innovative e su programmi di upskilling e reskilling”. Al dibattito di oggi, oltre a Pompei, parteciperanno: Giulio Tremonti, Presidente Commissione Affari Esteri e Comunitari, Presidente Aspen Institute Italia; Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy; Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia; Giampiero Massolo, Presidente, Mundys; Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo, Pirelli. Interverranno da remoto Charles Kupchan, Senior Fellow, Council on Foreign Relations; Arrigo Sadun, Presidente e Fondatore, TLSG – International Advisors; Gerard Baker, Editor-at-large, The Wall Street Journal; Walter Isaacson, già Presidente, The Aspen Institute e autore della biografia di Elon Musk. Modera Marta Dassù, Direttore di Aspenia.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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